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lunedì 31 marzo 2008

La nuova Evita Peròn: Daniela Santanchè.

Io non so se ce la faremo a raggiungere il 4% in queste elezioni,anche se lo spero vivamente, ma sono sicuro che il futuro riserva a Daniela Santanchè un ruolo che diverrà sempre più grande. La sicurezza, la forza, il cipiglio dimostrato sabato a Milano da questa Donna che si sta rivelando l'unica sorpresa di questa abulica campagna elettorale non può non rammentare la figura carismatica e rimpianta da tutta una nazione come quella di Maria Eva Duarte de Peròn, meglio conosciuta come Evita Peròn. Che superò in popolarità, sia in Patria che all' Estero, il marito Juan, Presidente dell' Argentina.

Ella assunse alla cronaca politica proprio durante un periodo di grossa crisi del paese sudamericano, con l' appoggio del popolo, i cui stipendi erano intaccati dall'inflazione galoppante e delle donne, che ancora non godevano del diritto di voto. La sua fama raggiunse sia gli Stati Uniti che l' Europa, accompagnata dal fatto che questa autentica eroina fosse osteggiata dall' anomalo sodalizio Capitalismo/Comunismo, e la tragica e prematura morte la destinò alla Storia degli Immortali.

Preceduto da un grandissimo e ritovato sempre giovane Tommaso Staiti di Cuddia, Onorevole siculomilanese del mio Movimento Sociale Italiano, che ha attaccato duramente Alessandra Floriani, chiedendo la rinuncia al nome del Nonno, Benito Mussolini, sia per gli ultimi attacchi alla Santanchè, ma anche per essersi riparata al sicuro di un seggio nel Polpettone delle Libertà, il candidato Premier de La Destra ha fatto un intervento in cui ha denunciato tutti i danni di questa Italasia ormai allo sbando, dal rovinoso approdo all' Euro ai vari attacchi alla Famiglia Tradizionale ed al Cristianesimo. Da problema della droga all' aborto ed eutanasia, drammatici estremi di tradimento della Vita. All' immigrazione clandestina, vero reato impunito e che forse sarà premiato dal voto alle Amministrative che l'asse Veltrusconi, con la valletta Fini, si appresterà a dare. Centrando poi il problema della Prima Casa, facendo propria l' idea della Fiamma Tricolore del Mutuo Sociale, che già vedo scopiazzata, malamente, dai due finti Poli. Riuscendo persino a zittire il folklore e gli slogan dei ragazzi di Casa Pound e Cuore Nero, che, se tanto in verità si stanno dando da fare, dovrebbero ricordare che Ordine e Disciplina fanno parte del bagaglio della Militanza.

La Questura ha valutato i presenti in 4000 tra noi all' interno del Teatro Nuovo e quelli davanti al megaschermo in Piazza San Babila, simbolo più volte ricordato dall' Onorevole Santanchè della Destra Milanese, insieme all' altro simbolo, caro a tutti noi, Giorgio Almirante. Sicuramente, come sempre in questi casi, il numero era superiore: un successo enorme, tenendo conto del quasi totale oscuramento della stampa e delle televisioni, alle quali si è sottratta SKY News con il collegamento in diretta sul Canale 500.

sabato 29 marzo 2008

Tutti a Milano al Teatro Nuovo x Daniela Santanchè !

Daniela Santanchè a MILANO
ORE 17,00:
TEATRO NUOVO in P.ZZA SAN BABILA
COMIZIO DI DANIELA SANTANCHE’ E LUCA ROMAGNOLI
Interverranno gli esponenti de La Destra Lombarda.

I comunisti minacciano scontri.

Vedremo...

La Destra:per Molti, non per Tutti !

venerdì 28 marzo 2008

La Santanchè, fatti, non parole:blitz al campo Rom.

Daniela Santanchè dimostra il proprio valore ogni giorno che passa: ieri ha visitato l'ennesimo campo Rom abusivo della Mia Milano. Campi che si aprono uno dopo l' altro: se ne chiude uno, via, si spostano di poche centinaia di metri. Mentre i capi si costruiscono intere ville abusive complete di piscine, cercando di impadronirsi delle periferie italiane esattamente come hanno fatto di Timisoara in Romania. A contrastarla, senza successo, la zingara comunista Dijana Pavlovic, col solito cartello di sempre: "Via i Fascisti (dai campi)", dimostrando di aver ben imparato la lezione dai suoi compagni di partito. Zingara Serba, con la quale farei volentieri quattro chiacchere, sia sulle pretese di alcuni Cetnici su Trieste, città Serba (?!?), sia sui mesi che ho qui descritto posteriori alla Rivoluzione Rumena, quando grazie alla presenza non desiderata degli Zingari in Piazza dell' Università a Bucarest diede il pretesto a Ion Iliescu per spazzare gli Studenti Anticomunisti, gettando per anni la Romania in un pantano che ha rallentato lo sviluppo del paese. Costringendo molti rumeni all' emigrazione e creando, insieme, il fenomeno di immigrazione clandestina nel paese neo-latino di cinesi, moldavi, ucraini, per mancanza di mano d'opera;caso assolutamente assurdo. E spingendo la mia Seconda Patria verso l' Unione Europea con tempi troppo rapidi, voluti solo dal Mondialismo, quando il Paese non è preparato ancora. Non era preparata neanche l' Italia, ed i frutti si vedono, ma questo è un altro discorso.

Dunque, Daniela Santanchè, a differenza di moli poltici veltrusconiani che parlano, parlano, parlano, è entrata nel covo abusivo di oltre 700 Rom alla Bovisasca, insieme ad altri attivisti milanesi della Destra e della Fiamma Tricolore, dove gli iniziali insulti ben gestiti da qualche amico comunista degli tzigani, vista l' inutilità di tali provocazioni, si sono poi trasformati nelle solite petulanti lamentele e nei piagnistei che ogni giorno decine di zingari ci propinano per strada e sui mezzi pubblici: "Siamo poveri, abiamo bambini picoli, non abiamo lavoro...". BALLE ! Chiedere a tale Micu Ursu, proprietario irreperibile di 2870 (duemilaottocentosettanta !) automobili, una delle quali, con alla guida lo zingaro ubriaco Radu Bogdan ha travolto e ucciso a Pasqua la torinese Maria Romano. BALLE ! Visitare le ville abusive con Jacuzzi e Piscina, vedasi Via Cusago.

Alla fine della visita il Nostro Candidato Primo Ministro ha dichiarato, senza tanti giri di parole, che i campi, fonti di totale degrado, vanno chiusi, e prima possibile, cacciando i clandestini e ridando il territorio ai cittadini italiani, spesso minacciati ed impauriti.

Fatti, non parole...

Intanto, crescono a tre gli istituti di sondaggi che assegnano a La Destra il quorum per entrare alla Camera dei Deputati: Makno: 4,1%, Ispo: 4,0%, Crespi, da sempre, è intorno al 4/4,1 %.

Berlusconi, con il passato esempio del mancato accordo di qualche anno fa con Rauti che costò la sconfitta al Polo, farebbe bene a pensarci. Ma forse è troppo tardi...

giovedì 27 marzo 2008

I trascorsi del liberale Pier Luigi Bersani.

Con l'aria freddissima di inciucio che tira, tra false polemiche su Alitalia, Pensioni e Privilegi della Casta che l' asse Veltrusconi giura di risolvere, un ministro classico da tutte le stagioni potrebbe essere senz'altro Pier Luigi Bersani, nativo di Bettola (Pc), dove sono sepolti i Remondi, Padre e Figlia, di cui ho appena scritto nell' altro mio blog, Morti Dimenicati:

http://mortidimenticati.blogspot.com/2008/03/donne-fasciste-iv-elsa-remondi-ed-il.html#links

Infatti il prode ministro piacentino, oggi liberal/liberista/liberissimo persino più di Veltroncinolupodelupis, faccino tipico da dirigente da cooperativa, sarebbe l'ideale. Lui, infatti, sembrerebbe MAI essere stato comunista, se dessimo un' occhio alle sue biografie. Peccato che oltre essere stato nel Partito Comunista Italiano, il sempre sorridente personaggio abbia trascorsi anche in Avanguardia Operaia, nonostante al Meeting di Rimini del 2003 di CL ebbe a dichiarare: "Se vuol rifondarsi, la sinistra deve ripartire dal vostro retroterra ideale. La vera sinistra non nasce dal bolscevismo ma dalle cooperative bianche dell’Ottocento. Il partito socialista è venuto dopo le cooperative, il partito comunista dopo ancora, e i gruppi nati col ‘68 sono tutti spariti. Solo l’ideale lanciato da CL negli anni Settanta è rimasto vivo, perché è quello più vicino alla base popolare. È lo stesso ideale che era anche delle cooperative: un fare che è anche un educare. Quando nel 1989 Achille Occhetto volle cambiare il nome del Partito Comunista Italiano, per un po’ pensò di chiamare il nuovo partito ‘Comunità e Libertà’. Perché tra noi e voi le radici sono le stesse.".

Proprio un uomo ideale, per tutte le stagioni...

Per saperne di più su Avanguardia Operaia, cliccare sul mio Tag omonimo di fianco...


domenica 23 marzo 2008

Il coraggio di Ratzinger ed Allam.

Ho più volte tessuto le lodi di Benedetto XVI, che dimostra ogni giorno che passa, oltre ad essere un Teologo Sommo, di avere un grandissimo coraggio, che lo pone tra i Grandi Eredi di Pietro, custode della Catechesi, dell' Apostolato e dell' Apologetica.

Ieri, ne è giunta un' ulteriore riprova, con il Santo Battesimo in San Pietro del musulmano Magdi Allam, le cui posizioni e condanne contro il fondamentalismo e l'estremismo islamico dei suoi ex-correligionari sono note in tutto il mondo. Come credo tutti sanno, il giornalista e scrittore di origine egiziana, da tempo Italiano, viaggia sotto nutrita scorta a causa delle moltissime minacce ricevute per le sue accuse e critiche, anche alle comunità islamiche italiane, come l' UCOII di Hamza R. Piccardo (curatore della versione del Corano in mio possesso, la quale mi sembra molto buonista...).

Allam, che ha pure ricevuto Cresima e Comunione ed ha scelto come nuovo nome Cristiano, è l'autore del libro: "Io amo l'Italia. Ma gli Italiani la amano?", dove attacca violentemente la dirigenza di Hamas, l' UCOII e la IADL (la lega antidiffamazione islamica), ha inoltre più volte polemizzato con chi vede nell' Ecumenismo una sorta di arrendevolezza verso il mondo musulmano anche estremo, comprese certe frange ben note del Cattolicesimo buonista e multiculturale. Più volte sono note le sue polemiche con un personaggio a me assai noto e discutibile, come Tariq Ramadan (un cognome, un programma...).

Ora tempi ancor più duri aspetteranno il vicedirettore del Corriere della Sera, sul quale scatterà con una Fatwa per Apostasia un' ulteriore minaccia di morte. Ma anche Sua Santità Benedetto XVI, fedele alla sua tempra tedesca simile a quella dei Cavalieri Teutonici medievali, rischia oggi ulteriori minacce, dopo quella recentissima di quel criminale di Osama Bin Laden. A tutti e due le mie preghiere, gli auguri di una Santa Pasqua nonchè Lunedì dell' Angelo (non chiamatelo "pasquetta" !): dialogare non significa arrendersi !

sabato 22 marzo 2008

Promemoria Elettorale per i cattocomunisti che votarono Prodi...

Proprio in settimana ho ricevuto l' ultimo numero de "Il Timone", dove c' è un articolo di Mario Palmaro, guardacaso fatto ad hoc per le ultime cosucce. E volentieri lo pubblico, sapendo di fare cosa gradita al mio ex-anonimo visitatore, ora novello Davide. Magari Binetti e C., invece che star dentro ad alleanze anomale, si ravvedono. Ma sarà dura...

Governo Prodi: per non dimenticare. di Mario Palmaro.

Maggio 2006: Comunisti e Radicali al potere. La formazione di Governo è sostenuta da 21 partiti, e conta 103 membri tra ministri e sottosegretari: è l'esecutivo più numeroso di sempre.
Ma, soprattutto, è il primo governo della storia repubblicana a vedere la partecipazione diretta di Rifondazione Comunista e dei Radicali italiani, divenendo così l'unico governo sostenuto dall'intera sinistra parlamentare, cosa che non accadeva più dal 1947.

Maggio 2006: la sperimentazione sugli embrioni. Non sono ancora trascorsi quindici giorni dalla nascita dell'esecutivo, che il ministro dell'Università e della Ricerca Fabio Mussi ritira, a Bruxelles, l'adesione italiana a una moratoria nell'uso degli embrioni come cavie di laboratorio, voluta dal governo Berlusconi insieme a Germania, Polonia, Slovenia, Austria e Malta. È il 30 maggio 2006. Mussi auspica apertamente «il cambiamento della legge 40».
Infuria la polemica politica. Ma, pur di salvare la ghirba del Governo, i cattolici che sostengono la maggioranza bocciano una mozione presentata dall'opposizione, nella quale la tutela dell'embrione è affermata in maniera inequivocabile.

Giugno 2006: l'anticamera dell'eutanasia. I partiti di governo lanciano nella mischia il senatore Ignazio Marino, "cattolico", che il 27 giugno 2006 presenta - insieme alla capogruppo dell'Ulivo al Senato Anna Finocchiaro - un disegno di legge sul "Testamento biologico", anticamera dell'eutanasia. Questa iniziativa - guardata con approvazione anche da settori dell'opposizione - sembra destinata al successo, e viene fermata solo dalla caduta del Governo.

Settembre 2006: al Papa ci pensino le Guardie Svizzere. Romano Prodi è a New York per intervenire all'Onu. È il 19 settembre e un giornalista gli domanda che cosa ne pensi dell'allarme lanciato da Ali Agca, che ha parlato di pericoli per il viaggio in Turchia del Papa. «Che cosa vuole che sappia, io, della sicurezza del Papa in Turchia? Non so nulla, in proposito, vedranno le sue guardie...» è la sconcertante risposta del premier.

Novembre 2006: la droga raddoppia. Il ministro della Salute Livia Turco, "cattolico", emana un decreto sul tema delle droghe: viene innalzato da 500 a 1000 milligrammi il quantitativo massimo di cannabis che può essere detenuto per uso personale. È il 13 novembre 2006. Si scatenano aspre polemiche e dopo alcuni mesi il decreto viene affondato da una decisione del TAR.

Febbraio 2007: i Dico per le unioni tra omosessuali. È la sera dell'8 febbraio 2007 quando tutti i principali telegiornali si aprono con le immagini del Ministro delle Pari opportunità Barbara Pollastrini e del Ministro della Famiglia Rosy Bindi che annunciano con toni trionfalistici il disegno di legge sui Dico. La sigla - che significa "DIritti e doveri delle persone stabilmente COnviventi" - indica la volontà del Governo Prodi di riconoscere una serie di diritti alle coppie di fatto, anche dello stesso sesso. È il provvedimento più contestato di tutta la breve vita dell'esecutivo di centro sinistra. Il Ministro Bindi si giustifica dicendo che alla stesura del decreto «hanno collaborato molti giuristi cattolici», guidati da Renato Balduzzi (presidente del Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale) e da Stefano Ceccanti (ex presidente della FUCI - Federazione Universitaria Cattolica Italiana). La Chiesa e le opposizioni intervengono duramente, e ne scaturisce una mobilitazione che sfocia nel Family Day, a Roma, il 12 maggio 2007. Anche esponenti della maggioranza prendono poco alla volta le distanze dai Dico, che naufragano.

Il rapporto con la Chiesa cattolica. La vicenda dei Dico porta il Governo al minimo storico nei rapporti fra potere politico e Chiesa in Italia. Alcuni cattolici che fanno parte dell'esecutivo tentano di far credere che i Dico siano compatibili con il Magistero, e vengono apertamente sconfessati dalla Conferenza episcopale. I partiti della sinistra al governo (comunisti, verdi, socialisti) e i radicali aprono il fuoco contro "l'ingerenza del Vaticano nella politica italiana". I rapporti con la Chiesa resteranno tesi per tutta la legislatura.

Luglio 2007: arrivano i CUS. Di fronte al fallimento clamoroso dei Dico, la maggioranza non demorde e si inventa i CUS (Contratti di Unione Solidale). È il 12 luglio del 2007. I due conviventi, anche dello stesso sesso, ricorreranno al notaio o al giudice di pace. L'ideatore è il senatore Cesare Salvi. L'iter del provvedimento sembra più facile di quello toccato ai Dico, ma viene bruscamente interrotto dalla fine del governo.

Luglio 2007: attacco alla legge 40 del 2004. Il Ministro della Salute Livia Turco - con l'appoggio di ampie fette della maggioranza - avvia un progetto di riforma delle Linee Guida della Legge 40 sulla fecondazione artificiale. Obiettivo: rendere più permissiva la legge in vigore, aggirando alcuni divieti in essa contenuti. Proprio quando il Ministro sta per pubblicare il regolamento, il governo cade. Ma in queste settimane la Turco potrebbe ancora emanare le nuove regole, che affosserebbero la legge vigente.

Gennaio 2008: il bavaglio al Papa. C'è lo zampino del Governo nella vergognosa vicenda della Sapienza: mentre monta l'ostilità contro la visita del Papa, Prodi e i suoi ministri tacciono. Parleranno soltanto quando il Pontefice annuncerà di aver rinunciato. Il Ministro degli interni Giuliano Amato - rivela Andrea Tornielli su il Giornale avrebbe consigliato il Papa di inventarsi una malattia diplomatica e restarsene a casa.

Che fine hanno fatto i protagonisti? A futura memoria, è interessante ricordare che cosa fanno oggi i protagonisti di questi atti. Romano Prodi ha annunciato che non si ricandiderà. Fabio Mussi e Cesare Salvi sono esponenti di spicco della Sinistra Arcobaleno, che candiderà come premier Fausto Bertinotti. Livia Turco è una dirigente del nuovo Partito Democratico guidato da Walter Veltroni. Rosy Bindi è stata candidata alle primarie del Partito democratico e ne è elemento di spicco. Barbara Pollastrini è uno dei 45 membri del Comitato nazionale per il Partito democratico. Del quale fanno parte anche Ignazio Marino, Giuliano Amato e Anna Finocchiaro.

Conclusioni

Di fronte a fatti così eloquenti, si impongono alcune considerazioni. La prima: il Governo Prodi ha progettato una serie di attentati alla legge naturale e alla libertà di parola della Chiesa, che non si sono concretizzati solamente per la sua fine prematura. Dunque, la caduta del Governo Prodi è stata provvidenziale. Secondo: è la prima volta nella storia repubblicana che è il governo (e non il Parlamento) a farsi direttamente promotore di iniziative così numerose di marca anti-cattolica. Terza e ultima considerazione: il giorno in cui ognuno di noi dovrà andare a votare, sarà bene non dimenticare questi venti mesi di autentico assedio ai valori che contano. La minaccia continua.


Cristo è veramente Risorto,malgrado i cattocomunisti.

Chi mi conosce sa che c'è una categoria che sopporto a fatica, ancor più dei comunisti: i cattocomunisti ed i relativisti postconciliari. Ogni tanto qualcuno di questi viene a farmi visita, chi lanciandomi i propri strali, chi dandomi del bestemmiatore, chi vestito da agnello, ma con insinuazioni pedanti e pesanti. L' ultimo caso si trova nel mio post precedente, dove un anonimo, cangiato poi in un Davide, tira fuori la solita menata anticlericale del presunto Caso Mortara. Presunto, perchè non solo il da me citato nella mia risposta Vittorio Messori in un libro ne smonta le basi, ma anche Rino Cammilleri ed altri scrittori svelano come il caso fu montato ad arte per permettere a loschi figuri dell' ottocento di attaccare un Regno Legittimo come lo Stato della Chiesa.

Addirittura come ricorda Massimo Introvigne, maggior esperto comparativo delle Religioni presenti in Italia, che, ahimè ai Dehoniani, così cari al Davide di cui sopra ed alla famiglia Prodi, nella sua monumentale opera Enciclopedia delle Religioni in Italia (che sicuramente il mio religiosissimo visitatore terrà in casa...) non dedica neanche una riga (ma sicuramente perchè essi sono all' interno della Chiesa, no ?), il presunto caso Mortara è diventato personaggio in una storia a fumetti della Marvel:

Stereotipi anti-cattolici nei fumetti: 1602 della Marvel
di Stefano Priarone

Nel 2003 la Marvel Comics (la famosa casa editrice di fumetti) ha pubblicato la miniserie di otto numeri 1602, nella quale le avventure dei vari Uomo Ragno, X-Men e Capitan America (i suoi personaggi più famosi) sono ambientate nel Seicento, soprattutto in Inghilterra e Spagna. La miniserie, scritta dal celebre Neil Gaiman, anche romanziere di successo (i suoi romanzi Coraline e American Gods sono editi in Italia da Mondadori) e disegnata da Andy Kubert, è un esempio da manuale di anticattolicesimo. C’è l’Inquisizione spagnola, crudelissima, che perseguita i “mutanti” (gli esseri dotati di superpoteri) e c’è una Chiesa corrotta fino all’idiozia (il legato papale, perplesso dall’operato del Grande Inquisitore, troppo “morbido” con i mutanti, tenta di accoltellarlo: non avrebbe potuto semplicemente farlo rimuovere dall’incarico)? E c’è anche un’allusione al controverso caso ottocentesco di Edgardo Mortara: si scopre infatti che il Grande Inquisitore è un ebreo dotato di superpoteri, che arruola i mutanti per le sue ambizioni personali (il dominio del mondo) anziché bruciarli. Il nuovo Inquisitore gli dice:

“Sai, prima di venire qui, ho letto tutto quello che ho trovato su di te nelle carte del Vaticano, Enrico. Non avremmo mai dovuto fidarci di te. Sei nato ebreo, nel Ghetto di Venezia. Quando avevi cinque anni, ti sei allontanato dal Ghetto.

Sei stato… preso e battezzato, da un prete troppo comprensivo che ti aveva preso in simpatia. Probabilmente eri un bel bambino per essere un ebreo.

Quando gli ebrei chiesero che fossi restituito, il Santo Padre spiegò che, anche se gli dispiaceva, non avrebbe sacrificato la tua anima.

Spiegò che, purtroppo, restituire un bambino battezzato agli assassini di Cristo l’avrebbe condannato all’inferno”.

E’ evidente l’allusione al complesso caso Mortara (il bambino ebreo battezzato che il Papa non restituisce alla sua gente), citato nel modo più anticattolico possibile.

Mortara (1851-1940), ebreo nella Bologna che allora era parte dello Stato Pontificio, era stato battezzato da una domestica mentre sembrava in punto di morte. Quando si seppe la cosa, l’allora pontefice Pio IX (1846-1878), convinto che fosse suo dovere allevare cristianamente chi era stato battezzato, fece trasferire il bambino a Roma, dove avrebbe ricevuto una educazione cattolica fino a 18 anni, quando avrebbe potuto scegliere fra ebraismo e cristianesimo. Il pontefice fece questa scelta incurante delle numerose proteste internazionali (veniva accusato di strappare un bambino ai genitori) non per odio antiebraico, ma perché, dal suo punto di vista, la riteneva obbligata.
Mortara, raggiunta la maggiore età, non solo scelse il cattolicesimo, ma entrò persino nell’ordine dei Canonici Regolari, assumendo il nome di Pio, in onore del pontefice.
La Chiesa, nel fumetto Marvel, sembra invece più che antigiudaica, persino antisemita e la giustificazione addotta dal Papa di 1602 è molto diversa da quella di Pio IX.
Subdola, ma altrettanto evidente, l’allusione alla pedofilia dei sacerdoti (strombazzatissima in America): il prete che battezza Enrico è chiaramente un pedofilo (da notare le righe di sospensione “sei stato… preso”).
E’ una pagina di fumetto (qui riprodotta) che andrebbe mostrata a tutti quelli che negano la presenza di stereotipi anticattolici nei media occidentali.
Un certo stereotipo anticattolico albionico (Gaiman è inglese, anche se da anni vive negli Stati Uniti) si vede anche nel fatto che nella storia la Regina Elisabetta (1558-1603) è un personaggio molto positivo, mentre il suo successore, Giacomo I Stuart (figlio della “papista” Mary, fatta decapitare da Elisabetta nel 1587), sovrano dal 1603 al 1625, è malvagio e corrotto.
Gaiman (tra l’altro autore indubbiamente colto, il che è un’aggravante) non è nuovo ad attacchi al cattolicesimo.
Nel suo capolavoro a fumetti Sandman (una serie durata 75 numeri poi raccolti in dieci volumi) William Shakespeare guarda con ostilità al “papismo” del collega Ben Johnson, mentre sembra ormai provata la fede cattolica del padre del bardo di Avon e secondo non pochi studiosi anche il figlio era devoto alla Chiesa di Roma.
La miniserie è stata pubblicata in italiano da Panini Comics in due volumi della collana 100% Marvel, che si possono trovare nei negozi di fumetti o nelle librerie più fornite.

Ma il visitator buonista ("Carissimo" , mi chiama, bontà sua, e "Fratello nella Fede" si definisce poi), non si ferma, ma va oltre, citando quel simpaticone di David Kertzer. Il quale non è soltanto l' autore, perbaccolina, di "Prigioniero del Papa Re", libro portato in palmo da quegli altri simpaticoni atei non devoti ed anticlericali dichiarati dell' UARR e da alcuni estremisti israeliti contrari al vero dialogo intereligioso (che non significa calar le braghe davanti a chi si ostina a non riconoscere il Messia, ma dialogare in serenità davanti ai Vangeli), ma anche di quelle autentiche perle come "I Papi contro gli ebrei" e "Comunisti e Cattolici". Che lascio immaginare ai miei pochissimi lettori da che parte pendano.

Io che peccatore sono senz' altro, piuttosto che leggere i giornali dei Dehoniani (io continuo a preferire il Timone), consiglierei ai simpatici confratelli sacerdoti del Sacro Cuore di Gesù, insieme al Davide in questione, invece che dar credito e spazio a certi scrittori, magari per far dimenticare certe ingiuste accuse al loro fondatore, Leon Dehon, di evitare assidue frequentazioni ed amicizie, per esempio nella persona di Romano Prodi. Permettendomi, ancora una volta, indegnamente, di ricordar loro che è tuttora valida la scomunica per i Cattolici comunisti MA ANCHE, come ricorda il ben noto manifesto della Curia di Piacenza, per chi fa causa comune e si allei con loro.

Vero, Cardinale Achille Silvestrini ?

Buona Santa Pasqua a tutti, tranne ai comunisti, ai cattocomunisti, ai buonisti, ai pacifinti, ai Farisei ed agli ipocriti.

Cristo è Risorto, è veramente Risorto !

martedì 18 marzo 2008

I comunisti mangiano i bambini, MA ANCHE li rapiscono:il Panchen Lama.

Mesi fa nel mio blog raccontai di alcuni episodi di cannibalismo avvenuti in passato nella Cina comunista. Alcuni per la carestia del 1959-1960, il famigerato Grande Balzo in Avanti voluto da Mao che produsse milioni di morti. Altri episodi furono politici, come ricordò Massimo Introvigne in un articolo apparso sul Domenicale nel 2006: http://www.cesnur.org/2006/mi_09_23.htm .

Quello che accade ora in Tibet rende di stretta attualità il rapimento avvenuto il 14 Maggio 1995 di Gedhun Choekyi Nyima , 11° Panchen Lama del Tibet, da parte delle autorità cinesi, assieme ai suoi genitori, all’età di appena SEI anni. Nel 1996 il governo cinese ha ammesso di detenerlo in “custodia preventiva” e a nulla sono valse le innumerevoli richieste di notizie sulle sue condizioni di salute e sul luogo della sua detenzione avanzate, nel corso degli anni, da numerosi governi, organizzazioni a salvaguardia dei diritti umani e dalle Nazioni Unite.

Il Panchen Lama è ritenuto la reincarnazione di Amitabha Buddha, ed è strettamente in relazione col Dalai Lama, secondo la Religione Tibetana. Di norma uno dovrebbe riconoscere la reincarnazione dell' altro.

Nel 1989 il 10° Panchen Lama morì improvvisamente e misteriosamente a Shigatse in Tibet a 51 anni, immediatamente dopo aver fatto un discorso contro l'occupazione cinese.

Questo bambino,che il 25 Aprile compirà 19 anni, rappresenta il caso del più giovane prigioniero politico al mondo. Più volte ne è stata chiesta la liberazione, ma i comunisti cinesi, che al suo posto hanno messo un fantoccio legato ai dirigenti della Repubblica Popolare Cinese, praticamente non rispondono.

Quello del rapimento di bambini e della loro rieducazione è una consolidata tradizione del comunismo mondiale, come i tantissimi casi di orfani e figli di dissidenti anticomunisti reclutati nella Guardia Personale di Nicolae Ceausescu ricordano.

Nessun patto può essere possibile dunque con i comunisti e con i loro eredi, anche se hanno cambiato nome e si vestono da agnellini. Dunque, votare La Destra alle prossime elezioni è una garanzia contro futuri accordi assolutamente anomali.

I comunisti non cambiano: MAI !

lunedì 17 marzo 2008

La Cina è vicina:ovvero Davide,Golia ed il Voto Inutile.

Cresce il numero dei morti Tibetani, e forse da qui a breve sarà una tragedia:il comunismo, vecchio e nuovo, sanguinario MA ANCHE buonista, non cambia mai, solo il nome. E nel nome democratico insegna agli altri la VERA democrazia, sempre a senso unico, antifascista e sicura di se'. Dunque la Cina, vero Golia, si appresta a farsi un boccone del Davide di turno, il povero Tibet. Nel quasi totale silenzio dell' Occidente, che andrà compatto alle Olimpiadi Rosse di sangue.

Perchè i piccoli non devono contare, in questo mondo ormai asservito al mondialismo ed alla globalizzazione che vuole fare di tutto un solo mercato, dove regnino le multinazionali.

Dunque, perchè anche i piccoli partiti, quando abbiamo già PdL e Democratici ? Che presto governeranno insieme, all' insegna del volemosebbene.

Ma dico io, come è possibile fare una campagna elettorale così morbida come sta facendo il PdL, davanti allo sfacelo in cui il Paese è stato gettato dal governo Prodi ? Con l'ultima vergognosa svendita, anzi regalo, fatta ai francesi ? Col massacro di Malpensa. Col massacro del Nord e di Milano, che da anni foraggia l' Italia intera. Con un' Italia ormai a pezzi, dove l' Euro, regalo di Prodi, sta portando milioni di famiglie sul lastrico. Dove non c' è più sicurezza nè nelle strade nè nelle proprie case.

Ecco perchè è necessario che sia chiaro che il voto dato a chi veramente salvaguardia i Valori della Destra non è un voto inutile, ma necessario per vigilare contro il neo-centrismo di Veltrusconi. Anche trecento possono fermare la barbarie.

domenica 16 marzo 2008

Crolla il mito dei pacifisti e radicali:evviva i Monaci Guerrieri !

Durante la recente repressione comunista in Birmania ho assistito a divertenti quadretti di pacifisti, libertari e radicali di ogni tendenza tesi a sottolineare la non-violenza dei Monaci Buddisti. Spesso in opposizione ai Cattolici cattivi/cattivissimi/omofobi/retrogradi/liberticidi.
E quanto so' boni quelli, e quanto siete cattivi voiartri...
Io che la Birmania la conosco abbastanza per lavoro ho cercato di spiegare quante sciocchezze si dicono sui Monaci Buddisti, a me personalmente simpatici. Che non porgono l'altra guancia. Ed infatti in Birmania si autodifesero, menando botte da orbi anche con l'uso delle Arti Marziali.
Ora quello che sta accadendo in Tibet rilancia la questione. E' innegabile che i servizi televisivi abbiano mostrato i simpaticissimi Monaci usare le Arti Marziali, loro conoscenza da secoli, per difesa ed attacco contro gli oppressori comunisti cinesi. Certo, preferirei che avessero M 16, UZI e missili Patriot, e che l' Occidente, nel falso mito pacifinto, non pensasse che la Cina possa essere cacciata a colpi di Qi Gong, ma sarebbe ora che certi bravi radical/pacifisti/libertari fossero un pochino più informati non solo sulle Religioni in genere, ma anche sulla figura del Monaco/Guerriero, ben radicata in quasi tutti i culti. Non affidandosi a pessimi libri ed ad ancor peggiori film tendenti ad offendere la tradizione Cristiana e Cattolica sugli Antichi Ordini Tradizionali, con secolari e radicate tradizioni tese alla difesa della Fede ed alla riconquista di Gerusalemme e del Santo Sepolcro.

Detto questo, nel ribadire il mio netto NO alle Olimpiadi del Sangue di Pechino, vedo masse di radicali/libertari/pacifinti mobilitate per il Tibet...

Esattamente come accadde per Ian Palach...

JAN PALACH (COMPAGNIA DELL’ANELLO)

Fame, morte, schiavitù: il coraggio nasce a volte così
bandiere rosse su una città e in occidente c’è solo viltà.
Primavera di libertà, carri armati nelle strade:
il sangue a Praga è sparso al vento, quanto orrore in quel momento.
Quanti fiori sul selciato, quante lacrime avete versato
quante lacrime avete versato per Praga.

Volti grigi senza nome, soldati russi e terrore:
giù le mani dal mio paese, il mio sangue lavi le offese.
Una piazza, strade vuote, solo un uomo e un altare;
sacrificio per l’onore, sul rogo un giovane muore.
Quanti fiori sul selciato, quante lacrime avete versato
quante lacrime avete versato per Praga.
E’ morto sotto i carri armati il futuro che avete sognato,
nella gola vi hanno cacciato le grida di un corpo straziato.
Quanti fiori sul selciato, quante lacrime avete versato
quante lacrime avete versato: Jan Palach, Jan Palach, Jan Palach…

Il comunismo, in ogni paese, genera solo Morte e Miseria: nessun accordo e nessun inciucio con comunisti ed ex-comunisti può essere concepito da chiunque si consideri di DESTRA !

venerdì 14 marzo 2008

Il comunismo reprime sempre la libertà, Dio benedica il Tibet !

Ancora una volta il comunismo si macchia di sangue, l' Esercito occupante cinese spara sui manifestanti a Lhasa, capitale del Tibet. Le marce pacifiche dei monaci buddisti degli ultimi giorni hanno lasciato spazio alle più grandi dimostrazioni degli ultimi due decenni e la polizia in tenuta antisommossa presidia le strade a pochi mesi dalle Olimpiadi di Pechino. L'agenzia giapponese Kyodo ha detto che i rivoltosi hanno preso il controllo del centro di Lhasa, citando un giornalista britannico sul posto. Radio Free Asia ha detto che la polizia cinese ha aperto il fuoco sui dimostranti tibetani, uccidendone almeno due. Il Dalai Lama “è profondamente preoccupato per quello che sta succedendo in queste ore in molte parti del Tibet, inclusa Lhasa. Secondo la nostra guida spirituale, queste proteste sono una manifestazione del profondo risentimento del popolo tibetano nei confronti dell’attuale governo”. Lo dice ad AsiaNews Thubetn Samphel, portavoce del governo tibetano in esilio, commentando gli sviluppi degli scontri che in questi giorni si verificano nei pressi dei maggiori monasteri del Tibet. Secondo fonti locali, l’esercito cinese ha inviato i carri armati nel centro della capitale: agenti in tenuta anti-sommossa hanno sfollato i manifestanti, guidati dai monaci, e secondo alcuni avrebbero sparato “diversi colpi di arma da fuoco”. Alcuni turisti americani parlano di "spari sentiti a Lhasa" e altre voci non confermate affermano che vi stati 10 morti negli scontri. Nel frattempo, bruciano diversi edifici nella parte antica di Lhasa. Il Dalai Lama, riprende Samphel, “ha sempre detto, e ripete in questa occasione, che l’unità e la stabilità ottenute con la forza bruta sono soltanto, nel migliore dei casi, una soluzione temporanea. Non è realistico aspettarsi l’unità e la stabilità con un governo del genere: non è la strada verso una soluzione della situazione tibetana”. Il leader buddista “si appella alla leadership cinese, affinché smetta di usare la forza e risponda con il dialogo al risentimento dei tibetani. Il Dalai Lama invita inoltre tutti i manifestanti a non ricorrere alla violenza. Da parte nostra, come governo in esilio, ricordiamo che tutto è nato da una protesta pacifica e ci appelliamo alla comunità internazionale affinché interceda presso Pechino per interrompere immediatamente questa violenta repressione, che nasce dal soffocamento dei diritti del popolo tibetano”.

A questo punto sorge il dubbio se inviare o meno i nostri atleti alle Olimpiadi che partono nel nome del sangue e dell' odio comunista. Altro che inciucio: chi si allea con comunisti ed ex-comunisti/buoninbuonini o viene a patti con loro, prima o poi ne paga le conseguenze. Nel ricordo poi della scarsissima attenzione del Governo Prodi alla recente visita in Italia del Dalai Lama.

giovedì 13 marzo 2008

Il PdL in Ticino è già rosso.In Italia lo sarà ?

Che La Destra sia un piccolo partito, lo decideranno gli elettori. Quello che a me fa sorridere è invece una notizia che ho appreso e che farà sorridere, se non sbellicare, qualche amico Svizzero sia di Triares che del bloroll per Daniela Santanchè. Se si cerca in Google la sigla PdL, la prima pagina a cui si viene rimandati non è quella referente al partito di Silvio Berlusconi, ma quella relativa al Partito del Lavoro, un partitino del Canton Ticino, comunista come pochi. Ora, io francamente stento a credere che in Isvizzera, tra multinazionali e UBS, possa trovare spazio anche un partito che sembra ancor più ortodossamente comunista del PMLd'I, vera chicca d'altri tempi. Ma quello che mi genera ulteriore buonumore che Google non dia il primo posto ad una corazzata elettorale come quella del Popolo delle Libertà, che schiera Fiamma Nirenstein e Ciarrapico insieme, ed altre simpatiche fritture miste. Probabilmente se ne preparano altre, e magari, con l'inciucio Veltrusconico vedremo a braccetto Stefania Craxi, Chiara Moroni ed Antonio di Pietro. Nelle scuole si parlerà di Milazzismo e Valle Giulia (magari omettendo come l' indimenticabile e mai dimenticato Giorgio Almirante pose fine ad improponibili esperimenti...), si proietterà "Mio fratello è figlio unico", trasposizione de "Il Fasciocomunista".

Io, che anticomunista lo sono da sempre, e sempre lo sarò, mi chiedo se Silvio Berlusconi sia sempre quello di qualche anno fa...

lunedì 10 marzo 2008

Il PdL schiera il Fascista Ciarrapico contro La Destra.

Questa campagna elettorale, da parte del Popolo delle Libertà, sta assumendo sempre di più il connotato di una lotta aperta e senza quartiere contro noi poveri presunti tapini della Destra. Dico presunti, perchè se la paura non fosse tanta, all' interno dei neo-centristi del PdL, ora sempre più vicini alle istanze omosessuali dei Gay-Lib di Enrico Oliari, come ho scritto in "Secondo natura":

http://secondonatura.blogspot.com/2008/03/l-inciucio-omosessuale.html#links

non si spiegherebbero certi bizantinismi divertenti, per cercar di minimizzare un partitino piccino picciò, per il quale, dicono, è inutile votare. Evidentemente però, La Destra di Storace e Santanchè fa sempre più paura. Così, dopo aver schierato Gasparri a Roma, dopo strani ricorsi contro il Nostro Simbolo che contiene Fiamme che abbiamo amato e sempre ameremo, eccoci all' ennesima trovatina: il Popolo delle Libertà presenta a Roma, nelle proprie liste Giuseppe Ciarrapico, che in un' intervista a Repubblica, dice: ''Resto Fascista e vado con il Cavaliere. Il Fascismo mi ha dato sofferenze e gioie. Mai rinnegato, mai confuso, mai intorpidita la mente da pensieri sconclusionati e antistorici. L'ultima volta che sono stato a Predappio era, mi pare, Ottobre. Sedicimila persone. E quando prendo la mia barchetta in estate e vado a Gallipoli faccio sempre un salto dov'è sepolto Starace".

Ora, io che mi dichiaro almirantemente Afascista, ma nonostante questo vengo spesso tacciato d'essere Fascista, non considero per nulla un insulto tale termine. Ma solo appartenente al Passato d' Italia. A differenza di tanti neo-antifascisti che lo considerano il Male Assoluto. Ma vedo che oggi le dichiarazioni dell' editore romano, noto per aver pubblicato molti libri sul Fascismo e sul Duce ed anche la stessa sua candidatura, stanno provocando un bel terremoto nei 2 partiti gemelli, il PdL e il PD.

Bell' esempio di coerenza, candidare chi, per storia e convinzione, si considera, legittimamente, Fascista, e non aver voluto fare alleanze come quella con La Lega ed il MpA con un partito come il mio, che pure è Afascista come me.

Non me ne vogliano gli amici di Fascismo e Libertà, ma forse oggi nel PdL è nata una nuova corrente:

"Il Popolo d' Italia delle Libertà".

Oppure, appunto:

"Il Fascio delle Libertà".

Aggiungo: lasciarlo in pace, Mussolini, no, eh ?

domenica 9 marzo 2008

Cent' anni di amore profondo.


Neverending stories........

100 anni, ma Tu mi mancavi...

Ciao Peppino, tutto bene ? Hai visto che bella festa ? Tu mancavi, mancavi tanto... Si lo so, che mancavano tanti altri che sono lì con te: Facchetti, Benito Lorenzi, Skoglund, Picchi...

Ma Tu eri unico per me, rappresentavi proprio il tifoso tipico della Beneamata. Ed eri simpatico a tutti, anche agli avversari, nonostante tu li massacrassi con le tue battute al vetriolo. Ed eri proprio così, quando t'incontravo sul tram, dove viaggiavi normalmente. Qualche chiaccherata, ogni tanto, e tu sempre disponibile, con me e con tutti. Avevi una carica fantastica, mai scalfita dalla dura Campagna di Russia durante la Seconda Guerra Mondiale con gli Alpini. Ed eri proprio, con orgoglio, un bel Bauscia. Ed oggi ti avrebbero sbattacchiato come un matto, e tu per primo saresti saltato per non essere un rossonero, eterno giovane, bagaj, come forse hai fatto dove sei.

Ciao, Pepìn, ci manchi proprio ! Non ti dimenticheremo mai !

venerdì 7 marzo 2008

Domani, niente mimose alle Nostre Donne.

Le Nostre Donne, Madri, Mogli, Figlie, Fidanzate, sono belle. Sono Femminili, non femministe. Credono nella Famiglia, nel Matrimonio ed amano i Figli. Sopportano le nostre paturnie, ci curano quando siamo malati (sempre insopportabili, anche per un piccolo raffreddore...), ci confortano quando qualcosa va storto. A volte, come la Mia, scoprono il calcio e diventano pure tifose, e gioiscono e soffrono con te. E, quando la partita finisce ai rigori, che non posso più guardare, e mi rifugio in cantina con la radio a tutto volume su un' orrenda stazione locale che non parla di calcio, aspetto i Suoi Rumori, e cerco di capire, morendo, come andrà a finire.

Le Nostre Donne le vorremmo sempre coi tacchi a spillo, e con lo spacco, pronte ad accorglierci a casa. Ma a volte sono stanche e non lo capiamo.

Le Nostre Donnine crescono, ed anche se saranno sempre le Nostre Bambine, cominciano le Elementari che sembra ieri, ed oggi sono già in Terza Liceo, e domani son già pronte ad andarsene, sposando un estraneo. E noi soffriremo e pregheremo perchè sia l' Uomo Giusto, che Le ami come Noi Padri sappiamo fare, ed anche di più, molto di più, e che dia Loro il meglio.

Le Nostre Donne imbiancano, invecchiano, s'ammalano, a volte anche d' Alzheimer, come la Mia Adorata Mamma. E noi vorremmo invece tornare indietro nel tempo, quando ci asciugavano quella noiosa e maledetta candela dal naso, o quando entravamo in casa dannatamente sozzi di fango, ma felici d'aver vinto una partita. Ma non possiamo, e fingiamo di non vedere e non sapere, certi di ritrovarla, più bella e buona di sempre, un giorno, nella Luce.

Le Nostre Donne furono uccise a centinaia dall' odio partigiano (come ho ricordato oggi in Mortidimenticati), o violentate, picchiate ed infine, rapate a zero, costrette a marciare con cartelli offensivi al collo tra una folla che solo qualche giorno prima salutava romanamente...

Le Nostre Donne sono diverse, non urlano nelle piazze "L' utero è mio e me lo gestisco io !", ma ottengono da noi, con un sorriso, quello che vogliono.

Le Nostre Donne, oggi, sono pronte a fare il Presidente del Consiglio, se occorre.

A loro, domani, niente mimose, ma ROSE TUTTO l' ANNO !

mercoledì 5 marzo 2008

Non vi va bene il simbolo ? Liberate la Fiamma !

Cari Furbetti del Simbolino, voi che cominciate a farvi prendere dal panico di non farcela a prendere le poltrone, voi che cominciate a non sentirvi più sicuri del vantaggio, voi che guardate al Partito Popolare Europeo come un approdo sicuro dai rigurgiti Fascisti, voi che scordate il significato della parola "Destra" e puntate ad un futuro da Primo Ministro e portaborse; se proprio non vi va il Nostro Simbolo, liberate la Fiamma, quella che spunta sulla Mia Fascia da Servizio d' Ordine che allego al post. Conservata nella bacheca dove custodisco anche una Rosa del cuscinetto che ricopriva la bara di Giorgio Almirante. Lasciatela volare, questa Fiamma, Alta e Libera nel Cielo, dove volano le Aquile, solitarie, mentre i Corvi vanno a schiere. Per ricordare che possono morire le Persone, gli Eroi, i Martiri. Ma le Idee, quelle non muoiono. MAI !

Avanti, A DESTRA !

martedì 4 marzo 2008

Ma per le Coop esiste la par condicio ?

Non mi è mai piaciuta la par condicio. Men che meno adesso, quando vedo che in televisione è partita la strana campagna elett.../pardòn, pubblicitaria delle Coop del Latte Alta Qualità. Nella quale una bella scelta di facce girotondiste/buoninbuonine cantano "Insieme si può.". Stranamente assai simile a quel "Si può fare" del partito di Veltroncinolupodelupis. Non mi sembra dunque una cosa corretta. Anche perchè nel frattempo è partita una campagna contro il simpaticissimo Bernardo Caprotti, proprietario della catena di supermercati Esselunga ed autore del best-seller "Falce e Carrello" http://www.falcecarrello.com/ , dove il noto imprenditore ha raccontato le sue battaglie contro le COOP rosse e comuniste. Infatti nei giorni scorsi la Rai e Repubblica hanno dato largo spazio ad un presunto episodio di mobbing accaduto ad una cassiera di un supermercato Esselunga con successiva aggressione in un bagno. Con relativo sciopero di Sabato 1 Marzo. A quanto pare,mestamente fallito, come racconta la pagina a pagamento apparsa su alcuni quotidiani odierni, nella quale Caprotti annuncia querele:

"Sabato 1 marzo i sindacati hanno indetto uno sciopero con 'presidio' e picchettaggio nel supermarket di viale Papiniano a Milano, esteso a tutti i negozi dell'azienda. In viale Papiniano il 'presidio', sabato mattina, era costituito da circa una cinquantina di sindacalisti esterni al negozio, cui si sono unite due signore, rappresentanti sindacali di quel supermarket. Nessun altro dei dipendenti di viale Papiniano ha aderito. Nel tardo pomeriggio di sabato, 21 lavoratori hanno scioperato nel negozio di via del Gignoro a Firenze, e 11 nel negozio di Borgo San Vitale a Bologna".

L'azienda sabato 1 marzo, ha funzionato regolarmente. La bagarre stile anni '70 falsamente raffigurata da organi di parte, non c'è stata. Esselunga sabato ha 'servito' 657.424 clienti. Pretesto per questa conclamata agitazione sarebbe un accadimento tutto da chiarire sul quale le Forze dell'Ordine - prontamente intervenute su nostra chiamata - e la Magistratura esperiranno le loro indagini. Attendiamo con fiducia.

Repubblica ha dedicato all'evento due intere pagine nell'edizione di sabato, e due in quella di domenica. Raitre, televisione di Stato, ha dato all' 'agitazione' ed alla sua causa un grande rilievo. La bieca luce nella quale è stata posta Esselunga, dipinta come azienda reazionaria, arcigna e senza scrupoli, nuoce grandemente alla sua reputazione ed alla sua immagine di azienda moderna, aperta, amica. Il danno che ne nasce a tutti i livelli, umani, del lavoro, commerciali, politici (pubbliche amministrazioni locali) è enorme.

Riteniamo giusto portare questa verità alla conoscenza del pubblico e denunciare il clima di intimidazione artatamente creato a nostro danno da taluni sindacalisti, politicanti e giornalisti. In un palese concerto. Accertata la realtà dei fatti, ci attiveremo in ogni modo nei confronti di Cgil, Uil, Repubblica e Rai per un risarcimento dell'ingente danno subito. Ringraziamo i nostri dipendenti, i clienti e quella larga fascia di pubblico che ha conservato la propria indipendenza di giudizio, per il supporto che ci vorranno dare".

Caro Veltroncinolupodelupis:

la Coop sei tu, chi può darti di più ?


lunedì 3 marzo 2008

Caro Silvio, leggiti Saint-Exupery.

Caro Silvio, leggiti Saint-Exupery.

"Se vuoi costruire una barca, non radunare uomini per tagliare legna, dividere i compiti e impartire ordini, ma insegna loro la nostalgia per il mare vasto e infinito."

"I grandi amano le cifre. Quando voi gli parlate di un nuovo amico, mai si interessano alle cose essenziali. Non si domandano mai: «Qual è il tono della sua voce? Quali sono i suoi giochi preferiti? Fa collezione di farfalle?» Ma vi domandano: «Che età ha? Quanti fratelli? Quanto pesa? Quanto guadagna suo padre?» Allora soltanto credono di conoscerlo."

"Era un mercante di pillole perfezionate che calmavano la sete. Se ne inghiottiva una alla settimana e non si sentiva più il bisogno di bere.-Perché vendi questa roba?- disse il Piccolo Principe.
-È una grossa economia di tempo-, disse il mercante, -Gli esperti hanno fatto dei calcoli. Si risparmiano 53 minuti a settimana-.
-E cosa se ne fa di questi 53 minuti?-
-Se ne fa quel che si vuole...-
-Io-, disse il Piccolo Principe, -se avessi 53 minuti da spendere, camminerei adagio adagio verso una fontana...-.

(Antoine Jean Baptiste Marie Roger de Saint-Exupéry).

Noi siamo piccoli,ma cresceremo. Certamente, non siamo inutili.