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mercoledì 29 aprile 2009

L' Aprile di sangue dell' antifascismo:da Borsani a Ramelli.

Spiace a volte dover ritornare su fatti di cui mi sono occupato ampiamente qui e negli altri miei blog, ma la certezza del Premier e di noti antifascisti da sempre, come Ignazio La Russa nell' affermare che i valori della resistenza sono condivisi da tutti gli Italiani, mi costringe a dover porre nuovamente l' accento sul fatto che questo mese sia notoriamente contornato da vergognosi ed efferati omicidi in nome dell' antifascismo. Consegnata alla Storia la data di ieri, quella giornata della mattanza messicana di Piazzale Loreto, oggi è l' anniversario di 2 figure a me assai care.

Il 29 Aprile del 1945 a Milano cadeva, ucciso dal solito colpo alla nuca partigiano, Carlo Borsani, Medaglia d' Oro al Valor Militare e Cieco di Guerra, Presidente dell’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra. Il suo cadavere fu gettato su un carretto della spazzatura, dopo aver girato per le vie della Mia Città, con il cartello "ex medaglia d'oro" giunse all'Obitorio. Da lì fu portato e sepolto al cimitero di Musocco, nel Campo n. 10, allora "Campo dei Criminali di guerra", fossa 1337 insieme a decine di caduti della Repubblica Sociale Italiana soprattutto vittime del primo dopoguerra.

Profondamente Credente e Cattolico, nato nella stessa città (Legnano) di Mio Padre, forte della sua grandissima popolarità, durante il periodo della Repubblica Sociale Italiano si adoperò moltissimo per la pacificazione nazionale, salvando Lui, Fascista convinto fino alla fine, molti Israeliti, partigiani, comunisti e socialisti, in nome di quei Valori Cristiani da lui praticati nella vita e nel matrimonio. Poco dopo un Sacerdote, Don Tullio Calcagno, pure Lui Fascista convinto, che lo confessò in punto di morte, venne mitragliato mentre gli impartiva l' assoluzione. Dal cadavere di Borsani vennero sottratti il portafogli, l' orologio e la stilografica d' oro.

A distanza di trentanni, il 13 Marzo del 1975, nella stessa citta' e non lontano dal luogo della duplice esecuzione, veniva sprangato a morte nel nome degli stessi valori dell' antifascismo lo studente Sergio Ramelli, che dopo un coma di oltre un mese, spirava in questo stesso giorno odierno.

Su Sergio ho scritto molto, ed ho scoperto piacevolmente che il mio post "Sergio Ramelli raccontato a Mia Figlia" in "Morti Dimenticati" (blog peraltro a Lui dedicato)di tre anni fa, è stato ripreso e pubblicato in molti siti del mondo di Destra.

Chi deve perdonare chi ?

http://mortidimenticati.blogspot.com/2006/04/sergio-ramelli-raccontato-mia-figlia.html

lunedì 27 aprile 2009

Quegli anziani svenduti in nome del Compromesso Storico.

Francamente non è che ci tenessi troppo, a quel Disegno di Legge che il leader democristiano Silvio Berlusconi ha promesso di ritirare al leader del PCI, Franceschini. Spiace che in nome di una nuova versione del Compromesso Storico, fatto dalle componenti dell' Arco Costituzionale autocelebratesi in piazza il 25 Aprile, qualche anziano reduce di un Esercito Regolare che impedi l' avanzata in tutto il Friuli dei titini si veda ancora una volta svillaneggiato e respinto da quella Patria per la quale un tempo avrebbe dato la Vita. Per quei pochi anni che ancora restano ad uomini di ottantanni. A rendere loro giustizia, ci penserà la Storia.

sabato 25 aprile 2009

L' "altro" 25 Aprile.

Confesso, l' amico Massimo questa volta mi ha fregato, precedendomi nel Suo Blog Blacknights addirittura di tre giorni, scrivendo un post sul 25 Aprile che è quello che, più o meno, mi apprestavo a scrivere, che condivido in pieno e che potete leggere qui:

http://blacknights1.blogspot.com/2009/04/il-25-aprile-non-sara-mai-una-data.html#links

Così, dopo aver scritto in La Peggio Gioventù questo mio post

http://lapeggiogioventu.blogspot.com/2009/04/la-resistenza-ce-lha-insegnatoucciddere.html#links

e quest' altro in Morti Dimenticati

http://mortidimenticati.blogspot.com/2009/04/25-aprile-vengo-anchio-no-tu-no.html#links ,

mi limiterò a ricordare che da oltre sessantanni molte famiglie italiane, invece che festeggiare una guerra persa, piangono e ricordano i propri morti, spesso tra mille difficoltà. Morti ai quali viene disconosciuta dignità di combattente per altri Valori, che non necessariamente sono quelli della democrazia parlamentare, una delle tante forme di governo.

Queste alcune delle Cerimonie dell' "altro 25 Apile" :

L’ Associazione Culturale Fiamme Nere,
comunica che DOMENICA 26 APRILE 2009, si terrà (come ogni anno) una cerimonia commemorativa per tutti i Caduti della RSI.
La Santa Messa verrà celebrata alle ore 10,30 al CAMPO X – CAMPO DELL’ONORE - del Cimitero Musocco di Milano.

L' Ass. Naz. Famiglie Caduti e Dispersi della R.S.I. Delegazione Provinciale di Genova comunica il proprio programma:

Domenica 26 aprile 2009
Cimitero Monumentale di Staglieno - Genova -Sacrario dei Caduti della R. S. I.
ore 10 - Raduno dei partecipanti presso il monumento ai Caduti dell'Aeronautica
ore
10,30 - Corteo lungo i viali del Cimitero sino al Sacrario dei Caduti della R.S.I.ore 11 - S. Messa commemorativa
Martedì 28 aprile 2009 Chiesa del Gesù Piazza Matteotti - Genova
ore 18,30 - S. Messa in suffragio di S. E. il Cav. Benito Mussolini e dei Caduti della R.S.I.

Ed inoltre ricordero' l' iniziativa del Sindaco di Melegnano che oggi ricordera' i Caduti di ambo le parti con una Cerimonia Comune e con un manifesto dove si leggono le ultime parole di un Condannato a Morte della RSI scritte alla famiglia:

«...li perdono: perdonateli anche voi!
Noi abbiamo tentato seguendo una strada, altri seguendone un'altra. Faccia Iddio che il sangue versato da entrambi non abbia invano bagnato la terra»,

insieme a quelle similari di un partigiano. Manifesto che ha creato indignazione nella locale ANPI, che ha chiesto ed ottenuto che venisse ritirato il proprio simbolo dal manifesto. Qui nelle due versioni:


venerdì 24 aprile 2009

La Resistenza condivisibile.

Gli atomi del conduttore impediscono il libero flusso degli elettroni: agli elettroni si oppone una resistenza elettrica che dipende dal materiale, dalla temperatura, dall'area della sezione e dalla lunghezza del conduttore. Più è alta la temperatura, più velocemente oscillano gli atomi, più elevata è la probabilità di collisione fra gli elettroni e gli atomi, maggiore è la resistenza. La resistenza viene indicata nelle formule con la lettera R. L'unità di misura della resistenza (nel sistema internazionale di unità di misura) è l'ohm, indicato con la lettera greca Ω (omega maiuscolo).
Se un resistore al quale è applicata una tensione di un volt lascia passare una corrente di un ampere, la sua resistenza misura un ohm.

giovedì 23 aprile 2009

Vlad Filat: "Europa, non abbandonarci !"

Diventa sempre più difficile raggiungere i siti liberi della Bessarabia, tra cui quelli personali di Vlad Filat, il quarantenne Presidente del PLDM, PartitoLiberalDemocraticoMoldavo ed ex-Ministro. Uno dei primi ad aver denunciato i brogli elettorali e che nuovamente chiede l' annullamento del voto ed il ritorno alle urne. Nei pochi siti raggiungibili, Filat ha inoltre attribuito le responsabilita' degli atti vandalici ad agenti ed attivisti del Partito Comunista.

Recentemente intervistato sul riconteggio dei voti, ha così dichiarato: "L'unica cosa che chiediamo è la verifica delle liste elettorali, poiché solo lì ci sono le prove delle frodi, e lo dimostreremo. Siamo riusciti a scannerizzare gran parte delle liste e abbiamo quindi iniziato a verificarle. Abbiamo scoperto persone morte da oltre 15 anni che però hanno votato, una marea di liste con nome e cognome senza nessun documento che attesti l'identità delle persone iscritte. Abbiamo scoperto gente con più carte di identità. Si tratta di qualche centinaio di migliaia di votanti fantomatici che hanno assicurato la vittoria del PCRM. Poi, su richiesta del PCRM, la Corte di Appello ha proibito ai partiti dell'opposizione di fotocopiare le liste elettorali. Abbiamo bisogno soltanto di un po' di tempo. Presenteremo le nostre prove alla Corte Costituzionale e chiederemo l'annullamento del voto e la ripetizione delle elezioni.". Inoltre il leader dell' opposizione ha anche accusato di evidente scorrettezza i giornalisti russi, i quali hanno tentato di far pesare sulla Romania un tentativo di Colpo di Stato.

Alcora una volta appare chiaro inoltre che il regime comunista di Voronin sembra intenzionato ad obbligare i giovani Bessarabi di Lingua Rumena ad espatriare in futuro,spinti dalla fame e dall' oppressione che li aspetta, per incrementare la percentuale dei russofoni, attualmente minoranza.

Intanto oggi a Strasburgo al Parlamento Europeo sono in discussione le Elezioni della Bessarabia: speriamo che si parli anche dei moltissimi casi di torture, arresti e processi farsa di questi giorni.

giovedì 16 aprile 2009

Voronin insiste, Diaconescu si fa sentire.

Come previsto, il riconteggio dei voti è la farsa annunciata. E mentre Voronin rialza la voce, il ministro degli Esteri Rumeno, Christian Diaconescu, ha finalmente alzato i toni, dichiarando a Bruxelles che le autorità della Bessarabia hanno oltrepassato ogni limite, dopo l' introduzione del visto per i cittadini di Bucarest, l' espulsione dei giornalisti Rumeni e le limitazioni alla libera circolazione introdotte dai comunisti. Mercoledì prossimo la sessione Affari Esteri del Parlamento Europeo si riunirà per un accurata analisi della situazione attuale a Chisinau.

martedì 14 aprile 2009

Bessarabia:i colpevoli silenzi dell' Europa.

Ecco in questa foto le facce dei Fascisti/Teppisti/Golani/Uligani. In realtà, come si vede, agli studenti dei primi giorni, molti dei quali finiti in galera e condannati senza uno straccio di processo, si stanno sostituendo i genitori degli stessi, ed impiegati, pensionati, casalinghe e lavoratori che chiedono la liberazione degli incarcerati, che sono centinaia. E che chiedono la verità sulla morte di Valeriu Boboc, di 23 anni, trovato morto in una strada della capitale della Bessarabia dopo che era stato arrestato. Il "teppista", sposato, lascia un bimbo di un anno e mezzo.

Ma i Bessarabi di Lingua Rumena, la stragrande maggioranza della popolazione, si sente abbandonata da un' Europa colpevole; la stessa Europa che tacque su Budapest, Praga, Danzica, che volle chiudere gli occhi sulle Foibe e sull' italianità dell' Istria. Troviamo più notizie dalla lontanissima Thailandia, mentre invece ben poco spazio a quello che accade a Chisinau. Ma, nonostante le censure ed i media locali, per l' 85 % in mano ai comunisti, giungono notizie di quotidiane manifestazioni, anche dopo la decisione della Corte Costituzionale di ricontare i voti. Si parla di circa 400.000 "morti" che abbiano votato, secondo un osservatore occidentale. Alcuni cittadini del paese hanno scoperto di condividere la propria abitazione con illustri sconosciuti. Negli ultimi 2 anni, nonostante il tasso di natalità, gli iscritti alle Liste Elettorali sono aumentati in modo anomalo del 10 %.

I tre partiti dell' opposizione (Liberali, Liberaldemocratici e Partito della Nostra Moldavia) hanno finalmente fatto fronte comune e non intendono mollare, anche se le intimidazioni contro molti loro esponenti ed i pochissimi giornalisti indipendenti crescono di ora in ora.

Ma da Chisinau giunge in continuazione un appello: NON LASCIATECI SOLI CON GLI ULTIMI COMUNISTI D' EUROPA !!!

E l' Europa, cosa risponde ?

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A fost o data ca-n povesti
A fost in Romania,
O mare gasca de golani,
Ce-au alungat sclavia.
Noi nu ne-am confundat nicicind
Cu "oamenii de bine",
Numiti si neocomunisti
Cu fara de rusine.

Mai bine haimana,
Decit tradator,
Mai bine huligan,
Decit dictator,
Mai bine golan,
Decit activist,
Mai bine mort,
Decit comunist.

Vrem libertate
Nu comunism
Si nici schimbari de forme
Si deaceea, securisti,
Sa nu ne puneti norma.
Noi nu vrem neocomunism,
Nici neolibertate,
"Democratii" originale
Si nici minciuni sfruntate.

Ne-ati intrebat ce vrem aici
Dar stie toata tara,
Noi sustinem punctul 8
De la Timisoara.
Sa cada patru-sapte-trei
Ce tine TVR,
Legînd in lanturile ei,
Chiar si cuvintele !

Alegeri fara comunisti,
Fara nomenclatura,
Si nu va temeti de golani
Fara coloratura.
Din cei care au murit
Ne-am reintors naluci
Sa nu mai fie cum a fost
Macelul de atunci

Mai bine haimana,
Decit tradator,
Mai bine huligan,
Decit dictator,
Mai bine golan,
Decit activist,
Mai bine mort,
Decit comunïst.

lunedì 13 aprile 2009

Ma non chiamatela Pasquetta !

Non me ne vogliano i miei amici romani, ma veramente de 'sta Pasquetta nun se ne può più ! Questa orrenda dizione di una Festa Cristiana sta' tentando di sostituirsi sempre con crescente frequenza, per cercare di togliere quella sacralità che da sempre gli appartiene. Oggi è il Lunedì di Pasqua o Lunedì dell' Angelo. E' ora di ribellarsi contro queste imposizioni volute dall' edonismo e dal consumismo che vogliono cambiare la Tradizione, facendo passare delle Feste di riposo familiare e riflessione per semplici occasioni di divertimento, come Halloween che in passato ho già attaccato. Lasciamo dunque la Pasquetta ai Cesaroni e a chi considera questo giorno solo un occasione de magnà, beve e fa' caciara. Riprendiamoci con forza questo momento di pausa per ripensare a questo rivoluzionario messaggio portato dal Cristo, Vero Dio e Vero Uomo. Non siamo di sola carne destinata alla fine, ma siamo il compimento del Creato, figli di Dio in viaggio perenne verso il destino ultimo che ci costruiamo ogni giorno con le nostre azioni. Ma il Lunedì dell' Angelo ci ricorda soprattutto a quello che eravamo destinati, quando fummo posti nel Giardino Terrestre; al nostro tradimento ma anche l' Espiazione attraverso il Dolore in terra ed il Perdono che Nostro Signore volle concederci con la Venuta di Gesù. Che abbiamo crocefisso, ma ancora ci perdona.

Chi crede, oggi si ricordi della Preghiera che una volta si recitava al termine della Santa Messa:

Sancte Michael Archangele,
defende nos in proelio;
contra nequitiam et insidias diaboli esto praesidium.
Imperet illi Deus,
supplices deprecamur: tuque,
Princeps militiae caelestis,
Satanam aliosque spiritus malignos,
qui ad perditionem animarum pervagantur in mundo,
divina virtute in infernum detrude.
Amen.

San Michele Arcangelo,
difendici nella battaglia;
sii nostro aiuto contro la malvagità e le insidie del diavolo.
Che Dio eserciti su di lui il suo dominio,
preghiamo supplichevoli: e tu,
o Principe della milizia celeste,
col divino potere ricaccia nell'inferno Satana
e gli altri spiriti maligni
che si aggirano per il mondo
per perdere le anime.
Amen.

Ed in questi momenti, con le trasmissioni di Michele Santoro, Dio solo sa quanto abbiamo bisogno degli Angeli...

domenica 12 aprile 2009

Cristo è risorto. Hristòs a inviàt.

Cristo è risorto. E' veramente risorto !

Hristòs a inviàt. Adevarat a iviat !

Buona Pasqua 2009 ! Un caloroso abbraccio all' Abruzzo: Cristo è vicino a voi, nel dolore e nel mistero.

E che San Michele Arcangelo protegga la Romania e la Bessarabia.

giovedì 9 aprile 2009

Cresce la tensione tra Moldavia e Romania.

Non accenna a calmarsi la situazione a Chisinau:manifestazioni spontanee continuano ad accendersi, nonostante sia sempre più difficile ogni tipo di comunicazione con la Bessarabia (Rep. Moldavia). Aumenta il sospetto che Voronin si senta spalleggiato da Mosca, anche per le dichiazioni di alcuni ufficiali russi che appoggiano le accuse dei comunisti presunti vincitori; i quali non fanno mistero di dare la colpa alla Romania, tant' è che l' Ambasciatore di Bucarest in Bessarabia, Filip Teodorescu, con il Consigliere d' Ambasciata Ioan Gaborean, sono stati dichiarati persona non grata, con 24 ore di tempo per lasciare il paese. Inoltre è stato introdotto il visto per i cittadini rumeni. Dure le repliche di Bucarest, che giudica tali decisioni aberranti ed un attacco allo Stato Rumeno.

Come non vedere dei parallelismi con le provocazioni verso la Georgia di qualche mese fa ? Provocazioni maldestralmente recepite da Tbilisi, che credeva nella protezione americana.

Attenzione,però: la Romania è parte integrante della Nato e, soprattutto, con tutto il rispetto, l' Esercito di Bucarest non è quello della Repubblica del Caucaso. Ed i russi hanno imparato nei secoli, a loro spese, quanto pungano le Baionette Tricolori !

REFUZ ! RESIST ! SUNT ANTICOMUNIST !

UNA MOLDAVIA, RUMENA E LIBERA !

(se multumeste ziarului "Romania Libera" pentru fotografii)

martedì 7 aprile 2009

Dopo vent'anni, ritorna il grido "JOS COMUNISMUL !" nelle strade Rumene !

Il gravissimo lutto che ha colpito l' Italia rischia di far passare in secondo piano quello che sta accadendo a Chisinau, dove il Partito Comunista avrebbe vinto le elezioni di cui ho parlato domenica. Avrebbe, perchè da ieri migliaia e migliaia di studenti manifestano in piazza, denunciando brogli ed irregolarità. I manifestanti, oltre alle bandiere rumene hanno innalzato quelle dell' Europa, e gridano che vogliono riunirsi alla Madrepatria Rumena, non potendone più del regime comunista e russofilo di Vladimir Voronin. Attualmente sono riusciti ad entrare nel Parlamento della Bessarabia (vero nome della Repubblica Moldava), negli Uffici del Governo e della Presidenza; oggi come vent'anni orsono il grido "JOS COMUNISMUL !" risuona nelle strade dove si parla il Rumeno. E l' Europa, cosa farà ? Non risponderà come nel 1990 quando assistette senza fiatare alla controrivoluzione comunista di Iliescu ed al massacro degli Studenti Anticomunisti in Piazza dell' Università a Bucarest da parte dei Minatori ? Lasciando sola la Romania e frenando lo sviluppo del paese, in balia di neocomunisti e capitalisti d' assalto ?

Traiasca Romania, Traiasca Basarabia Noastra si Libera !

lunedì 6 aprile 2009

L' Italia piange i Morti d' Abruzzo.

Sono vicino al grande dolore del popolo d'Abruzzo,terra generosa che molti Cittadini Illustri ha dato alla Nostra Patria:D'Annunzio,Ovidio,Sallustio,Ennio Flaiano,Benedetto Croce,San Camillo de Lellis,Panfilo Gentile,Giulio Mazzarino ed il Professor Auriti;ma anche terra di emigranti e lavoratori e di tantissima brava gente.

Preghiamo per i Morti ed i Vivi.

L'eterno riposo dona Loro, o Signore,
e splenda ad Essi la luce perpetua.
Riposino in pace. Amèn.

Dal profondo a te grido, o Signore;
Signore, ascolta la mia voce.
Siano i tuoi orecchi attenti
alla voce della mia preghiera.

Se consideri le colpe, Signore,
Signore, chi potrà sussistere?
Ma presso di te è il perdono,
perciò avremo il tuo timore.

Io spero nel Signore,
l'anima mia spera nella sua parola.
L'anima mia attende il Signore
più che le sentinelle l'aurora.

Israele attenda il Signore,
perché presso il Signore è la misericordia,
grande è presso di lui la redenzione;
egli redimerà Israele da tutte le sue colpe. Amèn.

Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il Tuo Nome,
venga il Tuo Regno,
sia fatta la Tua Volontà
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal Male. Amèn.

Ave, o Maria, piena di grazia,
il Signore è con Te.
Tu sei benedetta fra le donne
e benedetto è il frutto del tuo seno,
Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio,
prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte.
Amèn.

domenica 5 aprile 2009

Elezioni farsa in Bessarabia.

Dopo una campagna elettorale all' insegna delle intimidazioni verso la popolazione di lingua rumena da parte degli attivisti comunisti e russofoni ( minoranza linguistica che è sul 16 %, ma è ben addentro nel potere politico, militare e securista),che vogliono impedire in tutti i modi il giusto processo di riunificazione della Bessarabia, vero nome dell' attuale Repubblica di Moldavia, alla madrepatria Romania, giungono le elezioni a Chisinau e dintorni. In realtà, come si vede dalla piantina, la Moldavia (in giallo) è una regione storica da sempre appartenente alla Mia Seconda Patria, un tempo antico Principato; parte della Moldavia è oggi parte integrante della Repubblica Latina dell' Est, mentre la restante è spartita da Ucraina e sedicente Moldavia. La Lingua Moldava, inoltre non esiste, ma è una variante dialettale del Rumeno. Mentre i sondaggi danno in testa il Partito Comunista, fino in fondo le irregolarità sono agli occhi dell' opinione pubblica rumena e degli osservatori internazionali. Fra il 27 e il 30 marzo, circa 300 cittadini romeni, invitati in Moldavia per concerti e celebrazioni, sono stati costretti a fare marcia indietro una volta giunti al confine. Il 27 marzo, 150 persone, che volevano celebrare il novantunesimo anniversario dell'annessione della Bessarabia con la Romania, avvenuta nel 1918, sono state fermate alla dogana e rispedite indietro senza poter attraversare il confine. A tutti i passeggeri è stato permesso di proseguire il viaggio, con l'eccezione di chi aveva il passaporto romeno, costretto a scendere dal pullman o dal treno senza una precisa spiegazione. Diversi artisti romeni, che dovevano recarsi ad un concerto, hanno ricevuto analogo rifiuto dagli ufficiali moldavi, sempre senza spiegazioni e nonostante avessero tutti i documenti in ordine. Cinquanta studenti moldavi che frequentano università rumene sono decisi a portare in giudizio le autorità di Chisinau , che ha negato loro l'ingresso nel paese. Il 22 marzo, erano diretti nella capitale per la campagna “Vote without fear”, organizzata dal partito liberal-democratico in vista delle elezioni parlamentari di domenica 5 aprile. Gli studenti saranno rappresentati in tribunale dagli avvocati dei vari partiti d'opposizione.

Il governo comunista di Chisinau al potere in questi anni non ha fatto nulla per impedire la pseudosecessione della Transnistria, vero stato canaglia all' interno dell' Europa ed eventuale cavallo di troia del revanscismo nazionalbolscevico russo. Ed anzi si sospettano connivenze tra i due partiti comunisti al di qua ed al di là del Fiume Nistro.

D' altro canto, l' attuale Ministro degli Esteri di Bucarest, Diaconescu, così preoccupato di difendere gli zingari rumeni in Italia, non sembra così altrettanto preoccupato di difendere a fondo gli interessi dei Bessarabi di Moldavia, forse timoroso di non minare troppo la fragilissima maggioranza destro-sinistra del Parlamento di Bucarest. E di non irritare le simpatie russofile dei neocomunisti del PSD, dove Iliescu ha ancora influenza e potere;per chi non lo sapesse o ricordasse, Iliescu fu infatti molto più vicino al KGB che alla Securitate.

Vedremo nei prossimi giorni l'esito di queste elezioni, nella speranza che i sondaggi diramati dal PCM siano pilotati e farlocchi, e che non vi siano brogli.

sabato 4 aprile 2009

Quella sinistra che zittisce Forza Nuova ma crea autobus per clandestini.

A Milano cresce di momento in momento la tensione per l' annunciato convegno di domani di Forza Nuova presso l' Hotel Cavalieri, dopo che il Palazzo delle Stelline aveva negato la sala al movimento di Fiore. Mobilitati i centri sociali e gli antifascisti di professione, perlomeno quelli non in missione umanitaria (ma chi paga ?) a Londra e Strasburgo, che annunciano presìdi contro i fassisti, anche per la presenza di un membro del British National Party, Simon Darby, accusato di negazionismo. Previsto un "happening culturale antifascista", durante il quale non ci è dato di sapere se, nel nome dell' antinazismo verranno bruciate bandiere d' Israele. La protesta monta, con condanne per il raduno forzanovista anche da parte del presidente della provincia, Filippo Penati del PD. E da parte della CGIL e soliti noti.

Si teme che domani possano seriamente scoppiare gravi incidenti.

Al tempo stesso qualche chilometro più a sud, in quel di Foggia ( e non nell' Alabama e Rhodesia di qualche tempo addietro), da lunedì partirà la separazione sugli autobus tra gli italiani ed i gentili ospiti del centro di accoglienza "Cara" di Borgo Mezzanone, circa un migliaio di clandestini che ultimamente si erano segnalati per qualche simpatica aggressione agli autisti, ai controllori ed ai passeggeri della Linea 24; e per lordare con rifiuti ed altro le vetture della linea stessa. Naturalmente senza pagare il biglietto.

Questa decisione, che costerà circa 120.000 euro all' anno, viene presa per semplici motivi di sicurezza; così ci spiega l' amministrazione comunale, guidata dal Partito Democratico. Nessuno spirito razzista o da apartheid.

Ma se la richiesta di creare la Linea 24/1 fosse arrivata da qualche iscritto o semplice simpatizzante di Forza Nuova, cosa sarebbe successo ?