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venerdì 31 agosto 2007

Strangolate il Nord, uccidete Malpensa !

A metà dell' Ottocento in America il conflitto latente tra Nord e Sud venne a galla: non voglio addentrarmi nello specifico, essendo la situazione di allora ed invece quella italiana di oggi molto diverse. Allora il mio cuore, come adesso, era con Dixie, con gli Stati dove la vita scorreva lenta come il Grande Fiume, ma intensa.

Ma il paragone che voglio fare è che allora gli Stati Centralisti ed Unionisti, sollecitati da quattro estremisti alla John Brown, terroristi feroci che insanguinarono il Sud, vollero imporre, senza trattativa, l' abolizione dello schiavismo a tutta l' Unione. Senza dubbio, gradatamente, anche gli Stati del Sud avrebbero preso questa decisione, ma non certo di punto in bianco, poichè la loro intera economia era basata sull' agricoltura.

Le bande di terroristi yankees erano soprannominate Jayhawkers, un piccolo rapace. Portarono morte e distruzione ben prima dello scoppio della Guerra di Secessione. Il clima era rovente, e il crescente potere degli abolizionisti, spalleggiati da molti che avevano interesse a dara una mazzata all' economia degli Stati del Sud, culminò infine con l' elezione del 6 Novembre 1860 di un personaggio pieno di buone intenzioni utopistiche, ma privo di lungimiranza: quell' Abramo Lincoln che rappresentava una chiara minaccia per la loro libertà. A partire dal Gennaio del 1861 i primi Stati Meridionali dichiararono la propria Indipendenza, garantita peraltro dallo Spirito del 1776. L' 11 Marzo dello stesso anno viene approvata la Costituzione che riuniva questi stati nella Confederazione degli Stati d' America, presidente Jefferson Davis.

Venerdì 12 Aprile 1861, a seguito del diniego di abbandonare Fort Sumter da parte degli Unionisti, considerati ormai truppa d' occupazione, cominciò una lunga Guerra Civile che forse avrebbe visto la vittoria degli Stati Confederati, poichè i loro soldati erano migliori cavalieri, migliori combattenti, più avvezzi all' uso delle armi ed eredi delle tattiche di combattimento dei Pellirosse e dei combattenti della Guerra del Texas. Ottimamente comandati dal miglior Generale di tutti i tempi, anche futuri, che vide l' America, Robert E. Lee.

Ma soprattutto i soldati del Sud combattevano per un ideale, il Diritto per un popolo di decidere della propria autodeterminazione, indipendenza e libertà.

Sappiamo poi come andò la guerra: i Nordisti, nonostante le solenni batoste sui campi di battaglia, vollero trasformare il conflitto in una Guerra Totale, che coinvolse anche la popolazione civile, attuando il blocco navale dei porti sudisti, Charleston in testa; minando l' Economia Confederata.

Oggi apprendiamo che l' Alitalia, compagnia aerea di bandiera di un Governo che non ha mai mostrato simpatie per il Nord , composto da un partito che similmente si chiama Unione, Governo centralista che propone il futuro voto a milioni di stranieri pur di rimanere a galla, questa Impresa statale per anni fabbrica di clientelismo senza fine, ha annunciato di voler abbandonare il progetto di Malpensa2000, mai decollato a causa di troppi ritardi dovuti propri da divieti di potentati romani ben sorridenti a quell' Abramo Veltroni, Lupo de Lupis buono buonissimo, pieno di utopie come suo zio Lincoln. Malpensa a cui fanno riferimento la stragrande maggioranza di imprenditori italiani che vogliano essere protagonisti del Mercato Mondiale.

Questa prima bordata, se sarà sparata, sarà molto, ma molto grave, ben più grave dei fucili minacciati o meno da Bossi.

Ed il Nord Italiano, sugli esempi della Guerra di Secessione Americana, non può permettersi una Nuova Charleston.

mercoledì 29 agosto 2007

Satana tenta tutti. Compresa la Beata Madre Teresa.

Ancora una volta è un' articolo di Marcello Veneziani a colpirmi, quello apparso su Libero di ieri, 28 Agosto, riguardante l' ignoranza con cui gli anticlericali di professione hanno accolto certe anticipazioni di alcune lettere inedite della Beata Madre Teresa di Calcutta. Epistole che farebbero trasparire qualche tentennamento nella Fede della strenua nemica dell' aborto. Veneziani ha mirabilmente spiegato come a volte lottando sul piano fisico contro il Male, ogni giorno, nei luoghi tragici degli ultimi del mondo, anche la Fede dei Santi possa avere qualche dubbio. Nel concordare con lui, vorrei aggiungere qualcosina di mio.

Perchè io vado giù più duro di Veneziani, ribadendo che la stamaggioranza degli anticlericali, coloro che godono oggi alle rimostranze di un Europa sempre più Eurasia che guarda alla Turchia e vuole tassare le Opere Caritatevoli, questi uomini che l' Inferno (alla faccia vostra: esiste; e ve ne accorgerete, quando sarete di là. Uh come ve ne accorgerete...) aspetta impaziente, ebbene sono ignoranti. Ignoranti delle cose di Chiesa. Ignoranti della Vita dei Santi. Ignoranti del Vangelo.

Basterebbe aver letto il libro di Kathryn Spinks, Mother Teresa. A Biography. In italiano "Madre Teresa. Una vita straordinaria." Piemme Ed. Come tutti i Santi, i Papi, ma come tutti noi, anche Madre Teresa ebbe dubbi. Anche di lasciare tutto e tornarsene a Loreto:

"Nostro Signore mi vuole una Suora al di fuori delle Congregazioni, che porti la povertà della Croce; oggi ho imparato una buona lezione. La povertà dei poveri dev' essere così dura per loro. Cercando casa ho fatto tanta e poi tanta strada, sinchè le braccia e le gambe erano tutte un dolore. Pensavo quanto dolore devono sentire nel corpo e nell' anima, cercando casa, cibo e cure. Allora il benessere e le comodità di Loreto mi hanno tentato. - Hai solo da dire una parola e tutto sarà tuo di nuovo. - , mi diceva il Tentatore...Di mia spontanea volontà, Mio Dio, e per amor tuo, desidero restare e fare tutto ciò che sarà il Tuo Santo Volere per me. Non ho permesso neppure a una sola lacrima di bagnare i miei occhi..."

Eccoci qua: il Tentatore, Satana, Lucifero. Oggi più dimenticato persino di Gesù, perchè anche chi si dichiara Credente e Praticante ha spesso paura a chiamare in causa il Male; ma non per timore che si manifesti, ma perchè il Diavolo non esiste, è una leggenda da bigotti e da telepredicatori. Anzi, il Diavolo è l' Uomo, e l' Inferno è vuoto, concludono. Come spesso ho detto, questa è l' arma più pericolosa oggi di Belzebù: far credere alla sua inesistenza. E, come si vede, ci sta riuscendo. Ma esiste, sissignore, datemi del bigotto, del telepredicatore, dello stupido o del pazzo. E naturalmente, furbo com' è, non va a tentare i grandi peccatori, chè ci pensano già loro a dannarsi ed a scendere negli Abissi. No, lui tenta le Anime Pie e Sante, nella speranza di dannare chi è amato già da Dio perchè Prescelto. Nella sua follia, perchè milioni di anni di assenza dalla Luce Divina hanno reso questo Angelo Caduto anche pazzo, egli si illuse addirittura di tentare Gesù Cristo (cari anticlericali ignoranti: eppure un tempo, da bambini, un po' di dottrina l'avrete fatta. O no ?) nel deserto; dunque perchè non tentare anche Maria Teresa o persino Giovanni Paolo II Magno, come una lettura attenta di alcuni pensieri ultimi del Papa Polacco fanno intendere ? Ma poi, ecco il Miracolo di Dio, i dubbi, che chiunque di noi ha, ecco spazzati via dalla Misericordia Divina, come ricorda proprio la stessa Madre Teresa nell' identico libro:

"L' altro giorno ho raccolto un fagotto per strada. Sembrava un fagotto di vesti che qualcuno avesse lasciato lì, invece era un bambino. Ho guardato dentro: gambe, mani, tutto era DEFORME. Non c' era da meravigliarsi troppo che qualcuno non avesse potuto fare a meno di disfarsene. Ma vi posso dire una cosa: la madre, una povera donna, lasciò il bambino a quel modo, MA NON LO UCCISE, e questo è qualcosa che dobbiamo imparare dalle nostre donne: l' Amore per il bambino."

Incontrai Madre Teresa nel 1990, all' aereoporto di Vienna, mentre ero di passaggio per andare a Bucarest. Non ero ancora completamente convertito, allora, ma non potrò mai dimenticare l' alone che le vidi o sentii intorno alla testa. La chiamano Aura, noi Cattolici Aureola. Ancor' oggi mi emoziono a descriverla.

martedì 28 agosto 2007

Da Ciampi a Napolitano: Faccetta Nera non è Italiana,e fa ancora paura.

Si chiama Maria Vittoria Aradam, si sente Italiana, ama la Nostra Patria da sempre, fin da quando, da bambina fu ribattezzata "Faccetta Nera" dalle nostre truppe inviate a liberare l' Etiopia dove la schiavitù era ancora legale.

Nel 1936 un soldato italiano, Pasquino Citi, al termine della battaglia dell' Amba Aradam raccolse una bimbetta di due anni piangente ed abbandonata, dato che la madre, Eritrea, era stata uccisa dagli Etiopi, colpevole di aver avuto una relazione con un Italiano, forse il Citi stesso. Che consegnò la bimbetta al Convento delle Suore di Sant' Anna all' Asmara e fu battezzata col Rito Cattolico con il nome di Maria (in onore della Madonna) Vittoria Aradam (in onore della presa del Colle). Durante la Campagna d' Africa la storia di Maria Vittoria fu nota a tutti i combattenti italiani, che pensarono addirittura che la bimba ispirò la canzone "Faccetta Nera" (in realtà risalente al 1935). Per tutti loro fu comunque "Faccetta Nera". E molti dei nostri Militi e Legionari si fecero fotografare con la bimbetta in braccio.

Pasquino non dimenticò mai quegli occhietti neri e vispi, e nel 1999, ormai ottantanovenne, riuscì a trovare la "sua" Faccetta Nera, che aveva sessantaquattro anni, si era sposata con un Cristiano Copto poi convertitosi al Cattolicesimo, Andom Behrane(eccoli nella foto a fianco), aveva tre figli, uno dei quali lavorava ad Udine dai Salesiani. Saputo che la casa di colei che considerava una figlia era stata distrutta nel conflitto Eritreo-Etiopico, le inviò cinquantacinquemilioni per comprarsene una; poi la fece venire in Italia,dove rimase poco tempo, perchè le autorità non le rinnovarono il permesso di soggiorno; ed alla sua morte, nel 2002, le lasciò tutti i suoi beni. Maria Vittoria Aradam ritornò allora in Italia, decisa a restarci, ma ancora una volta non le fu rinnovato il Permesso di Soggiorno. Partendo disse: "Parlo italiano, cucino Italiano, sono Cattolica allevata da suore italiane e sono stata salvata dagli italiani. Mi sento Italiana, amo l'Italia e vorrei morire da Cittadina Italiana".

Una prima istanza di richiesta di Cittadinanza Italiana fu rigettata dal Presidente Ciampi tramite il suo Consigliere Alberto Ruffo. Una seconda istanza giace da tempo presso il presidente Napolitano. Ancora senza risposta. Ma dubito che possa avere un esito positivo, perchè Faccetta Nera fa ancora paura !

Infatti è notizia recente che il diessino consigliere regionale del Lazio, Enzo Foschi, ha denunciato la Telecom, accusandola di aver inserito "Faccetta Nera" fra i brani musicali da scaricare via Internet e usare come suoneria telefonica. «È inconcepibile - ha tuonato il Foschi - che l'inno al Fascismo sia così facilmente reperibile. Non bisogna abbassare la guardia su un potente mezzo di comunicazione come i telefonini e non sottovalutare il potere culturale di una suoneria.». Inconcepibilità che gli offre l'estro di appellarsi alla legge Scelba, quella relativa all'apologia del Fascismo.

Questa è l' Italia di oggi, dove chi insulta i Martiri di Nassirya conserva la Cittadinanza Italiana, e chi ama la Nostra Patria non può averla perchè potrebbe dare scandalo agli antifascisti di regime.

Un consiglio, Gentile Sig. ra Maria Vittoria: si faccia fotografare con una maglietta di Che Guevara, inneggi a Curcio ed offenda Berlusconi: vedrà che la sua domanda sarà subito sbloccata.

Altrimenti, dovrà aspettare, nonostante la promessa di allora:

"Faccetta nera,
Sarai Romana
La tua bandiera
Sarà sol quella Italiana!".

venerdì 24 agosto 2007

Quell' inguaribile amore per i terroristi dei transalpini...

Ci risiamo: ancora una volta l' inguaribile amore della gauche-caviar di quei Giacobini figli di Marianna esportatori di idee sanguinarie per i terroristi italiani e non, che sotto Mitterand hanno pure goduto di una sfacciata impunità in territorio francese, ha partorito l' ennesima sparata.

L' ultima saputella a dire corbellerie è l' attrice Fanny Ardant che, anche per rinnovare una notorietà ora in declino, ha rilasciato farneticanti dichiarazioni: "Renato Curcio ? Un eroe che ha combattuto per una scelta di libertà." "Ho sempre considerato il fenomeno Brigate Rosse molto coinvolgente e passionale".

Tutto questo dopo l' arresto in Francia di Marina Petrella, l' ennesima terrorista che aveva trovato una nuova ed innocente vita al di là del Monte Bianco.

L' Ardant, che è forse un esempio di coinvolgimento e passionalità, avendo avuto tre figlie, ma con tre uomini diversi, dimostra ancora una volta come l' ignoranza possa fare danni enormi quando viene pubblicizzata, perchè questa signora non ha mostrato nessun rispetto per tutte le vittime delle Brigate Rosse.

Ma la Francia, così solerte a tutelare le libertà dei vari Cesare Battisti e Oreste Scalzone, non sempre ha la stessa indulgenza al proprio interno, soprattutto verso i Corsi che in passato si batterono per l' italianità dell' Isola: nell' Ottobre del 1946 un Tribunale per la Difesa dello Stato Francese condannò a morte gli irredentisti Poli, Angeli, Giovacchini, Marchetti, Luccarotti e Grimaldi; solo quest' ultimo si salvò, essendo rifugiato in Italia. Ad Algeri vennero impiccati i Colonnelli Cristofolini e Pantalacci. E molti altri fautori dell' annessione all' Italia della Corsica furono condannati a lunghe pene detentive. Tutti per collaborazionismo con il nemico, cioè l' Italia. Ed i Servizi Segreti Francesi hanno spesso usato le maniere fortissime contro gli Indipendentisti Corsi, anche recentemente, nel Giugno di quest' anno, quando Domenico (Dominique, perchè l' uso di nomi italiani in Corsica è vietato) Pasqualaggi è volato in maniera un pochino strana dalla finestra del Ministero degli Interni francese. E questo senza che la stampa italiana ne desse risalto, come accadde invece con Pinelli. Non solo, nonostante le pessime condizioni di salute, con reale rischio di paralisi, Pasqualaggi in Luglio è stato trasferito nell' Ospedale del Carcere di Fresnes, con limitazioni durissime alle visite dei parenti. Il 27 di Luglio il Giudice Gilbert Thiel ha rifiutato di alleggerire la posizione del prigioniero, detenuto in attesa di giudizio e non per condanna.

E quando sento parlare del Carcere di Frenes, la mia memoria non può non andare a Robert Brasillach, uno dei più grandi scrittori francesi del '900. Condannato a morte dopo un processo di venti minuti. Ma la signora Ardant sa come fu arrestato Brasillach ? Si consegnò spontaneamente dopo che il "governo francese liberato dagli alleati" aveva arrestato sua madre senza motivo e voleva processarla ! Questo è un EROE, cara signora, non Curcio ! E, nonostante appelli da parte di molti intellettuali, venne fucilato nel Forte di Montrouge, il 6 Febbraio del 1945.

Così come EROE è Pierre Drieu La Rochelle, costretto al suicidio un mese dopo dai "vincitori". Scrittore di uno dei migliori libri francesi dello scorso secolo, "Fuoco fatuo". Colui che dichiarò: "Non potevo dimenticarmi l’ancien régime, così rozzamente disprezzato dai socialisti, che aveva creato con l’internazionale dei Re un abbozzo di unità europea che le democrazie non hanno mai visto, nemmeno ai tempi della Società delle Nazioni.".

Ma Lei, Sig. ra Ardant, non può capire...

giovedì 23 agosto 2007

Napolitano chiederà scusa al Vietnam ed alla Cambogia ?

Lo scorso anno abbiamo assistito alle scuse del presidente Napolitano all' Ungheria per l'avvallo che diede all' invasione sovietica del 1956, credendo forse di autoassolversi, insieme a tutto il Partito Comunista Italiano di allora. A me non bastarono, queste scuse, come credo alla maggior parte del popolo magiaro. Il coraggioso e deciso discorso tenuto ieri dal Presidente americano George Bush all' annuale Congresso dei Veterani di Kansas City fa ritornare d' attualità la Guerra del Vietnam. Conflitto perso dagli Stati Uniti per due motivi: la quinta colonna interna composta dai media fomentati dal Partito Democratico (che aveva dimenticato che in pratica il conflitto era stato iniziato da Kennedy, anticomunista al 100 %) e dai tanti intellettuali liberal come Jane Fonda, Bob Dylan, Joan Baez, John Lennon, passando per i Chicago e Crosby, Still, Nash & Young, che grazie anche a questo fecero film e vendettero dischi. Come un certo Michael Moore oggi.

Il ritiro dell' esercito americano innestò una spirale di sangue ed odio tipicamente comunista che colpì migliaia di persone uccise od incarcerate;che produsse il fenomeno dei Boat People e che causò il genocidio di milioni di Cambogiani da parte dei Khmer Rossi del boia Pol Pot; odio che ancora oggi colpisce i Cattolicissimi Montagnard. Di cui dovrebbero occuparsene di più i furbetti di Amnesty International, piuttosto che chiedere l' aborto come diritto.

"Our Cause Was Just", "La Nostra Causa era giusta", dice la scritta sulla bandiera dei Veterani americani del Vietnam, bandiera che troneggia nel mio garage insieme a quella dello stato di Saigòn oggi sparito ma sempre vivo nel mio cuore e di quello di quei ragazzi della mia generazione che non volevano omologarsi alla moda comunista e pacifista di allora, sempre antiamericana e mai pronta a manifestare per le invasioni sovietiche come quella che colpì Praga nello stesso periodo. Ragazzi che ascoltavano e cantavano canzoni escluse dai grandi circuiti musicali, ma che il passa parola di allora fece diventare popolarissime, come questa degli Amici del Vento:

Saigòn

In un bosco d'orchidee hai giocato con l'amore di un ragazzo, di un marines, del Tennessee.
Era rosso il grande sole sulle alture di Vientiane, la sua mano la tua mano insieme e poi
Di lontano, di lontano l'urlo cupo degli aerei, quante volte li hai sentiti su Saigon
Ed ora con gli occhi, con gli occhi nel cielo, rimani distesa in un campo di riso
Ed ora hai pagato quel poco d'amore sotto i mitra vigliacchi del liberatore
Si chiamano sempre liberatori, gli assassini, i più forti, i nuovi vincitori
Han lasciato il tuo corpo un po' sporco di sangue, tutto è rosso ormai la morte, la sua falce e il suo martello
Mentre viene dal mare il profumo d'oriente, tu mi chiedi perché, tu mi chiedi chi è stato
a scavare quel fosso, a distruggere un sogno di libertà
Sono stati i Vietcong, i Russi, i Cinesi, il menefreghismo dei ricchi borghesi .
Sono stati i ragazzini dei gruppuscoli assassini, sono stati i perbenisti, i nuovi moralisti
Sono stati i sindacati, servi di molti padroni sono stati i comunisti di tutte le nazioni
Sono stati i pacifisti, sono stati i progressisti, sono stati i disfattisti
In un bosco d'orchidee hai giocato con l'amore di un ragazzo, di un marines, del Tennessee...

"La nostra causa era giusta" ha ricordato ieri Bush, aggiungendo che l' errore non fu la Guerra, ma il ritiro delle truppe americane, che causò l' annientamento di intere popolazioni; e tale errore si ripeterebbe oggi in caso di ritiro dall' Iraq dove terroristi che oggi qualcuno chiama "resistenti" ( e perchè non "partigiani" ?) non aspettano altro che un disimpegno degli USA per riportare al medioevo l' intera regione.

Questo deve essere chiaro sia all' Europa, che al Congresso Americano, oggi come allora contrapposto al Presidente.

Chissà se Napolitano chiederà mai abbastanza scusa di tutto il sangue comunista sparso nel mondo da un' ideologia di morte ?

martedì 21 agosto 2007

In questi momenti di attacchi cattofobici, preghiamo San Pio X.

Oggi è San Pio X, un grandissimo Papa e Santo. Venerato da molti Cattolici ed anche dai Fratelli Separati della Comunità Tradizionale proprio a Lui dedicata. In questi momenti pesanti per la Nostra Fede Cattolica, attaccata sempre più, rivolgiamoci a Papa Sarto per chiedere, oltre la riappacificazione con i Fratelli Separati Lefèvriani (che il Santo Padre Benedetto XVI tolga, con l' Amore che egli dimostra sempre, la scomunica delle loro anime !), anche l' Intercessione presso l' Altissimo per la salvaguardia dei Princìpi e Valori Cattolici, oggi più che mai al centro dell' attenzione del Maligno.
Già ai tempi, il Santo ebbe a scontrarsi contro gli attacchi anticlericali più virulenti, e non solo in Francia, ma anche in Italia, come a Venezia, dove l' amministrazione comunale massonica sospese il Catechismo nelle scuole e tolse il Crocefisso dagli ospedali. Pur non essendo contrario ad un certo dialogo con Casa Savoia, ribadì con fermezza l' illegittimità delle annessioni e soprattutto degli innumerevoli espropri subiti da parte dello Stato Risorgimentale.
Nemico del Liberalismo e del Socialismo (pur compiendo grandissime Opere di Carità a sostegno dei poveri), si dimostrò però disponibile con i Liberali moderati pur di combattere il Socialismo ateo ed ateizzante. Si schierò infine apertamente contrario al Modernismo con l' Enciclica Pascendi Dominici grecis:
http://www.totustuus.biz/users/magistero/p10pasce.htm
vero anticipatore della lotta al Relativismo.
Papa di origini contadine, praticò la povertà con dignità ed umiltà, ma al tempo stesso fu Uomo di Ottima Cultura e Sensibilità.
Un mese circa dopo lo scoppio della Prima Guerra Civile Europea, che avrebbe portato lo sconquasso in tutto il mondo, e che avrebbe generato la Seconda Guerra Civile, il Comunismo ed il Nazionalsocialismo e la frammentazione di un autentico Impero Cattolico ed Europeo come quello Asburgico, San Pio X morì nel sonno la notte tra il 20 ed il 21 Agosto, forse richiamato dall' Onnipotente proprio perchè non assistesse a tale suicidio della Civiltà Europea.
A Lui sono attribuiti diversi miracoli, anche in vita.
Che Egli, nella luce di Cristo, protegga sempre la Nostra Santa Madre Chiesa, nel solco del suo messaggio:
Instaurare omnia in Christo !

lunedì 20 agosto 2007

Don Camillo e le TASSE.

Anche oggi lascio spazio al Mio Parroco, essendo questo suo scritto di totale attualità:

E io pago... Sospiro ironico e amaro del grande Totò, anche lui preoccupato delle tasse, poco chiare e pulite, che rendevano duro il pane quotidiano.

In questi giorni sono nate delle polemiche per il richiamo di Prodi alla poca sensibilità dei preti, che si...dimenticano nelle prediche di sollecitare il pagamento delle tasse.

La posizione della Chiesa, e quindi di noi battezzati, è nota dal tempo di Gesù, infatti troviamo nel Vangelo che alcuni Farisei tennero consiglio sul modo di cogliere in fallo Gesù e andarono ad interrogarlo sul dovere di pagare le tasse: "...è lecito pagare il tributo a Cesare ?” e Gesù risponde: “perchè mi tentate, ipocriti ? Date a Cesare quello che è di Cesare, e a Dio quello che è di Dio”.

Forse Prodi è cresciuto alla scuola dei Farisei ipocriti e finge anche di non ricordare che c’è il settimo comandamento, che impegna a non rubare, compeso “il non rubare il giusto contributo al bene pubblico”.
Il difficile è capire e definire quando le tasse sono giuste, perchè basterebbe calcolare quanti miliardi, poco sudati, intascano gli Onorevoli ed i loro soci, per avere qualche fondato dubbio sul “dare al Cesare di turno” tutto quello che chiede.

Se Don Romano Prodi, dopo aver distribuito minima parte del tesoretto accumulato chissà come, incominciasse a togliere la prima pensione ai suoi colleghi con appena due anni e sei mesi di seggiolino, e volesse cancellare un’ infinità di privilegi per gli ospiti del Palazzo, allora i sacrifici per le tasse diventerebbero più predicabili anche in Chiesa.
I poveri deputati stressati sono costretti a farsi solo 37 giorni di ferie e non hanno neppure l’ indennità di solitudine, per confortarsi con droga e squillo, nei momenti di nostalgia familiare.
L’ Apostolo San Paolo insiste sul rispetto dei doveri civili: “ognuno sia soggetto alle Autorità superiori, perchè non c’ è autorità che non venga da Dio. E’ necessario quindi che siate soggetti anche per motivo di coscienza...per questo dovete pagare le imposte, perchè sono pubblici ufficiali di Dio...” (Ro. 13,5).

Ma è possibile oggi riferirsi a Dio in una società che vuole essere solo Laica pura, ossia senza appello a norme morali, più certe e sicure di quelle degli Onorevoli ?
Se Dio è un mito del passato, ognuno si fa la coscienza che vuole, e quindi anche “rubare le tasse” diventà opera di santità laica.
L’ unica grande industria, fonte di profitti senza limiti, in Italia non è FIAT, Telecom, Mediaset, ma il Parlamento, che non rischia capitali in proprio, e manovra montagne di miliardi.
In sincerità, da prete agreste, faccio fatica a vedere in quei palazzi “pubblici ufficiali di Dio”, anzi si offenderebbero per tale ingenua immagine.
“Ma lei ha sempre pagato le tasse, Don Camillo ?" Si, ma perchè costretto, con scarsa convinzione e poco amore di Patria. PERO’ Vorrei CONVERTIRMI...

mercoledì 15 agosto 2007

Ferragosto con Giorgio Almirante.

Domenica 12 Agosto Marcello Veneziani ha dedicato un articolo su Libero alla proposta fatta da un deputato, Guglielmo Rositani, per collocare nel Parlamento un busto dedicato a Giorgio Almirante.

Non posso che associarmi alla proposta per il riconoscimento al miglior oratore in assoluto della repubblica italiana, leader del Movimento Sociale in anni difficilissimi, che seppe trattenere la base e noi giovani di allora (Giovani Nazionali, ci definiva) da qualsiasi reazione violenta che i troppi morti, ferimenti ed incarcerazioni di quegli anni di piombo che colpirono la Destra,reazione che avrebbe innescato la terza Guerra Civile Italiana, in un vortice di sangue. Non solo, condannò fin da subito i gruppi eversivi di Destra, in modo chiaro e fermo, in tempi in cui le "Brigate Rosse erano sedicenti", e la "violenza era solo e comunque fascista" come i giornalisti con l' Eskimo sinistro addosso raccontavano da quasi tutte le testate.

Almirante sapeva e capiva tutto questo, ed a ogni funerale di un Nostro Camerata, ci ammoniva di restare calmi, e ci insegnava a piangere in silenzio i Nostri Morti, ma senza per questo arretrare di un passo dalle Nostre Idee e dai Nostri Principi. La Nostra Fiamma avrebbe potuto appiccare incendi devastanti, ma il Segretario Missino seppe controllarla ed incanalarla come un semplice simbolo della Nostra Fede e della Nostra Passione giovanile. Da passare da generazione in generazione, per risplendere infine quando i tempi saranno maturi per risollevare quest' Italasia dalle macerie e rovine di Evoliana memoria nelle quali si trova; per riprendere quel cammino interrotto nel 1940 con l' entrata in guerra per poter costruire una Identità Nazionale Comune che un risorgimento zoppicante, a senso unico ed anticlericale prima, ed una resistenza che mai cercò la pacificazione (e neppure adesso la cerca) poi, non riuscirono mai a realizzare, mantenendo il Nostro Paese in un clima di conflittualità permante dal 1860 ad oggi.

A Giorgio Almirante, Italiano Vero, l' Uomo che immaginò il Futuro, dedico dunque questo Feragosto (con la foto in alto che sicuramente piacerà a Massimiliano...).

"Noi siamo caduti e ci siamo rialzati parecchie volte. E se l'avversario irride
alle nostre cadute, noi confidiamo nella nostra capacità di risollevarci.
In altri tempi ci risollevammo per noi stessi, da qualche tempo ci siamo risollevati
per voi, giovani, per salutarvi in piedi nel momento del commiato, per trasmettervi
la staffetta prima che ci cada di mano, come ad altri cadde nel momento in cui si
accingeva a trasmetterla. Accogliete dunque, giovani, questo mio commiato come un
ideale passaggio di consegne. E se volete un motto che vi ispiri e vi rafforzi,
ricordate: Vivi come se tu dovessi morire subito. Pensa come se tu non dovessi morire mai."

Giorgio Almirante, da "Autobiografia di un fucilatore".

sabato 11 agosto 2007

Don Camillo ed il Bel Tempo Passato.

Poichè è un po' che non scrivo gli articoli del Mio Parroco, che ho ribattezzato Don Camillo,provvedo subito:

Tempo di ferie e di vacanze;noi poveri mortali moderni dovremmo almeno prenderci un po' di respiro, specialmente per ripulire i nostri pensieri, perchè tutto il progresso è inutile se non migliora l' Uomo-Anima.

Nei primi anni della mia infanzia rustica, in casa eravamo tre fratelli ed una sola biciclettina scassata; c' erano anche le biciclette grosse dei "grandi", ma quelle non si potevano toccare, e c' era la guerra.

Per evitare continui bisticci, la mamma aveva diviso la giornata in tre parti, e ciascuno di noi "piccoli" poteva usare la biciclettina solo nel suo orario; eccezione per le urgenze, come andare dal tabacchino per il papà o a comperare il sale, lo zucchero,la cicoria, o la salicina e allora si aveva anche in mancia un pizzicotto ed un citrato...

L' altro giorno si è fermato un amico: "...senta, Don Camillo, ho sulla macchina alcune biciclette dei miei bambini, sono ancora come nuove, le interessano ? Magari da regalare o da mettere sulla beneficenza..."; ma a chi le posso regalare ? E' cambiato il mondo, le case sono piene di tutto; la guerra è lontana un secolo, abbiamo moltiplicato biciclette, motorini, automobili e facciamo finta di lamentarci, ma quando ci presentano la nuova Fiat-cinquecento come utilitaria, allora mi sento molto vecchio, con il peso della caverna e del citrato.

E' vero che anch'io, dalla biciclettina per tre, sono passato al Topolino C, per andare Parroco a C******, in Val d' ******** nel 1960, ma poi la dovevo lasciare sulla Provinciale, perchè in paese si arrivava solo con la mulattiera e lo zaino in spalla.

Leggo i giornali, guardo la televisione, i Vip arrostiti al sole, ma non trovo un mondo più contento di quando mangiavo ricotta affumicata, zuppa con polenta di castagna nel latte caldo da mucca e mi chiedo: dove abbiamo sbagliato ?

Abbiamo imparato a "difendere i bambini" anche contro gli insegnanti; le cronache parlano di genitori che hanno ....malmenato presidi ed insegnanti, perchè avevano bocciato o semplicemente rimproverato alunni.

Voglio essere chiaro nelle mie sensazioni; non parlo della parrocchia, ma ho l' impressione che nelle famiglie moderne il pensiero religioso non abbia più alcun "peso" od interesse formativo, quasi che conoscere il Vangelo, pregare, richiamare i Comandamenti sia un...regalo al prete.

La religione è proprio l'ultimo optional per chi "non ha altro da fare" e allora la vita puzza di noia, perchè è stata sganciata dalla sua sorgente che è Dio.

Forse sta ancora qui la radice dell' infelicità moderna; fra tante cose abbiamo la Tristezza, che aveva già provato S. Agostino: "Signore, il nostro cuore è fatto per Te ed è inquieto finchè non riposa in Te".

Pieni di tante cose, ma con il "cuore inquieto".

venerdì 10 agosto 2007

Due perdenti pericolosi: Caruso e Domenech.

Oggi parlerò di due perdenti nati che si ostinano a voler parlare, perdendo l' occasione di tacere.

Uno, di cui già scrissi in passato, siede nel Parlamento Italiano. Con una condanna in primo grado per rapina attualmente sospesa; un proscioglimento per avvenuta prescrizione dopo una condanna in primo grado per aggressione; qualche arresto, come quello del 2002, per sovversione, cospirazione politica ed attentato agli organi costituzionali dello Stato. Il 9 Dicembre dello scorso anno, insieme alla senatrice Heidi Giuliani si è barricato in un CPT a Capo Rizzuto. Fondatore della Rete Meridionale del Sud Ribelle. Francesco Saverio (mmm, mi ricorda qualcun altro, ' sto nome doppio...) Caruso è il suo nome, di famiglia più che agiata e, parrebbe, secondo un' articolo de Il Giornale di qualche tempo fa, pure lui agiatissimo.

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=65921

Uso il condizionale perchè mi dicono sia in atto una querela tra le parti, e sapendo che Francesco Saverio dispone di una dozzina di legali che si occupano dei suoi 29 processi, uso prudenza. Ma, nonostante io sia un garantista, le varie imputazioni del deputato, che in futuro sarà probabilmente assolto (ma forse no), mi fanno preferire a lui il tanto bistrattato Previti, che pure ha una condanna definitiva. Parere personale. Lecito.

Beh, dicevo, il deputato (speriamo ancora per poco) Francesco Saverio ( e dalli, ma chi mi ricorda, 'stò nome ???) Caruso, come sapete, ieri ha rilasciato dichiarazioni allucinanti ed allucinate (chissà se si sottoporrà al test voluto da alcuni Parlamentari giorni addietro ? E' una semplice curiosità...) su Treu, ma soprattutto su una Vittima dei vili assassini delle Brigate Rosse come Marco Biagi. Biagi che ancora oggi è segno degli insulti più biechi e beceri in certe manifestazioni dove spuntano i fiancheggiatori dei terroristi.

Ma questo in fondo, non mi preoccupa; Francesco Saverio Caruso è un perdente: il comunismo ha perso e perderà in ogni angolo della terra, le utopie no-global, il terzomondismo da operetta, la logica dello scontro ricchi-poveri, versione moderna della Lotta di Classe sono state e saranno sconfitte. E di Caruso ed i suoi amici, non resterà nulla.

Il secondo è Raymond Domenech, che da allenatore ha solo una promozione dalla D2 alla D1 francese (dalla C alla B), un bel niente come allenatore della Under 21 transalpina, un bel 1 a 1 all' esordio alla guida della Nazionale maggiore Francese contro la temibilissima Bosnia (!!!) e la gioia di aver allenato quel simpaticone di Frank Ribery l' Apostata e Zinedine Zidane il Testatore. Domenech che ha dichiarato che l' Italia trucca le partite e compra gli arbitri. Ora, tralasciamo i vari scandali del calcio francese da Bernard Tapie a Marcel Leclerc, passando per Rolland Courbis, scandali che avrebbero imposto all' allenatore di stendere un velo pietoso sul proprio calcio, ma anche Domenech resta e resterà un perdente. A vita, credetemi. Ed anche di lui, non resterà nulla.

Ma certe dichiarazioni sono pericolose, anche se fatte da perdenti.

sabato 4 agosto 2007

Don Gelmini è colpevole ! E sapete perchè ? E' un Clerico-Fascista !

La condanna mediatica per Don Pierino Gelmini è stata praticamente eseguita. Accompagnata da commenti gongolanti di noti pederasti come i deputati Guadagno, Grillini ed il presidente dell' ARCIGAY, Aurelio Mancuso che, secondo quanto riportato dal quotidiano "Libero", non ha esitato ad affermare: "Se le accuse fossero sostanziate da prove, ci troveremmo di fronte ad un ennesimo caso di Reazionario Cattolico (le 2 maiuscole le metto io, alla faccia di 'sto Mancuso) che, per coprire le proprie inclinazioni, pubblicamente si è scagliato per anni contro le sue stesse paure".

Nuove iniquità sulla Chiesa vengono gettate, aggiungendosi a quelle che si scrivono su molti blog, purtroppo anche tocquevillani, nel nome di un anticlericalismo virulento e cattivo, quasi equiparabile a quello massonico, nazionalsocialista e comunista che per anni ha vessato il Cattolicesimo negli ultimi secoli. Ed invece che all' opera prestata dal Sacerdote Milanese, che ha recuperato oltre trecentomila drogati attraverso le 164 sedi in 74 paesi delle Comunità Incontro, la testimonianza di chi è stato recuperato dall' abisso della droga e dall' impegno in prima linea contro la mafia (Cittadino Onorario di Oppido Mamertina ed Avola...) ma anche contro il Metadone, orrido palliativo di Stato che non risolve nulla ma in auge presso la sinistra, ed infine i numerosi riconoscimenti nazionali ed internazionali, ebbene si dà credito all' iniqua accusa portata avanti da 5 tossici cacciati dalla Comunità con tanto di denuncia ai Carabinieri per furto di vino, macchine fotografiche ed altro. Ed alcuni di loro, agli arresti domiciliari proprio presso la struttura di Don Gelmini, per questo tornati in carcere, con la promessa di future vendette.

Ed eccole, dunque, nel gran calderone cattofobo che media e potentati omosessuali stanno alimentando a dismisura, sotto forma di accuse che non ho dubbio alcuno si riveleranno l' ennesima iniqua bufala.

Ma, e sottolineo, ma, Don Piero Gelmini, è colpevole. E sapete perchè ?

1) E' un PRETE. Cattolico, per di più. E dunque passibile di ogni accusa pesantissima. Omofobo come il Cardinale Bagnasco e Sua Santità Benedetto XVI. Politicamente scorrettissimo, tanto da dichiarare nel 2000: "I musulmani un tempo venivano a depredare le nostre città, oggi a sposare ed a convertire le donne Cattoliche" (di norma le più racchie e grasse, aggiungo io; quelle destinate a non essere filate da nessuno...).

2) E' pure un FASCISTA. Nel 1990 fu presente ad una manifestazione in Piazza del Popolo a Roma del Movimento Sociale Italiano, ancora non AN e dunque non ancora in versione neo-antifascista. Dunque un NERO come la tonaca che indossava. Amico di Maurizio Gasparri e di Rocco Buttiglione, tutti invisi alla sinistra.

3) Ma poi c' è la più grave delle infamie. Don Piero Gelmini è AMICO di SILVIO BERLUSCONI. Che pure finanzia alcune sue Opere Caritatevoli. E questo, in questa povera Italasia è un delitto imperdonabile. E questo mi fa temere per il Prete Benefattore.

Al quale esprimo tutta la mia solidarietà ed al quale dedicherò le Mie Preghiere domenicali di domani per una prontissima riabilitazione da queste iniquità. Esattamente come accadde per San Pio da Pietrelcina calunniato ai suoi tempi per accuse sessuali rivelatesi fandonie.

Don Pierino, mi consenta:

BOIA CHI MOLLA ! Ed a testa alta !

giovedì 2 agosto 2007

Italasia, 2 Agosto 2007.

Italasia, 2 Agosto 2007.

Io proprio non so quale impressione vi abbiano fatto, ateniesi, le parole dei miei accusatori; quanto a me, credevo di non essere più io, tanto quei loro discorsi mi parvero persuasivi; e il bello è che non c'era una parola che rispondesse al vero. Ma fra tutte le loro menzogne una sola, soprattutto, mi ha stupito, cioè quella che voi dovete stare in guardia e non lasciarvi ingannare da me che sarei un abile parlatore.
E il fatto che costoro non si siano vergognati pensando che io, presto, li avrei smentiti dimostrando di non essere affatto quell'abile parlatore che essi sostenevano, mi è parsa la loro più grande impudenza, a meno che costoro non chiamino buon oratore chi dice la verità, nel qual caso, io stesso devo convenire di essere tale, ma non nel senso che dicono loro.
In ogni caso, ripeto, costoro non hanno detto nulla, o quasi, di vero; da me, invece, voi udrete tutta la verità. Oh, non certo, cittadini, con discorsi ricercati, come han fatto costoro, abbelliti da frasi e termini raffinati, ma con parole alla buona, come mi vengono, perché io so che quello che dico è giusto: non vi aspettate altro da me.
E, d'altronde, sarebbe indecoroso, alla mia età, venirvi a raccontare fandonie, proprio a voi, come un ragazzino. Io, però, vi chiedo una cosa e vi prego di concedermela: se nella mia difesa mi udrete parlare al mio solito, come facevo in piazza, presso i banchi dei cambiavalute o altrove, dove molti di voi si fermavano ad ascoltarmi, non vi scandalizzate, vi prego, e non protestate per questo.
Il fatto è che, a settant'anni, questa è la prima volta che entro in un tribunale e, così, sono del tutto inesperto del linguaggio forense. Del resto, io penso che voi mi perdonereste se fossi straniero e parlassi in quel dialetto e con quell'accento in cui fossi stato allevato; e, dunque, mi sembra giusto chiedervi di non badare allo stile del mio discorso, bello o brutto che sia. Quel che importa è che voi facciate attenzione se io dico cose giuste o meno perché questa è, in fin dei conti, la virtù del giudice, mentre quella dell'oratore è di dire la verità.

Ebbene, cittadini, io devo, prima di tutto, difendermi dalle false accuse che mi furono mosse per il passato e dai miei primi accusatori, poi risponderò a quelle più recenti e agli accusatori attuali.
Infatti, molti sono stati quelli che, per il passato, anzi fin da molti anni fa, mi hanno accusato davanti a voi: costoro non dicevano che menzogne, ma sono proprio questi, per me, i più pericolosi, più di Anito e compagni, che pure non scherzano, i più temibili, che cominciarono con voi, - da quei ragazzi che eravate - a spargere calunnie nei miei riguardi e ad accusarmi, dicendovi che c'era un certo Socrate, un sapientone, tutto intento a indagare sui fenomeni celesti e sui misteri che cela la terra e capace di far passare per buona anche la causa peggiore. Costoro che, sul mio conto, hanno diffuso una simile favola, sono gli accusatori più pericolosi, perché quelli che li sentono parlare in questo modo si convincono che chi fa simili indagini non crede nemmeno in dio. Aggiungete poi che sono numerosi e che vanno avanti da tanto tempo con simili accuse e che hanno incominciato a rivolgersi a voi quando eravate ancora in quell'età in cui, di solito, si crede a tutto ciò che si sente dire, quando cioè eravate ancora giovinetti, alcuni addirittura fanciulli e che, per di più, accusavano un assente, che nessuno poteva difendere.
Ma la cosa più sconcertante è che non è possibile sapere nemmeno i loro nomi e riferirveli, salvo, forse, quello di un certo scrittore di commedie. Ma gli altri, quelli che, per invidia o malvagità, vi insinuavano simili calunnie o quelli che se ne persuadevano e, a loro volta, convincevano gli altri, ebbene, costoro sono i più difficili da confutare. Infatti, non è possibile citarli in giudizio, né convincerli, ed io, se voglio difendermi, devo proprio, come suol dirsi, combattere con delle ombre, parlare senza che nessuno risponda.
Comunque, sappiate anche voi che i miei accusatori sono di due specie: quelli che mi hanno di recente accusato e quelli di cui sto parlando, che l'han fatto in passato. Capirete bene che è da questi ultimi che io, prima di tutto, devo difendermi, anche perché, tra tutti quelli che mi hanno accusato, costoro sono stati i primi che voi avete udito e molto più degli altri, che son venuti dopo.
E sta bene, cittadini: è necessario che mi difenda, che cerchi di cancellare, nel poco tempo che ho a disposizione, questa cattiva opinione nei miei riguardi che in voi s'è radicata in lunghi anni. Vorrei proprio riuscirvi, se fosse un bene per me e per voi e concludere qualcosa con questa mia difesa; ma so che non è una cosa da poco e non mi nascondo la difficoltà.
Sia, comunque, come piace a dio, io devo solo obbedire alla legge e difendermi.....

........Però, a voi che mi avete condannato, voglio antici-parvi una cosa, dato che è giunta, per me, l'ora in cui gli uomini, di solito, vedono il futuro, quando cioè stanno per morire. Ebbene, cittadini, io vi dico che su di voi che mi avete ucciso, cadrà, dopo la mia morte, un castigo molto più tremendo, per dio, di quello che avete inflitto a me. Voi avete creduto, facendo quello che avete fatto, di liberarvi dal dover rendere conto della vostra vita, ma sarà tutto l'opposto, ve lo assicuro, perché ora saranno in molti quelli che vi biasimeranno e che io un po' moderavo senza che voi ve ne rendevate conto e saranno tanto più molesti con voi quanto più sono giovani e vi daranno tanto filo da torcere. Perché se voi pensate che mettendo a morte la gente non vi sarà più nessuno a biasimare la vostra vita iniqua, voi vi sbagliate di grosso; e, oltretutto, non è il sistema più bello, questo, né il più efficace. La cosa migliore, invece, e anche la più semplice è quella di non opprimere gli altri ma di tendere ad essere, quanto più possibile, migliori.

Questo dovevo predire a quelli che mi hanno condannato. Ora possiamo anche andarcene.

Ed anche oggi non commento, se non per aggiungere che Sofri è oggi praticamente in libertà...