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mercoledì 30 gennaio 2008

Marini: Ipse dixit...

25/01/2008:

"Non aspiro ad avere alcun altro incarico". Lo dice il presidente del Senato Franco Marini, che nega gli verrà affidata la responsabilità di guidare un governo tecnico. "Debbo dire - sottolinea Marini a margine di un convegno a Imola sulla figura di Bruno Trentin - che circa da un anno vado dicendo che la responsabilità che ho è già grande e quindi non aspiro proprio ad avere alcun altro incarico".

25/01/2008

dopo l' incarico ricevuto dal comunista Napolitano:

"Mio impegno a tempi brevi".

"So bene che si tratta di un impegno non semplice, ma gravoso; so che nelle attese dei nostri cittadini c'e' una attenzione forte alla modifica della legge elettorale'': lo dice il presidente del Senato, Franco Marini, manifestando ''viva gratitudine al presidente Napolitano per la fiducia" che con la sua decisione gli ha accordato. "Il mio impegno cercherà di concentrarsi per avere tempi più brevi possibile. Trattandosi di un lavoro gravoso bisogna farlo seriamente. Assicuro tutta la mia determinazione per questi giorni che ho di fronte".

Tempi brevissimi, questo governo non deve incominciare:

Niente discussioni:

Subito Elezioni !

Vogliamo SOLO Berlusconi !



Perchè i poteri forti amano i comunisti.

Quello che accade in questi giorni in Italia è l' ulteriore dimostrazione di quanto una certa forma di Liberalismo, quello non Nazionale, e che guarda solo ai propri interessi invece che al bene della Nazione, sia dal 1945 in poi in combutta e consociativismo con il comunismo. La Fiat, grazie al cosiddetto "sessantotto" si è pappata tutto il settore auto. E le varie sparate di Montezemolo degli ultimi tempi, non sono altro che il proseguimento di una politica aziendale che permise, in aggiunta, l'espansione dell' azienda torinese nei paesi dell' est. La "Stampa" ha sempre fatto l'occhiolino alla sinistra. E gran parte della Confindustria, specialmente quella azionaria, dei cosidetti "manager", non quella sana dei Padroni, è sempre stata su posizioni che garantiscano stabilità al Mercato. Non mi ricordo se lo scrissi già, ma comunque vorrei ricordare il caso dell' imprenditore italiano che incontrai all' aereoporto di Otopeni, poco dopo la Rivoluzione, che si lamentava dell' inefficenza (te credo, dopo una Rivoluzione...) della Romania in quei giorni, rimpiangendo il regime di quel criminale comunista di Ceausescu. Indubbiamente, tra Securitate, arresti e strane scomparse, una certa efficenza c'era, se trascuriamo il fatto che, oltre a mancare la Libertà, al Popolo Romeno mancava tutto, dal pane alla carta igienica, passando per il riscaldamento nelle case. Quello che gli dissi allora, in questo sito è censurabile...

Vorrei invece parlare della dichiarazione di Carlo Sangalli, Presidente della Confcommercio, che mi stupisce, anche se non troppo. Infatti nelle varie lettere che ricevevo durante la Prima Repubblica con le segnalazioni dei vari politici consigliati, mai che comparisse il nome di qualche esponente del Mio Vecchio MSI, da sempre vicino ai commercianti. Dunque, anche Sangalli si schiera contro le elezioni, andando contro la Base. I commercianti, tutti quelli che conosco, e sono tanti, sono da anni arcistufi del trattamento che la sinistra ci riserva, dall' idea di "grandi evasori" agli studi di settore, dalle ironie sui saldi ai vari nomignoli dispregiativi usati dalla "Repubblica" scalfariana; tutti sono schierati sul fronte del "niente discussiono,subito elezioni". Dichiarazioni rilasciate incontrando ieri proprio veltroncinolupodelupis, al quale, candidamente, nello stesso discorsco, ha chiesto:"Giù le tasse.". Come si fa ad essere così doroteo nel rivolgersi ad un esponente di quella sinistra che in questi 20 mesi ci ha tartassato in ogni modo, e non solo noi commercianti ? Come si fa a non essere battagliero con un tipico romanocentrico, sicuramente favorevole all' affossamento dell' Hub di Malpensa , tra l'altro, mentre finalmente è partito il cantiere per la costruzione dello Sheraton, che alla fine del 2009 metterà finalmente fine ad una carenza strutturale dell' aereoporto milanese, tra un quasi totale silenzio colpevole dei media. 4 Stelle, 450 camere, sorgerà proprio all' interno, sull'esempio di altri alberghi Starwood, come Parigi. Andare subito alle urne significa infatti far cessare la trattativa Alitalia-Air France, un' altra prode svendita che mi rammenta il caso SME-Alemagna. L' Alemagna, insieme alla Motta, erano fiorentissime industrie dolciarie meneghine, gestite dai classici imprenditori milanesi del boom italiano; imprenditori che non vollero venire a patti coi sindacati e dovettero vendere. Come l' Alfa Romeo e l' Autobianchi. Assorbite dalla FIAT; arrivando alla chiusura del cerchio, in questa anomala alleanza poteri forti-politica-sindacati-comunisti che è una caratteristica solo italiana.

Venga, Sangalli, a fare un giro tra i negozi milanesi, e ci porti pure veltrocinolupodelupis... Ma siamo assai arrabbiati, e mica troppo consociativisti, arrendevoli e buonisti ! Non si ricorda i fragorosissimi fischi che risuonarono in sala quando tirò fuori il nome di Prodi in Confcommercio lo scorso giugno e l' entusiasmo con cui fu accolto Silvio Berlusconi ? Come fu contestato Bersani, al grido di "Arridatece Silvio !" ? Di come Prodi fu sonoramente fischiato persino nella comunista Confesercenti ? Basta coi doroteismi democristiani (Sangalli è stato Sottosegretario in un governo Andreotti...) !

Noi, medi, piccoli e piccolissimi imprenditori del commercio vogliamo subito andare a votare; come la STRAGRANDE MAGGIORANZA DEGLI ITALIANI.

Questo il comunista Napolitano non può negarlo !

Niente discussioni:

Subito Elezioni !

Vogliamo Berlusconi !

lunedì 28 gennaio 2008

E venne il giorno della Vendetta: Renzo Lusetti.

E venne il giorno della Vendetta: Renzo Lusetti.

Senza ulteriori Casini, è necessario e doveroso andare al voto popolare subito, non solo per riparare a quasi due anni di un governo fallimentare e dannoso, ma anche per liberarci di troppi parlamentari che dovrebbero restare a casa per il bene di tutti. Poichè ho voglia di levarmi qualche sassolino dalla scarpa, incomincio da Renzo Lusetti. Se ci riferissimo alla Prima Repubblica, potremmo definirlo un Peone; praticamente era semisconosciuto prima di una rissa con la Lega Nord alla Camera nel Luglio del 2004, dove uscì piuttosto malconcio ma soprattutto rancoroso. Nella foto vediamo il descamisado precipitarsi contro il gruppo del Carroccio, avendo poi la peggio, tanto da finire in infermeria. Ora uno dovrebbe sapere che se partecipa ad una rissa può mettere in conto di darle, ma anche di prenderle. Il parlamentare della Margherita invece, da quel giorno maturò un sordo rancore, che si manifestò ampiamente nei giorni immediatamente seguenti alle elezioni vinte (?!?) da Prodi, quando, e mi piacerebbe che qualcuno mi spiegasse perchè, fu ospite fisso di tutte le televisioni. Con dichiarazioni piene di livore, come questa, fatta insieme a Fabrizio Morri: "Berlusconi riconosca l’esito delle urne e dell’applicazione della legge elettorale da lui imposta e la smetta di alimentare ad arte un pericoloso clima di tensione. Ci troviamo di fronte ad un inaccettabile tentativo di stravolgere le regole della democrazia. Come da prassi le verifiche sono in corso: si rispettino le istituzioni e la loro credibilità. La realtà è che l’unione ha vinto e la Cdl ha perso". Sarebbe pressocchè superfluo ricordare che in quasi due anni le verifiche complete di questa vittoria non siano mai state effettuate, ma è meglio tenerlo presente, per le generazioni future. Così come giova ricordare altre affermazioni di Lusetti: "Il teorema di Berlusconi si è rivelato fasullo: i sospetti di brogli e i veleni, alimentati in questi giorni con toni inaccettabili per un paese democratico, sono stati spazzati via. Ora è tempo di voltare pagina". Sempre nel clima convulso del dopo elezioni, il parlamentare della Margherita fu uno dei più convinti nel negare qualsiasi tipo di dialogo con la CdL, rispondendo piccato alle proposte di Grande Coalizione di Berlusconi. Reggiano di nascita, ma prestato alle Marche, Lusetti è stato in passato Segretario Nazionale dei Giovani Democristiani e parlamentare per 2 legislature della DC ma non si è fatto scrupolo, come tanti, troppi pseudo-cattolici, di governare con i comunisti; arrivando ad essere elettto Segretario di Presidenza della Camera. Un motivo in più per battersi perchè gli elettori marchigiani LO MANDINO A CASA !


venerdì 25 gennaio 2008

Senza discussioni: subito ELEZIONI !

Dunque, eccoci finalmente liberi. La sensazione è stupenda, ma non dobbiamo mollare l' osso. Non si perda tempo a cercare nuove ed innaturali alleanze. Si vada verso l'immediato scioglimento delle Camere e si vada subito alle urne. Il paese ha bisogno di essere governato ed amministrato, riprendendo ad attuare quelle riforme che il Governo Berlusconi aveva cominciato a fare, risollevando non solo le imprese ma anche i singoli da un' oppressione fiscale che definire socialcomunista è limitativo. Togliamo i privilegi alle COOP rosse di qualsiasi tipo, rendendo ogni tipo di azienda e di commercio più libera. Risolviamo il problema della Prima Casa di ogni nuova giovane coppia sposata Italiana, agevolandone l'acquisto. Sia fatta una concreta lotta all' Usura, in tutti i campi, anche disincentivando l'uso delle Carte di Credito a Consumo che creano solo debiti. Togliamo il pagamento del Canone Televisivo, in particolare agli sposi di cui sopra, eliminando la vergognosa ricerca da parte della RAI degli elenchi delle nuove Famiglie. Promuoviamo la meritocrazia all' interno delle Scuole, premiando i Professori migliori con stipendi adeguati e liberalizzando lo studio attraverso la ricerca di sponsor che possano accompagnare gli studenti meritevoli nel corso della loro vita scolastica, alleggerendo il carico sulle Famiglie. Controllando i libri di testo più faziosi oggi in circolazione per contribuire ad una seria pacificazione del Paese che, come si vede dal clima politico odierno, è ancora spaccato in due come nel 1945. Si salvaguardi il Prodotto Italiano dalle contraffazioni e dalle sfide del pericolo cinese. Si faccia una seria lotta alla microcriminalità, espellendo i criminali in attuazione delle leggi vigenti. Si permetta ai Cittadini il Diritto alla Difesa all' interno della Proprietà, sia familiare che lavorativa, di Persone e Cose. Sia estesa la lotta alle droghe di ogni tipo e si faccia una corretta educazione sugli alcoolici.

Per fare tutto questo ed altro ancora, mobilitiamoci per rendere impensabile qualsiasi rinvio della data delle Nuove Elezioni che ci liberino per sempre da comunisti e loro sodali, con alla guida l'unico politico in grado di risollevare le sorti della Patria, ridotta in pezzi dal peggior governo che l' Italia abbia mai avuto, Silvio Berlusconi, il quale sarà sicuramente sotto attacco nei prossimi giorni da parte di chi vuole mantenere l' Italasia ostaggio dei mediocri.

Aprile 2006:The Day After...

Per non dimenticare, ecco alcune dichiarazioni dei sinistri dell' Aprile 2006:

"BERTINOTTI: COMUNQUE VADA FINISCE L'ERA DI BERLUSCONI
Anche se il risultato è meno netto di quello che si ipotizzava, un dato è certo: con il voto di oggi "finisce l'era di Berlusconi".

"COSSIGA, I SENATORI A VITA NON VOTINO FIDUCIA
Il presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga lancia "un appello" ai suoi colleghi senatori a vita: si astengano dal voto di fiducia in Senato, in quanto "essi sono solo grandi consiglieri della Repubblica e espressione della volontà popolare solo giuridicamente ma non politicamente". E questo, rileva Cossiga, in quanto "la totalità degli altri senatori a vita sosterrebbe l'Unione assicurandole comunque una maggioranza a Palazzo Madama".
"Ritengo - sostiene l'ex capo dello Stato - che tutti i senatori a vita debbano astenersi. Se i miei colleghi votassero per l'Unione per capovolgere il risultato, allora io voterò per la Cdl: non perché ne condivida la politica ma per motivi di correttezza e di legittimità costituzionale".

"MARCENARO (DS), ORA BERLUSCONI CAMBIA MESTIERE
"Il primo commento a caldo è che abbiamo vinto le elezioni in Italia e che Berlusconi cambia mestiere". A parlare è il segretario piemontese dei Ds, Pietro Marcenaro, che aggiunge che "questa è la cosa più importante, la aspettavano milioni di cittadini e questo è un obiettivo realizzato"

ROMANO PRODI: "In queste ore per gettare ancora inquietudine nonostante la sconfitta, Berlusconi continua a insinuare sulla pulizia della nostra vittoria. Vi posso assicurare che non c'è alcun dubbio sulla nostra vittoria". E aggiunge: "Abbiamo vinto e Berlusconi è inutile che tenti di innestare ritardi. Deve andare a casa". E ancora: "Berlusconi controlla tutte le prefetture e il ministero dell'Interno. E' anche probabile che Berlusconi imbrogli anche se stesso. Chi è abituato a imbrogliare lo fa anche con se stesso. Non si è mai visto un partito che non accetta il risultato delle urne. Una ragione in più per mandarlo a casa".





Statue di sale...

giovedì 24 gennaio 2008

Cusumano (UDEUR) badoglia in diretta.

La situazione è drammatica: Cusumano (UDEUR) cambia parere e dichiara di votare per Romano Prodi:

"Scelgo in solitudine, scelgo con la mia liberta', con la mia coerenza, senza prigionie politiche, ma con l'esaltante prigionia delle mie idee, della mia probita', scelgo per il Paese, scelgo per la fiducia a Romano Prodi e al suo governo". L'esponente dell'Udeur ha avuto un mancamento dopo le accese discussioni che si sono accese al termine del suo intervento in cui ha detto che voterà la fiducia a Prodi, con un violento botta e risposta con il collega di partito Tommaso Barbato.

Riusciremo a mandare a casa Prodi o ce la farà anche questa volta grazie ai vecchiettinoneletti ed ad altri badoglianti ?

Tra gli insulti a Cusumano, spicca un "FROCIO". E, naturalmente, Grillini grida all' omofobia: "Al Senato il capogruppo dell'Udeur Barbato si e' comportato in modo barbaro e penoso urlando epiteti come 'frocio' all'indirizzo di Cusumano che ha deciso di votare la fiducia al governo Prodi. Ancora una volta emerge la barbara omofobia che pervade il nostro Paese e purtroppo non e' di casa solo presso alcuni esponenti estremisti del centro-destra o del bigottismo clericale, ma tocca anche chi dovrebbe dare prova di sobrieta' e di stile".


mercoledì 23 gennaio 2008

Quello che perde i pezzi.

Il polpaccio nella mia vita non è determinante.

Ne posso benissimo fare a meno.

Quando m’è caduto non me ne sono neanche accorto.

Ahi, ahi, ahi, ahi!

Perdo i pezzi ma non è per colpa mia
se una cosa non la usi non funziona
ma che vuoto se un ginocchio ti va via
che tristezza se un’ascella ti abbandona.

Che rimpianto per quel femore stupendo
ero lì che lo cercavo mogio mogio
poi dal treno ho perso un braccio salutando
mi dispiace che c’avevo l’orologio.

Ahi, ahi, ahi!
Che distratto, perdo sempre tutto!

Passeggiavo senza stinchi col mio amore
ho intravisto nei suoi occhi un po’ d’angoscia
io l’amavo tanto e c’ho lasciato il cuore
c’ho lasciato già che c’ero anche una coscia.

A una festa con gli amici ho perso un dito
"Ve l’ho detto di non stringermi la mano!".
Son rimasto un po’ confuso e amareggiato
quando ho visto le mie chiappe sul divano.

Ahi, ahi, ahi !

Che routine. Così uno si smonta. Guarda quello lì, c’ha ancora una tibia. Che invidia.

C’è qualcuno che comincia a lamentarsi
"Che disordine in città", io lo capisco
tutto pieno di malleoli e metatarsi
a momenti scivolavo su un menisco.

Oramai io camminavo con il petto
c’era uno senza pancia, un po’ robusto
era fermo e mi guardava con sospetto
solidale c’ho lasciato mezzo busto.

Ahi, ahi, ahi!
C’era lì anche un mendicante, senza gambe e senza braccia. Non lo cag*** nessuno!

Con quel poco che c’ho ancora me la cavo
non mi muovo ma ragiono molto bene
ora c’ho praticamente un gran testone
e un testicolo per la riproduzione.

Ahi!
Va be’, vorrà dire che non farò sport.
Ahi!

Però mi vengono bene le parole crociate.

Ahi, ahi, ahi!

Giorgio Gaber

martedì 22 gennaio 2008

Ma Il Napolitano che piange Boldrini, scioglierà le Camere ?

Confesso che ieri, soprattutto dopo aver sentito il capogruppo dell' UDEUR alla Camera Fabris, ero pieno d' entusiasmo. Oggi un po' meno. Sia perchè temo, dopo aver visto in televisione il discorso del sig. Prodi alla Camera, che mercoledì o giovedì, nelle due votazioni sulla fiducia, possa succedere qualche strano impiccio; perchè o Prodi è un Marziano che non si accorge che l' 81 % del Paese è contro il suo governo, oppure sta architettando qualcosa, poichè ha detto cose incredibili. Praticamente l' italia è un Paese Libero, Prospero e Sicuro. Sia perchè temo che anche se il Senato finalmente lo sfiducerà, difficilmente Napolitano scioglierà le Camere, realizzando il sogno della stragrande maggioranza degli Italiani di tornare al voto. Perchè Napolitano dimostra di essere sempre comunista, piangendo la morte di Arrigo Boldrini con queste dichiarazioni inviate al Sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci: "In questo triste momento vorrei ricordare anzitutto l'amico sincero, dal tratto umano sensibile e aperto, con cui ho condiviso importanti momenti di comune impegno democratico. E rappresentare la gratitudine dell'intero paese per il prezioso patrimonio di dedizione alla causa della liberta' e dell'indipendenza nazionale e insieme del progresso sociale e civile del paese che Arrigo Boldrini ha saputo impersonare".

"Tratto umano sensibile" ? Peccato che il nome di Boldrini, conosciuto anche comandante Bulow, sia stato spesso accostato all' Eccidio di Codevigo, come ho raccontato in "Morti Dimenticati" il 28 Aprile scorso:

http://mortidimenticati.blogspot.com/2007/04/l-eccidio-di-codevigo-ed-i-valori-dell.html

Ed anche se Boldrini è stato sempre assolto, ha però poi perso la causa che aveva intentato a Gianfranco Stella, autore del libro: "Ravennati Contro". Una delle pagine più buie della Seconda Guerra Civile Italiana, di cui se ne è occupato anche Pansa nel "Sangue dei Vinti". Eccidio dove le torture furono tra le peggiori, Crocifissione compresa.

"Gratitudine dell' intero paese" ? Bulow, più volte deputato del PCI, poi passato per tutte le camaleontiche trasformazioni del Partito Comunista Italiano fino ad aderire al Partito Democratico, ricevendo oggi una pensione di oltre 9000 euro per la sua attività parlamentare, come segretario prima, e presidente onorario poi, dell' ANPI, si è sempre distinto contro la Pacificazione Nazionale, sempre in prima linea contro gli ex-combattenti della Repubblica Sociale Italiana.

Lecito dunque avere molti dubbi, dopo affermazioni del genere da parte di chi dovrebbe rappresentare TUTTI gli Italiani, che si vada presto alle elezioni.

lunedì 21 gennaio 2008

ULTIMISSIMA: E' CRISI ! Ed ora al voto !

L'ex Guardasigilli e leader dell'Udeur, Clemente Mastella, ha annunciato che passa all' opposizione.
L'Udeur ha tre voti cruciali al Senato per la risicata maggioranza di Romano Prodi. "Lascio la maggioranza, non diamo più l'impegno a questa maggioranza...dico basta una volta per tutte", ha detto Mastella al termine dell'ufficio politico dell'Udeur. Ora occorre che Prodi dia le sue immediate dimissioni, senza neanche attendere le prossime tornate al Senato ed alla Camera, per andare subito alle elezioni che ci liberino, finalmente,dal peggior governo di sempre. Napolitano ne prenda atto, e sciolga le Camere.

Al voto, dunque ! Senza tentare inutili pateracchi !

giovedì 17 gennaio 2008

L' Umiltà di Benedetto ha sconfitto i laicisti.

"Quante Divisioni ha il Papa ?", questa è la nota domanda che fece Stalin sprezzante al Compagno Franklyn Roosevelt a Yalta nel 1945 che gli rammentava l' esistenza di tale voce in Europa e nel Mondo. La stessa domanda, in forma diversa, se lo sono posta i bravi "fisici" campioni di laicismo dell' Università fondata da un Papa, Bonifacio VIII e ristrutturata da un Fascista come l' Architetto Marcello Piacentini (dicevo ieri al telefono al mio amico romano Tekelon: "Quando parli con un antifascista che ti rimprovera cosa abbia fatto il Fascismo per l' Italia, beh, tu che hai la fortuna di stare nella Città Eterna, caricalo in macchina, e portalo all' EUR."), che il Rettore, giustamente, ha chiamato Cattivi Maestri, evocando un nomignolo da me spesso usato, risalente agli Anni di Piombo. La stessa domanda se la sono posta, sempre che, tra una canna e l'altra i loro cervelli funzionino, i bravi studenti asociali, spesso fuori corso, che bivaccano intorno all' Università rincorrendo il sogno di un nuovo '68. Che fu solo il preludio alla Terza Guerra Civile Italiana, e che solo gli idioti possono pensare di celebrare. Ma è anche la domanda che tanti anticlericali, purtroppo, e mi ripeto, ben piazzati in Tocqueville, che bellamente postano turpi immagini di Suore fetish nel loro blog, credendosi molto furbi, liberi, atei-non-devoti, - fatelo adesso, i furbi, che siete giovani ( e tristi...). Poi, quando sarete vicini alla fine dei vostri poveri giorni, sono pronto a scommeterci, come tanti solerti atei conclamati, chiederete ad uno di quei bigotti ed inutili uomini in nero e con il colletto bianco di visitarvi: IPOCRITI ! - si sono posti, certi che il Santo Padre avrebbe fatto una figuraccia davanti ai sapienti docenti indecenti. Perchè anche se oggi alcuni di loro scrivono che sarebbe stato un bene lasciar parlare Sua Santità, non riecono a capire che il clima di intolleranza, anticlericalismo, odio che gravita intorno alla Chiesa è ANCHE frutto di quello che scrivono nei loro Blog, in un clima di esasperato laicismo di malDestri (malDestri ma in realtà assai sinistri...)che vedono Fascisti e Papisti dappertutto. Le loro parole, i loro scritti che hanno spesso condannato intere persone con tanto di nomi e cognomi, senza poi chiedere scusa, sono pane per i tanti anticlericali di piazza pronti a scatenarsi, magari sognando un nuovo Felice Cavallotti, quel simpaticone che cercò di buttare nel Tevere la salma di Pio IX e che fece erigere una statua a quel manigoldo di Giordano Bruno.

Tutti questi anticlericali di regime, nelle loro certezze conclamate, ignorano che il Santo Padre ha aiuti in Colui al quale non credono, o disprezzano, o bestemmiano insultandone impunemente i Fedeli. Colui che, morendo sulla Croce mostrò l' unica risposta all' arroganza ed all' orgoglio (orgoglio che generò il Primo Peccato): l' Umiltà. E con Umiltà il Professor Ratzinger ha dunque risposto.

Certo, a caldo, avrei preferito anch'io il Papa fiero davanti agli stolti. E già so che il mio amico Monsoreau non sarà d'accordo con questo post. Anch' io spesso simpatizzo per il Dio del Vecchio Testamento che sconquassa i Nemici d' Israele. Ed i continui insulti che vedo indirizzati verso la Mia Chiesa mi portano a Non Mostrare l' Altra Guancia. Peccando io stesso. Ma Benedetto, in Grazia di Dio, ha scelto la Via che piace al Signore, l' Umiltà. Continuando, però, con estrema fermezza la Buona Battaglia per la Libertà e la Verità.

Il Papa ha Vinto, Cristo ha Vinto. Gli anticlericali di regime e gli intolleranti anti-intolleranti hanno perso. Anche la faccia, se ne avevano ancora una.

lunedì 14 gennaio 2008

Censurato da Tocqueville, elogiato da "Il Giornale".

E' bello prendersi certe soddisfazioni. Come sapete, non godo delle simpatie dei bravi liberal/libertari malDestri e giovanitristi che si son piazzati nella Redazione di Tocqueville. I quali, quando non hanno il coraggio di mettere il bollino rosso ad un mio post sui Ragazzi Morti ad Acca Larentia come l'altro giorno, pensano bene di andar via di giallo, da bravi Ponzio Pilato neodemocristian-dorotei. Come ho detto, vedere un mio post godere del bollino verde su Tocqueville è una vera rarità; ultimamente, caso strano, ho avuto il verde proprio dopo essermi lamentato per Acca Larentia, ossia per il mio post "Tre Morti Fascisti fanno paura a Tocqueville". Poi, di nuovo 2 gialli. Pazienza, dico io, sono proprio un cane a scrivere, oppure un Idiota, come pensa qualcuno. Oppure un vero imbecille, come pensa quel simpatico clone che dalla vita non ha altro se non vivere di riflesso del mio spazio. Pazienza. Senonchè ho fatto un esperimento: ho mandato il mio post "Ma il problema non è Bassolino, ma l' Italia intera" al Direttore del "Giornale", Mario Giordano, il quale cos' ha fatto ? Non solo non l'ha cestinato, ma l' ha scelta come lettera migliore da pubblicare, mettendola nel riquadro grigio, in bell'evidenza. Dimostrando anche d'averla gradita, commentandola così:"Eppure io sono convinto che ci sia anche un'altra Italia, di gente che timbra sempre il cartellino in orarioe che al supermercato non ruba. Forse dovremmo raccontarla un po' di più, anche se sarà meno divertente della sua lettera.". Già, pure divertente, il mio post. Dimostrando così il quotidiano milanese di esser più aperto e con meno pregiudizi di chi crede di saper tutto od aver capito tutto dalla vita.

E così, oltre le soddisfazioni professionali cui ultimamente sto avendo nel campo del mio lavoro, veramente ad altissimi livelli, alla faccia di chi mi vuole male e straparla lamentandosi che io abbia annunciato il mio viaggio all' estero, qualche altra piccola soddisfazione si aggiunge. Non male, non male.

Per inciso: che dire di aggregatori come i nostri Castello e Triares dove ognuno si autoaggrega il proprio post senza dover aspettare l'esito favorevole di chicchessia ? Ma il Castello e Triares son covi di biechi fassisti... La DEMOCRAZIA è altrove.

giovedì 10 gennaio 2008

Meglio idiota che strega.

Se al giorno d'oggi vi chiedessero: "Preferisci essere considerato un idiota oppure una strega ?", molti, grazie alla diffusa ignoranza dei classici sia letterari che cinematografici, non avrebbero dubbi ed opterebbero per la strega. Soprattutto oggi dove l'apparire conta più che l' essere, e grazie a qualche chirurgo che dovrebbe pensare di più a riparare i guasti di incidenti stradali o sul lavoro si rifanno seni e sederi a richiesta. Ma chi è brutto dentro, dentro rimane tale.

Io invece, pensando a Dostoevskij e Kurosawa, beh, preferisco essere un Idiota. Pensando alle parole usate dall' autore russo scrivendo ad una nipote: "L'idea principale del romanzo è di rappresentare un uomo positivamente buono. Non c'è nulla di più difficile al mondo e specialmente adesso". Oppure ricorrendo ad una frase del romanzo: " Può darsi che anche qui mi si prenda per un bambino, e sia! Anche idiota mi credono tutti, non so perché, e in realtà un tempo fui tanto malato, che allora ero proprio simile a un idiota; ma ora che idiota potrei essere, quando capisco anch'io che mi ritengo un idiota?…". Ma Myskin, oggi sarebbe considerato un perdente. E pensando al regista giapponese, sarei onorato di essere paragonato alla versione giapponese di Myskin, Kameda.

Eppoi, le streghe, che ne sanno di parole come Samurai, Bushido e dei suoi Sette Principi ?

義, Gi: Onestà e Giustizia
Sii scrupolosamente onesto nei rapporti con gli altri, credi nella giustizia che proviene non dalle altre persone ma da te stesso. Il vero Samurai non ha incertezze sulla questione dell'onestà e della giustizia. Vi è solo ciò che è giusto e ciò che è sbagliato.

勇, Yu: Eroico Coraggio
Elevati al di sopra delle masse che hanno paura di agire, nascondersi come una tartaruga nel guscio non è vivere. Un Samurai deve possedere un eroico coraggio, ciò è assolutamente rischioso e pericoloso, ciò significa vivere in modo completo, pieno, meraviglioso. L'eroico coraggio non è cieco ma intelligente e forte.

仁, Jin: Compassione
L'intenso addestramento rende il samurai svelto e forte. È diverso dagli altri, egli acquisisce un potere che deve essere utilizzato per il bene comune. Possiede compassione, coglie ogni opportunità di essere d'aiuto ai propri simili e se l'opportunità non si presenta egli fa di tutto per trovarne una.

礼, Rei: Gentile Cortesia
I Samurai non hanno motivi per comportarsi in maniera crudele, non hanno bisogno di mostrare la propria forza. Un Samurai è gentile anche con i nemici. Senza tale dimostrazione di rispetto esteriore un uomo è poco più di un animale. Il Samurai è rispettato non solo per la sua forza in battaglia ma anche per come interagisce con gli altri uomini.

誠, Makoto o 信, Shin: Completa Sincerità
Quando un Samurai esprime l'intenzione di compiere un'azione, questa è praticamente già compiuta, nulla gli impedirà di portare a termine l'intenzione espressa. Egli non ha bisogno né di "dare la parola" né di promettere. Parlare e agire sono la medesima cosa.

名誉, Meiyo: Onore
Vi è un solo giudice dell'onore del Samurai: lui stesso. Le decisioni che prendi e le azioni che ne conseguono sono un riflesso di ciò che sei in realtà. Non puoi nasconderti da te stesso.

忠義, Chugi: Dovere e Lealtà
Per il Samurai compiere un'azione o esprimere qualcosa equivale a diventarne proprietario. Egli ne assume la piena responsabilità, anche per ciò che ne consegue. Il Samurai è immensamente leale verso coloro di cui si prende cura. Egli resta fieramente fedele a coloro di cui è responsabile.

mercoledì 9 gennaio 2008

Ma il problema non è Bassolino, ma l' Italia intera.

Tutta l'attenzione in questi giorni è incentrata sulla Campania e l' emergenza rifiuti. Giustamente ho inserito in basso, a lato, il banner del Pizzino per mandare a casa uno che ha ammesso di aver fatto errori ma di non voler dare le dimissioni come Bassolino.

Ma è lecita una domanda:com' è l' Italiasiatico di oggi che si lamenta in continuazione dei politici ? Non solo l' Italiasiatico di sinistra, ma tutti, anche quelli che si definiscono di Destra.

Per rispondere, vediamo una giornata tipica in Italia, alla quale assisto quasi quotidianamente.

Parto. Primo percorso, in Strada: oltre il 70 % ( e sono buono...) di camionisti, automobilisti, motociclisti, ciclisti ed anche pedoni commettono ripetutamente infrazioni al Codice e prepotenze verso gli altri.

In Treno:molti viaggiatori parlano al telefono a voce alta, altissima; cosa vietata, il regolamento permette a voce bassa e, meglio se nei corridoi o negli atri. Molti pendolari, contando sulla mancanza di controlli, occupano abusivamente la Prima Classe. Male che vada vengono solo redarguiti e mandati in Seconda. Rarissimamente vedo comminare una multa.Praticamente mai.

Salgo sulla Metropolitana. Lasciamo perdere il fatto che quasi più nessuno ceda il posto ad anziani e donne incinta. Tutti si precipitano all' interno, e con spintoni si aggiudicano i posti a sedere. Alcuni mangiano e bevono, nonostante il divieto. Altri abbandonano quegli insulsi pseudoquotidiani gratuiti che odio scritti con notizie d'agenzia senza anima (e che spero chiudano TUTTI presto) se va bene sul posto, altrimenti per terra. Alcuni sentono la musica in cuffia tutto volume. E veniamo all' ultimo,inedito ed inaudito episodio a cui ho assistito Martedì: una donna, prima in piedi, poi seduta proprio al mio fianco, per l'intera tratta, da Rogoredo a Duomo, si è truccata. Ma mica era una pazza od una senzatetto, no, no ! Sicuramente stava andando al lavoro, e, dai vestiti, non era mica neanche una di basso rango. Ma mica si è messa un po' di cipria, no, no ! Tranne le unghie, si è messa tutto: fard, cipria, contorno occhi, contorno labbra e rossetto. Gli altri ? Mica esistevano, il vagone era casa sua, la prossima volta si metterà il deodorante...

Scendo. Salgo in Tram. Davanti a me una ragazza tira fuori il cellulare: "Pronto, Cicci, sono in Tram. Mi timbri il cartellino, per piacere ?". Ora mi dite, son cose che spesso succedono. Ma, dico io, la spudoratezza di commettere quello che è un REATO, sissignore, un REATO, un furto ai danni del datore di lavoro davanti a terzi ? Eppoi magari quella ragazza, coi colleghi, si lamenta delle auto blù e degli aumenti dei politici.

La giornata continua: un enorme cartellone pubblicitario mostra David Beckam a gambe divaricate in mutande. Che poi sono quelle antidiluviane che piacciono ai pederasti, quelle che non si usano più, ma che solo qualche stilista si ostina a far indossare a qualche calciatore letterato.

Lasciamo perdere poi la pausa,chè preferisco o saltare il pranzo o mangiucchiare qualcosa in negozio: i bar sono il trionfo della maleducazione degli Italiasiatici. La giornata trascorre poi con clienti che entrando non salutano (oppure grugniscono), parlano al cellulare, ma soprattutto non si tolgono il cappello od il berrettino.

Infine, se è giornata di spesa, il Centro Commerciale: il posto degli handicappati occupato da chi non lo è o non ha invalidi al momento. All' interno bambini che corrono, padri e madri che urlano, clienti che al reparto ortofrutta non usano i guanti neanche sotto tortura (magari dopo aver cambiato una ruota lungo la strada o fatto pipì senza lavarsi le mani. In strada, è pure reato...); ti urtano col carrello tagliandoti la strada; magari, ti sei preso una mezza giornata per rilassarti e cercare prodotti nuovi, no ! Ti passano davanti e senza neanche una parola, non dico quel magico "pardòn" di una volta, ma almeno un "permesso", uno "scusi", si piazzano al tuo posto senza ritegno. Senza dimenticare coloro che compiono furti. Piccoli, ma sempre furti: dal chicco d' uva sbocconcellato al sacchetto di plastica alla cassa. Poi magari s'indignano se arrivando a casa trovano i ladri...

Infine, il rientro a casa, la Mia Oasi tranquilla dove gli Italiasatici non potrebbero entrare. Ma mi sbaglio, perchè c' è la pubblicità, dove i creativi fanno a gara per mostrarci Suore odiose e meschine, Frati che rubano il gorgonzola, dove Dolce e Gabbana pubblicizzano la loro condizione mischiando sbaciucchiamenti, e bevande si ispirano a pratiche sadomaso, mentre vergognosi scoiattoli s'industriano a spegnere incendi e massaie gaudenti ci informano che le macchie peggiori sono quelle di sudore, mentre bambini sulla tazza e nanetti del bosco ci allertano sui cattivi odori.

E questa è l' Italasia di oggi. La situazione in Campania è solo la punta di diamante dell' accumularsi di maleducazione, furberie, menefreghismo, ignoranza, egoismo di questa Povera Patria uscita dalla Resistenza. Questa è il frutto della lotta alla Gerarchia ed ad ogni tipo di simbolo dello Stato e della Famiglia culminata nel sessantotto che un branco di intellettuali idioti si appresta a festeggiare.

Difficile pensare che possa cambiare. La mia sfiducia cresce di giorno in giorno...

lunedì 7 gennaio 2008

Tre Morti Fascisti fanno paura a Tocqueville.

Caro simpaticone che eri di turno ieri alle 20,17 ad aggregare in Tocqueville, questa volta l'hai fatta grossa. E sporca.

Ma si, so che siete un gruppo grosso, voi paladini del nulla e spocchiosi neo-antifascisti di neo-regime, nella redazione. E che spingete per espellermi, insieme ad altri come Blacknights ed Il Pizzino. Troppo scomodi per voi che, malgrado il dono della vista, siete così ciechi.

E così è una rarità trovare aggregato un mio post in TQV. Spesso date il bollino "giallo" ai miei post, non avendo il coraggio di darmi il rosso. Pazienza:Molti Nemici, Molto Onore, diceva qualcuno prima di me. Ma che un Post che era di ricordo per tre Ragazzi uccisi dal REGIME degli anni '70 come Bigonzetti, Ciavatta e Recchioni venisse censurato è semplicemente vergognoso. Mi piacerebbe sapere cosa sia passato per la testa dell' individuo meschino che ieri ha pensato bene di equiparare l'odio nei miei confronti all' odio che uccise i tre Camerati:povero, ottuso ed insulso giovanetriste o maldestro di turno, neanche di tre morti hai dimostrato di aver rispetto. Non dico di me, chè non m'importa punto dei giudizi di chi trascorre una vita piatta leggiucchiando (ma senza capire nulla, altro che i miei tremila libri che non avrei capito...) qualche tesina trovata in internet sui soliti Liberalpallosi economicodipendenti; ma di Tre Poveri Ragazzi, Giovaniallegri innamorati della Vita che più di altri dimostrarono di meritare il Paradiso degli Eroi, con una giovane vita spezzata anzitempo; ma di loro resterà il Ricordo. Mentre dell'insulso censuratore, solo cenere ed oblio, per una vita piatta ed inutile.

Ma che volete, mentre sul Giornale un giornalista di sinistra come Luca Telese, autore di Cuori Neri, dedica due pagine intere, quelle culturali, alla Strage di Acca Larentia di trent'anni fa:

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=232167

tra i bravi cittadini di Tocqueville, così benpensanti e solerti nel proteggere i poveri omosessuali bistrattati od a condannare i cattivi preti pedofili, oppure a voler legalizzare droghe ed eutanasia, non ce n'è stato uno che abbia pensato bene di dedicare un Post a questi Camerati (almeno, io non ne ho trovato...), morti per un' Idea. E questo sarebbe il fior fiore dei Blog di Centrodestra ? Ma per piacere ! Ma per cortesia !

domenica 6 gennaio 2008

7 Gennaio 1978.

“Legionario,non temere
di morire troppo giovane,
perchè tu muori per nascere
e sei nato per morire”

Canto della Guardia di Ferro Rumena, dal libro di Ion Banea
“Il Capitano” Ed. All’ insegna del Veltro.

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(foto di Bigonzetti, Ciavatta e Recchioni)

“Chi sa morire non sarà mai schiavo”

SENECA.

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GIOVINEZZA di Fabrizio Marzi, dedicata a Stefano Recchioni.

Giovinezza era un grido,
giovinezza era una sfida,
giovinezza una piazza di stracci,
giovinezza era un disco
con parole diverse
giovinezza un giubbotto e due pugni.

Giovinezza era lei:
la camicia di seta
il sorriso negli occhi
e la mano che corre sul seno
un sapore di sangue
e la vita tra i denti
senza un grido ed il freddo che sale.

Giovinezza hai segato le sbarre
un istante e poi t'hanno sparato
giovinezza che schifo di modo
per dirti che avevi sbagliato
per dirti che avevi sbagliato.

C'era odore di bosco nell'aria
tra i barattoli della benzina
e sapore di lotta e le facce
della gente c'hè sempre cretina.
Hai lasciato un cartoccio di pelle
sei volato dal cerchio di gesso
dalla mamma col pane e col burro
e un progetto di vita buttato,
e un progetto di vita buttato.

E domenica tu,
con chi stai? che farai?
quelle labbra al sapore di menta.
E domenica tu
con chi stai? che farai?
stessi gesti e una lacrima in più.

Quei bastardi di carta stampata
poi ci rimproveranno vedrai
raccontando le storie di morte
con il solito grugno che sai.

Giovinezza, respira pulito,
non si compra non si può inventare
giovinezza ora è un vetro spaccato
ciovinezza è una strada deserta
giovinezza una strada deserta.

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Generazio 78 di Francesco Mancinelli.


E ti svegli una mattina e ti chiedi cosa è stato,
rigettare i tuoi pensieri sulle cose del passato,
prendi un fazzoletto nero che conservi in un cassetto.
Cominciava tutto un giorno, forse un giorno maledetto,
frequentando certa gente di sicuro differente,
è un battesimo di rito con il fiato stretto in gola,
quando già finiva a pugni sui portoni della scuola,
e inciampare in un destino che ti cresceva dentro da bambino,
ed un ciondolo d'argento che ti tieni intorno al collo,
odio e amore per cercare di capire una logica ideale,
una logica ideale a cui ciecamente credi.

E tua madre piange sola e ti osserva dietro i vetri,
perché sa che non perdona questa guerra,
perché sa che non ha pace la sua terra
Un partito, vecchia storia, un'eredità che scotta,
nell'ambiguità di sempre come un senso di sconfitta,
e ignorare circostanze, giochi assurdi di potere,
che ne sai di quel passato di nostalgiche illusioni,
di un confronto che da sempre si è attuato coi bastoni?
E sentirsi viver dentro, a vent'anni, all'occasione,
per cercar di dare un senso alla tua Rivoluzione.

Poi una sera di gennaio resta fissa nei pensieri,
troppo sangue sparso sopra i marciapiedi
e la tua generazione scagliò al vento le bandiere,
gonfiò l'aria di vendetta senza lutto, né preghiere,
su quei passi da gigante, per un attimo esitare,
scaricando poi la rabbia nelle auto lungo il viale,
fra le lacrime ed i vortici di fumo,
da quei giorni la promessa di restare
tutti figli di nessuno.

Pochi giorni di prigione ti rischiarano la vista,
dimmi, come ci si sente, con un'ombra da estremista?
Cosa provi nelle farse di avvocati e tribunali?
Ed Alberto che è finito dentro l'occhio di un mirino,
la Democrazia mandante, un agente l'assassino.
E Francesco che è volato sull'asfalto di un cortile,
con le chiavi strette in mano, strano modo per morire.
Braccia tese ai funerali ed un coro contro il vento,
"oggi è morto un Camerata ne rinascono altri cento".
E il silenzio di un'accusa che rimbalza su ogni muro,
questa volta pagheranno te lo giuro

Poi la sfida nelle piazze ed i sassi nelle mani,
caroselli di sirene echi sempre più lontani,
quelle bare non ancora vendicate
le ferite quasi mai rimarginate.


Ma poi il vento soffiò forte, ti donò quell'occasione,
di combattere il sistema in un'altra posizione,
tra la fine del marxismo e i riflussi del momento,
costruire il movimento tra le angosce dei quartieri.
Ed un popolo, una lotta chiodo fisso nei pensieri
e generazioni nuove in cui tu credevi tanto.
Poi quel botto alla stazione che cancella tutto quanto.
E al segnale stabilito si da il via alla grande caccia,
i fucili che ora puntano alla faccia,
le retate in grande stile dentro all'occhio del ciclone,
tra le spire della santa inquisizione.

Poi le tappe di una crisi, di una storia consumata,
di chi trova la sua morte armi in pugno nella strada,
di chi viene suicidato in una stanza di chi scappa
di chi chiude nei cassetti anche l'ultima speranza.

E ti svegli una mattina, sulle labbra una canzone,
e l'immagine si perde sulla tua generazione,
quei ragazzi un po’ ribelli un po’ guerrieri,
che hanno chiuso nei cassetti e dentro ai cuori
tanti fazzoletti neri

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Ed infine 2 Canzoni degli Janus, il cui chitarrista era Stefano Recchioni.

AL MAESTRALE

Come ti amo,
vento Maestrale,
spezza nubi, scaccia mali,
vento ruggente,
noi siamo nati
da un unico grembo,
noi siamo le primizie
di un’unica sorte,
forse siamo stati
eternamente predestinati
ad essere eredi
di pesanti fardelli e di grandi battaglie.

Chi con i venti non può danzare,
chi di gentaglia ipocrita e l’uguale,
lungi egli sia dal nostro paradiso
perché luce di sole noi irradiamo.

Cacciato sia chi intorbida il cielo.
Freme la mia gioia sulle alte vette
come se fosse un mare in tempesta
volando con le rondini più in alto ancora.

E perché di tal gioia sia eterna la memoria
prendi e raccogli allora la ghirlanda,
sali più in alto e appendila nel cielo
perché il mondo la veda e sia più vero.



PESCATORE DI SOGNI

Colori pallidi, frammenti, niente
nella tua scelta sola e sbagliata,
la strada più breve per finire,
per chiudere il discorso con i perché,
per cancellare chi sei tu,
siringhe vuote non siete idee
da pescatore di sogni
a poeta di morte,
non so neppure chi sono io,
che cosa resta ormai di me,
pescatore di sogni dove sei ?

Ma la luce divina risplende,
guardala,
le stelle della notte ti hanno parlato,
ora hai trovato la tua strada
e intanto il sole nasce già,
il tuo sogno nel vento griderai.

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Nelle foto:

Franco Bigonzetti, Francesco Ciavatta, Stefano Recchioni.

Per Voi Caduti, noi raccogliamo la Fiamma ed il Sogno !


giovedì 3 gennaio 2008

L' Adula e l' Irredentismo Ticinese.

La visita del nuovo Ospite Ticinese mi dà lo spunto per parlare, come in passato per altri Irredentismi, di uno meno noto ma non per questo meno importante: quello così vicino alla Mia Lombardia, anche per dialetto e cultura, e non solo quello del Canton Ticino, ma anche di una parte dei Grigioni.

Lo so che come stanno messe oggi l' Italasia e tutta l' Europa Acristiana,ma soprattutto le recenti elezioni svizzere farebbero voglia di prendere il passaporto rossocrociato, ma sappiamo che l' Italia ha goduto un tempo di miglior fama, e la speranza di un ritorno a tempi migliori è sempre auspicabile. Nella visione di un' Europa Confederale delle Piccole Patrie dove vi sia il ripristino delle Identità Originali.

Ed il Ticino, è innegabile, è identitariamente italianissimo, nonostante la sua cessione alla Confederazione Elvetica da parte del Ducato di Milano nel Cinquecento. E spesso ha patito la centralità germanofona, soprattutto a livello scolastico ed universitario. Così come nelle Valli dei Grigioni che corrispondono a Mesolcina, Val Calanca, Val Bregaglia e Valposchiavo.

Italianità che diede vita, a cavallo delle due guerre mondiali, al giornale L' Adula, fondato e stampato proprio a Bellinzona da Teresina Bontempi, insegnante e giornalista svizzera di lingua italiana. Anche perchè durante la Prima Guerra Mondiale Berna occupò militarmente il Canton Ticino con truppe provenienti dai Cantoni Tedeschi. Giornale a cui collaborarono pure Giuseppe Prezzolini e Giovanni Papini. Il giornale si posizionò sempre più su posizioni irredentiste, tant'è che venne più volte sospeso, censurato e boicottato; ed infine chiuso nel 1935. La stessa Bontempi fu allontanata dall' insegnamento e poi incarcerata per alcuni mesi nel carcere di Lugano; infine costretta all' esilio.

Altro nome di spicco dell' Irredentismo Ticinese fu poi Aurelio Garobbio, amico personale di Benito Mussolini. Spesso ricercato dalle SS che volevano alimentare in Isvizzera il nazionalsocialismo filotedesco, come accadde in Austria, dove lo scontro tra Fascismo e Nazionalsocialismo fu particolarmente cruento, culminando nell' omicidio di Dollfuss prima e nell' Anschluss poi. A ulteriore dimostrazione che le divisioni tra Fascismo Italiano e Nazionalsocialismo Tedesco furono piuttosto nette, prima che gli stolti della Società delle Nazioni spinsero Mussolini a scelte scellerate ed innaturali.

mercoledì 2 gennaio 2008

I Crociati terrorizzano la Turchia...

Innanzitutto auguri in ritardo a tutti, tranne a beoti e lingue biforcute. E chi vuol intendere, intenda, poi si vedrà.

In questi giorni di riposo sto terminando di leggere i giornali che la mia segretaria ha provveduto ad acquistare durante la mia assenza dall' Italasia. E la notizia che più mi ha colpito riguarda la Beneamata.

Non amo parlare di calcio nel blog, perchè le discussioni pallonare sul web, come altrove, spesso degenerano e fanno perdere il lume della ragione, con pretese di conoscenze storiche allucinanti, soprattutto sulla storia della Mia Milano, come mi è capitato di assistere in passato. Ma questa volta sono costretto a fare eccezione. Dunque, anche se ormai vecchia, la notizia è questa: un avvocato turco, tale Barsia Kaska, ha chiesto, durante la mia assennza dicembrina, all' Uefa di multare la società di Moratti che ha indossato la maglia biancocrociata in occasione della partita di Champions contro il Fenerbahce a San Siro lo scorso 27 novembre. "Ricorda il simbolo dei Templari" tuona Kaska. Una campagna a cui si sono accodati diversi mezzi di informazione turchi che hanno accompagnato la foto della maglia con le immagini del monaci soldati. "Quella croce ricorda giorni sanguinosi" dice Kaska che ha chiesto alla Uefa e alla Fifa di revocare i tre punti conquistati dall'Inter contro il Fenerbahce, perché avrebbe manifestato "una forma esplicita di superiorità razzista di una religione". Ora io spero che il simpatico avvocato turco sia stato spinto solo dal desiderio di passare il turno, perchè se la notizia dovesse essere giudicata con serietà, sarebbe un' ulteriore conferma sulla pericolosità dell' entrata dello stato turco, il cui esercito, ricordo a tutti, è tra i più potenti al mondo, nella cosiddetta Unione Sovietica Acristiana Europea. Non voglio perdermi in lunghe esposizioni sui misfatti delle armate musulmane in Europa ed Asia a danno dei Cristiani, compresa la perfida idea di creare il corpo dei Giannizzeri, sanguinari soldati convertiti dal Cristianesimo all' Islàm con forza. Voglio solo rimarcare il fatto che il simbolo della Croce è ancora una volta posto sotto attacco. Ora, per coerenza, il simpatico avvocato turco dovrebbe chiedere la messa al bando della nazionale svizzera, le cui maglie rossocrociate potrebbero mettere in imbarazzo i seguaci della Religione del Libro; ma non solo: anche della Nazionale Inglese, di quella Scozzese, di quella Islandese, Norvegese, Finlandese, Svedese, Danese, Maltese ed infine Georgiana, dove addirittura le Croci sono multiple... E la condanna per Apostasia per Zlatan Ibrahimovic che indossa la maglia con lo stemma di Milano che ripropone quella del 1928, dopo la fusione dell' Internazionale con l' Unione Sportiva Milanese (dalla maglia a scacchi bianconeri), che in origine avrebbe dovuto essere solo bianca, ma poi divenne biancocrociata, assumendo il nome di Ambrosiana.

Maglietta che se riproposta integralmente oggi, farebbe inorridire non solo i simpatici musulmani, ma anche gli antifascisti ed i neoantifascisti di destra e sinistra, perchè al centro aveva un piccolo Fascio Littorio... Ma d'altronde, nel primo dopoguerra, il Parma con la maglia crociata fu spesso contestata dai trinariciuti comunisti di molte regioni: si sa, Islàm e comunismo spesso vanno a braccetto.