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venerdì 25 gennaio 2008

Aprile 2006:The Day After...

Per non dimenticare, ecco alcune dichiarazioni dei sinistri dell' Aprile 2006:

"BERTINOTTI: COMUNQUE VADA FINISCE L'ERA DI BERLUSCONI
Anche se il risultato è meno netto di quello che si ipotizzava, un dato è certo: con il voto di oggi "finisce l'era di Berlusconi".

"COSSIGA, I SENATORI A VITA NON VOTINO FIDUCIA
Il presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga lancia "un appello" ai suoi colleghi senatori a vita: si astengano dal voto di fiducia in Senato, in quanto "essi sono solo grandi consiglieri della Repubblica e espressione della volontà popolare solo giuridicamente ma non politicamente". E questo, rileva Cossiga, in quanto "la totalità degli altri senatori a vita sosterrebbe l'Unione assicurandole comunque una maggioranza a Palazzo Madama".
"Ritengo - sostiene l'ex capo dello Stato - che tutti i senatori a vita debbano astenersi. Se i miei colleghi votassero per l'Unione per capovolgere il risultato, allora io voterò per la Cdl: non perché ne condivida la politica ma per motivi di correttezza e di legittimità costituzionale".

"MARCENARO (DS), ORA BERLUSCONI CAMBIA MESTIERE
"Il primo commento a caldo è che abbiamo vinto le elezioni in Italia e che Berlusconi cambia mestiere". A parlare è il segretario piemontese dei Ds, Pietro Marcenaro, che aggiunge che "questa è la cosa più importante, la aspettavano milioni di cittadini e questo è un obiettivo realizzato"

ROMANO PRODI: "In queste ore per gettare ancora inquietudine nonostante la sconfitta, Berlusconi continua a insinuare sulla pulizia della nostra vittoria. Vi posso assicurare che non c'è alcun dubbio sulla nostra vittoria". E aggiunge: "Abbiamo vinto e Berlusconi è inutile che tenti di innestare ritardi. Deve andare a casa". E ancora: "Berlusconi controlla tutte le prefetture e il ministero dell'Interno. E' anche probabile che Berlusconi imbrogli anche se stesso. Chi è abituato a imbrogliare lo fa anche con se stesso. Non si è mai visto un partito che non accetta il risultato delle urne. Una ragione in più per mandarlo a casa".





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