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lunedì 6 gennaio 2020

I Morti Cristiani uccisi dai siriani e dai filosiriani ringraziano Trump per aver giustiziato un criminale.

Ennesimo granchio dei Cameratichesbagliano rossobruni dell' etere, che hanno reagito stizziti ed inviperiti alla attesa e doverosa eliminazione del terrorista Qasem Soleimani. Benissimo ha fatto Matteo Salvini ad esultare, invece.
Non è lecito, infatti, dimenticare i moltissimi politici Cristiani Libanesi uccisi dai mandanti siriani e dai carnefici filo-siriani.
Vogliamo forse dimenticare il Presidente Bachir Gemayel, ucciso nel 1982 per volere degli Assad, tramite il Partito Nazionalsocialista siriano (SSNP). Il Presidente Falangista era fortemente antisiriano e fu un baluardo contro l' espansionismo di Damasco e l' allora nascente organizzazione di Hezbollah, tuttora considerata TERRORISTA da USA, Olanda, Canada, Isrtaele, GB, Australia. E spesso duramente ammonita dal restante Occidente. Pure nel 1982 operava in Libano la Forza QUDS o Brigata Gerusalemme di Soleimani, in funzione antiCristiana.
Altra figura di spicco uccisa in Libano dai siriani e/o filosiriani fu il Cristiano Greco Ortodosso Gebran Tueni, ucciso nel 2005. Suo nonno, l' omonimo Gebran, fondò diversi giornali libanesi, tra cui Al Nahar, il più diffuso quotidiano dello Stato del Cedro. Il padre, Ghassan, giornalista e politico, fu inizialmente avversario di Bachir Gemayel; poi, dopo l' invasione siriana e, soprattutto dopo l' uccisione del figlio, divenne uno dei maggiori avversari dei siriani e degli iraniani, Soleimani in testa.
Gebran Tueni, all' inizio sperava che l' avvento al potere di
Gebran Tueni 
Bashar Assad alla guida della Siria migliorasse la situazione libanese. Poi, dopo aver conosciuto i fili che legavano Assad ad Hezbollah, maturò una sempre più attiva opposizione al regime nazionalcomunista siriano ed ai gruppi islamici terroristici iraniani. Fu ucciso il 12 dicembre del 2005 da un'autobomba nei pressi di Beirut, seguendo la sorte del Premier Rafic Hariri, ucciso dai siriani in collaborazione con Hezbollah nel febbraio 2005. Hariri, musulmano moderato, fu dilaniato da 1800 chilogrammi di esplosivo, insieme ad altre 22 persone. Poco prima di Gebran Tueni era stato trucidato il suo caporedattore, Samir Kassir, nel giugno del 2005, antisiriano di sinistra.
Moltissimi furono poi gli assassinati dopo il 2005 tra gli esponenti Cristiani: nel novembre 2006 fu la volta di Pierre Amine Gemayel, nipote di Bachir, dai "Combattenti per l' Unità della Grande Siria". Nel settembre del 2007 toccò ad Antoine Ghanem, esponente di spicco della Falange Cristiana ed avversario di Siria ed Hezbollah.
Moltissimi furono poi gli omicidi di Cristiano-Libanesi da parte dei servizi segreti siriani, filo-siriani e dei gruppi legati a Qasem Soleimani, la cui lotta contro l' ISIS è da considerare solamente un fatto interno al complesso mondo terroristico islamico ed antioccidentale che comprende ANCHE la Brigata Gerusalemme e il QUDS. Moltissimi altri furono i Cristiani uccisi in Libano, oltre a questi citati.
Ignorare tutto questo è particolarmente grave, alla stessa stregua di ignorare o dimenticare che il partito nazionalsocialista tedesco fu responsabile dell' omicidio dell' esponente del Fronte Patriottico austriaco Engelbert Dollfuss nel 1934, della successiva invasione dell' Austria nel 1938 e delle persecuzioni contro il successore di Dollfuss, Kurt Alois von Schuschnigg. Tutti AustroFascisti ed amici dell' Italia.

Come più volte ho ammonito, NON sempre il nemico del mio nemico é mio amico: la Siria, Hezbollah, Quds e l'Iran restano pericolosi nemici dell' Occidente e della Cristianità. 


E non mi si venga a dire che la Siria nazionalcomunista, con frange nazionalsocialiste tuttora presenti nel parlamento siriano, tollera i Cristiani: anche Hitler li tollerava a fatica; ma se avesse vinto il conflitto, non sappiamo che fine avrebbero fatto i Cattolici, rispetto ai protestanti. 

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