Non ci sono i soliti Don Gallo e Vitaliano, no. Purtroppo chi nella Chiesa non accetta l' elezione di Benedetto XVI e le sconfitte pesanti che i cattocomunisti ed i cattoprogressisti hanno subito in questi anni soprattutto grazie a Joseph Ratzinger ha ancora qualche alto prelato a cui votarsi. Uno di questi, purtroppo è un ex-Vescovo, in un importante Diocesi come quella di Caserta, Monsignor Raffaele Nogaro, ritiratosi in una data simbolo, il 25 Aprile di quest'anno per limiti d' età, ma ancora influente e faro di una certa minoranza cattoprogressista, avendo conservato il titolo di Vescovo Emerito. Questo simpatico personaggio è in effetti il più forte oppositore all' interno della Chiesa della Legge Bossi Fini (ormai si dovrebbe chiamare questa legge "Bossi-Bossi"...). Ma non solo. Per meglio comprendere da che parte penda, basterebbe dare un' occhiata a qualche sua esternazione del passato, come questa del 1997 pubblicata dal Corriere della Sera il 20 Settembre di quell' anno:
Monsignor Nogaro accusa: vescovi del Nord filoleghisti: A denunciare la cosa non e' uno qualunque ma il vescovo di Caserta monsignor Nogaro che e' oltre tutto originario del Friuli. Il prelato ha scritto un libro, "Vangelo di frontiera", il cui contenuto e' stato anticipato ieri da "Corriere del Mezzogiorno". La denuncia del vescovo non finisce qui: monsignor Nogaro accusa poi la Chiesa del Nord di nutrire un sentimento di superiorita' nei confronti di quella del Sud.
Nel 2003, invece, fu protagonista di una spiacevole Omelia che criticava i Martiri di Nassirya:
"Fenomeni come il terrorismo non si combattono con le armi. Bisogna fare attenzione a non esaltare il culto dei martiri e degli eroi della patria, strumentalizzando la morte di questi nostri giovani per legittimare guerre ingiuste".
Ma per capire meglio il pensiero di questo religioso, bisogna andare all' intervista che rilasciò all' Unità del 1 Giugno 2002:
"E’ un’infamia la negazione del diritto d’asilo così come prevede la legge Bossi-Fini. Penso che dovrebbero sospendere l’approvazione di una legge che conculca i diritti della persona umana. E se verrà approvata, non resta che la disobbedienza civile. Bisogna aiutare i clandestini e autodenunciarsi. Se necessario, bisogna aprire le chiese per ospitare gli immigrati."
Ed in passato così si era espresso su Bossi:
"Bossi per fortuna non é un genio politico, ma ha lo spirito di Hitler. La difesa della purezza della razza qui si tramuta nella difesa egoistica della economia del nord più riuscita. Quelle di Bossi sono idee molto pericolose. Potremmo scoprire che dopo cento anni che abbiamo creato l’unità degli spiriti, ci rendiamo conto che non siamo un solo popolo. Bossi non si sente italiano ma non ha neanche lo spirito europeo. Il Sud, invece, ha le radici nella civiltà Latina e Greca, quella civiltà cioé che ha formato l’Europa nei secoli. L’uomo é anche al centro del mercato dell’economia. Bossi difende il mercato a rischio di mercificare anche l’uomo. Va denunciata con forza la mentalità neoliberista che privilegia l’economia che tira, e giudica una insopportabile palla al piede la presenza delle genti bisognose e povere del Sud. Questo è anticivile ed è antinazionale. Non possiamo accettare forme di esaltazione del ricco e di pestaggio del povero. Questo é come se si volessero difendere i ricchi contro i poveri: é l’antisolidarietà. E’ come voler difendere quelli che camminano bene contro quelli che zoppicano"
Per fortuna che, per i pochi Mons. Nogaro, ci sono sempre più Preti controcorrente, anche all' interno della ex-Diocesi casertana, come Don Beniamino De Martino, che già come risposta alle parole del Vescovo, issò la bandiera Americana ed Italiana sul Campanile:
"Fax ed e-mail per sostenere George Bush nella guerra "contro il fanatismo terroristico musulmano" ed una petizione tra i fedeli in segno di solidarietà. Così il parroco di Santa Maria dell'Arca, Don Beniamino Di Martino, rilancia la propria campagna a sostegno della presenza americana in Iraq e sottolinea il dissenso verso "i parroci di sinistra". Nei giorni scorsi Don Beniamino, 40 anni, parroco della periferia di Castellammare di Stabia, aveva issato la bandiere a stelle e strisce ed il tricolore sulla Parrocchia per sottolineare il proprio dissenso dalle parole del Vescovo di Caserta, Mons. Raffaele Nogaro, poi in parte smentite, sulla inopportunità di benedire le bare dei militari italiani morti a Nassiriya. "Mons. Nogaro - disse Don Di Martino rappresenta la fase estremistica del pacifismo". Il 22 novembre il sacerdote distribuì a Napoli un volantino contro "i parroci di sinistra" ad una manifestazione di Forza Italia. Don Beniamino aveva intenzione di indire una manifestazione "di sostegno e di gratitudine agli Usa", che non è stata autorizzata dalla prefettura di Napoli."
O come il coraggioso Parroco anticamorra di Scampìa, Don Aiello Manganiello, che mai ha nascosto le proprie idee di Destra, ricevendo per questo molte minacce, e che in passato ha più volte polemizzato con Rosa Russo Iervolino.
Ma i media,chissà perchè, danno spazio ai primi piuttosto che ai secondi...
Come tutti gli anni in Agosto mi dedico a ritagliare e catalogare gli articoli di giornale, ponendoli in appositi raccoglitori tematici.
Da non credere ! Ieri sera a cena ho fatto un balzo sulla sedia: dopo tre giorni nei quali i vari telegiornali Rai/Mediaset hanno parlato della nuova condanna a
E' passato un anno dalle Olimpiadi cinesi, con tante brave persone pronte a stracciarsi le vesti per i Diritti Umani in Cina.
E sua Moglie Milly, presidente di Emergency dal 1999, ecologista e sinistrissima consigliere comunale nella Mia Milano, così attenta ai diritti delle minoranze, dei clandestini e degli zingari, con una dichiarazione dei redditi del 2006 ferma a 16.455 Euro che giustamente la pone alla testa delle famiglie bisognose, che dice ?
Come ogni anno Bologna deve assistere al solito ritornello, in questa tragica ricorrenza: Strage Fascista, blà blà e blà blà; accompagnato dalle contestazioni ai politici, se al Governo c' è il Centro come adesso piuttosto della sinistra. Ma intanto le inchieste vanno avanti, come quella del PM Enrico Cieri che ha ereditato il fascicolo aperto nel novembre 2005 dal collega Paolo Giovagnoli nel quale sono confluiti gli spunti emersi dalla commissione Mitrokhin riguardanti terroristi tedeschi (ed in particolare Thomas Kram, a Bologna nei giorni della Strage, Albergo Centrale, Via della Zecca, stanza 21
Non ho tempo per esultare per la sconfitta comunista in Bessarabia (Moldavia), che mi giungono notizie di scontri, arresti e persecuzioni contro i Cattolici in Vietnàm, dove risiedono oltre sei milioni di Fedeli alla Nostra Fede. 26 Diocesi constantemente in crescita, come testimoniano gli oltre 9000 Battesimi di adulti a Saigòn nell' ultimo anno e le crescenti vocazioni religiose e monastiche. Da due anni imponenti e pacifiche manifestazioni sono frequentemente organizzate in nome della Libertà di Culto dai Cattolici vietnamiti, superiori di numero di gran lunga a quelle dei monaci birmani e tibetani. Ma in Europa e nel Mondo queste manifestazioni (e le repressioni realtive) hanno scarsissima eco nei Media; certo, grave colpa non essere Buddisti...
L'ultima protesta ha avuto per epicentro ciò che resta della storica Chiesa di Tam Toa, 300 chilometri a sud di Hanoi, eretta nel XVII secolo, ricostruita alla fine dell'Ottocento e semidistrutta dai bombardamenti americani nel 1968. I fedeli continuarono a celebrarvi a cielo aperto, ma nel 1996 l'area fu requisita dal governo con l'intento di farne un memoriale della guerra contro gli Stati Uniti. Lo scorso 20 luglio migliaia di Cattolici hanno rioccupato la zona erigendo una Croce e un Altare al centro delle rovine. La processione è stata dispersa con la forza, con arresti e percosse di sacerdoti e fedeli. Il vescovo della diocesi di Vinh in cui sorge la chiesa di Tam Toa, Paul-Marie Cao Dinh Thuyen, ha immediatamente chiesto il rilascio degli arrestati. La domenica successiva, 26 luglio, in tutte le chiese del Vietnam si è pregato e si è osservato un minuto di silenzio. Lo stesso giorno, nella diocesi di Vinh sono sfilati pacificamente in corteo mezzo milione di cattolici. È stata la più grande manifestazione religiosa a memoria d'uomo, in Vietnam.