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lunedì 5 marzo 2012

L' Italia di Mario Vattani e l' Italasia di Staffan de Mistura.

Cresce l' indignazione in Italia verso lo stato canaglia del Kerala, dove una vicenda di politica e diplomazia internazionale è stata trasformata in un arma per far vincere le elezioni al candidato del Partito Comunista Indiano a scapito di quello del Partito del Congresso (peraltro socialista massimalista...). Ma se vergognosa è l'ultima decisione del Tribunale dello Stato indiano di trasformare in arresto il fermo dei due Nostri Eroici Marò, non posso non ricordare come sia finita la diplomazia del nostro paese.
Da una parte il caso di Mario Vattani, ottimo e giovane Console Italiano ad Osaka, sospeso dal servizio per volere del Ministro degli Esteri, Giulio Terzi, per la sua vicinanza a Casa Pound ed il suo leader, Iannone. E non per aver cantato ad un concerto delle canzoni di Musica Alternativa inneggianti al Fascismo; se così fosse, sicuramente qualche solerte toga rossa di Magistratura Democratica avrebbe rinviato a giudizio tutti i cantanti di quella serata. Solo canzoni identitarie.
Dall' altra parte il caso del sottosegretario agli Esteri, Staffan de Mistura, peraltro mezzo svedese, e quindi avente il pacifismo, il buonismo ed il terzomondismo nel DNA. Il quale, che come alto incaricato ONU ha in passato sempre avuto occhi di riguardo per i clandestini, da sottosegretario inviato in India per tutelare i Nostri Eroi, ha ottenuto un bel nulla, nonostante mille inchini alla maniera indiana con mani giunte e namastè nel quale è stato visto prodigarsi in questi giorni.
Due diplomatici, due storie esemplari nell' Italia succube e sottomessa di Monti Mario. Reintegriamo Vattani e mandiamolo a Delhi !

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