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martedì 12 novembre 2013

Caro Francesco, se un Laico parla dell' assenza del Senso di Colpa...

Stamane, ero su RAI Radio 1, dopo il giornale radio. Ospite Vittorino Andreoli, Medico, Psichiatra e scrittore. 
Ad un certo punto, interrogato dal conduttore sui recenti episodi di prostituzione minorile e suicidi di ragazzi con problemi, ha detto: "Il problema dei giovani d'oggi è che non più hanno il Senso di Colpa; e così si sentono padroni di fare tutto, anche solamente per comprarsi un cellulare ultimo tipo o abiti alla moda".
Ecco, Andreoli, collaborando con Avvenire e SAT2000, credo sia credente, ma è pur sempre un Laico, anche se con profonda conoscenza dei problemi adolescenziali. Dunque credo pure io che, oltre alla certezza della pena, manchi il Sano Senso di Colpa, quello che ci insegnavano spesso, oltre ai Genitori, i Nonni e quelle Vecchie Zie Cattoliche che spesso hanno salvato l' Italia. Per questo mi rivolgo con una preghiera implorante a Papa Francesco, che ho sempre definito Vescovo di Roma: Santità, La prego, oltre alla Misericodia da Lei sempre ricordata (e che io invoco per me, impenitente dubbioso e peccatore; e per Gnocchi e Palmaro...), si ricordi che può far più di tutto il Senso di Colpa, come accadde per l' Innominato di manzoniana memoria, il Timor di Dio che scosse il Centurione alla Morte di Cristo ed il Buon Ladrone, piuttosto che il perdono sempre e comunque, anche senza il Sacramento Santo della Confessione.
La supplico. Lo dica, lo ripeta: "Ricordati che devi morire; e che non sai quando lo Sposo arriva".
Se vuole mi telefoni, ma lo dico seriamente, non scherzo. Mi perdoni, comunque, se pensa che Le manco di rispetto, e preghi per la mia Anima che alcuni, per i miei dubbi, definiscono persa.
Come io prego per Lei. 

3 commenti:

Josh ha detto...

il senso di colpa, condannato dal progressismo e dalla cultura del nulla,
come "ricatto" o "sovrastruttura" di cui liberarsi,
in ambito cattolico e nella morale cristiana in generale è un legittimo sentire che proviene dalla consapevolezza del peccato, proprio dalla coscienza che ci informa che stiamo violando/o abbiamo violato un comandamento, sono infatti stampati nel cuore anche dell'uomo naturale per quanto caduto e non osservante;
la coscienza ci informa cioè che stiamo violando un patto, una parte del sacro in noi, e teologicamente può essere lo stesso Spirito Santo che ci sta avvertendo e convincendo che stiamo sbagliando, e allontanandoci dalla nostra Salvezza.

Parole di Gesù in persona
cfr. Vangelo S. Giovanni 16,7

"Ora io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore; ma quando me ne sarò andato, ve lo manderò. 8 E quando sarà venuto, egli convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio."

Josh ha detto...

p.s.
in pratica, alla luce anche el breve versetto, a volte il "senso di colpa" può essere di più,
molto di più di una remora coscienziale,
ma l'avvertimento di Dio stesso che parla al cuore,
lo Spirito Santo su di noi che ci convince che stiamo sbagliando.

Attende liberamente la nostra risposta, il nostro Sì, il nostro affidarGli quanto manca ancora al passo successivo della nostra purificazione e convresione,
perchè la potenza di Dio è anche questa.

Quando io, o tu Stars and bars, e gli altri "parrucconi" o i "cattolici alla Denzger" o i criptolefebvriani (tutte inventiones verbali dell'attuale pontefice e del suo staff) critichamo la cultura progressista,
si pensi all'esempio fatto sopra.

La gravità della ...de-mitizzazione delle realtà divine e spirituali nel rapporto uomo-Dio,
da parte dei progressisti e dei marxisti
contrasta addirittura, non tanto il mero senso di colpa, ma la stessa azione dello Spirito Santo.

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

Josh, io ho inventato due neologismi che su faccialibro hanno avuto un discreto successo: noi Dubbiosi (ma che pregano per Francesco); loro, i Bergogliosi (termine che mi piace meno, non è mio...): Santosubitisti....