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venerdì 9 ottobre 2009

L'abbronzato premiato con un Nobel farlocco.

Càspita, non posso neanche gioire mezza-giornata-mezza per il Premio Nobel per la Letteratura conferito ad un autrice di origini Rumene (anche se del ceppo Sassone) sinceramente anticomunista e perseguitata da Ceausescu come Herta Müller, contro la quale la Securitate approntò un dossier di ben 914 pagine, definendola una "pericolosa nemica dello stato comunista" ! E solamente perchè la scrittrice si rifiutò di collaborare con loro
non solo come traduttrice, ma come autentica spia infiltrata tra i colleghi di lavoro.

Dicevo, non posso gioire, perchè subito dalla Svezia arriva una notizia tragicomica a riguardo dell' assegnazione del Premio per la Pace. Già il premio per la pace in nome di chi ha inventato la dinamite è ridicolo in sè: non mi si venga a dire che maneggiando la nitroglicerina lo scienziato svedese pensava di scoprire un farmaco salvatore dell' umanità. Ma in un mondo che ormai da' sepoltura in terra consacrata ai suicidi, non ci si deve stupire più di nulla. Ma che tale premio, nel ventennale della criminale repressione comunista cinese di Piazza Tien-an-men, invece che essere assegnato ai dissidenti del regime di Pechino, con una decisione spiazzante ed incredibile, venga assegnato al kenio-americano Obama, è pazzesco !

Questo a pochissimi giorni dai sonori schiaffoni presi dal lampadato dal Comitato Olimpico Internazionale, che gli ha negato la scelta per i giochi del 2016 di Chicago, nonostante Obama Hussein fosse sceso in campo personalmente. Ma allora non esultai, perchè le Olimpiadi furono assegnate a quell' altro bel fenomeno di Lula.

Era forse davvero troppo sperare di veder assegnato un Nobel, dopo quello della Müller, a chi il comunismo continua ad osteggiarlo ancora; un premio che ha visto in passato dei bei "campioni" come Emily Greene Balch, Willy Brandt, Le Duc Tho, Rigoberta Menchu, Nelson Mandela, Yasser Arafat, Jimmy Carter, Al Gore. Ed ancora: Jean-Paul Sartre, Pablo Neruda ed i reduci della RSI Dario Fo e delle Waffen SS Gunther Grass, poi icone della gauche-caviar. Anche perchè tale premio è influenzato dai poteri forti, fortissimi, che per 8 volte negarono il Nobel a Mircea Eliade per i suoi trascorsi nella Guardia di Ferro. Gli stessi poteri forti che stanno facendo la guerra attraverso la stampa internazionale, ispirata da Repubblica, a Silvio Berlusconi, e che hanno appoggiato economicamente l' elezione di un personaggio sempre meno popolare negli Stati Uniti. Ovvero la stragrande maggioranza degli aderenti del Gruppo Bildenberg, forse allarmata dalle personalissime idee sulla partecipazione agli utili di Giulio Tremonti, che pure fu presente al meeting di Istanbul del 2007 come Vice-presidente della Camera, e dalle nuove strategie energetiche italiane in campo internazionale.

Così, mentre questo premio farlocco viene regalato per risollevare le sorti di un Obama in piena crisi di popolarità, speriamo che per Silvio Berlusconi, vedendo via via naufragare i vari tentativi di emarginarlo dalla vita politica, i poteri forti non decidano di eliminarlo fisicamente come fecero con Enrico Mattei.

giovedì 8 ottobre 2009

Passione melandrina...

Se l' è presa, la Melandri, per la battuta del Premier verso l' affascinante Rosy Bindi: "Il presidente del Consiglio ha dimostrato di essere più alto che educato", ha dichiarato la compatriota (quasi 2 volte: americana e mezza keniota...) del presidente lampadato degli Stati Uniti, ministro ombretto del PD. Ma cosa dovremmo dire noi Cattolici di una gentile sig.ra che per sposarsi col rito civile, invece che farlo di norma in Municipio, sceglie una chiesa sconsacrata ?

Musiche ? Naturalmente di Nicola Piovani !

Rosy: bella senz' anima.

"Non accetto lezioni di etica politica dalla Bindi: è brutta, cattiva e cretina". Francesco Cossiga.

"La Bindi è più bella che intelligente". Vittorio Sgarbi.

"Alzati, dimentica che sono una donna e vediamocela tra noi". Rosy Bindi, in atteggiamento da pugile, rivolta a Rocco Buttiglione, durante una riunione di partito.

Ma Rosy è Cattolica praticante e fa almeno una Comunione la settimana. Però ha detto sì ai Dico e alla pillola abortiva...

Ai partigiani della costituzione...

...che sbraitano contro Berlusconi sentenziando che dobbiamo essere tutti uguali per legge, ricordo la costituzione nata dalla resistenza:

Art. 116: Il Friuli-Venezia Giulia, la Sardegna, la Sicilia, il Trentino-Alto Adige/Südtirol e la Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste dispongono di forme e condizioni particolari di autonomia, secondo i rispettivi statuti speciali adottati con legge costituzionale.
La Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol è costituita dalle Province autonome di Trento e Bolzano.

Disposizioni transitorie e finali:

XII: È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista.
In deroga all’articolo 48, sono stabilite con legge, per non oltre un quinquennio dall’entrata in vigore della Costituzione, limitazioni temporanee al diritto di voto e alla eleggibilità per i capi responsabili del regime fascista.

mercoledì 7 ottobre 2009

Questa Costituzione NON mi rappresenta.

A fronte della sentenza sul Lodo Alfano, dichiaro che questa Costituzione, che è fondata NON sulla Libertà ma su un concezione marxistica del lavoro e che concepisce leggi come la Scelba e la Mancino, non mi rappresenta. Mi sento uno straniero in questa Italasia.

lunedì 5 ottobre 2009

La libertà di pensiero in Italia. Oggi.

Ma questi due signori hanno mai letto questo ?

"Amendment I

Congress shall make no law respecting an establishment of religion, or prohibiting the free exercise thereof; or abridging the freedom of speech, or of the press; or the right of the people peaceably to assemble, and to petition the Government for a redress of grievances."

Nanni è partito, ma ritornerà. 5 Ottobre 1980/2009

C’era un grande guerriero
Con lo sguardo sereno
Che giocava con te
Combatteva senz’armi
Era senza cavallo, ma
È lo stesso per te
Ora è partito, ma ritornerà
Tornerà quando tu chiamerai
Ora è partito, ma se lo vorrai
Tornerà quando sogni da te
Era forte era grande,
Ma non era cattivo
Lui correva con te
Chi è cattivo ha paura
Di chi è troppo forte
E paura non ha
Nanni è partito a combattere
Chi vuole un mondo
Dove il gioco non c’è
Nanni è partito, ma ritornerà
Tornerà quando sogni, da te
L’orco lo fece prigioniero
E una porta per scappare
Lui non la trovò
E allora divenne un uccello
E attraverso le sbarre
Nel cielo volò
Nanni è partito ma ritornerà,
Tornerà quando tu chiamerai
Nanni è partito, ma se lo vorrai
Tornerà quando sogni, da te

mercoledì 30 settembre 2009

Tofa soifua, Samoa ! Addio, Samoa !

Con la tristezza nel cuore cerco di seguire quello che sta accadendo in uno dei paesi che amo di più al mondo, insieme alla Romania ed all' Irlanda. Dove ora vivrei sicuramente se i fatti di Bucarest del 1989/90 non avessero cambiato radicalmente la mia vita. Cerco, guardo, vedo e riconosco luoghi a me cari, come la passeggiata lungomare della capitale, Apia, devastata dallo Tsunami. Drammaticamente leggo i commenti di un' Italiana, Daniela Brussani, che ha visto il proprio resort che aveva aperto credo da poco, Ilili, con tanto di ristorante italiano, "Campo de' fiori", http://www.iliiliresort.com/index.asp , completamente distrutto da questa immane tragedia. Ancora non riesco a trovare notizie aggiornate sul mio albergo, l' Aggie Grey' s, dove ho passato giorni stupendi, molti e molti anni fa. Credo che sarà stato duramente colpito, purtroppo. Sono molto vicino a questo popolo meraviglioso, che ben rappresenta quello spirito di vita polinesiano che ormai è destinato a scomparire. Le cronache parlano di almeno un centinaio di morti nelle Western Samoa indipendenti, una ventina nelle Samoa Americane e di una decina nel Regno di Tonga, peraltro non vicinissimo. Ma il computo delle vittime credo sia destinato ad aumentare, quando si sapranno le notizie dei villaggi.

Una tragedia per uno degli ultimi angoli di paradiso !

http://santosepolcro.splinder.com/post/16776989/Perch%C3%A8+non+posso+non+dirmi+Sa

martedì 29 settembre 2009

Polansky libero, Prietbke in galera.

Confesso che a volte mi sento come il Tenente Colombo, che spesso cita la moglie ma la consorte non si vede proprio. Questa volta più che mai: ieri sera, infatti, eravamo a cena e guardavamo il telegiornale. Ad un certo punto è arrivata la notizia, contornata da interviste, che gli intellettuali, italiani e francesi, sono insorti contro la possibilità di estradare in USA il regista Roman Polansky , condannato per aver stuprato nel 1977 una minorenne. Reo confesso, con uso di stupefacenti, perversione e sodomia, come testimoniò la ragazzina. Soliti nomi, soliti volti: Costa Gavras, Monica Bellucci, Fanny Ardant (quella che rimpiange le Brigate Rosse...), Ettore Scola, Marco Bellocchio, Giuseppe Tornatore, Paolo Sorrentino, Michele Placido e Bertrand Tavernier. Questi i primi nomi che hanno aderito alla petizione che chiedono venia per il regista francopolacco. Affermando che è inamissibile una simile persecuzione ad oltre trentanni dalla condanna.

Mia Moglie allora, che pur essendo Cittadina Italiana da oltre 15 anni, ancora non si è assuefatta al peggio del peggio di questa Italasia, mi ha fatto una candida domanda: "Scusa, ma allora quell' ultranovantenne "nonmiricordochi" condannato per un fatto della seconda Guerra Mondiale, come mai resta in prigione ?".

Già, quel "nonmiricordochi" si chiama Erich Priebke, ha 96 anni e sta scontando l' ergastolo per aver ubbidito agli ordini di un suo diretto superiore, Herbert Kappler, pena la fucilazione. Ma questa non è una persecuzione, no. E' la giustizia dei vincitori.

Ma questo Mia Moglie non lo sa.

lunedì 28 settembre 2009

Brasile:come vincemmo la Seconda Guerra Mondiale.

Cresce la tensione tra Honduras e Brasile, soprattutto a causa del comportamento dei carioca che stanno dando ospitalità in Ambasciata a Tegucigalpa a Zelaya. Speriamo che la situazione non precipiti.

Nel frattempo, come promesso ed anticipato da una mia frase, vorrei parlare un pochino di come in passato questo paese che si ostina a non darci il terrorista Cesare Battisti , entrò in guerra contro l' Asse, pur avendo un governo chiaramente d' ispirazione Fascista. Insomma, un anticipo in chiave internazionale del 25 Luglio che, ricordiamo, fu fatto da Fascisti contro Mussolini.

Già, perchè il presidente Getúlio Dornelles Vargas, pur avendo sciolto il vero Partito dichiaratamente Fascista del Brasile, l’Ação Integralista Brasileira nel 1937, spaventato dal crescente partito comunista e dall' idea di una Guerra Civile come in Spagna, creò l' Estado Novo, uno stato corporativo e sociale di chiara ispirazione del Fascismo italoportoghese. Nonostante questo, da bravo anticipatore di quello che poi fecero i simpatici traditori del 25 Luglio, sotto la minaccia esplicita del Compagno Roosevelt di una invasione americana del nord del Brasile, dovette sottostare a concedere alcune basi agli USA negli stati di Bahia, Pernambuco e Rio Grande do Norte (con un premio di venti milioni di dollari di allora, più altri 361 milioni in prestito che dovette poi restituire...) ed a foraggiare gli inglesi con decine di navi cariche di materie prime, fino a denunciare il 28 Gennaio del 1942 alla Conferenza Panamericana la rottura delle relazioni diplomatiche con la Germania e l' Italia, nonostante i milioni di cittadini brasiliani originari dei 2 paesi. Fatto che per la Germania, insieme all' approvvigionamento agli inglesi, era da considerare un atto di guerra; infatti da quella data i sottomarini tedeschi incominciarono ad attaccare i convogli verdeoro. Dopo ulteriori pressioni statunitensi, il Brasile dichiarò guerra alla Germania ed all' Italia il 22 Agosto 1942, oltre 8 mesi dopo l' entrata in campo degli USA. Ma Vargas, da bravo satrapo sudamericano, aspettò mesi e mesi prima di inviare il proprio contingente in Europa, che giunse in Italia solo nel luglio del 1944, pronto a maramaldeggiare una nazione come l' Italia che tanti lavoratori aveva dato a questa irriconoscente nazione. Un contingente che, nonostante la propaganda casalinga ancor oggi ci propina anche nelle telenovelas come "Terranostra" recentemente riproposta da Telekabul, prese sonore mazzate sul nostro suolo, anche per l' inadeguatezza delle truppe, scarsamente equipaggiate ad affrontare l' inverno sugli Apennini e la scarsissima motivazione in una guerra di cui i soldati non capivano i significati. Giungendo ad ottenere la loro unica vittoria senza l' appoggio alleato solamente il 17 Aprile 1945 (!!!) a Montese (paesino dell' alto modenese che Monsoreau dovrebbe conoscere bene...) contro i resti di una gloriosissima Divisione Alpina Monterosa sfiancata da oltre un anno di guerra in prima linea contro gli americani, cui i reparti della Forza di Spedizione Brasiliana (FEB) dovettero tributare l' Onore delle Armi. Altra grande vittoria fu quella del 27 Aprile 1945 (!!!!) sul fiume Taro, dopo una notte di baldorie a base di vino rosso, senza colpo ferire.

Nonostante questa partecipazione simbolica, il Brasile, proprio per essere considerato Fascista, non partecipò al risarcimento per i danni di guerra, e Vargas dovette restituire interamente il prestito di guerra del 1942 e fu quasi trattata dagli alleati come una nazione cobelligerante come l' Italia di Badoglio.

Perchè non sempre maramaldeggiare paga...

domenica 27 settembre 2009

Italiani in 5 anni ? Ma non scherziamo !

Tra le cose che cerco di spiegare sempre a Mia Figlia è che la droga fa male, malissimo, anche quella considerata leggera. E la riprova ulteriore di questa affermazione arriva dalla politica: anche 1 solo spinello, fumato anni prima in Giamaica può fare danni irreparabili. Come dimostrano le recenti dichiarazioni del sig. Fini che vuole dare la Cittadinanza Italiana agli immigrati dopo soli 5 anni. E per dimostrare quanto sia inammissibile ed inattuabile tale proposta, mi farò aiutare da una celebre intervista all' ex-Ministro Australiano del Tesoro, Peter Costello, di chiare origini Italiane, modificandolo in qualcosina:

Non sono contrario all´immigrazione e non ho niente contro coloro che cercano una vita migliore venendo in Italia.
Tuttavia ci sono questioni che coloro che recentemente sono arrivati nel nostro paese e, a quanto sembra, anche qualcuno dei nostri concittadini nati qui, devono capire.
L´idea che l´Italia debba essere una comunità multiculturale è servita soltanto a dissolvere la nostra sovranità ed il sentimento di identità nazionale.
Come Italiani, abbiamo la nostra cultura, la nostra società, la nostra lingua ed il nostro modo di vivere.
Questa cultura è nata e cresciuta durante più di due secoli di lotte, processi e vittorie da parte dei milioni di uomini e donne che hanno cercato la libertà di questo paese.
Noi parliamo l´ Italiano, non il libanese, l´arabo, il cinese, il giapponese, il russo o qualsiasi altra lingua.
Perciò, se desiderate far parte della nostra società, imparate la lingua!
La maggioranza degli Italiani crede in Dio. Non si tratta soltanto di un affare privato di qualche Cristiano fondamentalista di Destra, ma vi è un dato di fatto certo ed incontrovertibile: uomini e donne Cristiani hanno fondato questa Nazione su Principi Cristiani, ed è chiaramente documentato nella Nostra Storia e dovrebbe essere scritto sui muri delle Nostre Scuole.
Se il Nostro Dio vi offende, allora vi consiglio di prendere in considerazione la decisione di scegliere un’altra parte del mondo per mettere su casa, perché Dio è parte della Nostra Cultura.
Accetteremo le vostre opinioni religiose, e non vi faremo domande, però daremo per scontato che anche voi accettiate le Nostre e cercherete di vivere in pace ed armonia con Noi.
Se la Croce vi offende, o vi molesta, o non vi piace, allora dovrete pensare seriamente di andarvene da qualche altra parte.
Siamo orgogliosi della Nostra Cultura e non pensiamo minimamente di cambiarla, ed i problemi del vostro paese di origine non devono essere trasferiti sul nostro.
Cercate di capire che potete praticare la vostra cultura, ma non dovete assolutamente obbligare gli altri a farlo.
Questo è il Nostro Paese, la Nostra Terra, il Nostro Modo di vivere vi offriamo la possibilità di viverci al meglio.
Ma se voi cominciate a lamentarvi, a piagnucolare, e non accettate la Nostra Bandiera, il Nostro Giuramento, i Nostri Impegni , le Nostre Credenze Cristiane, o il Nostro Modo di Vivere, vi dico con la massima franchezza che potete far uso di questa nostra grande libertà di cui godiamo in Italia: il diritto di andarvene ! Se non siete felici qui, allora andatevene !
Nessuno vi ha obbligato a venire nel Nostro Paese.
Voi avete chiesto di vivere qui: ed allora accettate il paese che avete scelto. Se non lo fate, andatevene !
Vi abbiamo accolto aprendo le porte del nostro paese; se non volete essere cittadini come tutti in questo paese, allora tornate al paese da cui siete partiti!Questo è il dovere di ogni nazione. Questo è il dovere di ogni immigrante.

Domanda al sig. Fini (e domandina ai suoi pretorfiniani di FareFuturo che ogni tanto, bontà loro, mi onorano della loro visita...): a fronte della situazione mondiale, del terrorismo non debellato, del crescente integralismo islamico, della crescita delle Nuove Mafie, Russa e Cinese , degli ultimi accadimenti italiani relativi all' immigrazione e della nostra posizione geografica che rende la Penisola una vera testa di ponte per i clandestini, col beneplacito dell' USAE, Unione Sovietica ed Atea d' Europa, che pontifica ma ce li lascia sul groppone; ebbene, come può, aver pensato una cosa del genere ???

Piuttosto, c' è tanta gente, in Italia, a cui togliere la cittadinanza. Come chi insulta i Nostri Morti oppure non rispetta il minuto di silenzio a Loro dedicato.

venerdì 25 settembre 2009

Obama fa l' ecologista, ma l' asse Iran-Venezuela si rafforza.

Confesso che cominciavo ad essere preoccupato, non ricevendo informazioni nuove da FiammaBolivia dopo il mio ultimo post sull' Honduras. Ma eccole fresche fresche, che ci danno una situazione chiara ma al tempo stesso preoccupante, di quanto accade nell' ALBA sempre più rossa ed iranianofila. In attesa dunque che l' amico FiammaBolivia, come mi ha promesso, apra un suo blog dedicato alla situazione sudamericana, volentieri ricevo e pubblico:

"Caro Vandea, innanzitutto i ringraziamenti di mia moglie per aver pubblicato un'articolo sulla vera situazione dell'Honduras, bellissimo paese tanto bistrattato dalla comunità internazionale (anche dall'Italia purtroppo!!!!!!), per il solo fatto di non voler cadere in un regime comunista.

Il titolo del tuo articolo, purtroppo è più attuale che mai. Chavez non vede l’ora di provare le nuove armi comprate in Russia, senza la minima reazione dell’abbronzato e dell’Unione Europea, la quale vive nell’incapacità di portare avanti le proprie idee senza il consenso degli Stati Uniti, ed è condannata dalla propria burocrazia che non gli consente di diventare leader mondiale.

Questo, Chavez &C. lo sanno, bisogna perciò fare attenzione, perchè questi sono pericolosi !!! Immagina solamente che, a quanto pare, in Bolivia è presente una quantità considerevole di iraniani (!!), che starebbero addestrando i contadini nella difesa del territorio. Si dice anche che buona parte dell’apparato di sicurezza presidenziale sia rappresentato da iraniani, venezuelani e cubani (esattamente come accadeva in Romania con Ceausescu:palestinesi,congolesi, angolani e cubani. Nota di Vandea...). Non sò se è chiaro a tutti però questa gente stà armando qualcosa di pericoloso. Negli altri paesi immagino sia lo stesso, e poi Chavez si lamenta che la Colombia voglia le basi americane nel suo territorio. Ma ben vengano queste basi.

La bellísima (!!!) figlia di Zelaya della foto con il cappellino e la maglietta “hasta la victoria siempre” sarebbe, dicono, l' intestataria di un conto in Svizzera di 40.000.000 di dollari del popolo honduregno.(Nicu Ceausescu, il rampollo adorato di Elena e Nicolae, docet...NdV.)

Il provocatore onavi, come si nota conosce bene la situazione latinamericana, per aver, sicuramente, letto qualche libro di minà su cuba o per aver visto qualche puntata di turisti per caso. (infatti è di Rifondazione Comunista, ho controllato...NdV).

Dopo aver fatto queste premesse vorrei nuovamente approfittare della tua bontà e pubblicare una lettera di un professore universitario venezuelano, la quale fà capire il pensiero della maggior parte della gente latinamericana che si batte tutti i giorni contro la comunistizzazione del continente, alla faccia dei venditori di fumo che promettono al popolo la fine della povertà, ma non dicono loro però, che la loro povertà finirà perchè moriranno tutti di fame.

Buona lettura.


L'HONDURAS DEVE ESSERE RISPETTATO!!!

Scritto dal Dott. Alvaro Albornoz
Dottore in Diritto Costituzionale
Avvocato Summa Cum Laude
Professore Universitario

Il regime cleptocratico di Chavez non si stanca di far danno all’Honduras e di perturbare la pace e la democrazia di questa nazione. E così hanno eseguito un piano macabro per provocare uno spargimento di sangue nel paese centramericano.

Abituati a trafficare la droga attraverso l’Honduras, sono riusciti a far entrare l’ex presidente Zelaya per la stessa via e con gli stessi mezzi che utilizzavano i narcotrafficanti del governo deposto.

In questa maniera, Zelaya è riuscito ad entrare nell’ambasciata del Brasile a Tegucigalpa, con l’appoggio insensato ed insulso del governo di Lula da Silva, il quale dovrà essere responsabilizzato per le conseguenze di questo gesto.

Il signor Zelaya credeva che, una volta conclusa la funesta operazione, il ritorno al potere, sarebbe stato un gioco da ragazzi, in realtà si è messo la corda al collo da solo, perchè oggi ha solo due opzioni:

La prima è quella di chiedere asilo politico la Brasile (tanto lo da a tutti i terroristi vedi Cesare Battisti! Ndt). In questo caso dovrà sottomettersi alle norme che regolano questa figura nel diritto internazionale, pertanto dovrà abbandonare l’Honduras, non prima di aver ottenuto il salvacondotto dal governo costituzionale capitanato da Micheletti e non potrà rilasciare nessuna dichiarazione nè tantomeno intromettersi nella politica interna honduregna.

La seconda opzione è quella di abbandonare l’ambasciata e consegnarsi alle autorità giudiziali del suo paese, per essere giudicato per i molteplici delitti e malefatte (tra cui il delitto di tradimento alla patria!) commessi durante l’esercizio delle sue funzioni ed affontare le venti e più imputazioni penali che gli ha comminato la Fiscalia Generale della Nazione.

Non esiste nessuna’altra opzione per Zelaya, anche se la sua demenza lo porta a delirare con cose impossibili e giuridicamente inviabili. Il suo ritorno alla presidenza è un’utopia che solo rimane nelle menti ritorte dei rappresentati di lucifero sulla terra.

Per contro, il governo costituzionale e legittimo dell’Honduras, capitanato dal Presidente Micheletti, ha preso le misure legali necessarie per preservare la pace e l’ordine, così da poter evitare l’alterazione del processo democratico e pacifico che si vive in questo momento nel Paese. Il 29 Novembre si svolgeranno le elezioni presidenziali ed il popolo honduregno eserciterà il suo diritto al voto, dimostrando al mondo il significato della vera democrazia.

Gli avvenimenti descritti mantengono in una situazione incerta al mondo e soprattutto a noi, persone democratiche, che, preghiamo Dio perchè protegga l’Honduras da questi pazzi che pretendono rompere l’ordine costituzionale della patria di Lempira e Morazan, per soddisfare le pretese del comunismo internazionale, che non si rassegna all’idea di perdere questo territorio per i suoi piani terroristici, autocratici e di narcotraffico.

La posizione e l’atteggiamento del popolo honduregno e del suo governo costuituzionale, democratico e legittimo, sono così degne e coraggiose che emozionano al più insensibile essere umano. Mai avremmo immaginato di vedere tanta dimostrazione di grandezza, civismo, coraggio , valore e dignità di questo Paese così piccolo che prima di oggi passava inavvertito e che da oggi in poi sarà considerato una delle potenze mondiali in valori, correttezza e decenza pubblica consituendosi come la dimostrazione più palpabile di un popolo difensore della democrazia e dello Stato di Diritto.

Honduras deve essere rispettato!!

Niente e nessuno potrà far tornare indietro questo popolo che vuole vivere in pace ed in democrazia, senza l’ingerenza di nessun altro paese che pretenda calpestare la sovranità ed il potere di autodeterminazione del popolo honduregno.

Questo non è, come vogliono far credere i seguitori di Zelaya, una lotta tra i poveri ed i ricchi impresari.


Questa è una lotta tra il bene ed il male, tra la democrazia e l’autoritarismo, tra l’etica e la corruzione, tra I valori e gli antivalori, tra il progresso e la miseria, tra la libertà e la sottomissione, tra Dio e satana; dovendo necessariamente vincere i primi ai secondi per poter salvare il mondo.

Tradotto (spero bene) da FiammaBolivia.



Che il buon Dio ci salvi !"

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Come si vede, la situazione è assai diversa da quanto i media europei ed italiasiatici vogliono fa apparire. D' altronde la visita fugace di chavez a Venezia avrebbe dovuto aprire gli occhi a molti. Ma questo, lo sappiamo, è quasi impossibile, con l' Eskimo sempre presente in readazione dagli anni '70 ad oggi.

Pubblico questa nota di FiammaBolivia anche nel mio trascuratissimo e secondario Blog ForzaCuba.

http://www.forzacuba.splinder.com/

http://santosepolcro.splinder.com/post/20904111/ALBA+rossa+in+Sudamerica.

http://www.doctoralvaroalbornoz.blogspot.com/

martedì 22 settembre 2009

Ma Zelaya vuole la guerra civile ?

Con un gesto grave ed irresponsabile, il presidente deposto per il suo tentativo di manipolare la costituzione honduregna, Manuel Zelaya, dopo essere rientrato in modo illegale a Tegucigalpa, certo dell' appoggio dei presidenti dell' ALBA, ha arringato la folla parlando dal balcone dell' Ambasciata Brasiliana, il paese noto anche per essere entrato nella Seconda Guerra Mondiale contro l' Asse a guerra ormai decisa, oltre che per ospitare il terrorista Cesare Battisti, con questo slogan: "La mia posizione e' patria, restituzione o morte!". Scatenando così la reazione dei suoi sostenitori che stazionavano sotto il balconcino del novello "giulietto" ("romeo" è Lula o Chavez ?), con scontri e feriti, anche tra le Forze dell' Ordine.

Assisteremo tra qualche giorno all' aiuto frateno delle truppe libere dell' alleanza bolivariana ? Speriamo di no, ma Chavez è sempre più inquietante...

(nella foto, il cow-boy con la bellissima (!!!)figlia Hortensia, con un simpatico cappellino...)

lunedì 21 settembre 2009

Perchè siamo in Guerra. Perchè dobbiamo vincerla.

Provate a comprare quel simpatico oggetto che è conosciuto come Burqa. Fatto ? Bene, adesso obbligate la Vostra Fidanzata, la Vostra Moglie, la Vostra Figlia ad indossarlo, tutti i giorni, con il caldo delle estate afose.

Provate a pensare a Vostra Figlia sposata ad un simpatico giovanotto che poi la sgozzerà se vorrà continuare ad essere Cattolica, o che gli rapirà i figli scappando all' estero.

Provate ad immaginare il Vostro Parroco sostituito da un Imam-faidatè, di quelli che senza un' adeguata conoscenza del Corano e delle altre religioni stanno invadendo l' Italia.

Provate a pensare le Vostre Chiese trasformate in Moschee come a Costantinopoli ed altri luoghi.

Provate ad immaginare di buttarvi per terra 5 volte al giorno con i piedi scalzi del vostro vicino in faccia e con le scarpette di lato.

Provate ad immaginare la Vostra Vita senza salumi e con la Vostra Cena scelta da altri secondo motivazioni valide per un' attraversata del deserto. Oppure non mangiando e non bevendo durante una giornata di duro lavoro. Ma strafogandovi ed ubriacandovi dopo il tramonto.

Provate ad imbottirvi di dinamite ed ad intruffolarvi ad un Matrimonio oppure ad un Compleanno facendovi saltare in aria.

Provate, provate, provate !

Io, invece, ringrazio questi 6 Eroi, Matteo Mureddu, Davide Ricchiuto, Antonio Fortunato, Roberto Valente, Giandomenico Pistonami e Massimiliano Randino che hanno dato il Loro Sangue perchè i Talebani ed i Terroristi non vincano.

Se invece pensate che le mie siano solo esagerazioni, iscrivete pure Vostro Figlio/a alla Scuola Materna ed Elementare Statale Iqbal Masih di Roma che non ha voluto partecipare al minuto di silenzio per i Nostri Caduti per decisione della dirigente scolastica della scuola, l'ex consigliere municipale di Sinistra e Libertà, Simonetta Salacone, con questa motivazione: "E' solo retorica"-

11 Marzo 1944, l' ultimo singolo della Compagnia dell' Anello.

In questi giorni di Lutto Nazionale è particolarmente bello ascoltare il nuovo singolo della Compagnia dell' Anello, "11 Marzo 1944", scaricabile gratuitamente da "Canti Ribelli":

http://www.cantiribelli.com/

Lo dedico ai Nostri Caduti, insieme alle Preghiere dei Defunti.