Al funerale di Alessandro Pibiri,  Bertinotti è stato attaccato verbalmente  da un Generale, ex-comandante della  Brigata "Ariete", Che, incontrandolo davanti alla basilica di San Paolo, al  termine delle esequie di Stato , gli dà del "presidente opportunista". Fausto  Bertinotti, presidente della Camera, non replica. Dice solo: "Lei si qualifica  con le parole che dice".
L'incidente si colloca al termina di una  mattinata cupa contraddistinta dal dolore per la morte del caporal maggiore in  Iraq. La bara sta passando, tra gli applausi dei tanti che sono venuti a rendere  omaggio al militare caduto, nel piazzale antistante la basilica. Bertinotti,  intercettato dai giornalisti, rilascia una dichiarazione di  cordoglio.
Ed è proprio a questo punto che si fa avanti il Generale  Gianalfonso Davossa: "Ecco il presidente opportunista, ecco l'opportunista di  turno", ripete più volte davanti ai giornalisti. Fausto Bertinotti non si  scompone, limitandosi a commentare: "Lei si qualifica per le parole che dice". 
La polemica sembra chiusa lì. Se non fosse che il militare in congedo,  successivamente, vuole spiegare le ragioni del suo gesto. Rincarando la dose. 
Secondo D'Avossa Bertinotti "è stato abile a farsi eleggere Presidente  della Camera per poi ricattare la maggioranza di centrosinistra, quello è stato  un suo merito, ma certamente non ha rispetto per i militari". Non è finita,  secondo il Generale il Presidente della Camera "si è permesso di candidare e poi  far eleggere una senatrice (Lidia Menapace, ndr) che, per fortuna, non è stata  eletta presidente della commissione Difesa secondo cui la vita militare è una  vita di m....".
Il militare non ha affatto digerito che Bertinotti abbia  sfoggiato, il giorno della parata del 2 Giugno, "una spilletta della pace  dimostrando infantilismo politico". Poi l'affondo: "La sera frequenta i salotti  romani, gli stessi dove vado anch'io, ma quando lo incontro me ne vado  immediatamente. Fa tanto l'uomo di mondo - conclude D'Avossa - ma non si può  scherzare sul sangue dei nostri soldati". 
Aggiungo che poco dopo, il Generale è stato affiancato da una volante di Polizia; gli agenti sono scesi e gli hanno detto: "Bravo Generale: magari tutti i Generali fossero come Lei !"
 
2 commenti:
Ecco i commenti:
#1 11 Giugno 2006 - 00:15
Ed a ragione! Come si può non prendere sul serio un'istituzione come l'esercito? Come si può non considerare le persone che versano il loro sangue?
NON MERITIAMO GENTE COSI' AL GOVERNO!
ago86
#2 11 Giugno 2006 - 17:39
Piena solidarietà alle Forze Armate. Come in Spagna con Zapatero, la deriva comunista colpisce chi, da che mondo è mondo, difende la libertà, la sicurezza e il benessere dei cittadini. I comunisti non amano le Forze Armate perchè sanno di avere in loro - soprattutto adesso che sono formate da professionisti - un ostacolo ai loro disegni egemonici.
Monsoreau
#3 14 Giugno 2006 - 20:26
Ah bhé... La disciplina è tutto. Ma che razza di ufficiali abbiamo se non sanno nemmeno rispettare chi è a loro superiore, come un presidente della camera? O non vi è bastato Capello che invece di eseguire gli ordini di Cadorna si è mantenuto in posizione offensiva?
Ragazzi, la disciplina è prima di tutto obbedire anche se il capo non ti sta simpatico.
Non c'é ragione politica che tenga: un militare esegue gli ordini e il Parlamento RAPPRESENTATO ANCHE DAI PRESIDENTI DELLE DUE CAMERE, è quello che dà ordini all'esercito, non viceversa.
Io ero sotto un generale che non sopportavo: però sono sempre scatattato, per la miseria!
Meno chiacchere e più disciplina.
etienne64
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