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giovedì 22 giugno 2006

Pinochet, quando un libro dice tutto.

Il mio ospite cattocomunista mi ammonisce di prediligere Augusto Pinochet Duarte rispetto a Salvador Allende.Io invece gli consiglio di leggere un libro che ho in casa, posseduto anche da altri frequentatori di questo blog.

600 pagine che descrivono ottimamente la storia cilena di quel periodo, con appendici finali con l'elenco delle vittime del terrorismo rosso ed i nomi di alcuni "presunti" assassinati dalla Giunta Militare e segnalati poi in vita in altre nazioni.

Così Libero recensì il libro il 3 Agosto 2003:


"Allende "santo",un'invenzione comunista"
di Renato Besana

Appena Salvador Allende vinse le elezioni, era il settembre 1970, il cardinale Raul Silva Henriquez, arcivescovo dl Santiago, celebrò un solenne Te Deum di ringraziamento. Cominciò così, nell'alleanza simbiotica tra fede e ideologia, la più grande campagna dl disinformazione che il Novecento abbia conosciuto. Posto sugli altari quand'era ancora in vita, il presidente cileno venne trasformato, dopo la sua tragica morte in icona della libertà, della giustizia e dell' eguaglianza.

Simmetricamente il generale Augusto Pinochet, che con un colpo di Stato pose fine al suo fallimentare tentativo di instaurare il socialismo, è additato quale simbolo d'infamia. A correggere quanto meno giudizi e pregiudizi ricevuti, ristabilendo, nei limiti del possibile, la realtà dei fatti, è intervenuto un libro politicamente scorrettissimo di Mario Spataro, "Pinochet, le scomode verità" (edizioni Settimo Sigillo). Una lettura ricca d'ammaestramenti in un Paese, come il nostro, che tra il Settanta e l'Ottanta ebbe modo di assaggiare, come si diceva allora, gli spaghetti italiani in salsa cilena, il cui retrogusto ancora persiste nella cucina della politica nostrana.

Ad Allende, comunque la si pensi,non si può negare un pregio: la franchezza. Arrivato al potere con il 36% dei suffragi, chiarì subito di non sentirsi il presidente di tutti i cileni, ma di Unitad Popular, la coalizione che l'aveva sostenuto e che annoverava,. accanto ai partiti d'ispirazione marxista, i cattolici di sinistra. Per prima cosa, rivolse le sue attenzioni alla stampa: "Dovere supremo di un giornalista", disse, "è servire non la verità ma la rivoluzione". Cercò quindi di espropriare El Mercurio, il principale quotidiano del Paese. Non gli riuscì, nonostante che l'editore, per sottrarsi all'arresto, fosse stato costretto a riparare all'estero, accusato, tra l'altro, di irregolarità fiscali (i metodi, come si vede, restano sempre gli stessi). Per decreto, l'esclusiva di tutta la pubblicità venne affidata a quattro agenzie, ciascuna controllata da uno dei partiti della sinistra, che beneficiavano soltanto i giornali amici. Siccome neppure questo bastò, nel 1972 furono introdotte norme che vietavano la diffusione di notizie che non fossero state approvate dalla Officina de Radiodifusion de la Presidencia de la Republica, cioè dalla censura. Al contrario della stampa straniera, quella interna continuò a resistergli, al prezzo di arresti, violenze e repressioni.

Lo stesso fecero la stragrande maggioranza dei cileni, e a ragion veduta. All'indomani della sua elezione una folla di piccoli risparmiatori terrorizzati corse in banca per ritirare i propri risparmi. Aveva presagito quel che sarebbe accaduto, se le promesse della campagna elettorale fossero state mantenute. Lo furono. Con il voto favorevole dei democristiani, Allende fece approvare una modifica costituzionale che facilitava le nazionalizzazioni forzate, anche per "eccessivi profitti". Meno di un anno più tardi, lo Stato controllava il 90% delle miniere, l'85% delle banche, 84% delle imprese edili, l'80% delle grandi industrie, il 75% delle aziende agricole e il 52% delle imprese medio piccole. La produzione crollò, l'inflazione raggiunse il 400% medio, con punte del
700%. Cominciarono a scarseggiare, insieme ai beni di consumo, anche quelli di prima necessità, che vennero razionati.
Il "movimento liberatore di enormi proporzioni che ha portato alla presidenza del Cile un uomo chiamato a realizzare improrogabili atti di giustizia", come scrisse il premio nobel Pablo Neruda, cominciò a praticare espropriazioni illegali, tollerate, se non incoraggiate, dal governo. Il Mir, Movimento de Izquierda Revolucionaria, qualcosa di simile alle nostre Br, s'impadronì con la violenza di case e negozi, oltre che di circa 2000 aziende agricole.

La commissione parlamentare incaricata di far luce sul fenomeno venne sciolta d'autorità.
In poco più di un anno l'intero Paese, esclusa ovviamente la nomenklatura del regime, fu alla miseria e alla fame, in preda alle continue violènze delle formazioni paramilitari. Allende ricevette il premio Lenin per la pace. Aveva mostrato di aver appreso a puntino la lezione, come ci racconta Spataro con dovizia documenti. Per reprimere lo scontento, aveva sull'esempio cubano istituito i Jap, le Juntas de abastecimiento popular comitati locali che avevano lo scopo di "segnalare il rispetto dei prezzi controllati", ovvero una rete di commissari politici, circa 15 mila, che tutto potevano controllare, oltre, naturalmente, a denunciare i comportamenti controrivoluzionari.

Nonostante la repressione durissima, esercitata soprattutto dalle squadracce del Mir, il popolo, quello vero, riuscì a far sentire la propria voce: la marcia delle casalinghe e lo sciopero degli autotrasportatori lasciarono chiaramente intendere che la collettivizzazione avrebbe incontrato più difficoltà del previsto. Allende cercò allora l'appoggio dell'esercito, facendo entrare nel governo tre ministri mffitari. Il tentativo si concluse, dopo cinque mesi, con le loro dimissioni. Era il marzo '73. "Quando capimmo che l'opposizione conservatrice ci avrebbe impedito d'impadronirci dello Stato", dichiarò il leader comunista Luis Corvalan, "intensificammo i nostri preparativi per la lotta armata".

Allende si trovò nella condizione di scegliere se subire, o guidare, un rivoluzione più radicale di quella che egli aveva tentato. O la dittatura militare, o la dittatura del proletariato: altre vie non erano rimaste. In parlamento aveva già perso la maggioranza, l'esercito non faceva mistero dei propri malumori, i cileni erano allo stremo.

Nel mese di luglio,la Democrazia Cristiana offrì al presidente il proprio appoggio, a patto che venissero sciolti i gruppi paramilitari della sinistra. La proposta venne respinta. L'11 settembre, i carri armati del generale Augusto Pinochet, comandante in capo delle forze armate, portarono l'attacco ai centri del potere. Allende, asserragliato con i suoi nel palazzo della Moneda, resistette, rifiutando la via dell'esilio. Quando vide che tutto era perduto, diresse verso di sé la mitraglietta con la quale avrebbe voluto difendersi. Appena la notizia si diffuse, alle finestre delle case apparvero bandiere,esposte in segno di gioia.

In pochi anni, l'inflazione venne sconfitta, la spesa sociale aumentò, e il Cile divenne il più prospero tra i Paesi dell' America latina. Il governo Pinochet dovette, soprattutto nei primi anni, disarmare il terrorismo di sinistra. Fu una guerra civile durissima, e le guerre civili, come ammonisce il presidente Mao, non sono pranzi di gaia. Completata la transizione alla democrazia, il generale lasciò il potere, costume insolito trai dittatori. Ma l'odio dell'Europa nei suoi confronti non è mai scemato, fino ad arrivare al parossismo del giudice Garzon, che cercò d'arrestarlo con l'accordo dell'Inghilterra socialdemocratica. Neppure il ben più sanguinano Pol Pot ha mai avuto una così cattiva stampa, né da destra né da sinistra. Il testo di Spataro è efficacissimo nel dare conto di quel che sull'argomento è stato detto e scritto.

Poche, pochissime, le voci di dissenso. Per anni, le lagne degli Inti Illimani hanno risuonato da ogni palco, fino a stendere dalla noia anche i compagni più fedeli alla causa. El Pueblo unido jamàs serà vencido. Allende rappresentò il Sessantotto realizzato. Quello che per i cileni fu un incubo, da noi rappresentò il sogno per il quale i salotti democratici hanno continuato a trasalire di sdegno e di speranza. Arrivare cioè a risultati cubani passando dalle urne, dopo aver celebrato la sacra unione di cattolici e marxisti.


27 commenti:

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

Ecco i commenti:

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

#1 22 Giugno 2006 - 17:09

Condivido ;-)
Monsoreau
#2 22 Giugno 2006 - 17:46

Io avrei un lungo documento passato per la segreteria di stato Kissinger, ma e' in inglese. Non so su quale server l'ho messo. Certo la storia vera e' un po' diversa da quella che si legge in Eurabia e nel Paese di Acchiappacitrulli. Adesso
lo posto a pezzi.
PseudoSauro

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

#3 22 Giugno 2006 - 17:49

1)
Allende's Leftist Regime

"I don't see why we need to stand by and watch a country go communist due to the irresponsibility of its people."
Henry Kissinger

By the end of the 1960s, the polarization of Chilean politics had overwhelmed the traditional civility of Chile's vaunted democratic institutions. The centrist agreements of the past, which had enabled presidents to navigate a difficult course of compromise and conciliation, became more difficult to attain. The American Central Intelligence Agency had influenced elections in Chile dating back to 1958, but in 1970 the socialist candidate, a physician named Salvador Allende, was elected president. In a reflection of Chile's increased ideological polarization, Allende was elected president with 36.2 percent of the vote in 1970. Unable or unwilling to form coalitions, the left, center, and right had all nominated their own candidates in the mistaken hope of obtaining a majority.
President Nixon directed CIA to prevent Allende's inauguration through a military coup. One of the opponents of a coup, Army Chief of Staff General Rene Schneider was assassinated, but Allende took office as scheduled.
The Allende experiment enjoyed a triumphant first year, followed by two disastrous final years. According to the Popular Unity [ Unidad Popular - UP] coalition , Chile was being exploited by parasitic foreign and domestic capitalists. The government therefore moved quickly to socialize the economy, taking over the copper mines, other foreign firms, oligopolistic industries, banks, and large estates. By a unanimous vote of Congress in 1971, the government totally nationalized the foreign copper firms, which were mainly owned by two United States companies, Kennecott and Anaconda. The nationalization measure was one of the few bills Allende ever got through the opposition- controlled legislature, where the Christian Democrats constituted the largest single party.
Socialization of the means of production spread rapidly and widely. The government took over virtually all the great estates. It turned the lands over to the resident workers, who benefited far more than the owners of tiny plots or the numerous migrant laborers. By 1972 food production had fallen and food imports had risen. Also during 1971-72, the government dusted off emergency legislation from the 1932 Socialist Republic to allow it to expropriate industries without congressional approval. It turned many factories over to management by the workers and the state.

SEGUE
PseudoSauro

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

#4 22 Giugno 2006 - 17:51

2)

In his first year, Allende also employed Keynesian measures to hike salaries and wages, thus pumping up the purchasing power of the middle and working classes. This "consumer revolution" benefited 95 percent of the population in the short run because prices were held down and employment went up. Producers responded to rising demand by employing previously underused capacity.
Politically, Allende faced problems holding his Popular Unity coalition together, pacifying the more leftist elements inside and outside Popular Unity and, above all, coping with the increasingly implacable opposition. Within Popular Unity, the largest party was the Socialist Party. Although composed of multiple factions, the Socialist Party mainly pressed Allende to accelerate the transition toward socialism. The second most important element was the PCCh, which favored a more gradual, legalistic approach. Outside the Popular Unity, the most significant left-wing organization was the MIR, a tiny but provocative group that admired the Cuban Revolution and encouraged peasants and workers to take property and the revolutionary process into their own hands, much faster than Allende preferred.
The most important opposition party was the PDC. As it and the middle sectors gradually shifted to the right, they came to form an anti-Allende bloc in combination with the Natinal Party and the propertied class. Even farther to the right were minuscule, paramilitary, quasi-fascist groups like Fatherland and Liberty (Patria y Libertad), determined to sabotage Popular Unity.
The Popular Unity government tried to maintain cordial relations with the United States, even while staking out an independent position as a champion of developing nations and socialist causes. It opened diplomatic relations with Cuba, China, the Democratic People's Republic of Korea (North Korea), the Democratic Republic of Vietnam (North Vietnam), and Albania. It befriended the Soviet Union, which sent aid to the Allende administration, although far less than Cuba received or than Popular Unity had hoped for.
Meanwhile, the United States pursued a two-track policy toward Allende's Chile. At the overt level, Washington was frosty, especially after the nationalization of the copper mines; official relations were unfriendly but not openly hostile. The government of President Richard M. Nixon launched an economic blockade conjunction with U.S. multinationals (ITT, Kennecott, Anaconda) and banks (Inter-American Development Bank, World Bank). The US squeezed the Chilean economy by terminating financial assistance and blocking loans from multilateral organizations. But during 1972 and 1973 the US increased aid to the military, a sector unenthusiastic toward the Allende government. The United States also increased training Chilean military personnel in the United States and Panama.


According to notes taken by CIA director Richard Helms at a 1970 meeting in the Oval Office, his orders were to "make the economy scream." It was widely reported that at the covert level the United States worked to destabilize Allende's Chile by funding opposition political groups and media and by encouraging a military coup d'état. The agency trained members of the fascist organization Patria y Libertad (PyL) in guerrilla warfare and bombing, and they were soon waging a campaign of arson. CIA also sponsored demonstrations and strikes, funded by ITT and other US corporations with Chilean holdings. CIA-linked media, including the country's largest newspaper, fanned the flames of crisis. While these United States actions contributed to the downfall of Allende, no one has established direct United States participation in the coup d'état and few would assign the United States the primary role in the destruction of that government.

SEGUE


PseudoSauro

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

#5 22 Giugno 2006 - 17:51

Per colpa sua ci ho preso un sacco di botte ed ho imparato cosa sia il comunismo democratico prima ancora di conoscere il fascismo.

Ho letto tanti post in proposito, uno in particolare del Mons.
Bisqui

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

#6 22 Giugno 2006 - 17:52

3)
During the second and third years of the UP, demand outstripped supply, the economy shrank, deficit spending snowballed, new investments and foreign exchange became scarce, the value of copper sales dropped, shortages appeared, and inflation skyrocketed, eroding the previous gains for the working class. A thriving black market sprang up. The government responded with direct distribution systems in working-class neighborhoods. Worker participation in the management of enterprises reached unprecedented proportions. The strapped government could not keep the economy from going into free fall because it could not impose austerity measures on its supporters in the working class, get new taxes approved by Congress, or borrow enough money abroad to cover the deficit.
Although the right was on the defensive in Allende's first year, it moved on the offensive and forged an alliance with the center in the next two years. In Congress this center-right coalition erected a blockade against all Popular Unity initiatives, harassed Popular Unity cabinet ministers, and denounced the administration as illegitimate and unconstitutional, thus setting the stage for a military takeover. The most acrimonious battle raged over the boundaries of Popular Unity's "social property area" (área de propriedad social), which would incorporate private holdings through government intervention, requisition, or expropriation. The Supreme Court and the comptroller general of the republic joined Congress in criticizing the executive branch for overstepping its constitutional bounds.
Allende tried to stabilize the situation by organizing a succession of cabinets, but none of them guaranteed order. His appointment of military officers to cabinet posts in 1972 and 1973 also failed to stifle the opposition. Instead, it helped politicize the armed services. Outside the government, Allende's supporters continued direct takeovers of land and businesses, further disrupting the economy and frightening the propertied class.
The two sides reached a showdown in the March 1973 congressional elections. The opposition expected the Allende coalition to suffer the typical losses of Chilean governments in midterm elections, especially with the economy in a tailspin. The National Party and PDC hoped to win two-thirds of the seats, enough to impeach Allende. They netted 55 percent of the votes, not enough of a majority to end the stalemate. Moreover, the Popular Unity's 43 percent share represented an increase over the presidential tally of 36.2 percent and gave Allende's coalition six additional congressional seats; therefore, many of his adherents were encouraged to forge ahead.

SEGUE
PseudoSauro

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

#7 22 Giugno 2006 - 17:53

4)

In the aftermath of the indecisive 1973 congressional elections, both sides escalated the confrontation and hurled threats of insurgency. Street demonstrations became almost daily events and increasingly violent. Right-wing groups, such as Fatherland and Liberty, and left-wing groups, such as the MIR, brandished arms and called for a cataclysmic solution. The most militant workers formed committees in their neighborhoods and workplaces to press for accelerated social change and to defend their gains. The opposition began openly knocking on the doors of the barracks in hopes that the military would provide a solution.
The regular armed forces halted an attempted coup by tank commanders in June 1973, but that incident warned the nation that the military was getting restless. Thereafter, the armed forces prepared for a massive coup by stepping up raids to search for arms among Popular Unity's supporters. Conditions worsened in June, July, and August, as middle- and upper-class business proprietors and professionals launched another wave of workplace shutdowns and lockouts, as they had in late 1972. Their 1973 protests against the government coincided with strikes by the trucking industry and by the left's erstwhile allies among the copper workers. The Nationalists, the Christian Democrats, and conservative students backed the increasingly subversive strikers. They called for Allende's resignation or military intervention. Attempts by the Catholic Church to get the PDC and Popular Unity to negotiate a compromise came to naught. Meanwhile, inflation reached an annual rate of more than 500 percent. By mid-1973 the economy and the government were paralyzed.
(segue)

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

In August 1973, the rightist and centrist representatives in the Chamber of Deputies undermined the president's legitimacy by accusing him of systematically violating the constitution and by urging the armed forces to intervene. In early September, Allende was preparing to call for a rare national plebiscite to resolve the impasse between Popular Unity and the opposition. The military obviated that strategy by launching its attack on civilian authority on the morning of September 11. Just prior to the assault, the commanders in chief, headed by the newly appointed army commander, General Augusto Pinochet Ugarte, had purged officers sympathetic to the president or the constitution.
Allende either was assassinated or committed suicide while defending (with an assault rifle) his socialist government against the coup d'état. Several cabinet ministers were also assassinated, the universities were put under military control, opposition parties were banned and thousands of Chileans were tortured and killed, many fingered as "radicals" by lists provided by the CIA. Although sporadic resistance to the coup erupted, the military consolidated control much more quickly than it had believed possible. Many Chileans had predicted that a coup would unleash a civil war, but instead it ushered in a long period of repression.
Debate continues over the reasons for Allende's downfall. Right-wing critics in particular accused the left of plotting an armed takeover, a charge that was never proved. Critics also assailed the UP for being unclear about the limits of its reforms and thus frightening the middle class into the arms of the opposition. Critics of the right accused Popular Unity, in conjunction with the United States, of ruining the economy and of calling out the armed forces to protect its property and privileges. Critics of the Christian Democrats chastised them for refusing to compromise, locking arms with the rightist opposition, and failing to defend democracy. Observers in general scolded the far left for its adventurous excesses. Critics of the left blamed Allende for going to extremes, destroying the economy, violating the constitution, and undermining the spirit if not the letter of democracy. The far left retorted that Popular Unity failed because it was too timid to arm the masses.
There was ample blame to go around. Groups at all points on the political spectrum helped destroy the democratic order by being too ideological and too intransigent. A minority president facing adamant domestic and foreign opposition was extremely unlikely to be able to uphold democracy and create socialism at the same time.
The major media in the United States ignored the issue of CIA involvement until 1974, when Michael J. Harrington (D-MA) leaked details of secret Congressional testimony by William Colby. And in late 1975, the Senate Committee headed by Frank Church released the report on "Covert Action in Chile, 1963-1973." In 1982 the movie "Missing," directed by Costa-Gavras and starring Jack Lemmon and Sissy Spacek, provided a dramatized account of Charles Horman, a 30-year-old American free-lance journalist secretly arrested and executed during the coup.

FINIS
PseudoSauro

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

#8 22 Giugno 2006 - 17:56

Scusa Bisqui'... non ti avevo visto.

Come si puo' capire, il vedere la questione cilena al di fuori del contesto della guerra fredda sarebbe un po come mettere Cappuccetto Rosso nel paese delle Meraviglie, ma ormai la Rivoluzione ha vinto quindi ne riparleremo alla prossima guerra mondiale. :-(
PseudoSauro
#9 23 Giugno 2006 - 10:50

Vandea, sono riuscito a farti uscire allo scoperto: la tua cieca difesa del per te imprescindibile dovere dell'anticomunismo ti spinge a difendere Pinochet. E che tu mi porti un libro a sostegno delle tue idee non cambia molto...potrei elencarti centinaia, migliaia di libri che esaltano la figura di Allende. E del resto sul libro che mi hai indicato non mi par di leggere "Vangelo". Non sono pochi gli scrittori che scrivono idiozie cercando di farle passare per verità storiche (non ultimo Dan Brown). Non voglio perdere tempo a condannare Pinochet: i suoi crimini sono noti e chi in parte li giustifica, ahimè si dimostra un assassino del suo pari livello. Vi basti sapere che NEL 1978 L'ONU CONDANNO' IL CHILE PER CRIMINI CONTRO L'UMANITA'. Che vari Paesi richiesero l'estradizione di Pinochet per poterlo condannare (dal momento che i crimini contro l'umanità sono considerati al pari dei reati di pirateria e pertanto possono essere giudicati ovunque); che alcune grandi democrazie, tra cui sicuramente l'Italia e se non sbaglio anche l'Inghilterra o la Francia, non riconobbero mai il Chile di Pinochet e che presso di loro rimasero gli ambasciatori nominati da Allende. Ma come vi dicevo non voglio perdere tempo a condannare un uomo che ha bevuto il sangue del suo popolo. Nel mio piccolo vorrei cercare di dire qualcosa su Allende...
NoFariseo

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

#10 23 Giugno 2006 - 10:52

Che blog inutile che è questo qui.
Padone
#11 23 Giugno 2006 - 11:44

Allende vinse le elezioni democraticamente, il suo discorso iniziale ricalcava il solco delle esperienze democratiche precedenti: Allende non instaurò dittature, non trucidò nessuno, non fece scomparire nessuno, non fu condannato da nessuno. Quanto alla sua politica economica: non occorre una laurea in economia per capire come non esista riforma che nel giro di tre anni possa far crollare di botto l'economia di un Paese. O l'economia cilena era già pesantemente in crisi (e in tal caso che colpa avrebbe Allende) o c'è qualcos'altro sotto... e udite udite...chi c'era sotto? La CIA. Fu la Cia che finanziò il sindacato degli autotrasportatori perchè bloccasse il Paese, furono gli USA ad adottare l'embargo e il Chile era un Paese troppo piccolo perchè potesse resistere a questo attacco congiunto. Allende fu l'unico presidente che non cedette ai ricatti del Fondo Monetario Internazionale e volle statalizzare le industrie, le miniere per tentare di distribuire ricchezze al suo popolo.
Nel 1950, infatti,quando il mondo non era ancora cablato con linee di rame per tutto il mondo occidentale, il prezzo del rame era di 140 centesimi la libbra e il Cile deteneva il 40% della produzione, il che equivaleva ad avere lo stesso potere di controllo sul prezzo del rame che l’opec ha oggi sul prezzo del petrolio. Ma nel caso del Cile il potere decisionale era stato gradualmente sottratto al governo dalle politiche ricattatorie dell’F.M.I., i cui dettami sono stati seguiti in pieno dal governo cileno sia sotto la dittatura di Pinochet che sotto il nuovo "governo democratico di centro sinistra". Sotto entrambi i governi le compagnie minerarie che operano in Cile (e che formalmente non sono proprietarie delle miniere ma le hanno soltante in "concessione piena") non hanno mai pagato un solo pesos di tasse allo stato. Queste compagnie hanno inoltre usufruito di agevolazioni governative nei loro investimenti. Grazie alla loro indipendenza hanno potuto aumentare la produzione del rame in modo da mantenere stabile la quotazione del rame fino al 1995, per poi farla colare a picco negli anni successivi fino a 9,4 centesimi la libbra nel 2001. Questo mentre l’Opec ha fatto salire il prezzo del petrolio a 60 e più dollari al barile. E' una colpa per Allende aver cercato di dare ricchezza al popolo? E' una colpa aver cercato di allontanare le Società straniere parassite? Evidentemente per Paesi come gli USA che hanno sempre anteposto il portafoglio ai diritti umani questa era una grande colpa. Il suo tentativo fu schiacciato dal braccio armato di quel liberismo tetro che oggi vuole imporsi come “democrazia esportata". Ma voi continuate a difendere Pinochet...Vandea chiunque che non sia uno di questi quattro frequentatori del tuo blog sarebbe schifato da questo post. Se ti posso dare un consiglio...mettine un altro su Hitler, cercando di far capire che in realtà gli Ebrei stavano organizzandi assieme ai
NoFariseo

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

#12 23 Giugno 2006 - 11:51

Dicevo: perchè non ne metti uno su Hitler cercando di far vedere come in fondo Hitler è stato vittima di una campagna di disinformazione e che salvò il mondo da una cospirazione ordita dagli Ebrei e dai Massoni? (mettiamoceli in mezzo, i Massoni, chè fa sempre comodo). E poi su Molina...anche lui fu vittima di una campagna di disinformazione. E come dimenticarci Salazar, tutte vittime di campagne di disinformazione. Quando poi le stesse persone che condannano Pinochet (venendo tacciate di mistificazione e falsificazione) attaccano anche Stalin, Mao e Pol Pot, d'improvviso diventano forieri della Verità Assoluta. Torno a ripetere: LE VOSTRE( DI VOI 4 ASSIDUI FREQUENTATORI DEL BLOG) CONTRADDIZIONI NON HANNO LIMITI NE' DECENZA.
NoFariseo
#13 23 Giugno 2006 - 13:45

Mi aspettavo esattamente questo genere di risposta. Se tu non l'avessi visto, tra i miei link (che non ho mai il tempo di aggiornare come vorrei) esiste "Le Nostre Radici".
Chi mi conosce , anche come Starsandbars, sa quante volte io abbia polemizzato con i vari nazionalSOCIALISTI dell' etere, anche nei Forum giornalistici. Nazionalsocialisti spesso molto agguerriti e colti, ahimè.
Come ho già scritto in una delle mie risposte, i Negazionisti sono i maggiori nemici di noi Revisionisti: il lavoro enorme che un Nolte oppure un De Felice compiono con serietà, rischia poi di essere annullato da cialtroni come david Irving; il quale, invece di sparare capperate sull' Olocausto,avrebbe fatto meglio a dedicarsi alla sua primaria passione, lo studio delle armi da guerra.

In questi miei scontri ho sempre affermato che dopo gli Ebrei , i neo-pagani ammiratori delle Rune si sarebbero dedicati a Noi cattolici, con uguale precisione e puntiglio.
Anche perchè tra gli ispiratori di Hitler figurava quel bel campione di satanista di Aleister Crowley, disprezzato tra l'altro da Tolkien , cacciato quasi a pedate dall' Italia per volere di Mussolini. E quanto MALE albergasse in Crowley è risaputo.
Ancora una volta il mio giovane ospite prende l'ennesimo abbaglio, simile a chi grida allo scandalo nel vedere, che ne so, una bandiera della Marina Imperiale Tedesca della Prima Guerra Civile Europea , scambiandola con una della II Guerra Civile Europea cobn al centro la swastikah,simbolo solare razziato a torto dal III Reich.
Vandeaitaliana

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

#14 23 Giugno 2006 - 13:49

Dirò di più: una volta mi son beccato del "questurino" (da una terza persona) per aver minacciato un neo-nazionalsocialista di riferire all' autorità certe sue affermazioni contro il Talmud, libro che mi affascina come del resto tutto l' ebraismo, Religione dei Nostri Padri.

In questo blog, in uno dei mesi passati, ho anche scritto un post "Siamo tutti Israeliani"; devo cercarlo...
Vandeaitaliana
#15 23 Giugno 2006 - 13:59

Chi riconobbe il Cile:



Vandeaitaliana
#16 23 Giugno 2006 - 14:03

Condannare poi un libro senza averlo letto è un grosso sbaglio; la mia biblioteca è piena di libri di sinistra: non credo possa dire altrettanto il mio ospite.
Vandeaitaliana
#17 23 Giugno 2006 - 14:16

In conclusione, poi, rispondo ad un'altra domanda rimasta indietro.

Non ho nessun dubbio, essendo allora sconosciuto a Mussolini stesso il dramma della Shoah ( che era a conoscenza dell' internamento , non certo di quell' immane crimine di massa), che mi sarei schierato per non tradire il Popolo Tedesco, peraltro GIA' tradito dall' Italia nel 1915, ed avrei aderito alla RSI. Esattamente come l' Eroe e cieco di Guerra Carlo Borsani, Cattolicissimo e barbaramente ucciso a tradimento il 29 Aprile del 1945.
Popolo Tedesco che non va criminalizzato in toto, come ricordato da Sua Santità Benedetto XVI recentemente.



C' è tanta ignoranza e disinformazione in giro,: basti pensare che ogni tanto mi tocca di sentir chiamare con l'appellativo di nazista il grande Comandante Rommel.
Vandeaitaliana

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

#18 23 Giugno 2006 - 14:44

Gentile NoFariseo,
causalmente ho notato il suo intervento in queste sede.
Al di la del suo approccio accusatorio (oggi si chiama "teorema") non ho letto nulla che sia definibile come un'apologia di Hitler. Quest'ultimo in aggiunta era appartenente alla Massoneria e quindi non ha fatto altro che applicare alla lettera e direi chirurgicamente le direttive ed i programmi di conquista dell'Europa.
Ha programmato tutto, l'utilizzo strumentale di parole come libertà, eguaglianza, fraternità.
Ci sarebbe da domandarsi, ma questo è un suo problema perché parlare di libertà in nome di principi invece che in nome di Dio.
Perchè reclamare un'eguaglianza in nome di proclami, invece che in Cristo,
Perché imporre una fraternità in nome di retoriche invece di parlare di amore tra gli uomini in nome dello Spirito Santo.
Mi risponda a questo quesito.
Cordialità
IlRospo
IlRospo
#19 23 Giugno 2006 - 16:52

"Siamo tutti Israeliani", postato il 28 Ottobre.
Vandeaitaliana

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

#20 23 Giugno 2006 - 18:08

Al caro Vandea sull'immagine del Papa con Pinochet: era Giovanni Paolo II al corrente dei nefasti crimini di Pinochet? E se è per questo, il Papa è andato anche da Fidel Castro, caro il mio Vandea...ha riconosciuto un Comunista, scomunichiamo anche lui!!! Il riferimento a Hitler è provocatorio. Ci vuole coraggio a difenderlo ma ci voleva coraggio anche a difendere Pinochet (in entrambi i casi c'è gente che lo fa e siccome non vedo molta differenza tra l'uno e l'altro non ne vedo neanche tra i difensori dell'uno e dell'altro). Quanto alla RSI...lei, Vandea, avrebbe lottato comunque per Hitler e mi vuole dire che Mussolini non era al corrente dello sterminio?! Può essere, ma di sicuro ebbe la sua buona parte nell'inviare ebrei nei campi di concentramento e mi vuole anche dire che non era al corrente degli episodi di Cefalonia o delle Fosse Ardeatine o di chissà quanti altri? Se Mussolini avesse avuto a cuore le sorti degli Italiani, di fronte a queste efferate stragi si sarebbe suicidato. Ma Mussolini era un vigliacco, attaccato alla sua misera vita come un bambino al suo giocattolo rotto. Per questo, credimi, brilla più Hitler di Mussolini, perchè almeno Hitler i connotati ce li aveva. E chi mai ha criminalizzato il popolo tedesco in toto?!
NoFariseo
#21 23 Giugno 2006 - 18:13

Rispondo a ilRospo: Hitler si fece portatore dei diritti di uguaglianza, fraternità e libertà?! Questa è davvero la prima volta che la sento, penso che potrei far ridere qualcuno in qualche serata noiosa. Allora, scherzi a parte: ilRospo, leggetevi prima La Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino, leggetevi il Mein Kampf e fatemi poi notare le somiglianze tra i due, in modo che possa rendermi conto degli ideali "sociali" di Hitler. Al vostro quesito rispondo immediatamente...devo lasciare un attimo.
NoFariseo

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

#22 23 Giugno 2006 - 18:34

NoFariseo: mi dispiace, ma a fronte di un articolo piuttosto imparziale, quale ho messo nei commenti, e autorevole, in quanto divulgato proprio al tempo della campagna contro Nixon, da te leggo solo luoghi comuni, domande retoriche e "non poteva non sapere". La Storia non si fa in questo modo; soprattutto non si fa "a maggioranza", quando anche i sassi sanno che la maggioranza degli storici fa ancora uso dell'analisi marxista che non e' solo la negazione del metodo scientifico, ma anche della Verita'. Come mi e' capitato per altri argomenti, il rilevare come anche molti cattolici siano allergici a qualunque accenno ad una Veritas piu' o meno oggettiva, mi porta a pensare che questi abbiano "superato" lo stesso cristianesimo e si siano assestati sulla posizione di Pilato (quid est veritas? ricordi?).

Pinochet era un dittatore, che come tutti i dittatori, a parte pochissime eccezioni, in sudamerica, ha attuato la pratica del "levantamiento". Cioe': quando i militari vedono che la situazione si fa triste, fanno un colpo di stato. E' accaduto ed accade in tutto il sudamerica da quando esiste. Una dittatura militare non e' mai una passeggiata, ma quella di Allende era anch'essa una dittatura a tutti gli effetti, che ha sconvolto il paese precipitandolo in una crisi economica e politica senza precedenti; e questo prima ancora che gli USA cominciassero con le sanzioni e l'addestramento militare del dissenso (che era larghissima maggioranza: 70%). Questi sono fatti storici e documentati: non teoremi che lasciano il tempo che trovano. Ci si interroghi piuttosto su di un fenomeno mondiale che ha eletto la menzogna a veicolo principale della propaganda. Un cattolico dovrebbe sapere che ne pensava Gesu' Cristo. Ci vorra' tempo, come ce n'e' voluto per accettare il fatto che l'URSS non era un paradiso, ma uno ad uno cadranno tutti i dogmi ed i teoremi di questa cultura maligna; semplicemente perche' sono ormai troppi.
PseudoSauro
#23 23 Giugno 2006 - 18:41

P.S.
anche Hamas ha vinto le elezioni "democraticamente" eppure si sparano addosso. L'abito non fa il monaco, come in Italia, del resto...
PseudoSauro

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

#24 23 Giugno 2006 - 19:14

Gentile NoFariseo,
mi ha colto in fallo, però si trattava solo di un errore di battitura. Hitler è stata una jattura così come Stalin, così come Napoleone, così come la Rivoluzione Francese e via a seguire.
Le riformulo però la domanda relativa alla Rivoluzione Francese:
1) Uguaglianza - perché non nell'Amore a Dio.
2) Fratellanza - perché non in Cristo
3) Libertà - perché non nello Spirito Santo.

Ora a queste domande, lei che si qualifica"cattolico", ma, a mio avviso, non lo è, cosa risponde? La prego, però di non formulare il solito "voi avete... voi siete...".
Una ulteriore considerazione sulla democrazia che lei "vanta" essere un "bene" (mi scusi le virgolette) prodotto dalla Rivoluzione: come concilia la sua affermazione con la il fatto che i rivoluzionari godevano della libertà di tessere le loro trame e di stampare libelli e pamphlets contro il Re?
Non era forse già democrazia?
Forse vale il vecchio detto: Rex est qui nihil metuit ed il Santo Re Luigi XVI ha saputo affrontare la morte con grande fede in Dio.
Le faccio presente un fatto poco noto di un miracolo che accadde nella piazza antistante la ghigliottina. Quando il Re morì all'improvviso la piazza si riempì di profumo di rose e molti piansero per ciò che avevano permesso.
Può rispondermi ai quesiti?
Saluti cordiali
IlRospo
IlRospo

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

#25 23 Giugno 2006 - 19:35

IlRospo, vi risponderò, ma adesso vorrei puntualizzare su quanto scritto da PseudoSauro: io non mi baserei su documenti storici mentre l'articolo che mi proponete dovrebbe essere il Documento della Verità. Comincio con l'indicarti un link:http://www.ecn.org/reds/mondo/americalatina/cile/cile0310testigos.html dove potrai trovare testimonianze dirette della dittatura cilena di Pinochet( testimonianze di cileni e no di giornalisti stranieri che tentano di giustificare un crudele dittatore solo per tirare acqua al mulino della propria ideologia.)
Vi riporto poi frasi di persone coinvolte in quei fatti (frasi dette, quindi fatti su cui non sono possibili interpretazioni):"Di tutti i capi di governo dell'America Latina, noi ritenemmo Allende il più pernicioso per gli interessi del nostro paese. Egli era palesemente pro-Castro e si opponeva agli Stati Uniti. Le sue politiche interne erano una minaccia per la democrazia cilena e per i diritti umani".
"Non capisco perché dovremmo starcene immobili e guardare una nazione diventare comunista a causa dell'irresponsabilità del proprio popolo." -- Henry Kissinger (lo stesso uomo che fece cadere in Iran Mussadegh che guarda un pò cercava di nazionalizzare il petrolio, lo stesso uomo che diede una mano a Saddam nello sterminio dei Curdi...non lascia pensare tutto questo?). Ma continuiamo con le citazioni:"Non un dado, non un bullone raggiungerà il Cile sotto il governo di Allende. Una volta che Allende arriverà al potere noi faremo tutto ciò che è in nostro potere fare per condannare il Cile e tutti i cileni a patire privazioni e povertà." -- Edward M. Korry, Ambasciatore USA in Cile, presentando l'elezione di Allende.
"Esto es un gobierno de mierda, pero es mi gobierno.Viva el gobierno", cartellone apparso durante una manifestazione popolare nel 1972. (vi chiedo, se ci fosse stata dittatura sarebbe potuto comparire un cartellone del genere?)
Chi ha occhi per vedere e cervello per capire tragga le conclusioni.
Un'ultima citazione: "Il governo di Unidad Popular rappresentò il primo tentativo, mai compiuto altrove, di costruire una limpida transizione al socialismo, che, rifacendosi alle sue origini, non sarebbe stato guidato da una burocrazia autoritaria, ma da un autogoverno democratico." -- editoriale del North American Council on Latin America (NACLA) del luglio 2003.
NoFariseo

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

#26 23 Giugno 2006 - 19:42

Veniamo ora ai fatti (e comunque nel primo commento PseudoSauro ho elencato fatti, non ho fatto nè retorica nè apologia)
I primi interventi del governo sono volti a migliorare le condizioni dei ceti meno abbienti e dei lavoratori, con l’aumento dei salari e con l’attribuzione di un ruolo maggiore dei lavoratori nelle imprese pubbliche o a partecipazione pubblica. Vengono inoltre nazionalizzate le più importanti industrie minerarie del paese, le banche e altre industrie strategiche. Va a passo spedito anche la riforma agraria, in questo caso con procedimenti di espropriazione miranti alla sparizione del latifondo: si verificano i primi scontri violenti con i proprietari che non vogliono rinunciare ai loro vasti possedimenti. Lo stato ora controlla il 30% del credito, l’85% delle esportazioni e il 45% delle importazioni. Si è ridotta la disoccupazione ed è aumentato il livello dei consumi delle famiglie di minor reddito. La mortalità infantile diminuisce, grazie al rilancio del servizio sanitario, a diverse campagne sanitarie e dietetiche, e a provvedimenti come la distribuzione di mezzo litro di latte al giorno ad ogni bambino di età inferiore ai 14 anni.
Grazie a questa politica UP vince le elezioni municipali dell’aprile del 1971. A fine 1971 però, le manovre sul piano internazionale degli USA cominciano a sortire i loro effetti. Così si riduce a livello mondiale il prezzo del rame, con le evidenti conseguenze nelle esportazioni del rame cileno. Banca Mondiale e Banco Interamericano di Sviluppo negano aiuti al Cile, rifiutando di finanziare qualsiasi progetto industriale di sviluppo e concedendo soltanto piccoli prestiti. La concessione di credito all’estero, che sotto la presidenza Frei era stata di 300 milioni di dollari, passa a 30 milioni nel 1972 sotto la presidenza Allende. La situazione internazionale porta inevitabilmente a una drastica crisi economica interna in cui la destra si tuffa a capofitto per sottolineare l’incapacità del governo Allende.

Le elezioni politiche del 4 marzo 1973 si rivelano una cocente sconfitta per PDC(Partito Democratico Cristiano) e destra si erano presentati insieme e speravano con i due terzi dei seggi di poter cacciare Allende. Le elezioni portano la forza di UP al 44%. E' questo l’evento che induce i circoli politici della destra a decidere di intraprendere la via della forza per riportare il Paese verso l'“ordine”.

Intanto, per aumentare il clima di allarme sociale la destra orchestra da settimane azioni violente portate avanti da forze paramilitari fasciste, alle quali UP risponde con manifestazioni di piazza.
Io vi chiedo: dove è la dittatura? Vi furono manifestazioni, scioperi (anche se la maggior parte organizzati con l'ausilio degli USA): in quali dittature si è mai vista una cosa del genere?
NoFariseo

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

#27 23 Giugno 2006 - 19:45

Inoltre vi voglio ricordare che Il senatore del PDC Fuentealba (esponente non della stessa parte politica di Allende), ex ambasciatore all’Onu, denunciava al Senato una campagna tesa ad istigare le forze armate contro il governo. Affermava: “scorgo in questa campagna le orme e i metodi della Cia per abbattere i governi in altri paesi. L’imperialismo economico, il governo degli Usa e la Cia hanno operato sino ad ora in perfetto accordo per far crollare i governi….. Lo hanno fatto in Guatemala rovesciando Jacobo Arbenaz, per salvare l’impero delle banane della United Fruit, in Iran contro Mujamed Massa Depric per appropriarsi del petrolio e consegnarlo alla Standard Oil, in Brasile contro Joao Gaulart per impedire che continuasse il processo di trasformazione avviato nel paese. Hanno tentato di rovesciare Fidel Castro a Cuba per recuperare l’impero dello zucchero. Non nutro alcun dubbio sulle attività della Cia in Cile e della sua partecipazione agli avvenimenti che stiamo vivendo.” Una congiura di militari sostenuta dagli USA arrivò al sequestro e all'uccisione del capo dell'esercito René Schneider, ma la manovra non sortì gli effetti desiderati. Carlos Prats allora, generale più anziano, fu nominato comandante in capo. Se colleghiamo questo alle prime citazioni che vi ho fatto...il ciclo si chiude e risulta tutto chiaro.
NoFariseo
#28 24 Giugno 2006 - 05:19

Come ha segnalato Bisquì, l'anno scorso ho scritto sulla vicenda cilena e sui 90 anni del Generale Presidente. Tutti i paesi riconobbero ilgoverno cileno. La Gran Bretagna ebbe nel Cile l'unico vero alleato nella guerra per liberare le Falklands.
Comunque se No Fariseo vuole farsi salire lapressione, può leggere i post che ho linkato in http://it.geocities.com/monsoreauit/Storia.htm. Un programmino che continuerà, perchè la Storia è una cosa troppo seria per lasciarla alle manipolazioni comuniste.
Monsoreau

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

#29 24 Giugno 2006 - 10:57

Dove sono le manipolazioni comuniste, Monserau? Che Allende vinse democraticamente è una manipolazione? Che fu vittima di un colpo di stato orchestrato dalla Cia è una manipolazione? Che la Cia ne organizzò molti altri è una manipolazione? Vaglielo a chiedere agli Iraniani (che non hanno certo fama di essere comunisti) come la pensano sull'ingerenza della Cia... E' una manipolazione la condanna dell'ONU del 1978? E' una manipolazione il fatto che Pinochet sia stato condannato per violazione dei diritti umani e che in Chile le indagini furono portate avanti non da leader Comunisti ma da Alwyin, il leader democratico-cristiano? Non ci sarà pace per gli oppressori, per gli assassini... difendete Pinochet, urlatelo in strada se avete il coraggio, urlate che è un salvatore del mondo, andate in Chile, urlatelo: questo vi qualificherà in pieno. Siete prigionieri dei pregiudizi: non si tratta di destra o sinistra, ma di intelligenza e idiozia.
P.S: ilRospo, troverà risposta ai suoi quesiti nel post adatto, ovvero quello sulla Monarchia.
NoFariseo
#30 24 Giugno 2006 - 11:27

Il Cile di oggi è la nazione più solida, democraticamente ed economicamente, dell'America Latina, grazie alle riforme ed alle leggi della Presidenza Pinochet.
Il resto sono chiacchiere.
Monsoreau
#31 24 Giugno 2006 - 12:14

Che Allende non fosse uno stico di santo è vero, come è vero che si tende a perdonare tutto a chi è morto tragicamente.
Ma il ragionamento non ha senso: non abbiamo una quantità di lode costante per cui quanto più demerito diamo ad Allende, allora tanto più merito diamo a Pinochet.
Allende ha fatto un po' di fetenzie e
vari errori? Si, vero.
Pinochet ha attauto uno dei più sanguinosi, schifosi e moralmente indegni colpi di stato dell'ultimo secolo? Si, altrettanto vero.
Caro Vandea, a furia di volerti contrapporre sempre a qualocosa veri proposizioni contrearie anche dove non ci sono.



etienne64

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

#32 24 Giugno 2006 - 13:42

etienne64 e Nofariseo,

ma vi scagliate con la stessa veemenza anche contro castro o Kim Nam Jong (Repubblica Democratica Popolare di Corea) o Ahmadinejad?
Mi sembra che quanto al rispetto dell'umanità non abbiano nulla a che invidiare...

Già ma voi siete schierati a sinistra e quindi questi sono brave persone. Altrimenti come si spiega la vostra alleanza con i comunisti, i lenilisti, gli spaccavetrine, i no global, gli stalinisti, i disubbidienti...tutti seguaci dell'insegnamento di Cristo vero?
Bisqui
#33 24 Giugno 2006 - 15:14

Il bello è che quello del Generale Pinochet NON FU un colpo di stato, perchè le camere cilene, il 22 agosto 1973, approvarono un ordine delgiorno nel quale, condannando il governo minoritario di Allende che si rifiutava di dimettersi, chiesero alle Forze Armate di tutelare i valori della costituzione.
Le Forze Armate risposero alla richiesta del Parlamento.
Monsoreau
#34 24 Giugno 2006 - 19:38

La Camera dei Deputati accusò Allende con menzogne ed invocò la violazione della Costituzione: non mi sembra che il colpo di stato ebbe il fine di ripristinare la Costituzione. Allende disse che avrebbe interrogato la volontà del popolo che sarebbe stato chiamato al referendum nel settembre del '73. Il colpo di stato fu nel mese di luglio. Da una parte i metodi democratici, dall'altra la tirannide. Ma veniamo alla legalità dell'intervento armato.La dichiarazione dell'opposizione non era riuscita ad ottenere la maggioranza dei due terzi richiesta dalla Costituzione per muovere le accuse contro il presidente (e sappiamo che l'opposizione non aveva i due terzi dal momento che nel '43 Unidad Popular era salita al 43%): essenzialmente il congresso stava "invocando l'intervento delle forze armate e dell'ordine contro un governo democraticamente eletto" e "stava subordinando la rappresentazione politica della sovranità nazionale alle istituzioni armate, che non possono né devono assumere le funzioni politiche o la rappresentanza della volontà popolare." Torno a ripetere: chi ha cervello tragga le conclusioni. Io vedo da una parte un governo democratico che si può contestare, che magari io stesso avrei "democraticamente" osteggiato e dall'altra una volontà assassina, cieca di opprimere i popoli. QUESTI SONO I FATTI. Per il resto potete dare tutte le interpretazioni che volete.

NoFariseo

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

#35 24 Giugno 2006 - 19:43

Quanto a Bisqui, a differenza tua io sono in grado di attaccare chiunque difenda gli assassini e i tiranni e sai perchè? Perchè non ho pregiudizi e sono convinto che il male non ha colore politico. Siete voi, che attaccate il Demonio solo quando indossa la stella a cinque punte, ma che lo accettate volentieri purchè si vesta da anticomunista. IPOCRITI!!! Leggi tutti i miei commenti in questo blog...troverai rimandi a Stalin, Pol Pot, Praga, Tien Anmen. Chi ha i paraocchi non sono certo io.
NoFariseo
#36 24 Giugno 2006 - 21:39

Bisqui, ma chi ti ha detto che sono alleato ai " comunisti, i lenilisti, gli spaccavetrine, i no global, gli stalinisti, i disubbidienti...tutti seguaci dell'insegnamento di Cristo vero?"
Fammi capire, perché non ci riesco: siccome non apprezzo Pinochet allora sono immancabilmente (posso scegliere io o anche questo lo decidi tu?) comunista, leninista etc etc.?
O, ancora meglio, debbo dire che è stato bravo perché anticomunista? Cioé, uno può fare le peggio cose purché siano fatte con la pia intenzione di essere anticomuniste?
Sorry (e rispondo anche a Monsoreau) il problema di Pinochet non sta nel fatto che fece un golpe (o agì con notevole autonomia ed inizativa rispetto alla delega a lui conferita), ma quello che fece e permise ai suoi sottoposti di fare dopo.
Attenzione, perché ragionando come fate voi sull'idoneità del fine di giustificare i mezzi, dovreste assolvere Stalin che ha fatto delle cose terrificanti al pari di un Gensis Khan, ma lo faceva per un fine "nobile", creare una società in cui tutti fossero felici.
Come noto, non solo i comunisti storici non hanno creato nessun mondo migliore, ma, anzi, hanno riempito il mondo di cadaveri.
Ma erano animati da nobili ideali.
In conclusione, io diffido (e la figura di Pinochet, come quella di Stalin, mi conferma tale diffidenza) di tutti coloro che, assumendo arrogantemente di sapere cos'é il bene e il male, ammazzano, torturano e fanno vivere un sacco gente malissimo.
Non c'é ragione al mondo la lotta al comunismo, al fascismo o qualsiasi altra cosa che consenta si violare la dignità umana. E, se qualcosa di veramente diabolico esiste, bhé credo proprio che sia il crearsi scuse per farlo.
etienne64

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

#37 24 Giugno 2006 - 21:44

Nofariseo,
pero con chi ineggia i vari Stalin, Pol Pot, Praga, Tien Anmen, tu ci stai benone vero? Li hai come vicini e li coccoli, ti pagano? Hanno comprato il tui Dio o dissimuli? E' un pò che ti studio, chi ha i paraocchi non sono certo io.
Tu dovresti vergognarti per difendere i servi dell'ideologia che ha fatto milioni di vittime innocenti. Tu devi vergognarti per fare supinamente il lavoro di disinformazione per gli amici tuoi assassini.
Tu non hai mai preso una posizione netta contro di loro e sei sempre pronto a difenderli ed a fare propaganda per la sinistra.

Bisqui
#38 24 Giugno 2006 - 21:48

etienne64,
giusto! Non combattiamo il comunismo, permettiamogli di perpretare tutte le nefandezze possibili.
E' questo che vuoi, vero? Chi si nasconde dietro al tuo finto buonismo? Qual'è il tuo scopo, quello di addormentare le coscienze per darle meglio in pasto ai tuoi padroni?
Bisqui
#39 24 Giugno 2006 - 22:08

Bisqui,
il problema è molto semplice: se depechi determinati atti, tu per primo non li devi compiere. Punto e basta. E' una semplice questione di coerenza.
Non puoi dire p.es. che è orribile sbattere la gente in un gulag e poi entusiasmarti per quelli che sbattono i loro nemici in un gulag.
Buonismo. Termine molto usato, ma mai ragionevolmente definito. Comunque, che male c'é nel cercare di essere buoni? E' preferibile essere cattivi, magari pure un po' sadici? Non credo. E allora, perché ti fa schifo il "buonismo"?
Scopo. Mah, difficile dire perché uno partecipa ad una discussione su un blog. Una cosa credo di poterla dire con ragionevole sicurezza: non ho padroni. Se poi tu, che sembri sapere tutto di me, vuoi dirmi chi sono i miei padroni, mi farai una cortesia.
Infine, ti posso dire di aver servito la bandiera italiana con le stellette a collo per abbastanza tempo e in luoghi sufficentemente brutti da poterti assicurare che gli effetti del cattivismo sono talmente orribili da farti veramente desiderare che la gente sia, semplicemente più buona.

etienne64

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

#40 25 Giugno 2006 - 13:53

Bisqui, puoi pensare di me quello che vuoi. Io mi contrappongo a tutto ciò che ha tentato o tenta di sopprimere la democrazia, soprattutto a coloro che non hanno scrupoli nel versare il sangue del proprio popolo. Coloro che inneggiano a Stalin, Pol Pot, non sono amici miei e non mi risulta che siano rappresentati in Parlamento nè che siano alleati del centro-sinistra. Il tuo riferimento a Rifondazione è fin troppo palese. Ma Rifondazione sta allo Stalinismo come AN sta al fascismo: entrambe hanno denunciato pubblicamente le due esperienze storiche. (non volevo scendere nel caso particolare, ma tu mi costringi). Mentre invece mi risulta che c'è stata un'alleanza con chi senza mezzi termini si rifà direttamente al Fascismo...e non mi sembra che questa sia stata fatta dalla sinistra. Mi dispiace esser dovuto scendere nel caso italiano che non c'entra nulla con il Chile, ma i discorsi che fa certa gente sono sempre quelli: i Black block, i No-Global violenti, l'ispirazione stalinista, il pericolo comunista...eccetera eccetera.
NoFariseo
#41 25 Giugno 2006 - 15:47

"La Camera dei Deputati accusò Allende con menzogne ed invocò la violazione della Costituzione".
Chissà perchè le menzogne dovrebbero essere quelle della maggioranza del paese e del parlamento e non quelle dei marxisti.
Poi correggo: le Forze Armate agirono, nel rispetto del pronunciamento della maggioranza del perlamento (e del paese) l'11 settembre 1973 e non a luglio.
Allende non si bene come sia morto. Recenteomente è uscita una versione molto credibile per la quale Allende sarebeb stato ucciso, perchè non parlasse, da un agente cubano che faceva parte di un gruppo che Castro aveva mandato in Cile per "proteggerlo".
Ad Etinne ribadisco solo che il Cile di oggi, la più stabile democrazia e la più forte economia dell'America Latina, è figlio del Cile di Pinochet e tanto basta per qualificarne l'azione meritoria verso il suo popolo.
Sulle affermazioni di No Fariseo circa l'equiparazione di Rifcom con An e la presenza di Fascisti nella CdL, si smentiscono da sole: basta guardare ia nomi.
Se una qualche equiparazione la si volesse fare, quella è tra i DS e AN, tra Rifcom/PDCI da una parte e, semmai, AS. Con la evidente dimostrazione di quanto poco contino nella CdL i Fascisti, e, ex contrario, quanto siano determinanti i comunisti, con la corte dei miracoli di no global, pacifinti, ecoambientalisti vari, dall'altra.
Se togliessimo, per par condicio, le due estreme, la CdL governerebbe per i prosismi 50 anni, senza alcun problema.
Monsoreau

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

#42 25 Giugno 2006 - 19:02

Quindi Monserau in Italia abbiamo un abbondante 13% (sommando i voti di PCI, RC e Verdi) di persone violente, rivoluzionarie che in Italia vogliono fare quello che ha fatto Pol Pot...preoccupante, fossi in te inizierei a far le valigie, con questi qua non si scherza mica. Ma bando alle ciance (perchè è una vera idiozia pensare che Rifondazione e gli altri vogliano la rivoluzione), veniamo ad Allende. Monserau, leggi i commenti precedenti prima di intervenire, così non rischi di dire qualcosa che già è stata smentita. L'opposizione accusò Allende di menzogne, lo ripeto. Perchè come definiresti l'accusa di voler instaurare una dittatura? Non c'erano segnali in questo senso,assolutamente. C'era solo una grande paura, da parte dell'opposizione di non poter più riprendere il potere. Unidad Popular era passato in breve tempo dal 36% al 43%: i consensi aumentavano e l'opposizione pensò bene di usare la forza. In qualsiasi democrazia si usano metodi democratici per far cadere i governi e Allende non si sottrasse a questi metodi...disse che avrebbe fatto il referendum (ma all'opposizione non poteva andar bene il metodo "democratico" perchè il consenso ad Allende era in ascesa.) E comunque sia non era costituzionale l'intervento armato: per accusare il presidente OCCORREVANO I DUE TERZI DEL PARLAMENTO!!! E poi non pensi che l'intervento armato fosse comunque una violazione della volontà popolare? Una prepotenza, un subordinare il popolare e democratico volere delle urne alla forza delle armi? Sono convinto che tu non avresti problemi ad ammettere il colpo di stato se Allende fosse stato di qualsiasi altro partito meno che Comunista...come vedi tornano i pregiudizi. E te lo dimostro subito.
NoFariseo
#43 25 Giugno 2006 - 19:17

Italia, 1953. La coalizione della D.C arriva al 49%, ma nonostante la legge truffa non riesce ad ottenere il quorum. Ammettiamo che tutte le altre forze (PSI, PCI, Monarchici, MSI) che non avevano affrontato le elezioni insieme e che quindi si pensa non avessero nulla a che fare gli uni con gli altri(un pò come in Chile la destra e il PDC), bene, ammettiamo che avessero accusato la D.C di voler instaurare la dittatura e che avessero richiesto l'intervento delle forze armate "per il bene del Paese". Stessa situazione cilena: la MAGGIORANZA DEL PARLAMENTO CHIEDE L'INTERVENTO DELL'ESERCITO. L'esercito interviene. Per te sarebbe stato colpo di stato? Rispondi a questa domanda. Non sarebbe stata una palese violazione della democrazia e del volere popolare?
Quanto al fatto che Pinochet risollevò le sorti del Paese...facile con i soldi americani e con l'aiuto del FMI ai cui ricatti Allende non volle mai cedere. Ma comunque...immaginiamo davvero che Pinochet si sia comportato da grande economista e da uomo con a cuore le sorti del proprio Paese (ma davvero sei così ingenuo da non renderti conto come ci fossero gli USA dietro?), questo giustificherebbe le barbarie del suo governo? Se così fosse, Monserau, dovresti giustificare anche Hitler che riuscì, miracolosamente, a trasformare un Paese disastrato dopo la Prima Guerra Mondiale, di nuovo in una potenza mondiale. Andiamoci piano con le parole, Monserau, sennò corriamo il rischio di cacciarci in vicoli ciechi.
NoFariseo

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

#44 25 Giugno 2006 - 20:18

Aggiungerei: il ragionamento di Monsoreau porterebbe a dimostrare l'assoluta superiorità de comunismo; infatti, poiché a seguito del comunismo la Cina è divenuta la grande potenza più dinamica del mondo (quella con il trend di crescita più alto) il comunismo è bello e buono. Mah, non credo che la gente finita a Goli Otok (per fare un esempio fra tanti) si setirebbe molto confortata, non credo che i cileni torturati o i familiari deglia mmazzati ne sarebbero entusiasti.
Solo una chiosa a questo discorso: per il profondo rispetto che ho del servizio militare, mi lascia molto perplesso il fatto che una forza armata venga usata contro i propri concittadini, quale ne sia la ragione. Le FF.AA. rappresentano, per certi versi, TUTTA la nazione, non una parte, seppur maggioritaria.

etienne64
#45 26 Giugno 2006 - 04:46

Che fosse una menzogna è affermazione solispsistica della sinistra.
La realtà vedeva Allende "sposato" con Castro che gli aveva persino fornito i "consiglieri" per eliminare l'opposizione (veggasi le repressioni degli scioperi e dei movimenti di piazza).
La deriva tirannica di Allende era dimostrata proprio dalla ostinazione con cui voleva continuare a governare nonostante fosse senza maggioranza parlamentare e popolare.
Etienne. La Cina dimostra la superiorità del Capitalismo, perchè solo con l'avvento del libero mercato la Cina è cresciuta, mentre prima, con l'applicazione delcomunismo nonsolo politico, ma anche economico, era nella miseria più nera.
Altro appunto. Il Cile di Pinochet è cresciuto senza lo sfruttamento intensivo delle grandi masse come accade in Cina ... :-D
Monsoreau
#46 26 Giugno 2006 - 13:34

Commento 20:
Dunque se il Papa non era a conoscenza, altrettanto è valida la tesi che nemmeno Mussolini sapesse della Shoah. O no ?
Il Duce, tramite Il Cardinale Schuster, Perlasca e molti altri intermediari si adoperò per la salvezza di molti israeliti, a differenza del Governo francese di Vichy. Su Cefalonia e le Fosse Ardeatine il nostro ospite dimostra di avvalersi delle solite notizie imposte da una scuola di regime e dalle paginette di internet.
Come vediamo poi, nel commento 25 citare ECN.org. Poffarre !
Commento 40:
ha già risposto Mons, comparare AN a rifondazione mi fa sorridere.
Vandeaitaliana

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

#47 26 Giugno 2006 - 13:41

Ad Etienne:
Mai stato in Cina ? Io importo mobili ed oggettistica cinese da quasi 20 anni:primo viaggio 27 agosto 1988.
Lo sviluppo economico cinese, riservato tuttora a minoranze, è dovuto ad uno strano connubio tra comunismo, mafia cinese e cecità di un certo capitalismo occidentale.Altro che bontà del comunismo !
Vandeaitaliana