Ieri il primo ministro temporaneamente in carica, Nicolae Prodescu credeva forse di avere le solite trionfali ed oceaniche accoglienze che gli riservano i comunisti alle solite feste della mortadella cui partecipa attivamente, come ai bei tempi del Muro di Berlino, quando parlava dal balcone a Bucarest, osannato dai miltanti portati liberamente dalla Securitate. Ma invece la storia si è ripetuta: come il 21 Dicembre 1989 il divino Conducator Prodescu è stato interrotto 9 volte dai paladini della libertà, facendo palesare l' imbarazzo anche dei più fidi sostenitori unionisti ; e come allora la faccia di Prodescu ha cambiato espressione, a volte incredula, a volte ridanciana, a volte esterrefatta.
E come allora Prodescu non ha capito che il momento della caduta è sempre più vicino, ed incurante ha ripetuto una nenia triste:
"Per me in particolare sarebbe come sconfessare parte della mia storia professionale, visto che da presidente dell' Iri in quegli anni ho avviato uno dei più consistenti processsi di privatizzazione intrapresi in Europa..." BRAVO, BIS !
"Per me in particolare sarebbe come sconfessare parte della mia storia professionale, visto che da presidente dell' Iri in quegli anni ho avviato uno dei più consistenti processsi di privatizzazione intrapresi in Europa..." PIANTALA !
"Per me in particolare sarebbe come sconfessare parte della mia storia professionale, visto che da presidente dell' Iri in quegli anni ho avviato uno dei più consistenti processsi di privatizzazione intrapresi in Europa..." Parla di Rovati !
"Per me in particolare sarebbe come sconfessare parte della mia storia professionale, visto che da presidente dell' Iri in quegli anni ho avviato uno dei più consistenti processsi di privatizzazione intrapresi in Europa..." NOMISMA !
"Per me in particolare sarebbe come sconfessare parte della mia storia professionale, visto che da presidente dell' Iri in quegli anni ho avviato uno dei più consistenti processsi di privatizzazione intrapresi in Europa..." CIRIO !
"Per me in particolare sarebbe come sconfessare parte della mia storia professionale, visto che da presidente dell' Iri in quegli anni ho avviato uno dei più consistenti processsi di privatizzazione intrapresi in Europa..." TELEKOM SERBIA !
"Per me in particolare sarebbe come sconfessare parte della mia storia professionale, visto che da presidente dell' Iri in quegli anni ho avviato uno dei più consistenti processsi di privatizzazione intrapresi in Europa..." A CASA !
"Per me in particolare sarebbe come sconfessare parte della mia storia professionale, visto che da presidente dell' Iri in quegli anni ho avviato uno dei più consistenti processsi di privatizzazione intrapresi in Europa..." PIETA' !
"Per me in particolare sarebbe come sconfessare parte della mia storia professionale, visto che da presidente dell' Iri in quegli anni ho avviato uno dei più consistenti processsi di privatizzazione intrapresi in Europa..." Coraggio, coraggio, Prodi è di passaggio !
Per chi ha ben presente le immagini della Storia, non possono sfuggire similitudini tra le foto del Fantasma di Bucarest e quello riesumato di ieri; un Fantasma che DEVE essere mandato a casa al più presto, magari con una bicicletta nuova, per evitare che possa fare danni ulteriori a questo Povero Paese. Un Fantasma da mandare a casa prima che intervenga il Fronte di Salvezza Nazionale di Ion Veltronescu e Massimo D'Aleman.
Perchè è indubbio che un Governo temporaneamente in carica come questo, che cala la scure fiscale sulla STRAGRANDE MAGGIORANZA DEL PAESE, che se ne va in Cina a far Balanzone, ignorando gli appelli dell' Industria italiana e mai parlando dei diritti umani, che vuol far difendere il Santo Padre dai terroristi islamici dalle Guardie Svizzere , per non farci diventare matti , deve andarsene a casa e lasciare spazio alle nuove elezioni, per la salvezza d' Italia.
1956, è l' anno della brutale invasione ungherese da parte dei carri armati sovietici, che fecero 25.000 morti e 250.000 profughi.
Oggi sull'altro mio sito:
Fabianus Tibo, Dominggus da Silva e Marinus Riwa, i tre cattolici di Poso accusati di essere coinvolti nella morte, avvenuta sei anni fa, di 200 musulmani nel contesto dello scontro interreligioso che ha insanguinato le isole indonesiane Sulawesi sono stati alfine fucilati, nonostante gli appelli della Santa Sede, di Amnesty International e di decine di organizzazioni internazionali.
La storia si ripete, Budapest è di nuovo in rivolta contro l'oppressione rossa. Dopo le dichiarazioni svelate dalla televisione nazionale di Ferenc Gyurcsany, ex-dirigente della Gioventù comunista magiara, poi protagonista della privattizzazione selvaggia