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giovedì 18 dicembre 2008

Fini, ovvero Talleyrand.

Ogni nuova dichiarazione del Sig. Fini prepara a nuove meraviglie, per così dire. Ma non dobbiamo ormai stupirci più di nulla da parte di questo novello Talleyrand, il quale, come si sa, servì la Monarchia di Luigi XVI, poi la Rivoluzione francese nelle sue varie componenti, l'impero di Napoleone Bonaparte e poi di nuovo la Monarchia, questa volta quella di Luigi XVIII. Ma sono sicuro che al Sig. Fini i libri di storia non dedicheranno praticamente nulla. Dimenticheranno le sue frasi di celebrazione del Fascismo, reperibili nel mio blog al TAG Fini, dimenticheranno il suo neoantifascismo più realista del Re, e si perderanno nell' oblio gli attacchi contro Pio XI e Pio XII e tutto quello che fecero, attraverso grandi Cardinali e Vescovi, come Ildefonso Schuster, ma anche con occasionali religiosi, per opporsi all' Olocausto. Io invece non vorrei che si perdesse la memoria di questa fotografia, e vorrei che qualche storico mi spiegasse cosa ci faceva con il microfono in mano il Sig. Fini al Funerale di Francesco Cecchin, tra una selva di braccia tese e labari con tanto di gladio e dedica a Graziani accanto al Camerata Marcello De Angelis, allora in Terza Posizione. Non provava schifo e ribrezzo verso tutti quei Fascisti dichiarati, lui novello cantore dell' antifascismo militante ? Non provava avversione verso l' incenso che proveniva dalla Chiesa ?

No, aspettiamoci di tutto, dai matrimoni tra pederasti fino alla sparizione dei Crocefissi, dal Corano nelle scuole allla cittadinanza regalata al primo che passa, dalla liberalizzazione delle droghe agli omicidi mascherati da eutanasia.

Nel nome del vvolemosebbene e della "bellademocrazia" !

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Il Brindisi di Girella
di Giuseppe Giusti
Dedicato al signor di Talleyrand buon'anima sua

Girella (emerito
Di molto merito),
Sbrigliando a tavola
L’umor faceto,
Perde la bussola
E l’alfabeto;

E nel trincare
Cantando un brindisi,
Della sua cronaca
Particolare
Gli uscì di bocca
La filastrocca.

Viva Arlecchini
E burattini
Grossi e piccini:
Viva le maschere
D’ogni paese;
Le Giunte, i Club, i Principi e le Chiese.

Da tutti questi
Con mezzi onesti,
Barcamenandomi
Tra il vecchio e il nuovo,
Buscai da vivere,
Da farmi il covo.
La gente ferma,

Piena di scrupoli,
Non sa coll’anima
Giocar di scherma;
Non ha pietanza
Dalla Finanza.

Viva Arlecchini
E burattini;
Viva i quattrini!
Viva le maschere
D’ogni paese,
Le imposizioni e l’ultimo del mese.

Io, nelle scosse
Delle sommosse,
Tenni, per ancora
D’ogni burrasca,
Da dieci o dodici
Coccarde in tasca.
Se cadde il Prete,

Io feci l’ateo,
Rubando lampade,
Cristi e pianete,
Case e poderi
Di monasteri.

Viva Arlecchini
E burattini,
E Giacobini;
Viva le maschere
D’ogni paese,
Loreto e la Repubblica francese.

Se poi la coda
Tornò di moda,
Ligio al Pontefice
E al mio Sovrano,
Alzai patiboli
Da buon cristiano.
La roba presa
Non fece ostacolo;
Ché col difendere
Corona e Chiesa,
Non resi mai
Quel che rubai.

Viva Arlecchini
E burattini,
E birichini;
Briganti e maschere
D’ogni paese,
Chi processò, chi prese e chi non rese.

Quando ho stampato,
Ho celebrato
E troni e popoli,
E paci e guerre;
Luigi, l’Albero,
Pitt, Robespierre,
Napoleone,
Pio sesto e settimo,
Murat, Fra Diavolo,
Il Re Nasone,
Mosca e Marengo;
E me ne tengo.

Viva Arlecchini
E burattini,
E Ghibellini,
E Guelfi, e maschere
D’ogni paese;
Evviva chi salì, viva chi scese.

Quando tornò
Lo statu quo,
Feci baldorie;
Staccai cavalli,
Mutai le statue
Sui piedistalli.
E adagio adagio
Tra l’onde e i vortici,
Su queste tavole
Del gran naufragio,
Gridando evviva
Chiappai la riva.

Viva Arlecchini
E burattini;
Viva gl’inchini,
Viva le maschere
D’ogni paese,
Viva il gergo d’allora e chi l’intese.

Quando volea
(Che bell’idea!)
Uscito il secolo
Fuor de’ minori,
Levar l’incomodo
Ai suoi tutori,
Fruttò il carbone,
Saputo vendere,
Al cor di Cesare
D’un mio padrone
Titol di Re,
E il nastro a me.

Viva Arlecchini
E burattini
E pasticcini;
Viva le maschere
D’ogni paese,
La candela di sego e chi l’accese.

Dal trenta in poi,
A dirla a voi,
Alzo alle nuvole
Le tre giornate,
Lodo di Modena
Le spacconate;
Leggo giornali
Di tutti i generi;
Piango l’Italia
Coi liberali;
E se mi torna,
Ne dico corna.

Viva Arlecchini
E burattini,
E il Re Chiappini;
Viva le maschere
D’ogni paese,
La Carta, i tre colori e il crimen laesae.

Ora son vecchio;
Ma coll’orecchio
Per abitudine
E per trastullo,
Certi vocaboli
Pigliando a frullo,
Placidamente
Qua e là m’esercito;
E sotto l’egida
Del Presidente
Godo il papato
Di pensionato.

Viva Arlecchini
E burattini,
E teste fini;
Viva le maschere
D’ogni paese,
Viva chi sa tener l’orecchie tese.

Quante cadute
Si son vedute!
Chi perse il credito,
Chi perse il fiato,
Chi la collottola
E chi lo Stato.
Ma capofitti
Cascaron gli asini;
Noi valentuomini
Siam sempre ritti,
Mangiando i frutti
Del mal di tutti.

Viva Arlecchini
E burattini,
E gl’indovini;
Viva le maschere
D’ogni paese.
Viva Brighella che ci fa le spese.

4 commenti:

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

Ecco i commenti:

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

#1 18 Dicembre 2008 - 18:20

Oggi sempre più che mai "Contro tutti i partiti, contro tutti i corrotti"

Adriano!!!
utente anonimo
#2 18 Dicembre 2008 - 20:12

Fece bene l'Osservatore Romano di accusare Fini di "opportunismo", perchè quello che Fini è esattamente: un "opportunista".

Per farsi bello e farsi accettare di fronte agli ebrei è pure disposto a dare addosso alla Chiesa, e "a far finta" che un pezzo di Storia non esista.

Dico "a far finta" perchè sono convinto che quel Fini conosce benissimo come sono andate realmente le cose storicamente. Ma preferisce intenzionalmente e "opportunisticamente" dire altro: dire una storia infettata dal pensiero comunista; poichè dire ciò ad un pubblico del genere è più "opportuno" e più "elogiativo"....

Poco importa che per dire questo bisogna dire qualche "piccola" bugia storica; poco importa di accusare la Chiesa "tanto lo fanno in tanti"; e soprattutto, poco importa di contribuire ad infangare il nome di un Santo come Pio XII....

Il fatto che lo stesso Veltroni abbia elogiato e difeso questa bassa esibizione di anti-storicità e di anti-cristianità, la dice lunga sul tipo di spettacolo siamo stati testimoni: degno del "Codice DaVinci"!


Gwath
utente anonimo

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

#3 20 Dicembre 2008 - 09:53

fini è un pover'uomo

però niente paura!

non appena gli sarà passata la recente sbornia massonica farà l'ennesima giravolta e chiederà di essere ammesso fra i terziari francescani o fra i negazionisti dell'11 settembre
(mi permetto di ricordare che fu lui, qualche tempo fa, a cercare di rassicurare gli attoniti camerati con uno sconcertante "non ho lasciato la croce per il compasso")
utente anonimo

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

#4 21 Dicembre 2008 - 13:26

Paragonare Fini a Tallyerand è concedergli sin troppo onore e importanza ... ;-)
Monsoreau
#5 25 Dicembre 2008 - 18:42

BUON SANTO NATALE!!!
Reazionario
#6 26 Dicembre 2008 - 11:39

Buon Natale !
Vandeaitaliana