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lunedì 15 giugno 2009

Tempo di Revisionismi, anche per Tex Willer.

Chi mi conosce bene sa che sono un appassionato da sempre di fumetti, di cui ne posseggo ancora una bella collezione, da Mandrake a Topolino, dai Marvel a Zio Tibia, fino a Gordon, che ho fatto rilegare. Ma Tex Willer è presente al completo in casa mia, dal numero 1, "La Mano Rossa" fino all' ultimo uscito pochi giorni fa, "I due guerriglieri", N.584; Almanacchi, Texoni e supplementi vari compresi.

Tex, al contrario di quanto affermato dai vari estimatori sinistri, ha sempre incarnato valori di Destra. Tant' è che pure Lanna e Rossi nel da me pluricitato "Fascisti Immaginari" gli dedicarono un capitolo. Dal Cameratismo verso i propri Pards, al senso dell' Onore; dal rispetto verso la parola data al Grande ed Unico Amore ( e pure sfortunato, dato che era vedovo); dal disprezzo verso i politicanti di professione fino al rispetto per la Tradizione, rappresentata dagli Indiani con le loro Gerarchie e Religiosità.

Unico neo: nonostante fosse nato in Texas, Tex dovette abbassarsi al politicamente corretto, arruolandosi nell' Esercito Nordista, pure se come semplice Esploratore e con l' impegno a non dover sparare verso gli Starsandbars se non per legittima difesa. Ma eravamo negli anni '70, anzi,per la precisione nel Marzo ed Aprile del 1970, quando uscirono "Tra due bandiere" e "Quando tuona il cannone". Posso dunque capire la Famiglia Bonelli, che stimo moltissimo, che doveva pur cercare di non farsi assaltare la sede in nome dell' antifascismo militante. E, d' altro canto, pure il grandissimo Hugo Pratt, l' autore di Corto Maltese, dovette celare per anni le proprie idee.

A distanza di tanti, molti e troppi anni, ecco l' uscita che aspettavo, due numeri pieni di Revisionismo per nulla velato, dove le bande di Jayhawkers, criminali nordisti per la maggior parte del Kansas che assaltavano villaggi del Missouri o case isolate solo per il semplice sospetto di simpatie verso il Sud, seminando orrore e morte, ricordano tanto, tantissimo certe bande dalla stella rossa che si resero famose in Italia verso la fine della Seconda Guerra Civile Italiana. Tant' è che a pag. 29 di "Missouri", Tex dichiara:"I metodi dei PARTIGIANI della libertà si rivelarono non molto diversi da quelli degli schiavisti". E nel corso dell' album, abbiamo una strage sommaria solo per le idee di alcuni secessionisti che tanto ricorda quelle del Triangolo Rosso emiliano.

Era un atto dovuto, che attendevo da anni. Grazie.

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