Ma cambieranno mai i trinariciuti, sempre pronti dimenticare il loro passato ?
Penosi e ridicoli: un tempo bruciavano le Bandiere Italiane e fischiavano l' Inno; oggi pronti ad impossessarsene contro il Federalismo. Un tempo moralisti sugli omosessuali, vedasi Pasolini; oggi paladini delle strane coppie. Un tempo tutti "yankee go home"; oggi sodali di Obama. Un tempo sostenitori della Rivoluzione Verde di Gaddafi; oggi lo scoprono dittatore, per parlar male di Berlusconi. Ma almeno lasciateci questo piacere, cioè di urlare contro il Ras di Tripoli a noi che sempre abbiamo contrastato questo nemico dell' Italia, fin da quando si accanì contro i Nostri Connazionali presenti sulla quarta Sponda da decenni, buttandoli fuori senza neanche un soldino; mentre gli Andreotti ed i governi solidali e nazionali continuarono a fare affari con questo individuo. Insieme ai capitalisti alla Agnelli. Che lo facciate voi, che avete visto nel dittatore Libico un nuovo Arrafat, Mao e Fidel, fa proprio ridere.
Berlusconi sbaglia, come sbaglia anche in altre alleanze estere; ma è costretto da politiche energetiche precedenti ereditate dai governi precedenti, e che hanno il fulcro nella decisione demenziale di non aver scelto l' Energia Nucleare in passato.
Ah, dimenticavo: la Libia e' sempre una Repubblica POPOLARE E SOCIALISTA !!!!


Splendido, Splendido, nel cielo va.

Sento in giro commentare che eventuali elezioni, che auspico assolutamente, senza aspettare e tergiversare, non sarebbero gradite da Napolitano, il quale è già corso in vacanza per evitare noie. Pronto ad affidare l' incarico di governo a buffe coalizioni di sinistracentrodestra in salsa antiberlusconiana. Ebbene, giova ricordare che anche se piccoli, si può e si deve resistere a chi in gioventù celebrò i carri sovietici a Budapest.
La riconoscenza non è una dote italiana. Quello che ha fatto Silvio Berlusconi per la figlia del suicida Sergio Moroni è risaputo...
Tra le troppe bufale della rete, e purtroppo anche di certi libri di storia, circola una nota bufala sul primo ministro inglese Lord William Gladstone. Il quale, in una lettera a Lord Aberdeen, millantò una visita al penitenziario borbonico di Santo Stefano nel 1851, che descrisse in condizioni disumane, arrivando a definire il Regno delle Due Sicilie "la negazione di Dio eretta a sistema di governo." Nel 1888 Lord Gladstone ammise di non aver mai messo piede in nessun carcere borbonico.
Due anni fa è uscito un libro, "Islàm, dall' apostasia alla violenza", Cantagalli editore, scritto da Padre Samir Khalil Samir, Gesuita egiziano esperto conoscitore del mondo musulmano, dove si narrano curiosi episodi; che rivelano che le conversioni dall' islàm al Cristianesimo non sono ostacolate solo da fanatici fondamentalisti musulmani, ma anche da pavidi pretini: