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domenica 29 luglio 2012

Il suicidio politico del PdL milanese continua.

Eccoci ancora una volta a dover commentare l' ennesimo suicidio politico del PdL a Milano. Dopo aver regalato la Mia Città a Pisapia per aver nuovamente ricandidato la Moratti, con una virata da moderati ma modesti al centro, non ascoltando le istanze della gente, desiderosa di legalità e sicurezza, oltre che di normalità, con una scelta sbagliata e schizofrenica tra l' aventino ed il badogliamento tradisce nuovamente le aspettative.
Ecco i fatti. Durante i giorni in cui si è discusso sull' istituzione del registro delle coppie etero ed omo (ma in realtà vero Cavallo di Troia per queste ultime...), nonostante che molti esponenti Cattolici (cattocomunisti, in realtà,poche storie...) del Partito Democratico avessero manifestato parere contrario e non ascoltando gli ammonimenti della Curia Milanese, finalmente liberata dai Martini e Tettamanzi, per esplicito intervento del Santo Padre che ha voluto uno Scola che mi piace, ecco che quattro consiglieri liberal/libertari del Popolo delle Libertà hanno inizialmente dichiarato la volontà di votare con la maggioranza comunista. Successivamente, dopo l'insorgere della base, il Coordinatore del PdL milanese, Giulio Gallera, e Fabrizio De Pasquale, hanno precipitosamente fatto retromarcia, aggiungendo però errore ad errore, scegliendo di uscire dall' aula consigliare, volendo continuare a fare un distinguo tra il registro delle coppie di fatto(favorevoli) ed il matrimonio omosessuale(contrari). Facendosene pure un vanto. Gli altri 2, invece, Pietro Tatarella (che continua a definirsi Cattolico)e Luigi Pagliuca hanno votato a favore, per la gioia di arcigay, radicali e libertari di ogni colore.
Se vuole vincere le elezioni, a Silvio Berlusconi non basterà tornare in campo e cambiare nome al PdL, ma dovrà intervenire decisamente su queste questioni di Principi Non Negaziobili, anche energicamente, dando direttive che impediscano scelte diverse da chi li vorrà votare.
Io, da parte mia, continuerò a lottare per una rapida unione di TUTTE le Forze Nazionali di Destra, disposte sì ad una alleanza col centrismo del prossimo PdL, ma fermamente decisa a non arretrare di un metro sui Nostri Valori immutabili.

4 commenti:

Massimo ha detto...

Purtroppo la deriva marxista e morale della nazione significa un continuo attacco alle Libertà fondamentali dell'Uomo. Se non sono i capricci omosessuali, sono le tasse nelle varie forme dalla patrimoniale, all'imu, all'irpef, alla tarsu, ai canoni vari a cominciare da quello rai, ai bolli auto e sugli atti. Se non sono i "no tutto" che vorrebbero riproporci la caverna come modello di sviluppo, sono gli animalisti. Se non sono gli ecoambientalisti sono i buonisti che vorrebbero elargire cittadinanza e voto a chiunque tocchi il suolo della NOSTRA Patria. Insomma, abbiamo molte aggressioni alla nostra Civiltà e quindi concordo sul fatto che sia necessaria una Forza Nazionale che unisca tutti coloro (che continuo a pensare siano la maggioranza) contrari alla deriva marxista e morale.

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

Forza Nazionale che argini i troppi Giovani Tristi presenti nel PdL...

giorgio ha detto...

Scusa, ma a me risulta che il Pdl si ispira ai valori liberali. E i liberali di tutto il mondo, dagli inglesi ai tedeschi, sono favorevoli alle unioni omosessuali. Non solo, anche i conservatori britannici e in buona parte i conservatori americani sono aperti su questo tema.

I valori liberali sono quelli che mettono al centro l'individuo con tutte le sue sfaccettature e differenze. Voler invece sottomettere l'individuo ai valori di uno stato etico è la cosa più anti liberale che si sia. Sarebbe quasi da Unione Sovietica.

Bene fanno i liberali del Pdl a prendere queste posizioni

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

Ti risulta sbagliato. Il PdL è stato voluto e creato da Silvio Berlusconi ispirandosi NON ai valori (???) liberali, ma al Conservatorismo liberale, cosa assai diversa. Berlusconi, pur peccando, si è sempre dichiarato Cattolico e sui Valori Irrinunciabili ha sempre seguito la Chiesa.
Valori difesi in passato persino da un anglicano Conservator Liberale come Edmund Burke.
Chi a Milano voglia intraprendere strade diverse, vada in partiti libertari come i Radicali.