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lunedì 24 giugno 2013

Il sogno neocomunista dei bolivariani e soci si infrange in Brasile.

Eccomi nuovamente a commentare l' ennesima sconfitta del tentativo di far rinascere il comunismo, questa volta in salsa sudamericana. Le violente manifestazioni di questi giorni che stanno accompagnando le amichevoli inutili chiamate Coppa della Federazione dimostrano che i Governi nati da ex-terroristi come Lula, Dilma, De Oliveira e Gabeira

http://santosepolcro1.blogspot.it/2009/02/quel-buon-governo-del-brasile_01.html 

sono la dimostrazione dell' incapacità dei partiti bolivariani o similari di risolvere la situazione economica attraverso lo statalismo piuttosto che agevolare lo sviluppo delle micro e piccole imprese. Il Brasile, a dispetto di quanto promesso dal PT, non riesce a risolvere i propri enormi problemi, spesso creati dalla mania di grandezza sinistra, che volle cattedrali nel deserto come l' inutile Brasilia (Kubitschek era di centrosinistra, non fatevi infinocchiare...) fino ai prossimi Mondiali del 2014 ed Olimpiadi 2016. 
Ed il Venezuela, oltre ad essere una pericolosa dittatura, è messo peggio...

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