Translate

giovedì 31 luglio 2014

Grazie a Massimo per il bannerino...


Se il Peronismo guarda a sinistra, perde sempre.

Mi devo ripetere, ma sono i fatti a darmi ragione...
Esiste Peronismo di Destra e di sinistra. Quello di sinistra è ulteriormente DEGENERATO in Kirchnerismo, legandosi al Chavismo ed agli altri nazionalsocialisti sudamericani. Con i risultati che vediamo, cioè con l' Argentina a pezzi.
Il pauperismo provoca danni, sempre. il Liberalismo Nazionale (mio vecchio neologismo, coniato con occhi di riguardo a Chicago Boys e Capitalismo Compassionevole...), no. Come dimostrano i progressi economici avuti dai Fratelli Pinera, prima sotto Pinochet, e recentemente con Sebastian, anche se sconfitto a marzo dalla rossa Bachelet. Questa è l' unica via, l' unica Terza Via Neoperonista, Nazionalismo saggio che controlli il Capitalismo con moderazione e lo sguardo di un padre di famiglia. Tutto il resto, che sappia di chavismo e kirknerismo, è solo rovina.

E cari saluti al Vescovo di Roma...

mercoledì 30 luglio 2014

Festa per l' Unità, XIII°


Scritto da Napo ?

Festa per l' Unità, XII°


Fucilatori d'un tempo...anche per questo, gongolo...

Festa per l' Unità, XI°


 Pensare oggi a Furio Colombo, non ha prezzo...

Festa per l' Unità, X°


Anche per Silvio, oggi è festa...

Festa per l' Unità, IX°


Pietà l' è morta

Festa per l' Unità, VIII°


Anche per titoli come questo, oggi gongolo..

Festa per l' Unità, VII°


Mi mancano entrambi...

Festa per l' Unità, VI°

Vedove Rosse piangono la dipartita...

Festa per l' Unità, V°


E gioirono pure... gli italiani ringraziano...

Festa per l' Unità, IV°


Il Giornalaccio, profetico, raggiunge il padrone...


Festa per l' Unità, III°


Alcune perle di un tempo...

Festa per l' Unità, II°


I Trinariciuti chiudono ? Era ora !
Ma, qualche anno dopo:



Festa per l' Unità, I°

Stalin è morto, il giornalaccio lo resusciteranno...

La situazione dei pentecostali nell' Italia Fascista.

Nel post precedente ho mostrato le due foto della Circolare Buffarini Guidi, lasciando a voi il giudizio.
Vediamo ora di mettere ordine.
1)I pentecostali hanno fatto riferimento ad una persecuzione contro di loro durante il Regime Fascista di chiara matrice razzista. In data 1935, molto prima delle Leggi Razziali del 1938, dovute a cause da me già ampiamente dibattute in passato, come l' isolamento economico delle Sanzioni imposte dalla Società delle Nazioni che spinse Mussolini verso l' alleanza col regime nazionalsocialista.
Prendiamo per prima cosa il volume 5 di Renzo de Felice sul Fascismo, "Lo Stato Totalitario". Pag. 312: 
"Mussolini non era MAI stato razzista e neppure antisemita.".
Pag. 313: "Giunto al potere il razzismo e l' antisemitismo erano stati da lui visti per anni sempre in termini politici e condannati.". Secondo il De Felice, Mussolini nel 1933 fece pervenire questo ad Hitler: "Ogni regime ha non solo il diritto, ma il dovere di eliminare dai posti di comando gli elementi non completamente fidati, ma per questo non è necessario, anzi può essere dannoso, portare sul terreno della razza - semitismo ed arianesimo - quello che invece è semplice misura di difesa e di sviluppo della rivoluzione.". Le prime manifestasioni antisemite risalgono all' aprile del 1937, Paolo Orano, Gli Ebrei in Italia.

2)Per la definizione stessa della parola, limitare una religione, un culto, una setta, non costituisce razzismo, pur se fatto grave.

3)La Circolare cui i pentecostali fanno riferimento risulterebbe di Arturo Bocchini, allora Capo della Polizia e solo controfirmata da Buffarini Guidi come Ministro dell' Interno...

4)La Circolare rientra in un vasto piano di combattere i nemici del Regime attuato dal Bocchini, insieme alla volontà di affermare la Legalità, dopo la Prima Guerra Civile Italiana (1919-1924).

5)Il Regio Decreto 289 del 1930 stabiliva libertà di culto pubblico là dove esisteva un tempio autorizzato di Confessione Acattolica; ma l' autorizzazione all' apertura doveva essere richiesta da un Ministro del Culto riconosciuto dal Ministero dell' Interno, concessa solo per effettivi bisogni religiosi di un numero sufficiente di fedeli e se sussistevano mezzi necessari. Spesso i pentecostali non avevano questi titoli, ma la norma era volta anche combattere eventuali società segrete. Per questo furono vietate cerimonie anche in case private. Tutte le cerimonie religiose private venivano considerate pubbliche, e necessarie di autorizzazione di Pubblica Sicurezza. Cosa che spesso le varie Confessioni non facevano, alimentando per questo notevole interesse presso le Autorità di P.S.

6)Tutte le religioni Protestanti, non solo i pentecostali, venivano allora guardate con sospetto a causa dei loro forti legami con il mondo anglosassone. Che, con l' ausilio della Massoneria, miravano da secoli ad abbattere il Cattolicesimo. 

7)I pentecostali, divisi e frammentati a loro volta in decine di Chiese, spesso sono emarginati anche dagli stessi Riformati, sia per l' eccessivo entusiasmo al limite dell' indrottinamento, sia per la credenza assoluta nella glossolalia e nella xenoglossia, ed altri particolari Doni sopranaturali dei fedeli ricevuti direttamente dallo Spirito Santo. 

8)Glossolalia e xenoglossia che spesso sono viste da molte Confessioni come manifestazioni del Maligno. 

9)Infine, ricordo che propri in base alle discusse e discutibili limitazioni verso determinati culti durante il Fascismo, venne cacciato dall' Italia il pederasta satanista Aleister Crowley, peraltro di provenienza da una famiglia Evangelica di strettissima osservanza, e gli adepti della sua famigerata Abbazia di Thèlema, dove si svolgevano pratiche magiche e pedofile, con sospetti mai fugati di sacrifici di bambini. Crowley dopo un soggiorno in Portogallo, si trasferì in Germania, godendo di simpatie ed appoggi presso alti esponenti del nazionalsocialismo in odor di satanismo.

Fonti: oltre al sopra citato volume del De Felice, Einaudi, anche "Novissimo Digesto Italiano,UTET, vol. XV. 
Massimo Introvigne, Enciclopedia delle Religioni -CESNUR 

La famosa Circolare Buffarini Guidi sui Pentecostali.

Foto 1 
Ieri circolavano in rete, dopo le scuse di Francesco, due documenti tesi a dimostrare il carattere razzista della presunta persecuzione patita dai Pentecostali.
Eccole: come vi ho sempre ricordato, mai fidarsi della rete.
Dunque, la prima è chiaramente eseguita oggi al computer, di cui il Regime Fascista era dotatissimo. Nessun timbro, nessuna firma, e pure il tipo di carattere non era quello delle macchine da scrivere di allora. 
Veniamo alla seconda. Ritagliata ed incollata. Ingranditela e prendete una lente... non c'è un timbro...
Non vedete che "Ministero dell' Interno" è STORTO ?????
Anche l' intestazione ai Prefetti del Regno è storta dall' altra parte...Si vedono gli aloni azzurri dei vari pezzi fotocopiati ed incollati piuttosto malamente. Due versioni della stessa circolare, che fanno acqua da tutte le parti. Spesso due indizi fanno una prova. A voi il giudizio. 
Foto 2

domenica 27 luglio 2014

Tavecchio ennesima vittima della dittatura del politicamente corretto.

Veramente vergognosa l' orgia di ipocrisia abbattutasi su Carlo Tavecchio, già presidente della Lega Calcio Dilettanti ed ora in procinto di diventare Presidente della FIGC. Colpevole di aver detto una battuta inerente alla scarsa qualità di troppi calciatori stranieri in Italia, con un giusto paragone all' Inghilterra, dove esiste maggior professionalità nella loro scelta.
Non posso che esprimere la mia solidarietà a Carlo Tavecchio. Tra poco non si potrà più parlare, in questa dittatura buonista. 

sabato 26 luglio 2014

ALLE ORIGINI DELL' ODIO PALESTINESE. Hebron, 1929.

La degenerazione di una violenta protesta araba contro le continue immigrazioni di Ebrei ha lasciato un segno indelebile nel 1929 nella città di Hebron, dove risiedeva già da secoli un’antichissima comunità Isreaelita. Nell’agosto di quell’anno folle di arabi attaccarono gli Ebrei in tutta la regione. Nella Tomba dei Patriarchi (dove secondo la tradizione sono sepelliti Abramo, Isacco e Giacobbe) furono uccisi circa 65/68 ebrei, tra cui anche donne e bambini. Centinaia di donne furono violentate. Molti dei loro corpi furono mutilati nelle loro case. Alcuni trovarono rifugio presso alcune case arabe, che arrivarono ad ospitarne anche decine, altri in una stazione della polizia britannica. I disordini si diffusero anche a Gerusalemme, dove alla fine delle violenze gli ebrei di Hebron furono costretti a trasferirsi. I 34 poliziotti arabi presenti disertarono, lasciando solo il poliziotto britannico in città, il vice-Ispettore Raymond Cafferata e un solo ufficiale anziano ebreo. Caffarata chiese rinforzi che non giunsero fino a mezzogiorno - cinque ore più tardi - quando 6 poliziotti britannici affrontarono i cecchini e tolsero l'assedio.
Cafferata più tardi testimoniò che:

« Sentendo urla in una stanza, salii per una sorta di galleria e vidi un arabo nell'atto di mozzare una testa di un bambino con una lama. Lo aveva già colpito e gli stava vibrando un altro colpo ma, vedendomi, tentò di colpire me; era praticamente davanti al mio fucile e io lo colpii al basso ventre. Dietro di lui c'era una donna ebrea immersa nel sangue, con un uomo che riconobbi essere un poliziotto arabo di nome ʿĪsā Sharīf di Jaffa, in abiti borghesi. Stava sopra la donna con un pugnale nella sua mano. Mi vide e scappò in una stanza chiusa e tentò di colpirmi gridando in lingua araba: "Vostro Onore, sono un poliziotto". ... Entrai nella stanza e gli sparai". »

In una settimana di scontri, 133 ebrei rimasero uccisi. 
L’Alto Commissario britannico in Palestina avvertì il Governo inglese che “il profondo odio latente degli arabi nei confronti degli ebrei si è manifestato in tutti i luoghi della regione”.

Perchè stare con Israele, II°

Sto solo cercando di recuperare i rapporti interrotti con un grande popolo. Con molta gente che al tempo credette nel Fascismo come Reazione Controrivoluzionaria. Gli Ebrei sono per Tradizione fondamentalmente e culturalmente di Destra.
Mi dovete avvertire che posso trovare in circolazione tipi divertenti... capaci di credere alle versioni in rete del Talmud ! Peraltro riscontrabili in siti nazionalsocialisti o di fondamentalisti islamici ? Con fole di violenze sessuali, pederastie e pedofilie che fanno ridere. Che conosco da anni, farloccate da bigino dell' antisionismo/antisemitismo da operetta. Che marciano pari pari con l' odio sparso ai tempi dello Zar con quella ignobile baggianata dei Protocolli dei Savi di Sion. Dunque, prima di parlare di Talmud, bisognerebbe spendere una bella sommetta e procurarsene uno cartaceo in inglese o francese (io ce l' ho in questa lingua...). In Italiano non esiste. Per chi non abbia disponibilità economica o pazienza, consiglio il breve compendio di Abraham Cohen edito da Laterza.
 Non mi vengano poi a dire le solite frasi tipo "l' antisionismo non è antisemitismo". Storie: sono un Revisionista che mi faccio un mazzo tanto dal 2000 per riallacciare i rapporti tra Destra ed Israeliti. Ma poi mi vengono i soliti negazionisti, e mi cancellano anni di ricerche.

giovedì 24 luglio 2014

Bene per Meriam. Ma i Marò ???

Ho da poco scritto su Renzi/Nembo Kid nel post precedente, ed ecco che il governo di Fonzie ne combina un' altra. 
Ma che governo è mai quello che porta in Italia una cittadina americana torturata in Sudan di nome Meriam, Cristiana Ortodossa, ma che invece se ne STRAFREGA di 2 Soldati italiani torturati prima da uno stato socialcomunista come il Kerala (il PC Indiano è nato nel Kerala, e questo stato ha avuto solo governi o socialisti o comunisti) ed ora trattenuti illegalmente da un governo di estremisti indù ? 
Senza uno straccio di prova !
A CASA I MARO'  !!! BASTA !!! VERGOGNA !!! 

Renzi dal pianeta Krypton.

Ecco arrivato dal Pianeta Krypton l' uomo destinato a mettere a posto l' Italia. E' lui che farà conoscere al mondo intero, attraverso Expo 2015, le eccellenze del Bel Paese. E' lui che, legatosi in vita i cavi d' acciaio, porterà a Genova (a Piombino, no, eh ?) in salvo la Concordia. E' lui il nuovo padre della costituzione (volutamente minuscole, alla faccia dei Raphus Cucullatus che ignorano i linguisti Ghiselli & Casalgrande), che ci renderà tutti più liberi, sani e belli. E' lui che darà i matrimoni agli invertiti, alla faccia di Noi Cattolici. E' lui che darà la cittadinanza a migliaia di clandestini per averne i voti, le case gliele sta dando già. 
Un vero Superman ! 

Continua a Mosul la strage dei Cristiani.

Questo simbolo è la N dell' alfabeto arabo. Come Nazareno, seguace di Gesù, segno con cui a Mosul, i terroristi mussulmani contrassegnano le case dei Cristiani, per individuarli ed ucciderli. Nella totale indifferenza del mondo, attento solo alla Palestina ed alle famiglie degli assassini legati ad Hamas.
Ringraziamo i Media italiani che ci ricordano OGNI GIORNO, come PRIMA NOTIZIA e con ampi servizi quello che sta succedendo ai Cristiani di Mosul....
Domani, in tutto il mondo, sarà celebrata una giornata di Preghiera per i Cristiani di tutto l' Irak. 

La figlia "contro" di Vecchioni.

La figlia lesbica di Vecchioni si separa dalla sua compagna di letto. Confermando i vari post da me scritti in passato, a proposito della durata corta di certe unioni anomale.
Lo avevo quasi previsto, come scrissi nel 2012.

http://secondonatura.blogspot.it/2012/06/la-figlia-lesbica-del-professor.html


Quelle che pagano sono le 2 povere bambine in giacenza in questa stranafamiglia di Stranamore...

martedì 22 luglio 2014

Basta piangere, per Mosul...

Cari Cristiani che oggi piangete, a ragione, i morti di Mosul in Irak (ma anche tutti i nostri morti), se invece di piangere, reagissimo come sta facendo , LEGITTIMAMENTE Israele, avremmo molti morti in meno. Se avessimo governi Cristiani, con Eserciti Cristiani, avremmo risolto. Israele, come per Entebbe, agisce. Noi piangiamo e ci appelliamo all' ONU...

lunedì 21 luglio 2014

Perchè stare con Israele.

Araba Cristiana del Battaglione Caracal dell' Esercito d' Israele
Mi è stato chiesto il perchè io appoggi Israele.
Queste alcune motivazioni...

1)Oltre al fatto che siano i Nostri Fratelli maggiori, pur con tanti loro errori (ma chi è immune, Pilato ? Nerone ?), sono depositari del tradizionalismo. La loro vita è pervasa dalla Tradizione.
2) Sono conseguentemente Reazionari, tant'è che molti parteciparono alla Marcia su Roma. 
3) Sono indubbiamente intelligenti. 
4)Con la tragedia della Shoah abbiamo regalato per anni un Popolo Tradizionalista alla sinistra. 
5)Alleati della Falange Cristiana quando anche i franzosi abbandonarono i Cristiani del Libano. 
6) Golia.
7)Le imprese terroristiche per il mondo, Italia compresa (Strage di Bologna in testa...) di quel Al Fatah del pederasta Arafat supportato dal boia Ceausescu e quelle di Hamas ed altri gruppi. 
8) Le sciocchezze demenziali dei Negazionisti che inficiano il lavoro dei Revisionisti 
9)Il mio odio per il nazionalsocialismo ma il mio grande amore per il popolo austro-tedesco 
10)Ultima e prima, la Shoah. 

Credo basti ed avanzi.

Apologia della pena di morte.

Ricevo e volentieri pubblico:


Apologia della pena di morte (by Carmine Bellezza)

Nel Natale 1998, l’associazione «Nessuno tocchi Caino», sorta da una costola
del Partito radicale, ha organizzato una marcia in Piazza San Pietro, per
chiedere l’intervento del Pontefice nella sua battaglia contro la pena di
morte. Associazioni come «Amnesty International» hanno dato il loro
appoggio. Proprio la presenza di tale associazione che, più correttamente
andrebbe chiamata «Amnesy Interational», perché ha sempre dimenticato,
volutamente, di fare campagne a favore di condannati di gruppi di destra,
per non parlare del suo appoggio a campagne filo-abortiste [finalmente,
meglio tardi che mai, se ne sono resi conto anche in Vaticano- nota di
lello-] dovrebbe dar da pensare. Il comprendere la lotta contro l’istituto
della pena capitale nell’impegno contro la «cultura della morte», come
stanno facendo molti ecclesiastici, è frutto d’una bella confusione d’idee.
Cominciamo a sfatare un assunto che l’attuale pseudo-buonismo dà per
scontato. La pena di morte, una bella cosa certo non è, ma non è illecita
È un madornale equivoco confondere l’inviolabile diritto alla vita
dell’innocente con la situazione del colpevole che, nel momento in cui ha spento una vita
altrui, immediatamente ha implicitamente rinunciato al proprio diritto alla
vita. Questo in astratto. Poi, in concreto, ci sono da valutare tante
situazioni. In primo luogo, ovviamente, l’accertamento della colpa, poi
l’opportunità.
Tanto per dirne una, sorprenderò qualcuno, ma nell’attuale situazione
italiana, ringraziamo il Signore che i politici e certa magistratura che ci
ritroviamo non possiedono anche quest’altra arma. Dato, come abbiamo visto,
che molti rappresentanti del mondo cattolico sono in prima fila contro tale
istituto, ricordiamo qual è il reale insegnamento della Chiesa Cattolica,
presente anche nel Catechismo del 1992. Seguiremo in quest’analisi due opere
fondamentali: «Iota Unum» di Romano Amerio (ed. Ricciardi, Milano – Napoli
1986) e, soprattutto: «Pena di morte e Chiesa Cattolica» di Catholicus (ed.
Volpe, Roma 1990).
Catholicus era uno pseudonimo usato dal defunto Padre passionista
Enrico Zoffoli. Un cattolico non può sottoscrivere l’elogio della pena di
morte, fine a se stessa, che ne fa Baudelaire (chissà se lo sanno i suoi
ammiratori). Di tutt’altro sapore è quanto ne dice Joseph de Maistre, autore
di quell’indimenticabile «Elogio del boia», secondo il quale anche l’essere
chiamato a spegnere la vita altrui è una vocazione.
La Chiesa ha sempre fondato, con Sant’Agostino, San Tommaso d’Aquino e
Taparelli d’Azeglio, il giudizio non negativo su tale somma pena sui
seguenti testi del Nuovo Testamento: ? 1) «Vuoi tu non dover temere
l’autorità? Fai il bene e avrai lode da essa (.) Ma se fai il male allora devi temere
poiché il magistrato non porta la spada inutilmente, essendo ministro di Dio
e vendicatore dell’ira divina» (San Paolo Lettera ai Romani XIII,4). ? 2)
«Ma chi avrà indotto al male uno di questi piccini (.) sarebbe meglio per
lui che gli fosse appesa una macina da mulino al collo e fosse sommerso nel
profondo del mare» (Gesù nel Vangelo di San Matteo XVIII,6).
In effetti, proprio San Tommaso molto si dilunga su cosa comporta la
morte per il condannato. Certo che, a una cultura che esclude ogni
riferimento metafisico, quindi, che reputa un’altra vita solo pallida
eventualità, è normale che la condanna a morte sembra il massimo affronto.
Non a caso la massoneria, società che ha sempre diffuso l’indifferentismo
religioso, è in prima fila in tale impegno (non nei paesi anglosassoni,
però, dove influenza la vita pubblica in modo esplicito e diretto, là gli
sta bene che ci sia, eccome!).
L’Aquinate proprio circa la condanna a morte, raccomanda la massima
cura nell’assistere spiritualmente tali galeotti. Questo perché la pena
capitale paga in un colpo solo tutti i debiti residui con l’umana e la
divina giustizia, cosa che la semplice morte naturale non fa. Pertanto al
colpevole che, sinceramente pentito delle proprie colpe, offra la propria
punizione in espiazione d’esse colpe, s’applicano in pieno le parole di Gesù
al Buon Ladrone: «Oggi sarai in Paradiso con me».
Non si deve dimenticare che, secondo la cultura cristiana, prima che
cominciasse a girare il sofisma della «rieducazione» (il Senatore Pisanò,
che in carcere c’era stato, sia come giornalista sia da detenuto, raccontava
che v’aveva conosciuto ogni razza d’uomini: il rassegnato, il disperato, il
vendicativo, il tutto sommato soddisfatto, ma il «rieducato» no!), il fine
della condanna è triplice. Tanto per incominciare deve servire a proteggere
e difendere la società dai propri membri cattivi. Poi deve far espiare il
colpevole. Infine deve riparare le ingiustizie da lui commesse. La
«rieducazione» è un tipico frutto dell’utopia di Rousseau, secondo cui
l’uomo nasce buono per natura ed è la società a guastarlo. Pertanto, in ultima
analisi, il reo è innocente! Quando l’assassino Buffet salì sulla
ghigliottina, gridò la sua speranza d’essere l’ultimo ghigliottinato di
Francia. Avrebbe dovuto gridare quella d’esserne l’ultimo assassino! La
punizione del delitto, pertanto, risulta essere più detestabile del delitto
stesso e per la vittima non c’è che l’oblio.
Di recente [1999, epoca cui risale il presente testo, più volte
spedito alla "Sant'Egidio" da cui mai ebbe risposta. SE C'è CHI SI VUOLE
ASSUMERE L'ONORE & l'ONERE DI RI-Inviarglielo, mi farà cosa grata-nota di
Lello-] si è molto parlato di quel condannato che ha ottenuto, grazie
all’intercessione papale, la grazia. Preferisco ricordare un altro personaggio. 

Alcuni anni fa, un «serial killer» che aveva stuprato e ucciso numerosi bambini,
condannato a morte, non volle assolutamente che s’organizzassero campagne in
suo favore. Pretese che la pena fosse eseguita al più presto (normalmente
tra quando la sentenza è pronunciata, e quando è eseguita passano decenni)
proprio perché era sinceramente pentito di ciò che aveva fatto e non vedeva
l’ora di ricevere la giusta punizione. Chiese solo di poter girare una
video-cassetta, con la quale narrare la sua storia. E ciò allo scopo di
mettere le famiglie in guardia dalla pornografia, di cui era stato gran
consumatore fin dall’infanzia. Tale film si può reperire in Italia,
rivolgendosi alla piccola casa editrice protestante EUN di Marchirolo
(Varese)
La Chiesa, ripeto, non solo non fa sua, ma al contrario respinge la
celebrazione della pena capitale fine a se stessa, come atto sacro e
altamente religioso, che ne fa Baudelaire. Che la reputi cosa non bella
traspare dal codice di diritto canonico del 1917 che colpiva d’irregolarità
perpetua cioè, salvo speciale dispensa papale, rendeva permanentemente
inabili a ricevere il sacerdozio non solo il boia, non solo il giudice che
aveva comminato la pena capitale, non solo il PM che l’aveva chiesta, ma
persino i testimoni, che con le loro dichiarazioni l’avevano resa possibile
(l’Ordine francescano, poi, estendeva tale provvedimento anche ai figli di
tutti costoro, rifiutandosi d’accettarli). Però, non è illecita. Il concetto
che il reo ha rinunciato di per sé al proprio diritto alla vita, è espresso
pari pari a come l’ho scritto io, da Pio XII nei suoi discorsi ai neurologi
francesi del 14 settembre 1952 e al congresso internazionale dei giuristi
cattolici del 5 febbraio 1955.
Che Dio proibisca la vendetta privata, perché se ne vuol riservare
l’esclusivo monopolio è verissimo. Ma che, sulla base del versetto di Romani XIII,4 da
me citato, che – sempre secondo le dichiarazioni di Pio XII in quelle
occasioni – ha valore universale, tanto nel tempo che nello spazio, sia lo
Stato sia il ministro incaricato d’eseguirla, è altrettanto vero. Che la
redenzione del reo sia un evento a carattere metafisico, è una verità ormai
taciuta da tutti. Lo ripeto. Se un’altra vita è vista solo come remota
eventualità, è normale che la pena capitale sia il massimo affronto. Ma chi
sa che la vita non finisce quaggiù, sa che vita e morte sono mezzi per
unirsi a Dio. La compagnia di San Giovanni decollato era una congregazione
incaricata di curare l’assistenza spirituale ai condannati a morte. Quante
conversioni ha operato San Giuseppe Cafasso. Quante lettere di condannati a
morte della Resistenza (e della RSI) sono esempi di conversioni solenni! Da
Nicola di Tauldo, assistito sul patibolo da Santa Caterina da Siena, a
Felice Robol, confortato da Antonio Rosmini, a Jacques Fesch, ghigliottinato
nel ’57, quanti delinquenti hanno avuto necessità della suprema condanna per
raggiungere un commovente grado di perfezione spirituale. Il fatto che la
pena capitale paghi in un colpo solo tutti i debiti residui con l’umana e la
divina giustizia è una sentenza di San Tommaso D’Aquino (Summa theologica,
voce «mors»).
La pena di morte e ogni pena, se per questo, se non si degradano a pura
difesa, o peggio ancora, ad arbitrio d’un tiranno, presuppongono sempre una
sorta di «diminuzione morale» del reo. La società non priva un colpevole del
diritto alla vita o alla libertà.
Si limita a prendere atto che, tali diritti, inviolabili nell’innocente,
lui reo, depravando la volontà, li ha già, in un certo senso «scemati». In
conclusione: la pena di morte, anzi ogni pena, è illegittima se si pone
l’indipendenza dell’individuo verso la legge morale, se i concetti di bene e male, giusto e
sbagliato, sono messi solo sul piano soggettivo. Se esistono in modo
oggettivo, allora anche le pene sono legittime per i violatori volontari.
Non c’è alcuno diritto incondizionato ai beni della terra. L’unico diritto
simile è quello ai mezzi necessari per la felicità eterna. Nessuna pena li
può togliere, nemmeno la pena capitale. Se poi, rinchiudiamo tutto nel campo
dell’orizzonte terreno, è normale che sembri barbara.