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venerdì 19 maggio 2006

Sofri esulta: Bersani torna ministro.

Non mi è mai stato particolarmente simpatico, Pierluigi Bersani. Adesso capisco perchè. Ho letto sul "Giornale" di ieri che è stato uno dei fondatori della sezione bolognese di Avanguardia Operaia , prima di entrare nel PCI. Una delle formazioni più estremiste degli anni ' 70, famose per le Hazet 36 , grandi e pesanti chiavi inglesi portate da molti militanti ed usate come nel caso dell' omicidio di Sergio Ramelli. Vediamo una piccola storia di quel movimento: Avanguardia Operaia.
Nata a Milano proprio nel '68 (dirigenti di spicco: Massimo Gorla e Silvana Barbieri), verso il 1973 Avanguardia Operaia poteva vantare, nella costellazione extraparlamentare, la maggioranza numerica nel capoluogo lombardo, dove contava settemila militanti. Il nucleo originario era formato da trotzkisti transfughi della quarta Internazionale e approdati al marxismo-leninismo dopo aver «lavorato» (ma solo politicamente) con gli operai delle fabbriche del Nord. Avanguardia operaia era molto forte nelle fabbriche medio-piccole, aveva egemonizzato i Cub (Comitati unitari di base) della Pirelli, e nonostante tutto aveva cercato di non perdere il contatto con gli studenti.
Sempre intorno al '73, si era data una struttura nazionale, facendo proseliti soprattutto a Torino, a Porto Marghera, a Roma e a Palermo, e «assorbendo» il Circolo Lenin di Mestre, il Circolo Rosa Luxemburg di Venezia, il Circolo Carlo Marx di Perugia, i circoli Lenin di Umbertide e di Foligno, l'Unità proletaria di Verona e la Sinistra operaia di Sassari.
Entrare in AO non era facile. Bisognava, innanzitutto, essere presentati da un compagno; poi occorreva passare per una specie di noviziato e, infine, sostenere veri e propri esami ideologici. Perchè i vertici di AO avevano il terrore di spie ed infiltrati;ma tanto scrupolo nella selezione dei militanti aveva anche un'altra ragion d'essere. Avanguardia operaia, come detto, era il coté leninista della sinistra extraparlamentare: cioè il partito-guida, l'avanguardia delle masse. La struttura, pertanto, era molto rigida, con una scuola-quadri efficientissima, e un indottrinamento degno di quello sovietico.
C'era, anche qui, un giornale, che anche qui si chiamava come il gruppo; e poi una rivista teorica, chiamata «Politica comunista».
E anche qui il ricorso alla violenza era prassi. Se Lotta Continua era specialista negli scontri di piazza, e quindi nella guerriglia con la polizia durante le manifestazioni, e se Potere Operaio flirtava con i primi terroristi, Avanguardia Operaia si distingueva nelle imboscate ai «fascisti», nelle aggressioni venti-contro-uno, negli agguati, insomma, contro bersagli precisi. L'assassinio del diciannovenne missino Sergio Ramelli e l'attentato al bar di largo Porto di Classe a Milano furono opera di «commando» di Avanguardia Operaia, e rimangono nella storia di quegli anni -terrorismo a parte- come due degli episodi più vili e incomprensibilmente crudeli.
Verso la metà degli anni Settanta, Avanguardia Operaia comincerà una serie di trasformazioni e fusioni che porterà poi alla nascita di Democrazia Proletaria.

Che aggiungere se non augurarsi che questo governo di sinistra (il centro è scomparso), cada al più presto , per evitare che i comunisti che porta nel DNA portino questa Povera Patria verso Mordor !

2 commenti:

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

Ecco i commenti:

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

#1 20 Maggio 2006 - 07:15

Ma adesso sono tutti "riformisti" e "democratici"... considera che questi sono tra i meno peggio; figurati gli altri. Invece della hazet36 usano l'euro. Ce ne fosse uno che avesse chiesto scusa... Abbiamo (ex?) stalinisti e trotzkisti nell'esecutivo e tra le piu' alte cariche istituzionali, ma nessuno fa un girotondo, una capriola, una scorreggia... ci fosse un "cattolico adulto" che se ne lagna... ma i comunisti "non esistono" e poi "non mangiano i bambini". Ognuno ha cio' che si merita.
PseudoSauro
#2 20 Maggio 2006 - 12:02

Ma non non ce li meritiamo !
L'unica alternativa è una secessione "ideologica", per lasciare gli itaglioni a Prodi e gli Italiani che abbiano Berlusconi.
Monsoreau
#3 20 Maggio 2006 - 19:24

(ANSA) - MILANO, 18 MAG - ''L'illustrazione del programma di governo da parte di Romano Prodi e le prime esternazioni dei suoi ministri chiariscono, se ce ne fosse stato bisogno, agli italiani il drammatico futuro che li attende e la posta in gioco nelle prossime tornate elettorali'': e' il commento di Mario Mauro, Vice Presidente del Parlamento Europeo, al discorso programmatico tenuto al Senato dal premier Romano Prodi.
''Prodi - spiega in una nota Mauro - ha illustrato un concentrato di oscurantismo e conservazione sociale, mirando al cuore dei desideri degli italiani che avevano sperato nello sviluppo di una politica più moderna e tesa a far crescere la prosperità''. ''E da ultimo - aggiunge - il leader della sinistra non ha perso occasione per irridere il senso e il valore del sacrificio dei nostri connazionali sul fronte della lotta al terrorismo''.
''Queste - conclude - e cento altre ragioni devono convincere tutta l'opposizione e ancor più ; tutti i cittadini italiani a cominciare a gridare da subito: libertà, libertà, libertà'.(ANSA).
ago86
#4 25 Maggio 2006 - 15:04

Bersani è, effetivamente, 'na mezza schifezza.
E' uno di quelli che spinge per la TAV in Val di Susa, quel colossale spreco di denari pubblico, quell'opera idiota che ha come unico pregio quello di essere uno stupro ambientale
AWomanAMan
#5 25 Maggio 2006 - 16:27

Ma se la TAV velocizza il trasporto via treno a discapito di quello su gomma, in modo da diminuire le emissioni di gas di scarico e di accelerrare la tratta Torino Lione per merci e persone? Altro che spreco!
ago86
#6 27 Maggio 2006 - 15:54

La TAV è un opera così "idiota" che gli ambientalisti francesi, meno condizionati da ideologie nefaste, non la contestano.
Anzi, contestano i loro "colleghi" italioti...
Vandeaitaliana