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mercoledì 20 settembre 2006

Budapest in rivolta contro i neo-comunisti.Napolitano prepara le truppe ?

La storia si ripete, Budapest è di nuovo in rivolta contro l'oppressione rossa. Dopo le dichiarazioni svelate dalla televisione nazionale di Ferenc Gyurcsany, ex-dirigente della Gioventù comunista magiara, poi protagonista della privattizzazione selvaggia ( strane analogie...) ed arricchitosi fino a diventare uno degli uomini più facoltosi d' Ungheria, e da due anni Primo Ministro come esponente del Partito Socialista ex-comunista (quanti ex-comunisti anche qui...) , che rivelavano le menzogne del governo da lui presieduto, la capitale ungherese è scesa di nuovo in piazza come nel 1956 per reclamare la propria LIBERTA'.

C' è ora da chiedersi cosa farà il Governo comunista o neo-comunista italiano, temporaneamente in carica,pronto a mandare truppe pacifiche in Libano per perorare la causa palestinese .

C' è da chiedersi cosa farà il Presidente Napolitano, che nel 1956 avvallò l' invasione delle truppe sovietiche, tanto che molti protagonisti della Rivolta di allora, da Sandor Racz a Lazlo Balas Piri, passando per la deputata di centrodestra Maria Wittner, hanno recentemente contestato l'invito del Presidente Lazlo Solyom a Giorgio Napolitano per le celebrazioni d'ottobre del cinquantenario.

Vedremo inviare i nostri soldati come "truppe ai fratelli magiari vittime della teppaglia fascista e della congiura capitalista ordita dalla CIA, nemici del popolo e della rivoluzione comunista" ?

E quello che mi preoccupa che il Premier ungherese abbia mentito alla nazione...

In Italia certe cose non capitano mai... Non siamo mica matti !

2 commenti:

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

Ecco i commenti:

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

#1 20 Settembre 2006 - 13:41

mi vien da pensare che "almeno in Ungheria gliel'hanno detto che hanno mentito..." ... ... ...
0gattanera0
#2 20 Settembre 2006 - 15:06

Ragazzi di Budapest

Avanti ragazzi di Buda
avanti ragazzi di Pest
studenti, braccianti, operai,
il sole non sorge più ad Est.
Abbiamo vegliato una notte
la notte dei cento e più mesi
sognando quei giorni d’ottobre,
quest’alba dei giovan’ungheresi.

Ricordo che avevi un moschetto
su portalo in piazza, ti aspetto,
nascosta tra i libri di scuola
anch’io porterò una pistola.

Sei giorni e sei notti di gloria
durò questa nostra vittoria
ma al settimo sono arrivati
i russi con i carri armati.

I carri ci schiaccian le ossa,
nessuno ci viene in aiuto
il mondo è rimasto a guardare
sull’orlo della fossa seduto.

Ragazza non dirlo a mia madre
non dirle che muoio stasera
ma dille che sto su in montagna
e che tornerò a primavera

Compagni noi siam condannati,
sconfitta è la rivoluzione
fra poco saremo bendati
e messi davanti al plotone

Compagno il plotone già avanza,
già cadono il primo e il secondo
finita è la nostra vacanza,
sepolto l'onore del mondo

Compagno riponi il fucile
torneranno a cantare le fonti
quel giorno serrate le file
e noi torneremo dai monti

Avanti ragazzi di Buda,
avanti ragazzi di Pest
studenti, braccianti e operai,
il sole non sorge più all'Est.


Vandeaitaliana
#3 20 Settembre 2006 - 15:42

Avremmo dovuto farlo il 10 aprile, alle prime notizia sulle stranezze dei risultati usciti dai verbali.
Adesso è tardi, bisogna aspettare i tempi della politica: un dossier su Telecom qui, un senatore che se ne va là ...
Monsoreau