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domenica 28 gennaio 2007

Don Camillo ed il fango nostrano.

Ecco il racconto di oggi tratto dal giornalino del Mio Parroco.

Ero lì, a ******** nel cortile della Curia, e si sono avvicinati alcuni amici che erano stati alla Festa nella stalla. Il discorso si è diretto subito su quel pellegrinaggio notturno, in aperta campagna e per stradine mai viste prima; molti commenti, e anche meraviglia per quella festa interpaesana, molto originale. Tra una chiacchera e l'altra, ho cercato di scusarmi per le difficoltà del parcheggio, facendo notare che avevamo preparato un campo, ma era piovuto. L' amico Piero ha prontamente interrotto le mie scuse: "...ma, Don Camillo non dica così...è stata una serata bellissima...pensi, con la macchina siamo finiti in un canale, ed io e mia moglie ci siamo dati un' infangata, che ci vorrà una settimana a ripulire tutto. Erano anni che non tornavamo a casa...così sporchi, ma è stato bello...e poi le fiaccole...la stalla...la gente...il rinfresco...gente simpatica...ed i suoi parrocchiani...e poi quella Messa...non si lamenti ! Eravamo partiti da ****** con qualche dubbio, non sapevamo dove andare...l'anno prossimo ci saremo ancora !".

Tra me pensavo: "...ma questi qui, sarà vero quello che dicono o ci scherzano", ma poi mi sono convinto che erano proprio stati contenti, perchè per loro era stata una bella avventura, infatti, in città dove avrebbero potuto trovare tanto fango ? Di questi tempi, in cui i fortunati si rifugiano su isole deserte a mangiare bacarozzi, in fattorie primitive a spalare letame, in finte discariche a piangere nel gabinetto scassato, almeno da noi c'era fango vero e mucche nostrane. Forse i "moderni" incominciano ad essere stanchi di quel mondo fittizio, soffocato di plastica, di cemento, di...troppa vernice falsa. Non faccio un discorso "contro", perchè anche noi umani siamo prodotti del nostro tempo, tuttavia raccolgo spesso un certo sospiro per un mondo più semplice, più naturale, meno truccato. Per rimpinto di primitivo vediamo il moltiplicarsi di agriturismi, dove ci si rifugia, per stare a tavola in vecchie stalle, come per sntire l'odore antico di un mondo più povero, ma più genuino. Forse è vero:il progresso ci ha truccato fuori e dentro, ma in fondo è rimasta tanta nostalgia di fango...pulito !

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