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mercoledì 20 agosto 2008

Tbilisi come Praga, quarantanni dopo.

Nella notte tra il 20 ed il 21 Agosto oltre mezzo milione di soldati e 7000 carri armati del Patto di Varsavia entravano in Cecoslovacchia mettendo fine alle riforme volute da Alexander Dubček, mettendo fine alla cosiddetta Primavera di Praga. Come per i fatti d' Ungheria di dodici anni prima l' Occidente non mosse un dito, e bisognerà aspettare un Papa Polacco, un Presidente Cow Boy ed una Lady di Ferro per liberare intere nazioni dal gioco Sovietico. Come in un domino, l' URSS si sgretolò.

Ma il revanscismo Nazionalbolscevico da qualche anno sta rinascendo, grazie a RasPutin, come dimostra il fatto che nel 2000 venne riadottato l' Inno Comunista, piuttosto che altre musiche come molti russi avrebbero preferito. E così altri carri armati di Mosca seminano sangue in una nazione Libera e Sovrana come la Georgia, come ha ricordato il portavoce di Khazar Ibrahim, Ministro degli Esteri dell'Azerbaigian, probabile prossimo obiettivo del Nazionalbolscevismo, affermando che le azioni georgiane si sono svolte in pieno accordo con le leggi internazionali e che l'Azerbaigian riconosce l'integrità territoriale della Georgia.

Traian Basescu, presidente della Romania, che come ho detto guarda con preoccupazione a questa Guerra in corso, è in partenza oggi per un giro di consultazioni in Ucraina, Moldavia, Azerbaigian e Georgia per incontrare i rispettivi presidenti: Victor Iuşcenko, Vladimir Voronin, Ilham Aliyev, Mihail Şaakashvili, a dimostrazione che chi si è liberato dal comunismo non intende voltare le spalle alla Georgia. Dunque, dall' Occidente, dalla UE e dalla NATO ci vuole altrettanta fermezza nel ribadire che gli odiosi carri di Mosca devo retrocedere, che le postazioni di SS21 debbono essere spostate, e che Tbilisi possa riprendere il controllo di tutto il proprio territorio, comprese le due regioni dalle quali moltissimi cittadini georgiani se ne sono dovuti andare con forza tra il 1990 ed il 1992, in un Esodo forzato che ricorda quello tragico delle Nostre Terre d' Istria e Dalmazia.

Oppure dovremo vilmente aspettare che un novello Jan Palach Georgiano si immoli per la Patria e la Libertà ?

Fame, morte, schiavitù: il coraggio nasce a volte così
bandiere rosse su una città e in occidente c’è solo viltà.
Primavera di libertà, carri armati nelle strade:
il sangue a Praga è sparso al vento, quanto orrore in quel momento. Quanti fiori sul selciato, quante lacrime avete versato
quante lacrime avete versato per Praga.
Volti grigi senza nome, soldati russi e terrore:
giù le mani dal mio paese, il mio sangue lavi le offese.
Una piazza, strade vuote, solo un uomo e un altare;
sacrificio per l’onore, sul rogo un giovane muore.
Quanti fiori sul selciato, quante lacrime avete versato
quante lacrime avete versato per Praga.
E’ morto sotto i carri armati il futuro che avete sognato,
nella gola vi hanno cacciato le grida di un corpo straziato.
Quanti fiori sul selciato, quante lacrime avete versato
quante lacrime avete versato: Jan Palach, Jan Palach, Jan Palach…

Jan Palach, "La Compagnia dell' Anello".

3 commenti:

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

Ecco i commenti:

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

#1 20 Agosto 2008 - 16:16

Non so quanti tra oggi e domani ricorderanno la ricorrenza che ha insegnato ad una intera generazione (o, meglio, a quanti avevano gli occhi ben aperti) "di che lacrime grondi e di che sangue" il comunismo.
Una ideologia che ha prodotto il regime più feroce e sanguinario che mai la Terra abbia conosciuto.
E qualcuno, nel 2008, ancora continua a proclamarsi "comunista" !
Monsoreau

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

#2 21 Agosto 2008 - 09:08

Caro Vandea, questa vicenda mi lascia comunque un pò perplessa; perchè, si può definire ancora comunista la Russia di oggi? E come difendere la Georgia se è stata per prima ad attaccare l'Ossezia bombardando cittadini inermi, tra cui russi, suscitando la giusta reazione della Russia? Anche perchè i Georgiani, come altri popoli caucasici non mi sembrano dei santarellini...Anzi, a differenza dei russi sembrano più asiatici che europei. Inoltre, se la ragione del conflitto è il percorso del gasdotto, beh...si sa che ognuno tira l'acqua al suo mulino.
Affettuosi saluti
kiokko
#3 21 Agosto 2008 - 09:14

Ehm...ehm...non avevo ancora letto il tuo precedente post!!!!
kiokko
#4 21 Agosto 2008 - 13:26

Mons.

Ce ne sono di comunisti...

Kiokko.

Bentornata.

Si, leggiti pure anche gli altri post, e vedrai che le cose non sono come il KGB fa sembrare...
Ciao !
Vandeaitaliana