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mercoledì 22 febbraio 2012

Libertà per i Nostri Soldati: il Colonialismo Indiano ed il Nagaland.

Prosegue il mio personale stato di guerra contro l' India, da molti erroneamente vista come una grande democrazia patria di Gandhi, di santi e santoni; e dopo il Sikkim, i miei ricordi personali mi portano a parlare del Nagaland.
Stato annesso dall' India anni fa che, come recenti restrizioni nell' accesso fanno supporre, non è ancora pacificato. Quando lavoravo importando mobili ed oggetti dall' India, arrivare nel Nagaland era praticamente impossibile, occorrevano visti e permessi speciali. Questo perchè era in corso una violenta guerra tra Delhi e gli indipendentisti di uno stato completamente Cristiano (oltre il 90 % della popolazione, a maggioranza protestante, ma anche con molti Cattolici concentrati nella capitale, Kohima), con massacri sanguinosi sia da parte del Governo Federale che da parte delle diverse etnie di origine tibeto/birmane. Già, perchè in questo territorio ben poco vi è di indiano.
Dopo il ritiro delle truppe inglesi, i guerrieri di questo territorio furono tra i primissimi ad insorgere contro il Governo Centrale, attraverso una figura semi leggendaria, Angami Zapu Phizo, che durante la Seconda Guerra Mondiale aveva fattivamente collaborato con l' Armata Imperiale Giapponese dietro la promessa della futura indipendenza del Nagaland, diventando così un eroe per il proprio paese. Nell' immediato dopoguerra fu tra i fondatori del Consiglio Nazionale Naga (NNC), che il 14 Agosto 1947, un giorno prima che l' India lo imitasse, proclamò l' indipendenza del Nagaland. Da allora lo scontro si intensificò nel corso degli anni, nonostante anche incontri tra Phizo ed il Pandit Nehru, celeberrimo successore di Gandhi nel 1951 e 1952. Con violazioni dei diritti umani e massacri sulle popolazioni da parte degli indiani, alle quali i Naga risposero rispolverando una loro antica specialità, essendo da secoli Cacciatori di Teste. Phizo dovette nel 1956 rifugiarsi prima in Pakistan eppoi a Londra. Senza il loro leader, stroncati da massacri e segregazioni che affamavano la popolazione, i rimanenti vertici del NNC firmarono nel 1975 l' accordo di pace di Shilong, che prevedeva la resa degli indipendisti. Ma la maggior parte del popolo Naga non accettò la sconfitta, e sciolto il moderato e Cristiano NNC, sorse il Consiglio Nazionalsocialista del Nagaland (NSCN), un confuso gruppo nazimaoista ispirato sia ad Hitler che a Mao, da parte di Thuingaleng Muivah, Isaac Swu e S. Kaplang, che continuarono la lotta tra alterne fortune. Tale partito poi, con l' uscita di Kaplang, si divise in 2 fazioni, dando inizio ad una guerra fratricida, favorita dagli agenti segreti indiani. Nel 1993 l' NSCN (IM -Isaac-Muivah), venne ammesso nell' Organizzazione Internazionale delle Nazioni non rappresentate (UNPO), l' ONU degli indipendentisti di tutto il mondo.
Nonostante vari accordi di cessate il fuoco nel 1997 e 2000 strombettati dal Governo Indiano negli organismi internazionali, la guerra contro New Delhi continua, soprattutto nelle colline. E, nonostante la confusa ideologia degli indipendentisti odierni rispetto a quella originaria di Phizo, il Nagaland ha diritto alla propria indipendenza.

Libertà per i Nostri Soldati ! Libertà per il Nagaland !

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