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lunedì 8 gennaio 2007

Don Camillo e l' Onorevole Pannella.

In questi giorni mi ero già soffermato sull'ennesimo sciopero pannelliano, auspicando al leader delle Brigate Radicali di diventare un simbolo come Bobby Sands ed andare fino in fondo alla sua protesta. Ieri, pur non avendo Internet e non avendo letto il mio post, il Mio Parroco, che chiamerò Don Camillo (gli amici sanno in realtà il suo vero nome), ha scritto nel suo foglietto settimanale che distribuisce in Chiesa, questo testo:

"Il medico curante aveva detto che le condizioni di Pannella, in sciopero della fame, consigliavano un immediato...ricovero, ma si dovrebbe ricordare che Pannella ha scelto lui di non mangiare e quindi sarebbe stata più serietà rispettare la sua volontà.

Fino a ieri Pannella ha difeso il diritto di Welby a morire e non si capisce perchè lui...da ultimo si rifugia in ospedale; perchè nessun amico lo aiuta a staccare la spina ?

Certo è più facile parlare di morte per gli altri; ma lo faccia questo atto generoso di lasciarsi morire !

Intanto vorrei sperare che il santone Pannella si decidesse "in piena libertà" di scelta a non voler più mangiare, nè bere, nè respirare, perchè noi abbiamo bisogno di esempi e...senza spina di riserva.

E' da anni che l'Italia soffre per le avventure di personaggi da circo e con un codazzo di fantocci, urlatori a comando. Certo, sarebbe tempo di ritrovare più serenità, ma in un pollaio, dove tutti cercano di difendere il proprio mangime, gli starnazzamenti si intensificheranno, perchè l'appetito fa l'uomo ingordo e prepotente.

Lo sciopero di Pannella oggi, come quelli del passato, non sono scioperi innocenti da Quaresima, ma soltanto per il becchime quotidiano. La pace, la misericordia, l'amore, la solidarietà crescono nell' impegno onesto dei cuori, senza sceneggiate di falsi martiri.".

Tante volte mi sono trovato in sintonia con lui, che in verità, per voglia di fare e spirito da Combattente Cristiano, assomiglia moltissimo al Don Camillo di Guareschi; personaggio scomodo, AMATISSIMO DAI PARROCCHIANI che affollano la sua Chiesa, non troppo dai superiori, per certe sue affermazioni assolutamente politicamente scorrettissime, anche su Mussolini, comunisti, partigiani, musulmani, pacifinti e prodi sinistri; nelle sue prediche arriva al cuore della gente, spesso parlando in dialetto o con tono da parroco campagnolo, un po' candido, anche se in realtà ha due Lauree ed un titolo di Cavaliere della Repubblica. Grazie a lui, la Santa Messa ogni Domenica è, oltre al Sacrificio dell'Altare, un momento di riflessione su questa Italia sempre più senza Identità, Cristiana e Nazionale. Ce ne fossero, di Parroci come lui, ed anche nelle città ritroverebbero l'orgoglio di chiamarsi Cristiani.

1 commento:

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

Ecco i commenti:

#1 08 Gennaio 2007 - 18:41

Conoscevo dalle tue descrizioni il tono delle riflessioni (omelie è troppo formale e prediche sa troppo di .... Scalfaro :-) del tuo parroco, ma leggere quel che ha scritto mi porta a pensare che ... sì, ce ne fossero di sacerdoti come lui, magari stimolerebbero tante persone a riaccostarsi alla Chiesa ... ;-)
Monsoreau