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lunedì 15 gennaio 2007

Tra Thomas Jefferson e Muhammar Ghaddafi,io scelgo il primo. E voi ?

Thomas Jefferson (13 aprile 1743 - 4 luglio 1826) è stato il terzo Presidente degli Stati Uniti d'America. È considerato uno dei padri fondatori della nazione ed il suo volto è ritratto anche sul Monte Rushmore. Fu lui il principale autore della Dichiarazione d'indipendenza del 4 luglio 1776.Figlio di un pioniere della Virginia, funzionario della Corona. Studiò al William and Mary College dove si laureò a vent'anni. Conosceva i classici greci e latini, parlava italiano, francese e spagnolo, si interessava di matematica e architettura, era un ottimo suonatore di violino. Jefferson fu eletto presidente nel 1801. Nel 1805 attuò il primo intervento militare americano fuori dal territorio nazionale, con il bombardamento di Tripoli durante la guerra contro i Pirati Berberi che sequestravano le navi occidentali, contando sulla protezione di alcune città africane, vere e proprie antesignane degli Stati Canaglia. Nel novembre del 1803 tre piccoli vascelli tripolitani assalirono la nave Philadelphia che stazionava all’imbocco del porto e ne presero possesso. Tutto l’equipaggio – sia la ciurma sia gli ufficiali – venne ridotto in schiavitù e tutti furono costretti a lavorare in un vecchio magazzino dove vennero frustati e umiliati, come ci racconta in un libro del 1825 dal titolo The Horrors of Slavery or the American Tars in Tripoli di William Ray che raccolse e trascrisse i resoconti dei prigionieri liberati. La perdita della nave Philadelphia fu un grave scacco per il Comandante della Squadra Navale americana. Preoccupato che i tripolitani potessero ripararla e usarla contro le altre navi americane, la sua decisone fu quella di cercare di distruggere la nave. L’azione venne portata a termine da un giovane ufficiale americano, Stephen Decatur, con un piccolo vascello – l’Intrepid – armato con 60 persone. La barca era pilotata da un certo Salvatore Catalano di Palermo, che oltre a conoscere le acque del porto di Tripoli si dimostrò essenziale per la sua conoscenza della lingua araba. Grazie al buio e al pilota siciliano, i soldati americani riuscirono ad entrare nel bacino del porto e a raggiungere la nave Philadelphia riuscendo ad incendiarla e distruggerla irreparabilmente. Jefferson fece bombardare in seguito la città dove trovavano rifugio sotto protezione i pirati. Sulla terraferma invece si mosse William Eaton, console americano a Tunisi, che aveva ricevuto da Jefferson ordini e istruzioni per ripotare al potere il vecchio bey di Tripoli, Hamet Caramalli, che era stato scalzato dal trono dal fratello Jusef ed era fuggito in Egitto. Formalmente privo di autorizzazione ad agire militarmente, Eaton si attivò per rintracciare Hamet e, dopo aver costatato che poteva contare ancora su un nutrito seguito, progettò un assalto a Tripoli da terra. Trovato Hamet in un Egitto abbandonato a se stesso dopo l’evacuazione dell’esercito napoleonico, Eaton lo convinse della fattibilità dell’operazione. Insieme radunarono un piccolo esercito e affittarono 190 cammelli. Uno strano esercito composto da greci, tedeschi, italiani, spagnoli, americani e levantini si mosse da Alessandria nel deserto verso ovest seguendo il mare. L’esercito comandato da Eaton,circa 500 uomini, raggiunse Derna e con l’aiuto di tre navi americane, che bombardarono dal mare la città, le eterogenee truppe la presero d’assalto: era il 27 aprile 1805. Sebbene inferiori in numero e nonostante Eaton fosse stato colpito da una palla di moschetto al polso durante uno degli scontri, l’improvvisato esercito raggiunse le mura di difesa conquistandole e issando in cima la bandiera a stelle e strisce.
L’azione di Eaton che portò alla presa di Derna mise in grande difficoltà il bey di Tripoli che mostrò la sua volontà di arrivare ad una pace con gli americani che venne siglata il 4 giugno 1805. La ciurma della nave Philadelphia fu rilasciata, così come gli altri schiavi americani. Eaton rientrò in America e fu ricevuto come un eroe che, con un’azione temeraria, era riuscito a mettere in ginocchio il nemico. Il racconto delle sue gesta fu riportato da tutti i giornali che gli attribuirono il merito di avere posto fine alla guerra. Sull' episodio dovrebbe uscire quest'anno il film di Sir Ridley Scott ("I Duellanti", "Blade Runner", "Il Gladiatore", "Black Hawk Down"), "1804, un avventura a Tripoli", ma il film è bloccato sia dalle minacce dei terroristi (che avevano già minacciato il regista inglese per "Le Crociate"), sia per gli alti costi dell' assicurazione contro eventuali attacchi terroristici.

Ora a Tripoli, da troppo tempo regna incontrastato Muhammar Ghaddafi, famoso per aver finanziato gruppi terroristici; da Tripoli partirono i responsabili dell'abbattimento dell' aereo Pan Am a Lockerbie(Scozia), in cui trovarono la morte i 259 a bordo più 11 abitanti del paesino scozzese. A Tripoli il tribunale ha riconfermato in Appello la Condanna a Morte per 5 infermiere bulgare ed un medico palestinese(Kristiana Vulcheva, Nasya Nenova, Snezhana Dimitrova, Valentina Siropulo e Valya Chervenyashka e del dottor Ashraf Alajouj) che era stata annullata per palese vizio di forma per aver infettato centinaia di bimbi con l'AIDS. Sei persone che sono un caprio espiatorio per nascondere ben altre responsabilità di quell'infezione.

Tra Washington e Tripoli, tra Jefferson e Ghaddafi, tra Occidente ed Oriente, io so scegliere. Non so se le scelte dei prodi governanti , sig. d'Alema in testa, siano coincidenti con le mie; un motivo in più per mandarli a casa !

1 commento:

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

Ecco i commenti:

#1 15 Gennaio 2007 - 19:11

Anch'io scelgo Occidente, scelgo gli Stati Uniti, senza se e senza ma. :-)
Monsoreau