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martedì 30 ottobre 2007

Mi mancherai,caro Dogui...

A Milano piove, ma oggi il cielo è più grigio, triste e plumbeo. Ieri se ne tornato alla Casa del Signore Guido Nicheli, Dogui per gli amici ed i Milanesi; per il gran pubblico, il Cumenda alias Zampetti. A me era simpaticissimo, seppe incarnare benissimo il Milanese tipico degli anni '80, lo zio di noi yuppies di allora, vogliosi di godersi la vita dopo le lotte degli anni '70 nelle quali caddero molti Camerati. Era una bella Milano, un po' ganassa un po' bauscia, spesso impertinente, mai volgare; la chiamavano "Milano da bere", ma era allegra, uscita da una Guerra Civile e dunque con voglia di divertirsi. La Milano di Armani, Versace, Ferrè, delle modelle non anoressiche ma normali, come Carol Alt. Il Modit, il Macef ed il Salone del Mobile erano date fisse per trasformare la Mia Città in un trionfo di vernissage e parties nei negozi e nei locali:Il Nepentha (Nepy, per quelli come me e Dogui), Il Charlie Max, il For You, le Cinema. Era la città dei DJ: Gianni Riso, Max Venegoni, Alex Peroni, Loredana di Radio Studio 105 e di altri di Radio Milano International 101 e Radio DJ di Cecchetto. Delle prime PR, come Big Laura. Eravamo allegri, noi yuppies, e qualche modella americana da portare al Nepy riuscivamo spesso a procurarcela (femministe, scusatemi...). E le gite a Cervinia, Madonna (di Campiglio), a Curma (Courmayeur), a Santa (Margherita), al Forte (de Marmi) erano uno spasso, e Jerry Calà e lo zio Dogui erano icone intoccabili. Noi tutti imitavamo zio Dogui nella sua cadenza esagerata, ma ripeto, mai volgare. Perchè il Dogui era una variante del Milanese col Coeur in Man, della Milano sempre aperta a tutti.

Ora quella Milano, non c' è più. La coca ha sostituito il gin fizz, la gente è sospettosa e le discoteche chiudono presto. I SUV ed il Ranzani sono solo brutte copie di quegli anni '80, anche perchè il Cumenda i danè se li era fatti lavorando e le sue battute erano naturali; gente come il Ranzani, chissà perchè, mi ricordano i giovanitristi.

Mi mancherai, Dogui, mancherai a tutta Milano: salutami Papà, se lo incontri: ti assomigliava un po'. E, naturalmente:

See you later !





2 commenti:

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

Ecco i commenti:

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

#1 30 Ottobre 2007 - 17:14

Leggerlo, mi ha fatto tornare alla mente tanti episodi di quegli anni. Avvenimenti vissuti o partecipati, e non letti sulle cronache mondane.
Comunque, per non farmi prendere dalla nostalgia dei ricordi, li ho relegati in un angolo "gelosamente" custodito della mia memoria. Sono stati momenti "sacri", e neanche ai miei figli permetto di ironizzarci sopra, con le classiche battute giovanili, inneggianti a "quell'epoca" come se fosse "ai primordi della storia". E invece, era "ieri".
Hai detto bene: "Ora quella Milano non c'è più". Quella Milano, che nei primi mesi della mia attività ho percorso in lungo e in largo, con i tram e a piedi, non c'è più. E' stato così che imparai a conoscerla ed amarla. La Milano di oggi, nonostante tutto, a me piace sempre molto, ma mi sembra un surrogato di quella. E non riesce più a darmi le emozioni di allora.
Sarà che sto invecchiando?

Dogui, faceva parte di quella Milano. Mi mancherà assieme a Lei.

Marshall
utente anonimo
#2 30 Ottobre 2007 - 17:43

Anche se la "Milano da bere" la associo sin troppo ai socialisti ed a Craxi (quindi, per me, espressione di negatività), mi associo nella commemorazione dell'attore che ha reso una imterpretazione indimenticabile del "cumenda".
Monsoreau
#3 30 Ottobre 2007 - 17:53

Marshall.

Bei tempi.

Qui dove ti scrivo ho una bella foto mia con Gianni Riso nel mio negozio.

Bei tempi. "Pane e Farina", il "Banco", quell' altro locale della valletta di Mike.
Avevo la Moto, allora. E molti chili meno...

Mons


Beh, almeno hai scritto "cumenda" giusto, con un "m" sola.

Non come un giovanetriste che ne ha voluto parlare a sproposito.
Vandeaitaliana
#4 30 Ottobre 2007 - 20:36

Anche a me piaceva moltissimo. Quante persone simpatiche impersonificava!
Ciao! :-)
Lontana
mammamia
#5 02 Novembre 2007 - 10:07

i moderatori servono solo per i blog fascisti. Ecco perchè volete moderare...
Quando si hanno certe idee ( che la Storia ha già giudicato) è ovvio prendere insulti...e poi moderare!!!
Revisiona pure, revisiona pure...più che revisionismo lo chiamerei cambiare la storia per influenzare la gente...le stesse accuse nella homepage di futuri potenti che infuenzano il popolo dovrebbero essere rivolte a voi.

Ciao Dogui...le persone come come te purtroppo vengono ricordate anche in siti come questo...a testimonianza del fatto che ti volevano bene tutti...

JimmyDixxx
utente anonimo
#6 02 Novembre 2007 - 14:00

I Moderatori servonoanche a chi è stanco di insulti, calunnie ed altro. se non scrivi offese ( e per me Fascisti non lo è), come vedi sei pubblicato, anche per mostrare preconcetti ed inesattezze palesi.

Dogui c' entra poco.

T' è capì ?
Vandeaitaliana