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lunedì 28 settembre 2009

Brasile:come vincemmo la Seconda Guerra Mondiale.

Cresce la tensione tra Honduras e Brasile, soprattutto a causa del comportamento dei carioca che stanno dando ospitalità in Ambasciata a Tegucigalpa a Zelaya. Speriamo che la situazione non precipiti.

Nel frattempo, come promesso ed anticipato da una mia frase, vorrei parlare un pochino di come in passato questo paese che si ostina a non darci il terrorista Cesare Battisti , entrò in guerra contro l' Asse, pur avendo un governo chiaramente d' ispirazione Fascista. Insomma, un anticipo in chiave internazionale del 25 Luglio che, ricordiamo, fu fatto da Fascisti contro Mussolini.

Già, perchè il presidente Getúlio Dornelles Vargas, pur avendo sciolto il vero Partito dichiaratamente Fascista del Brasile, l’Ação Integralista Brasileira nel 1937, spaventato dal crescente partito comunista e dall' idea di una Guerra Civile come in Spagna, creò l' Estado Novo, uno stato corporativo e sociale di chiara ispirazione del Fascismo italoportoghese. Nonostante questo, da bravo anticipatore di quello che poi fecero i simpatici traditori del 25 Luglio, sotto la minaccia esplicita del Compagno Roosevelt di una invasione americana del nord del Brasile, dovette sottostare a concedere alcune basi agli USA negli stati di Bahia, Pernambuco e Rio Grande do Norte (con un premio di venti milioni di dollari di allora, più altri 361 milioni in prestito che dovette poi restituire...) ed a foraggiare gli inglesi con decine di navi cariche di materie prime, fino a denunciare il 28 Gennaio del 1942 alla Conferenza Panamericana la rottura delle relazioni diplomatiche con la Germania e l' Italia, nonostante i milioni di cittadini brasiliani originari dei 2 paesi. Fatto che per la Germania, insieme all' approvvigionamento agli inglesi, era da considerare un atto di guerra; infatti da quella data i sottomarini tedeschi incominciarono ad attaccare i convogli verdeoro. Dopo ulteriori pressioni statunitensi, il Brasile dichiarò guerra alla Germania ed all' Italia il 22 Agosto 1942, oltre 8 mesi dopo l' entrata in campo degli USA. Ma Vargas, da bravo satrapo sudamericano, aspettò mesi e mesi prima di inviare il proprio contingente in Europa, che giunse in Italia solo nel luglio del 1944, pronto a maramaldeggiare una nazione come l' Italia che tanti lavoratori aveva dato a questa irriconoscente nazione. Un contingente che, nonostante la propaganda casalinga ancor oggi ci propina anche nelle telenovelas come "Terranostra" recentemente riproposta da Telekabul, prese sonore mazzate sul nostro suolo, anche per l' inadeguatezza delle truppe, scarsamente equipaggiate ad affrontare l' inverno sugli Apennini e la scarsissima motivazione in una guerra di cui i soldati non capivano i significati. Giungendo ad ottenere la loro unica vittoria senza l' appoggio alleato solamente il 17 Aprile 1945 (!!!) a Montese (paesino dell' alto modenese che Monsoreau dovrebbe conoscere bene...) contro i resti di una gloriosissima Divisione Alpina Monterosa sfiancata da oltre un anno di guerra in prima linea contro gli americani, cui i reparti della Forza di Spedizione Brasiliana (FEB) dovettero tributare l' Onore delle Armi. Altra grande vittoria fu quella del 27 Aprile 1945 (!!!!) sul fiume Taro, dopo una notte di baldorie a base di vino rosso, senza colpo ferire.

Nonostante questa partecipazione simbolica, il Brasile, proprio per essere considerato Fascista, non partecipò al risarcimento per i danni di guerra, e Vargas dovette restituire interamente il prestito di guerra del 1942 e fu quasi trattata dagli alleati come una nazione cobelligerante come l' Italia di Badoglio.

Perchè non sempre maramaldeggiare paga...

2 commenti:

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

Ecco i commenti:

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

#1 29 Settembre 2009 - 22:00

Da sempre, quindi, carnevale e pallone solamente!!!
Fiammabolivia
#2 30 Settembre 2009 - 06:56

E Iguazzù...
Vandeaitaliana