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domenica 15 novembre 2009

La Rivolta Anticomunista di Brasov del 15 Novembre 1987.

Nei 2 articoli precedenti abbiamo esaminato la situazione rumena del Novembre 1987. Come ho esposto, la Securitate controlla la vita di ogni singolo cittadino. Ma nonostante questo, nella notte tra il 14 ed il 15 Novembre 1987 viene dichiarato uno sciopero spontaneo in alcune società statali, come la Uzina Tractorul Braşov e
la Intreprinderea Autocamioane Brasov, nella città omonima, dagli operai, logorati dai turni di lavoro disumani, dalla miseria delle condizioni di lavoro e dall' aver appreso che il salario avrebbe subito una decurtazione del 30 %. La rivolta dilaga in tutta la città, diverse sedi del Partito Comunista sono prese d' assalto, ed i simboli del potere comunista, dai ritratti di Gheorge Gheorghiu-Dej a quelli di Nicolae ed Elena Ceausescu vengono buttati in strada e dati alle fiamme. La rivolta durerà due giorni e mezzo, durante la quale la popolazione supporterà i rivoltosi con pane, acqua ed il poco cibo reperibile in quel tempo. Per la prima volta risuona il grido che diventerà famoso due anni dopo, "Jos comunismul si Jos Ceausescu !", "Abbasso il comunismo e Ceausescu !". Risuona la canzone proibita, oggi Inno Nazionale Rumeno, "Desteapta-te romane", "Risvegliati, Romania !". Esaurita la rabbia contro le icone comuniste, la rivolta assume toni non violenti, e molti bambini vengono messi davanti alle manifestazioni che si moltiplicano in tutta la città.
Poi, implacabili, interverranno i reparti speciali dell' Esercito, almeno tre persone saranno uccise, trecento gli arrestati, moltissimi i deportati ed i torturati. Ulteriori misure di repressione, come la diminuzione del salario ed il licenziamento furono poi applicate in seguito.

2 commenti:

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

Ecco i commenti:

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

#1 19 Novembre 2009 - 23:23

GRADIREI UN TUO COMMENTO. GRAZIE.

utente anonimo
#2 21 Novembre 2009 - 08:01

A cosa e perchè ?
Vandeaitaliana