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domenica 12 febbraio 2006

Niente sconti: ISTRIA E DALMAZIA ITALIANE !

Il giorno 10 si è celebrato, seppur contestato da una certa parte della sinistra, il Giorno del Ricordo delle Foibe.

Ma non può bastare. Bisogna avere il coraggio di, denunciando il trattato del 1947 e quello di Osimo del 1975, chiedere a gran voce alla Slovenia ed alla Croazia la restituzione della Nostra Venezia Giulia, terre Italiane e Latine da sempre.

Così come la disgregazione dell' Impero Sovietico ha portato all' indipendenza molti popoli oppressi, così il crollo della Yugoslavia deve riportare alla giusta collocazione storica e politica le Nostre Terre dei Confini Orientali che hanno conosciuto il martirio. Valga ad esempio la nascita della Repubblica di Moldavia che, risolti i problemi interni dovuti all' immigrazione russa del dopoguerra, auspichiamo rientri al più presto nella Mia Seconda Patria, la Romania.

Nessuno sconto,dunque. Tornino dunque all' Italia le province, ora smembrate artificialmente in 2 stati, di Pola, Fiume, Zara ed i rimanenti territori amputati alle province di Gorizia e Trieste !

NOI NON DIMENTICHIAMO !

4 commenti:

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

Ecco i commenti:

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

#1 12 Febbraio 2006 - 08:20

e chiedere anche Nizza e Savoia alla Francia e a Gheddafi la restituzione della Libia e del suo petrolio e al Vaticano quella parte di Roma che un regime autoritario e fascista ha ceduto ad un potere che, essendo spirituale, non può essere basato su beni concreti e reali, quasi fossimo assimilabili alle altre cosiddette religioni monoteiste. Solo così, finalmente, potremo meritarci il regno dei cieli! E glielo scrive uno a cui gli alleati liberatori sparavano addosso in piazza dell'Unità a Trieste, allora quand'era solo uno studente liceale!
bkrema


#2 12 Febbraio 2006 - 14:07

E l'Alsazia e la Lorena dove la mettiamo, eh?! Che la bianche scogliere della perfida Albione tremino!!!!

Italia, vindice dei popoli oprressi ben farà risplendere dei Cesari la gloria....

(lo portano via in camicia di forza)
reineke

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

#3 13 Febbraio 2006 - 09:29

BK:
Nizza e la Savoia sono state cedute in cambio di una alleanza. Niente da dire sulla francofonicità della Savoia; qualche richiesta sul Nizzardo rimane.
Piuttosto alla Francia chiederei Maddalena e Col di Tenda, che peralto ratificarono l'annessione del dopoguerra con referendum molto dubbi. Terre italianissime che costringono i Cuneensi a passare in territorio francese per andare a Ventimiglia.
Per quanto riguarda la nostra Quarta Sponda ,è innegabile che avrebbe avuto uno sviluppo ben diverso se in mani italiane piuttosto che fondamental-comuniste (neologismo :-D ).
Per quanto riguarda il Vaticano,i Patti Lateranensi hanno restituito una parte di territorio strappato con l'inganno e la violenza da parte di uno stato che peggio si era comportato con il Regno delle Due Sicilie.
Basterebbe una lettura de "La Rivoluzione Italiana" di P.K. O'Clery,EDIZIONI ARES.
Pieno rispetto per le altri religioni monoteiste,se rispettano la Nostra. Soprattutto con quella dell'Antico Testamento, da cui proveniamo.

Quanto a Reineke,

mi dovrebbe spiegare cos'abbiano di francese città come Hagenau,Sarreburg,Schirmeck ,La Schlucht,Schweighouse,Niederschaeffolsheim,Mittelbergheim e Mulhouse. Tutte città strappate artificiosamenta dalla Francia alla Germania, nonostante i transalpini,esportatori di rivoluzioni sanguinarie, non abbiano mai vinto le 2 guerre mondiali. Almeno sul campo e da sola.
Osservare con un pochino più di conoscenza quello che accade in Europa (per questo ho citato la Moldavia) sarebbe necessario prima di parlare.E di fare della facile ironia.

Vandeaitaliana


#4 13 Febbraio 2006 - 11:11

Questo blog mi fa venire voglia di bruciare le chiese!
EsIstEgal


#5 13 Febbraio 2006 - 11:26

L' avete già fatto, A Torino.
Eccoli, i Kompagni !
Vandeaitaliana

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

#6 15 Febbraio 2006 - 16:10

concordo con te in pieno: l'unico territorio veramente in discussione è l'Istra e la Dalmazia, il resto ha seguito storie diverse e allora se dovessimo risalire all'impero romano che facciamo ci riprendiamo l'Europa e il nordAfrica? Siamo realisti Istra, Dalmazia e territori annessi furono una ladrocinata, anche se c'erano danni da pagare, si sarebbero povuti pagare in altro modo.

Per quanto riguarda il Vaticano, visto che prima di arrivare ad oggi l'impero era Romano direi che è accaduto il contrario, noi abbiamo eroso il suo territorio, semmai furono i Savoia a derubare il regno delle due Sicilie, che prima del loro avvento era ricco e aveva tantissime fabbriche, che furono portate d'imperio a Torino, lasciando quei territori nella miseria che si sono trascinati fino ad oggi, poiché non si sono più ripresi.
Anche se c'è da dire che il tutto accadde perché il Papa accettò del denaro per risanare le sue finanze e far rientrare i piemontesi fuori dalle mura, lasciando appunto il regno delle due sicile al suo destino.

Ma la storia non si può riscrivere e alcune cose sono immutabili, diverso è quello accaduto con l'ex impero comunista che sciogliendosi ha cambiato nuovamente la geografia.

Certo che se noi avessimo avuto il carattere dei palestinesi, chissà quante bombe avremmo messo oltre frontiera e chissà quanti cecchina avremmo messo ai confini per assassinare gli slavi e i loro figli, ma grazie al cielo noi siamo "civili" e lo dico con orgoglio, però ora sarebbe il caso di rivedere alcuni trattati.

Per quanto riguarda la Libia, visto che sta in terra d'Africa, mi piacerebbe capire se è una dichiarazione sincera o una provocazione, perché anche l'Eritrea e la Somalia per un certo periodo furono conquistate, ma le "colonie" furono certo un'esperienza non ammirevole, meglio dimenticarle.

Ciao
Lisistrata


#7 16 Febbraio 2006 - 15:09

Basterebbe che terminasse la censura ipocrita sulle foibe e su tutti i crimini del primo dopoguerra. Attualmente ci sono mostre in giro dal titolo "fascismo, foibe, esodo" in cui si evidenzia come le foibe furono solo un fenomeno provocato dall'esasperazione del periodo nazifascista (riducendone di molto anche il n. delle vittime, tra l'altro)
andreadaimola