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martedì 7 novembre 2006

La violenza rossa dilaga:dopo Vanzan e Ascierto, bomba contro Forza Nuova.

I padri imbiancano, magari facendo i portaborse nei ministeri, come abbiamo visto; ma i figli crescono e raccolgono l'odio rosso teso a colpire per zittire: dopo la VILE aggressione al deputato di AN Filippo Ascierto ed a Enzo Vanzan,padre di Matteo, uno dei Martiri di Nassirya, assaliti da un commando di prodi autonomi con un vile attacco portato alle spalle in sintonia dei loro nonni gappisti, l'escalation rossa non tende a diminuire,anzi:una bomba è esplosa stanotte davanti alla sede romana del movimento della destra radicale Forza Nuova, senza causare alcun ferito ma arrecando gravi danni allo stabile e alle macchine parcheggiate intorno . Lo riferisce la polizia di Roma.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, verso le 2.30 di questa notte, davanti alla serranda chiusa della sede di Forza Nuova di via Nicola Nisco, nel quartiere Appio, viene posato uno zaino riempito con polvere nera e dotato di un innesco elettrico a distanza. La polizia ha ritrovato un filo lungo circa 40 metri che sarebbe servito per dare la scintilla che ha fatto esplodere la bomba. Oltre a far saltare tutti i vetri del palazzo di cinque piani, lo scoppio ha divelto la porta di ingresso e ha danneggiato l'interno dei locali di Forza Nuova, distruggendo anche tre macchine che erano parcheggiate davanti allo stabile.

E così, mentre si profila un pericoloso ritorno del clima buio degli anni di piombo, assistiamo impietriti alle dichiarazioni del ministro rifondarolo Paolo Ferrero che candidamente ci rassicura: «Io penso che quelli siano stati gli anni più importanti del secondo Dopoguerra. Quelli che hanno cambiato di più e meglio la nostra società. Per me quando si parla degli anni Settanta si evoca un periodo fondamentale, dove sono successe tante cose: in primo luogo un enorme movimento di massa degli studenti e degli operai. Se viceversa si vuole ridurre lo stesso periodo al terrorismo o a qualche forma di violenza assolutamente deprecabile,penso che non debba essere così. Qualunque forma di violenza richiede da parte del governo la capacità di ascoltare e dialogare, come non è stato fatto a sufficienza nei secondi anni Settanta».

Mi piacerebbe sapere il pensiero al proposito dei parenti delle vittime del terrorismo di quei tempi.

Questo è un governo che non cessa di stupire ogni giorno, e per questo, ribadisco:

MANDIAMOLI A CASA !



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