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martedì 8 aprile 2008

Berlusconi non fa patti con La Destra, ma si coccola i comunisti.

Silvio Berlusconi si sta facendo letteralmente in quattro per ammonire in continuazione di non votare i partiti piccoli. Cosa che mi fa pensare che sappia, aggiornato quotidianamente sui sondaggi, che il Mio Partito, La Destra sia sempre più vicino a quel 4 % nazionale ed 8 % nel Lazio che comincia a preoccuparlo. Peggio per lui che non ha voluto alleati assai più preziosi di alcuni attuali che, mi sa, gli faranno pagare un prezzo molto alto dopo la vittoria. Meglio farebbe però a guardar dentro Mediaset, dove i veri comunisti non mancano proprio. No, non mi riferisco ai soliti e noti Costanzo, Mentana, ai vari comici, a Liguori, Mughini, insomma tutte acque chete, rispetto alla personcina che vado a trattare.

L' altro giorno, leggendo in un certo posticino "Sorrisi e Canzoni", ho fatto un salto:ho scoperto che il regista di una trasmissione guardatissima,"Amici " (eppoi non dite che non siamo in Italasia...) non è nientepopodimeno che: PAOLO PIETRANGELI !!!

Ai giovani tale nome dice poco, ma ai vecchiacci della mia generazione, ECCOME ! Il codesto signore(nella foto con Guccini e quell' altra perla rara di Giovanna Marini...), oltre all' attività di regista, ha svolto negli anni pernienteformidabili anche il mestiere di cantautore, componendo, tra l'altro, Contessa e Valle Giulia.

CONTESSA

"Che roba contessa, all'industria di Aldo
han fatto uno sciopero quei quattro ignoranti;
volevano avere i salari aumentati,
gridavano, pensi, di esser sfruttati.

E quando è arrivata la polizia
quei pazzi straccioni han gridato più forte,
di sangue han sporcato il cortile e le porte,
chissa quanto tempo ci vorrà per pulire...".

Compagni, dai campi e dalle officine
prendete la falce, portate il martello,
scendete giù in piazza, picchiate con quello,
scendete giù in piazza, affossate il sistema.

Voi gente per bene che pace cercate,
la pace per far quello che voi volete,
ma se questo è il prezzo vogliamo la guerra,
vogliamo vedervi finir sotto terra,
ma se questo è il prezzo lo abbiamo pagato,
nessuno piu al mondo dev'essere sfruttato.

"Sapesse, mia cara che cosa mi ha detto
un caro parente, dell'occupazione
che quella gentaglia rinchiusa lì dentro
di libero amore facea professione...
Del resto, mia cara, di che si stupisce?
anche l'operaio vuole il figlio dottore
e pensi che ambiente che può venir fuori:
non c'è più morale, contessa..."

Se il vento fischiava ora fischia più forte
le idee di rivolta non sono mai morte;
se c'è chi lo afferma non state a sentire,
è uno che vuole soltanto tradire;
se c'è chi lo afferma sputategli addosso,
la bandiera rossa ha gettato in un fosso.

Voi gente per bene che pace cercate..."

VALLE GIULIA

"Piazza di Spagna, splendida giornata,
traffico fermo, la città ingorgata
e quanta gente, quanta che n'era!
Cartelli in alto e tutti si gridava:
«No alla scuola dei padroni!
Via il governo, dimissioni!».

E mi guardavi tu con occhi stanchi,
mentre eravamo ancora lì davanti,
ma se i sorrisi tuoi sembravan spenti
c'erano cose certo più importanti.
«No alla scuola dei padroni!
Via il governo, dimissioni!».

Undici e un quarto avanti a architettura,
non c'era ancor ragion d'aver paura
ed eravamo veramente in tanti,
e i poliziotti in faccia agli studenti.
«No alla scuola dei padroni!
Via il governo, dimissioni!».

Hanno impugnato i manganelli
ed han picchiato come fanno sempre loro;
ma all'improvviso è poi successo
un fatto nuovo, un fatto nuovo, un
fatto nuovo:
non siam scappati più, non siam scappati più!

Il primo marzo, sì, me lo rammento,
saremo stati millecinquecento
e caricava giù la polizia
ma gli studenti la cacciavan via.
«No alla scuola dei padroni!
Via il governo, dimissioni!».

E mi guardavi tu con occhi stanchi,
ma c'eran cose molto più importanti;
ma qui che fai, ma vattene un po' via!
Non vedi, arriva giù la polizia!
«No alla scuola dei padroni!
Via il governo, dimissioni!».

Le camionette, i celerini
ci hanno dispersi, presi in molti e poi picchiati;
ma sia ben chiaro che si sapeva;
che non è vero, no, non è finita là.
Non siam scappati più, non siam scappati più.

Il primo marzo, sì, me lo rammento...
...No alla classe dei padroni,
non mettiamo condizioni, no!"

per non dimenticare poi:

Mio caro Padrone domani ti sparo

"Circolare a tutte
le fabbriche del mondo
siano esse per azioni
o esse erre elle o come vi pare.
commendatore illustre
le scrivo la presente
per renderle noto
un fatto increscioso
per lei.

per farle presente
che il giorno ventuno
del mese corrente
abbiamo deciso
di farla finita
con lei.

Mio caro padrone domani ti sparo
farò di tua pelle sapon di somaro
ti stacco la testa ch'è lucida e tonda
così finalmente imparo il bowling.

miei cari compagni perché quelle facce
ho detto qualcosa che un po' vi dispiace
se forse ho ecceduto non fateci caso
vent'anni di rabbia fan parlare così.

pensate che bello
il giorno
padroni son tanti
e padrone è nessuno
pensate che bello
pensate che bello
sarà.

ma prima ti inchiodo
la lingua al palato
ti faccio ingoiare

un pitone salato
e con quei tuoi occhi
porcini e cretini
alla mia ragazza
farò gli orecchini.

compagni sia chiaro
che il giorno ventuno
migliore vendetta
sia proprio il perdono
e allora saremo
più grandi e più forti
se tutti i rancori
saranno sepolti
però...

Chi mi pagherà la gioia
di vederti star li appeso
grosso grasso unto e obeso
proprio come un baccalà.

chi mi pagherà la gioia
di vedere le tue mogli
tutte piene di cordogli
pianger solo il venerdì.
che ti importa se ti strippo
se ti importa accendi un cero
te lo spengo tutto intero
tutto intero dentro il naso
tutto intero dentro il naso
tutto intero dentro il naso."

Insomma, niente da invidiare ai vari Cattivi Maestri di cui spesso mi occupo. Un comunista come pochi, caro Cavaliere, senza abiure nè ripensamenti (anche se mi piacerebbe sapere cos' ha guadagnato con le regie di "Maurizio Costanzo Show" ed "Amici"...). Uno di lotta e di piazza, uno di quelli che "I Fascisti non devono parlare" . Uno di quelli.

Ma Cavaliere, Lei continui, coi suoi appelli al voto utile, nella speranza che non abbia ragione Carlo Marx quando diceva che "la corda con cui saranno impiccati i capitalisti sarà fabbricata da un capitalista".

2 commenti:

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

Ecco i commenti:

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

#1 08 Aprile 2008 - 15:55

e che glie fraga al cavaliere, lui con pietrangeli fa i soldi, l'importante è questo...
giuseppecatani
#2 09 Aprile 2008 - 09:45

Qualche dubbio l'ho sempre, sull' essere mal consigliato. Di soldi ne ha abbastanza, e potrebbe ritirarsi su qualche isola.

Mentre un comunista, specie come Pietrangeli, sempre comunista rimane. E con in mente l' ammonimento di Marx.
Vandeaitaliana
#3 10 Aprile 2008 - 11:54

Oddio,se è per questo Berlusconi ha anche fatto cose più gravi,come pubblicare il libro di Casarini.

gianni
utente anonimo
#4 10 Aprile 2008 - 14:52

!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Vandeaitaliana