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giovedì 28 giugno 2012

La figlia lesbica del Professor Vecchioni.

Sarai contento, Professore, che tua figlia che hai voluto "contro", oggi è madre lesbica. Sarai contento che lei abbia usato l' inseminazione artificiale ("saresti comunque nata, ti avrebbe comunque avuta"). Sarai contento, Professore, che si "è innamorata senza pensare". Sarai contento che "ha scelto di sbagliare". Tienti pure il fiore dentro il pugno, Compagno Professore. E ringrazio Dio di non averti avuto come Professore, al Liceo. E che non ti abbia avuto Mia Figlia.


(nella foto, il Matrimonio tra il Beato Carlo d' Asburgo e la Moglie Zita.)




FIGLIA, di Vecchioni Professor Roberto.

"Sapeva tutta la verità

il vecchio che vendeva carte e numeri,
però tua madre è stata dura da raggiungere,
lo so che senza me non c'era differenza:
saresti comunque nata,
ti avrebbe comunque avuta.
Non c'era fiume quando l'amai;
non era propriamente ragazza,
però di aver fatto del mio meglio,
così a volte guardo se ti rassomiglio,
lo so, lo so che non è giusto,
però mi serve pure questo.

Poi ti diranno che avevi un nonno generale,
e che tuo padre era al contrario
un po' anormale, e allora saprai
che porti il nome di un mio amico,
di uno dei pochi che non mi hanno mai tradito,
perché sei nata il giorno
che a lui moriva un sogno.

E i sogni, i sogni,
i sogni vengono dal mare,
per tutti quelli
che han sempre scelto di sbagliare,
perché, perché vincere significa "accettare"
se arrivo vuol dire che
a qualcuno può servire,
e questo, lo dovessi mai fare,
tu, questo, non me lo perdonare.

E figlia, figlia,
non voglio che tu sia felice,
ma sempre "contro",
finché ti lasciano la voce;

vorranno
la foto col sorriso deficente,
diranno:
"Non ti agitare, che non serve a niente",
e invece tu grida forte,
la vita contro la morte.

E figlia, figlia,
figlia sei bella come il sole,
come la terra,
come la rabbia, come il pane,
e so che t'innamorerari senza pensare,
e scusa,
scusa se ci vedremo poco e male:
lontano mi porta il sogno
ho un fiore qui dentro il pugno. "


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