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domenica 16 settembre 2012

Se la FIAT fosse un' azienda normale, ma non lo è.

Se la FIAT fosse un' azienda normale, sarebbe logico che facesse gli interessi padronali, ed essendo in questo caso una SpA, degli azionisti. Spostando la produzione a proprio piacimento, senza dover render conto nè allo Stato nè ai sindacati.
Ma la FIAT è un fenomeno tutto italiano, impensabile in altri paesi Occidentali, avendo ricevuto per decine di anni i contributi degli Italiani, riuscendo così non solo a non fallire, ma pure a fagocitare via via tutte le marche automobilistiche italiane, assassinate dalle lotte sindacali degli anni '60 e '70, che solo sfiorarono il colosso della famiglia Agnelli.
E non è normale che ancora oggi il contribuente italiano debba preoccuparsi degli starnuti di Marchionne, quando in un Paese Normale la FIAT sarebbe potuta fallire da tempo e senza rimpianti.
E' ora dunque di dire basta al foraggiamento da parte dello Stato di chi pensa solo a mungerlo. O si danno una calmata, o la si nazionalizzi. O vada sul pero...

1 commento:

Massimo ha detto...

Condivido. In troppi si dimenticano che gli Agnelli hanno elevato a dogma il principio caro a molti finanzieri che si credono imprenditori: privatizzare gli utili e socializzare le perdite. Ora basta. Alla Fiat non deve essere consentito sottrarsi agli obblighi, anche economici, che i continui finanziamenti pubblici le impongono.