Apprendo da Bernardo  che, in risposta a certe "simpatiche iniziative censorie"  in atto da parte di una sparuta ma chiassosa minoranza di  radical/liberal/liberari che frequentano  e leggono Tocqueville,è stato aperto un nuovo Blog che oggi posta  così:
 TOCQUEVILLE: LIBERI DI DISCRIMINARE NO, LIBERI DI PENSARE SI'  
 Confesso di essere profondamente  sconcertato.
 Su TocqueVille tira  un'aria di caccia alle streghe e di normalizzazione culturale  che non mi piace davvero.
 In materia di omosessualità i post non conformi al  politicamente corretto sono stati  sistematicamente ignorati e l'ultima  iniziativa di daw e di altri lo testimonia. Ora siamo arrivati al libro delle  delazioni di Brainwash!
 Purghe staliniane in salsa liberale? No,  grazie. Io non accetto patentini di conformità da parte di nessuno:  questa triviale cultura da "motorizzazione incivile" non mi  appartiene.
 Iniziative simili mettono in evidenza  scarsa cultura liberale - quella autentica - e il fin troppo  facile ricorso agli slogan e alle parole d’ordine di un incolto  conformismo libertario, nemico della libera dialettica delle  idee e portatore di una melensa e infertile burocrazia della  cultura.
 Io dichiaro pubblicamente di ritenere  l’omosessualità una patologia e l’aborto un omicidio legalizzato: tutto  ciò non mi ispira alcun comportamento discriminatorio o violento, ragion per cui  non accetto lezioni o liste di proscrizione.
 Che si spacci per difesa dei valori  liberali una banale coperta di Linus non è solo grave ma anche piuttosto  ridicolo.
 Questo blog raccoglierà e  contesterà ogni abuso dei politicamente corretti che inquini il libero confronto  delle idee tra liberi individui e, nel contempo, ogni maliziosa deriva  all’interno della nostra Città verso la normalizzazione culturale: IL PRIMO  DOVERE DI UN LIBERALE E' QUELLO DI RIGETTARE OGNI IDEA CHE NON SIA IL FRUTTO DI  UNA SUA LIBERA SCELTA. 
                                                                        Bernardo
 
1 commento:
Ecco i commenti:
#1 12 Febbraio 2006 - 15:04
Histon di Una voce che urla nel deserto ha già fatto le valigie e se ne è uscito da TV
reineke
#2 13 Febbraio 2006 - 08:52
Se per quello, è uscita anche Lisistrata.Non siamo noi a dover uscire, ma i radical/liberal/liberari.
Vandeaitaliana
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