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giovedì 1 maggio 2008

Perchè 25 Aprile e 1 Maggio non sono condivisibili.

Il gentile commento inviatomi da uno dei curatori della Mostra di Tollegno di cui ho parlato riferendomi all' eccidio delle quattro sartine uccise perchè lavoravano per la Caserma della GNR di Andorno mi da' lo spunto per commentare le dichiarazioni del sig. Fini su queste date, che non possono essere condivise, ahimè, in questo clima da volemosebbene generale.

Non tanto per la cocciuta e testarda volontà di qualche associazione partigiana di non riconoscere i combattenti di un Esercito Regolare come quello Repubblicano, che combattè quasi SEMPRE in divisa con gradi e mostrine, senza colpire alle spalle e senza agguati ed imboscate. I cui appartenenti, le rare volte che operarono in missione oltre le linee nemiche, in azioni di sabotaggio e/o informative, pagarono normalmente e giustamente, secondo le leggi di guerra, come ad Anzio; dove, per il modo spavaldo e, posso dirlo, Fascista e Futurista, con il quale affrontarono il Plotone d' Esecuzione, impressionarono i comandi dell' Esercito Angloamericano.

Non tanto per la mancanza di Monumenti comuni ai caduti di entrambe le parti, come in Spagna, nella Valle de Los Cajdos, per volontà di Francisco Franco, dove è sepolto.

Non tanto per le manifestazioni ricorrenti che inneggiano alla Nuova Resistenza ed all' odio di classe.

Ma proprio, almeno per quanto concerne il 25 Aprile ad una educazione ricevuta a scuola e dai media che inconsapevolmente porta anche chi è in buona fede come reputo l' ospite biellese ad usare termini storicamente e politicamente inesatti. Scrive infatti, a proposito dei partigiani fucilati: "...l' uccisione dei civili da parte dei nazi-fascisti...". Ora spero che il mio ospite non me ne voglia e prenda cappello, ma le parole sono, si sa, più pesanti dei macigni. Inconsapevolmente, come ho detto, spunta quello che viene inculcato fin da piccoli negli Italiani, cioè una vulgata che accomuna Nazionalsocialismo, peraltro quasi MAI chiamato con il nome esteso, che ne rivela le affinità socialiste con il comunismo, che portò al Patto Molotov-Ribbentrop, ma accorciato in Nazismo e Nazisti, al Fascismo. Con le conseguenze che sappiamo, tese ad addossare tutte le colpe della Storia del Novecento ad un' Ideologia che dovrebbe essere studiata con serietà ed affidata alla Storia, come il Bonapartismo e l' Era di Bismarck. Mi risulta che in Francia ed in Germania non esista il fenomeno dell' antibonapartismo ed antiprussianesimo militante, e sarebbe ora anche in Italia di smettere di essere l' unica nazione al mondo che festeggia una guerra, voluta da tutti, ma persa. Così come suddetta vulgata vuole che le parole Fascismo, Fascista, invece che a descrivere un fenomeno politico, siano criminalizzate al punto di diventare sinonimo di violenza, prevaricazione, prepotenza, razzismo. Insomma, il Male Assoluto. Tant' è che l' antifascismo deve nascondersi dietro il dito di leggi che negli Stati Uniti sono impensabili, come la Scelba e la Mancino. I cui rigori colpiscono pure un Simbolo Religioso Cristiano come la Croce Celtica, proprio voluto dai ragazzi della Destra negli anni di piombo per dare un taglio ai simboli del passato, come Fascio ed Aquila.

Lo stesso dicasi per il Primo Maggio, che in Italia ed altre nazioni è una celebrazione marxisticamente tesa a considerare lavoratore solo chi sia operaio o bracciante agricolo, escludendo ogni altra categoria lavorativa, dagli imprenditori agli impiegati, dai commercianti agli artigiani, visti spesso come il nemico di classe invece che parte del tessuto stesso della Nazione. Mentre in America ed altri stati anglosassoni, il Labor Day è VERAMENTE la festa di tutti, celebrata o il primo Lunedì di Settembre oppure ad Ottobre, proprio per prendere le distanze dall' iconografia socialcomunista.

Ma, sappiamo,la Costituzione Americana è fondata sulla Libertà. L' Italia è una "repubblica fondata sul lavoro".

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