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giovedì 29 maggio 2008

La sinistra italiana Israelita non vuole la pacificazione

Davanti all' attacco in Parlamento portato dal deputato Emanuele Fiano, segretario nazionale di Sinistra per Israele ed esponente di spicco della piccolissima comunità Israelita milanese, che ben ricordo all' inaugurazione a Milano dei Giardini Ramelli, tutto impegnato a farsi intervistare dai giornalisti a parlar di anni '70 e pacificazione, in un contesto che non era il suo, dimostrandosi già allora un esperto di comunicazione e marketing, ed all' ambivalente replica del sig. Fini contro il passato di Giorgio Almirante, riprendo a scrivere, con la raccomandazione per tutti di ricordare che la Destra unita fa paura a molti di questo neo-regime.

All' Onorevole Fiano consiglio, contro l'intestazione della via a Giorgio Almirante, di riprendere lo sciopero della fame che cominciò tempo fa contro il corteo della Fiamma a Milano; oppure di ritirarsi nuovamente nel kibbuz che lo ospitò per un anno, così da assistere al rogo dei Vangeli e di altri scritti Cristiani cui alcuni militanti Sefarditi si sono dedicati recentemente a Or Yehuda.

2 commenti:

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

Ecco i commenti:

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

#1 29 Maggio 2008 - 13:42

"Le immagini di decine di testi cristiani ridotti in ceneri fumanti nella cittadina di Or Yehuda, presso Tel Aviv, hanno destato ieri incredulità e sdegno in Israele. A denunciare la profanazione è stato, con grande energia, il quotidiano Maariv. Espressioni di esecrazione sono poi giunte da opinionisti, intellettuali, e da privati cittadini in conversazioni alla radio o in interventi nei siti Internet. Ma nessun esponente di governo né alcuna personalità rabbinica ha finora protestato pubblicamente. Secondo il giornale l’episodio è avvenuto giovedì quando il vicesindaco di Or Yehuda Uzi Aharon, un ebreo ortodosso sefardita, ha avuto sentore che in un rione era stata appena distribuita «propaganda di missionari». Su sua istruzione, gli allievi di un collegio rabbinico sono passati di casa in casa per raccogliere i libri (vi erano testi del Vecchio e Nuovo Testamento e anche pubblicazioni in ebraico a sostegno della dottrina di Gesù) che sono stati poi raccolti in un campo e dati alle fiamme. Maariv ha pubblicato una foto di Aharon mentre tiene in mano alcuni testi, fra cui un Vangelo; alle sue spalle si notano le ceneri fumanti di altri libri. «Non c’è dubbio che la stampa ha ingigantito la vicenda» ha lamentato ieri Aharon.
«Il rogo dei libri è stato una iniziativa spontanea di alcuni giovani, io sono arrivato a cose fatte....». «Quei testi cristiani - ha aggiunto - hanno leso i nostri sentimenti religiosi». «Secondo la nostra ortodossia, un libro che incita contro gli ebrei può essere arso» ha poi osservato.
«Se c’è motivo di scandalo - ha concluso - esso scaturisce dalle attività dei missionari cristiani, che bruciano le anime di fedeli ebrei». I testi sono stati distribuiti da “ebrei messianici” che, pur osservando i riti ebraici, credono negli insegnamenti di Gesù. Il loro numero è di circa 10-15mila, suddivisi in decine di piccole congregazioni in tutto il territorio israeliano"
Vandeaitaliana